In data odierna, oltre 150 militari appartenenti al Comando
Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, hanno date esecuzione a 20 ordinanze di custodia
cautelare emesse dal G.1.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - su
richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di pubblici
funzionari e noti imprenditori operanti nella provincia di Caserta.
In particolare, la complessa ed imponente indagine ha portato
all’emissione di 13 ordinanze applicative della misura cautelare della custodia
in carcere e di 7 ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti
domiciliari, Oltre ai provvedimenti cautelari personali e state, altresì,
disposte il sequestro preventive di beni e disponibilità finanziarie per un
valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.
Trai soggetti attinti dai gravi provvedimenti giudiziari (il
cui elenco complete é riportato in calce al presente comunicato ) vi sono, tra gli altri, l’attuale Presidente della
Provincia di Caserta e Sindaco del comune di Alvignano, Angelo DI COSTANZO, l’Assessore
all’ambiente delle stesso Comune, GIANNETTI Simone Luigi, il Sindaco del Comune
di Piedimonte Matese, CAPPELLO Vincenzo, l’ex Sindaco del Comune di Casagiove, Elpidio
RUSSO e il Presidente del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, CAPPELLA
Pietro Andrea.
` L’attività investigativa, diretta dalla Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria e dal
Reparto Operative dell’Arma dei Carabinieri di Caserta, ha consentito di
portare alla luce un’ass0ciazione per delinquere finalizzata alla commissione
dei reati di turbata liberta degli incanti, corruzione di pubblici ufficiali
per atti contrari ai loro doveri d’ufficio, truffa ai danni di enti pubblici e abuso
d’ufficio, tutti compiuti nel1’interesse o, comunque, a vantaggio della
TERMOTETTI S.a.s. e di altre società riconducibili al gruppo TERMOTETTI,
colosso imprenditoriale operante in vari settori e in varie regioni d’Italia,
il cui dominus si identifica
nell’imprenditore originarie di San Potito Sannitico, Luigi IMPERADORE.
lnvero, le indagini hanno dimostrato che la TERJVIOTETTI S.a.s.,
e riuscita ad aggiudicarsi artatamente, tra il 2013 e il 2015, le gare
d’appalto per l’affidamento del servizio d’igiene urbana, nonché, altre commesse
pubbliche relative al delicate settore del ciclo integrato dei rifiuti , nei Comuni
di Alvignano, Piedimonte Matese e Casagiove.
Un’altra società del gruppo e, precisamente, il CONSORZI0
STABILE SANNIO APPALTI S. c. a.r.l, attraverso le medesime modalità criminali,
sempre previa corresponsione di utilità illecite a pubblici funzionari, si é
aggiudicata, altresì, l’appalto di lavori relative al Lotto Presenzano l, presso
il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, diretto da CAPPELLA Pietro Andrea.
Più nel dettaglio, le complesse e articolate attività
investigative hanno consentito di disvelare un collaudato e sofisticato
meccanismo fraudolento, essenzialmente fondato sull’acc0rdo illecito tra Luigi
IMPERADORE e i vari amministratori e dirigenti pubblici coinvolti (sindaci, assessori
o · dirigenti apicali). L’accordo de quo si e sostanziato in un vero e proprio
mercimonio di commesse pubbliche a fronte della corresponsione di denaro e
altre utilita illecite ad amministratori e
funzionari pubblici, i quali — grazie alla posizione
ricoperta all’ir1temo delle pubbliche amministrazioni interessate - hanno
pilotato l’aggiudicazione di numerosi appalti a vantaggio del gruppo
TERMOTETTI.
Con specifico riferimento agli appalti concernenti il ciclo
integrato dei rifiuti, i minuziosi accertamenti — condotti anche attraverso
intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni locali, indagini
finanziarie, nonchè, mediante la disamina della copiosa documentazione
`cartacea e informatica sequestrata presse la sede del predetto gruppo
societario e dei predetti enti pubblici -hanno evidenziato, infatti, come le
procedure di gara per l’assegnazione del servizio di igiene urbana (raccolta,
conferimento, trattamento e smaltimento) e di altri servizi collaterali, nei
Comuni di Alvignano, Piedimonte Matese e Casagiove, siano state profondamente
contaminate ab origine e in itinere, attraverso la concretizzazione dei
predetti accordi, favoriti dall’intermediazione dell’ex dirigente del CUB,
Francesco RAUCCI, esperto del settore dei rifiuti, entrato nelle fila del
gruppo TERMOTETTI col precipuo compito di elaborare e realizzare - nella qualità
di coordinatore operativo della TERMOTETT1 S.a.s. di Tedesco Antonella &
ca. – i connotati essenziali del programma criminale finalizzato a garantire l’aggiudicazione,
alla predetta società, di un numero indeterminato di procedure ad evidenza
pubblica, relative all’affidamento di appalti aventi ad oggetto la gestione dei
servizi di igiene urbana ed altre commesse pubbliche orbitanti nell’ambito del
cielo integrato dei rifiuti .
Proprio il RAUCCI, infatti, su mandate dei vertici societari
- Luigi IMPERADORE e Antonella TEDESCO - si e pervicacemente ed insidiosamente
ingerito nelle procedure di gara oggetto d’indagine, in quanto, antecedentemente
0 successivamente alla pubblicazione degli atti di gara, ha orientato - o
addirittura personalmente elaborato 0 modificato — il contenuto degli stessi,
in modo tale da creare dei veri e propri "abiti su misura",
confezionati ad arte per valorizzare le caratteristiche e le peculiarità
tecniche della societa riconducibile alla famiglia IMPERADORE. il tutto con la
connivenza degli amministratori e dei
funzionari pubblici direttamente coinvolti nelle procedure stesse 0, comunque,
collocati ai vertici delle amministrazioni comunali.
In buona sostanza, quindi, gli amministratori e i funzionari
comunali c0rr0tti, hanno aderito a un vero e proprio protocollo criminale messo
a punto dai vertici imprenditoriali ed operativi del gruppo TERMOTETTI;
protocollo in base al quale, già prima dell’inizio della procedura di gara (,attraverso
una vera e propria negoziazione, dopo la pubblicazione dei primigeni atti), la società
di Gioia Sannitica - designata per l’aggiudicazione grazie alla stipulazione di
un accordo illecito con amministratori o funzionari pubblici si é mostrata disposta a concedere, quale
corrispettivo dell’affidamento, denaro o altre utilità. Altre utilità che spesso
hanno riguardato assunzioni 0 promesse di assunzioni presse la TERMOTETTI
S.a.s. 0 altre società del gruppo, di parenti 0 amici dei pubblici amministratori,
come accaduto, ad esempio, ad Alvignano e a Piedimonte Matese.
In tutte le vicende oggetto d’indagine, l’acc0rd0 tra i
vertici dell’amministrazi0ne e la compagine imprenditoriale si e perfezionato
"in c0rs0 d’0pera", ragion per cui, d0p0 la formalizzazione del pactum
sceleris, gli atti della procedura hanno subito pregnanti modifiche finalizzate
ad attribuire alla società predesignata un vantaggio competitive invincibile e determinante
per l’aggiudicazione delle gare.
Per di pin, la predisposizione ad hoc degli atti generali
della procedura ha perseguito l’ulteriore e deprecabile finalità di determinare
un grave vulnus ai principi - di matrice comunitaria – di concorrenza,
trasparenza e massima partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica.
Infatti, l’inserimento di clausole ambigue e la carente pubblicità
delle modifiche apportate agli arti in corso d’opera, ha sortito l’effetto di rendere gli appalti poco
appetibili per imprese e società nazionali 0 internazionali, cosi
disincentivandole a partecipare, 0 perché non in possesso di alcuni requisiti
appositamente ed inspiegabilmente richiesti dal disciplinare e dal bando di
gara, o perché non messe nelle condizioni di valutare la convenienza economica
dell’appalto.
Ciò è avvenuto, ad
esempio, mediante la previsione dell’attribuzione di punteggi sproporzionati
per alcuni servizi aggiuntivi, come la realizzazione di un’isola ecologica,
vera e propria "carta ` vincente del gruppo TERMOTETTI, che ha consentito
allo stesso di sbaragliare del tutto la concorrenza.
Sebbene l’attività
investigativa de qua abbia avuto ad oggetto precipuamente le commesse pubbliche
affidate alle società del gruppo TERMOTETTI, in realtà - come irrefutabilmente dimostrate
dalla richiesta di misura cautelare e come pienamente condiviso dal giudice
delle indagini preliminari — e l’intero sistema di aggiudicazione degli appalti
relativi alla gestione del c.d. ciclo integrato dei rifiuti che, nella
provincia di Caserta, e caratterizzato da dinamiche profondamente illecite e
penalmente rilevanti.
La ricostruzione analitica delle dinamiche criminali che
connotano , a livello generale, l’universo dei rifiuti e stata possibile grazie
alle dichiarazioni di numerosi imprenditori del settore che hanno,
infatti, descritto in modo compiuto tutte le molteplici modalità
di contaminazione delle procedure ad evidenza pubblica e degli affidamenti
diretti, le clausole contrattuali in grade di offrire all’imprenditore
designate per l’aggiudicazione i più ampi margini di redditività dell’appalto
e, soprattutto, tutte le molteplici utilità oggetto di "tangenti" a
vantaggio di amministratori e funzionari pubblici corrotti.
La designazione della società aggiudicataria di ogni singola
gara bandita da comuni della provincia di Caserta, infatti, per uri certo
periodo, e state avvantaggiata dalla configurazione di un vere e proprio accordo di cartello tra
le maggiori società operanti nel settore, le quali, onde evitare di entrare in
conflitto nelle varie procedure, hanno preferito stringere un vero e proprio
patto di spartizione del territorio.
Tale patte ha visto una suddivisione tra imprese che hanno
operate in regime di oligopolio nei comuni ubicati a sud del fiume Velturno ed imprese
che hanno operate, viceversa, nei comuni postia nerd del Volturno.
Proprio la TERMOTETTI Sas, anche grazie ai rapporti con uno
dei colossi del settore, ovverossia la IMPRESUD S.r.l. dei fratelli LAVAZZI, ha
iniziate ad aggiudicarsi numerosissime commesse pubbliche nell’area del
matesine e dell’alto casertano.
In un secondo momento, a seguito della rottura tra la stessa
IMPRESUD S.r.l. e un’altra impresa leader del settore, ovverosia, la DHI, la
TERMOTETT] S.a.s. — con l’aggiudicazione del servizio di igiene urbana presse
il comune di Casagiove (favorita proprio dall’interessamento di Francesco IAVAZZI)
— ha iniziato ad ottenere affidamenti in comuni ubicati a sud del fiume Volturno,
accingendosi cosi a diventare il nuovo partner di elezione della IMPRESUD
S.r.l. ed accrescendo sempre più la sua affermazione nel settore del ciclo
integrate dei rifiuti, quante al generale meccanismo di contaminazione delle
procedure esso è sostanzialmente identico a quelle riscontrato nelle gare ad
evidenza pubblica aggiudicate alla TERMOTETTI S.a.s. e prevede essenzialmente due fasi: la prima fase della
turbativa é quella relativa alla predisposizione originaria o sopravvenuta all’accordo - di un
disciplinare e/o di un bande che si attaglino perfettamente all’impresa
prescelta per l’aggiudicazione della gara.
Il meccanismo illecite ha erigine nell’accordo tra il
soggetta che detiene il potere decisionale nell’ambito della materia degli appalti
relativi ai rifiuti " (che, a seconda del comune, può essere il sindaco,
l’assessore delegate al ramo ecologia—ambiente o il dirigente del settore) e
l’imprenditore disposto ad aggiudicarsi la commessa pubblica corrispondendo al
primo denaro od altre utilità.
Tali soggetti, sostanzialmente, pianificano i tratti essenziali
del programma criminale che vede, da un late, la predisposizione degli atti di gara
in mode tale da garantire l’aggiudicazione all’impresa designata e, dall’altre,
la corresponsione all’amministratore pubblico di utilità indebite.
L’imprenditore, infatti, per il tramite del suo entourage tecnico
- formate da veri e propri esperti del settore (RAUCCI per la TERMOTETTI
S.a.s.) - provvede direttamente alla predisposizione alla modifica del contenuto del disciplinare e
del bando di gara, adottando i requisiti necessari per l’aggiudicazione a
quelli che solo la sua imprese possiede, in modo tale de ottenere un significativo
ed invincibile "vantaggio competitivo
Sovente — com’é avvenuto, ad esempio, per gli appalti aggiudicati
alle TERMOTETTI S.a.s. -— l’impresa predesignate fa in modo che la future
procedure ad evidenza pubblica venga aggiudicate, anziché con il criterio del massime
ribasso. con quello dell‘offerta economicamente
più vantaggiosa, che consente un margine di discrezionalità più ampio nella
valutazione dell’ offerta.
· Nel disciplinare di gara, invero, sono valorizzati dei
requisiti tecnico-professionali ed economico finanziari posseduti
esclusivamente dall’impresa designate.
In particolare, nelle ipotesi in cui sia prevista l’aggiudicazione
tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (e quindi i partecipanti
alla gara sono chiamati e presentare il c. d. progetto offerta ), il più delle
volte, i disciplinari preconfezionati dei tecnici dell’imprese designate
indicando dei criteri e dei sub—criteri di valutazione che danno ampia discrezionalità
ai componenti delle commissioni chiamati ed assegnare i punteggi. Tale previsione
é funzionale alla seconda fase del meccanismo illecito.
Infatti, la seconda fase della turbativa fa riferimento ella nomina
della commissione giudicatrice che, dati gli amplissimi margini di discrezionalità
valutative ad essa devoluti, (specie, per quanto prima evidenziato, nelle
procedure ad evidenza pubblica aggiudicate attraverso il criterio dell’offerta
economicamente piu vantaggiosa) deve necessariamente essere composte da membri che
siano per le maggioranza, se non addirittura per la totalità, consapevoli del
meccanismo criminale in etto e disposti a portarlo e compimento.
I commissari nominati, dunque, sono dei veri e propri
"vigilantes dell’illegalità", in quanto hanno il fondamentale compito
di preservare l’imprese designate da qualsiasi possibile deviazione rispetto all’iter
procedurale prestabilito attraverso la predisposizione degli atti di gara su
misure.
Tale ruolo i commissari
lo rivestono sia nell’ambit0 delle gare che si svolgono presso i comuni, sia
nell`ambito delle gare demandate alle gestione della c.d. SUA, ovverosia, della
centrale di committenza che, sovente, cure, per conto degli enti aderenti, l’aggiudicazione
di contratti pubblici per la realizzazione
di lavori, la prestazione di servizi e l’acquisizione di forniture
Nell’0ttica del legislatore, le S.U.A. e state istituita al
time di 'assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della
gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazione mafiose
L’istituzione delle S.U.A. su base regionale avrebbe dovuto consentire
egli enti locali di avvalersi di un soggetto sufficientemente vicino alla realtà
territoriale ma, nello stesso tempo, rigorosamente vincolato al rispetto e
della normative vigente in materia di contratti pubblici, che avesse, tra i
suoi principi obiettivi, quelle di garantire l’uniformità delle procedure di
scelta del contraente nell’ambito del bacino di competenza .
Tali pregevoli propositi, tuttavia, non sono stati affatto rispettati in quanto, almeno nella
provincia di Caserta, il funzionamento della S.U.A. é stato negativo,
soprattutto perché la composizioni delle
commissioni giudicatrici, anche con riferimento
alle procedure demandate alla centrale unica di committenza hanno visto l’assoluto predominio dei membri
nominati dal singolo comune che,
pertanto , hanno orientato le attività
della S.U.A. a loro piacimento.
Il pregiudizio è stato, ovviamente, massimo nelle ipotesi in
cui i membri delle commissioni ‘ giudicatrici di nomina comunale fossero al
corrente del meccanismo illecito alla
base della predisposizione degli atti di gara e avessero il compito di
salvaguardare, in seno alla S.U.A., gli interessi dell’impresa predesignata.
Una tale situazione si e verificata, ad esempio, con riferimento all’appalto
per il servizio di igiene urbana del comune di Casagiove, aggiudicato alla T
ERMOTETTI Sas. proprio grazie alla connivenza dei commissari nominati presso la
S.U.A.
Come é emerso irrefutabilmente dall’attività investigativa,
uno degli aspetti essenziali del sistema illecito descritto é rappresentato
dalla sistematica ed indebita ingerenza dei vertici politici degli enti locali
nell’attività amministrativa, che dovrebbe essere prerogativa esclusiva dei dirigenti,
cosi determinandosi una profonda e deprecabile frustrazione dei principi
solennizzati dalle leggi Bassanini che vogliono nettamente distinte le funzioni
di indirizzo politico da quelle gestorie.
In tale quadro generale, si collocano le specificità del meccanismo
illecito elaborate per le gare destinate ad essere aggiudicate dalla TERAJOT E
TT I Sas.
Tale meccanismo si sostanzia nel c.d. “sistema RAUCCI , che,
in estrema sintesi, si dipana in questa dinamica: il RAUCCI stesso induce gli amministratori
pubblici, ed in particolare i sindaci, a predisporre - sempre per il suo
diretto tramite -— atti di gara che prevedano l’aggiudicazione
attraverso il criterio “dell’offerta economicamente più vantaggiosa “ e, soprattutto, che valorizzino macroscopicamente
il punteggio attribuito “all’offerta tecnica
tecnica" rispetto a quello attribuito all’0fferta economica, di
mode che, quand’anche le altre ditte offrano il massimo ribasso, l’appalto sia aggiudicato
sempre alla ditta che presenti la migliore offerta tecnica.
Negli
appalti in cui partecipa la TERMOTETTI S.a.s,, RAUCCI fa in modo che gli atti
di gara prevedano che l’0fferta tecnica migliore sia sempre caratterizzata
dall’attribuzione di un punteggio maggiore che si realizzi un’isola ecologica. L’isola ecologica é la vera e
propria "carta vincente" del connubio RAUCCI-TERMOTETTI S,a.s., in quanto, da un
lato, la società in questione - prevenendo dal settore dell’edilizia - ha la possibilità
di realizzarla a costi inferiori rispetto alle concorrenti e, dall’altro, proprio la realizzazione dell’isola ecologica consente di attribuire alla stessa
TERMOTETTI S.a.s. la c.d. ‘la proprietà del rifiuto ”.
L’immotivata attribuzione della ‘proprietà del rifiuto "
alla ditta aggiudicataria del servizio, invero è evocativa di un’ulteriore e significativa condotta criminale, perché vendere il rifiuto , in
base agli accordi ANCI CONAI, e attività particolarmente remunerativa.
Evidentemente, lasciare che l’impresa affidataria gestisca il provento della
vendita del rifiuto, consente di offrire un’utilità enorme all’imprenditore utilità che non gli sarebbe spettata se fosse
state il comune a gestire i proventi della vendita del rifiuto che,
evidentemente, sarebbe confluiti nelle casse comunali.
Al di la dell’attribuzione
della proprietà del rifiuto un
ulteriore e centrale momento del sistema · illecito in genere — e del
microsistema create per la TERMOTETT1 S.a.s. 111 specie - e rappresentato dal
rapporto invischiato tra le società
affidatarie dei servizi di igiene urbana e le società affidatarie del servizio
di trattamento dei rifiuti ( in particolare della c.d. frazione umida o
organica – codice CER 200108 — ), tra le quali spiccano la IMPRESUD S.r.l. e le
società riconducibili a Luciano SORBO
(detto Luca).
Infatti, una delle maggiori preoccupazioni e dei maggiori successi
strategici di RAUCCI e costituito dall’ottenimento , in via di affidamento diretto
o tramite gara, del servizio aggiuntivo
di intermediazione nel servizio di smaltimento
In questo modo – proprio
come accaduto Piedimonte Matese, Alvignano e Casagiove – la TERMOTETT1 S.a.s. ha
0ttenuto l’incarico dal comune di consegnare 1 rifiuti riciclabili e non riciclabili
e, in particolare, l’umid0 - per il successivo trattamento - alle piattaforme
di conferimento.
Successivamente, grazie ad un sistema di "trucco delle pesate", si riescono ad ottenere macroscopici
guadagni illeciti.
Le dinamiche concedenti gli accordi tra società affidatarie
del servizio di igiene urbana ed il
meccanismo del “trucco delle pesate" rappresenta un momento cruciale dell’intero sistema di Contaminazione del ciclo integrate dei rifiuti.
' Non a caso le misure cautelari personali applicate hanno riguardato, altresì, 1 due maggiori imprenditori operanti nell’oligopolio imprenditoriale delle piattaforme di conferimento venutosi a creare ln provincia di Caserta:
IAVAZZI Francesco e SORBO Luciano (detto Luca).
Gli anzidetti soggetti - rispettivamente titolari delle società
IMPRESUD S.r.l e Ge.SIA S.p.a. - hanno concorso nelle turbative d’asta realizzate nell’ambito dei
comuni di Piedimonte Matese e Casagiove al fine di garantirsi che il servizio
di igiene urbana f0sse aggiudicato alla TERJVIOTETTI S.a.s., la quale avrebbe
successivamente conferitola frazione umida dei rifiuti alle loro proprietà, consentendo la perpetuazione del redditizio meccanismo del
trucco delle pesate.
7
. g .
Misure Cautelari Applicate:
misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei
seguenti indagati:
IMPERADORE Luigi
RAUCCI Francesco
- IAVAZZI Francesco
— SORBO Luciano
CAPPELLO Vincenzo
— TERRERI Pietro
- DI COSTANZ0 Angelo
— RAUSO Gaetzmo
- MANCA Antonio
- CAPPELLA Pietro Andrea
- GIANNETTI Simone Luigi
— PALERNIITI Ernesto
V — F RANCO Vincenzo Mario
misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti dei
seguenti indagati:
- TEDESCO Antonella °
— SIMONETTI Giuseppe
- RUSSO Elpidio
- IMPERATORE Giuseppe »
- MEN DITTO Fabio
— D’ONOFRIO Gcnnaro _
- MARRA Domenico