Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambit0 di
un’artic0lata indagine coordinata da questa Direzione Distrettualc Antimaiia, i
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad
uxfordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il
Tribunale di Napoli nei confronti di tre persone in relazione al reato di
estorsione aggravato dal metodo matioso ed al fine di agevolare il clan
camorristico dei Belforte di Marcianise, nonché decreto di sequestro preventivo
di alcuni locali in relazione ai reati di invasione arbitraria di edifici
pubblici.
L’attività investigativa, consistita essenzialmente nell’acquisizi0ne
di documentazione amministrativa, nell’attività di intercettazione, in
interrogatori ed assunzione a verbale di informazioni da persone a conoscenza
dei fatti, ha permesso di acclarare che i locali adibiti a punti di ristoro
all’interno di diversi Ospedali dell’ASL di Caserta sono da svariati anni gestiti
da soggetti privati che non hanno alcun titolo ad occupare detti immobili
pubblici ed ivi esercitare l’attivita di bar.
Nello specifico, presso i Presidi Ospedalieri di Marcianise, Maddaloni
e Piedimonte Matese e risultato che il CRAL ha affidato alcuni locali a terzi
privati che tuttora li occupano e ivi gestiscono l’attività di bar arbitrariamente,
in quanto privi di alcun titolo, in assenza di alcun contratto con l’ente
pubblico ospedaliero che, peraltro, per l’afiidament0 a privati avrebbe dovuto
espletare una gara pubblica per evitare damn alla concorrenza.
Questa situazione di totale illegittimita risulta perdurare
da svariati anni a causa della totale assenza di qualsiasi controllo da parte
dei competenti vertici delle aziende ospedaliere sulla esistenza di un regolare contratto di locazione intervenuto
tra ASL e CRAL, sulla effettiva gestione dei locali da parte del CRAL, sul
regolare versamento dei canoni mensili di locazione in favore dell’ASL, infine sulle
spese relative al consumo di luce ed acqua che risultano tutt’oggi a carico dei
suddetti presidi Ospedalieri del1’ASL di Caserta.
L’assoluta libera disponibilità
di detti locali pubblici destinati a bar/ristoro, nello speciiico quelli ubicati
nell’Ospedale di Marcianise, ha favorito altresì l’ingerenza di soggetti
contigui al clan camorristico dei Belforte che, come emerso dalle indagini,
hanno costretto il privato/gestore del bar a versare da armi una tangente
mensile, arrivando persino a proporre al gestore l’acquisto del locale pubblico
ospedaliero per la somma di 100.000 euro.