Nella mattinata odierna, il Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito di una complessa ed articolata
attività investigativa, i coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento,
ha dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari
nei confronti di Piccoli Vincenzo, indagato per il reato di peculato in qualità
di procuratore e amministratore di fatto della Gosaf S.p.a., società di
riscossione con sede nella provincia sannita, nonché ad un decreto di sequestro
preventive della società e di somme di denaro e beni per oltre un milione di
euro, emessi dal locale Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari-
Già lo scorso luglio era stato operato dai finanzieri il
sequestro preventivo di circa 800.000 mila euro nei confronti della Gosaf e dei
suoi amministratori, in quanto era stato accertato che questi ultimi si erano indebitamente
appropriati di una consistente parte delle somme riscosse per conto di alcuni
comuni della provincia di Caserta (Arienzo, Francolise, Pietravairano e San
Marcellino), per i quali la società svolgeva
il servizio di riscossione dei tributi locali relativi alla TARSU ed alla TIA, non
versandole, come previsto dalla normativa regionale di settore, alla Provincia.
In particolare, per le operazioni di riversamento all’Ente
titolare della somme incassate, erano stati utilizzati conti correnti diversi
da quelli serventi alia riscossione dei citati tributi. In tal modo, l’amministratore
ed il procuratore della società avevano potuto utilizzare impropriamente le
somme introitate versandole su conti correnti svincolati da qualsiasi controllo
da parte degli enti creditori ovvero i comuni titolari dei ruoli.
Le indagini condotte dai militari del Nucleo sono, quindi,
proseguite considerato anche che la
Gosaf effettua il servizio di riscossione per oltre 50 comuni italiani, tra
Campania, Lazio, Molise, Basilicata e Calabria, consentendo l’individuazione di
ulteriori condotte appropriativi in danno di un altro ente locale.
Infatti, dalla capillare disamina dei conti correnti, è
emerso che la società di riscossione,
nella persona di Piccoli Vincenzo, in qualità di tesoriere del Comune di i Paolisi,
aveva disposto, dal conto corrente comunale su cui aveva delega ad operare l’emissione
di assegni circolari e di bonifici, per complessivi € 1.053.414,01, a favore ‘ della
stessa Gosai senza alcuna giustificazione o causale, utilizzando un mutuo concesso
dalla Cassa Depositi e Prestiti — nell’ambito del c.d. "decreto sblocca debiti"
(D.L. n. 35/2013) — per un’anticipazione di liquidita per il pagamento di
debiti verso terzi'. Peraltro, sul relativo ordinativo di incasso (e.d.
"reversa1e"), veniva _ impropriamente indicata la destinazione
“libera" di tali fondi che, in realtà, hanno una natura vincolata 4e dovevano servire al Comune
per pagare i debiti certi, liquidi ed esigibili maturati fino al 31.12.20l2. In
tale maniera, é stato possibile sottrarli alle casse dell’Ente per essere
indebitamente accreditati sul conto corrente della società di i riscossione e destinati ad altre finalità.
‘
Tra le varie operazioni rilevate sul conto corrente
di tesoreria del comune sannita, l’emissione di assegni circolari — sempre a
favore della Gosaf — per un importo complessivo pari ad euro 207.200, che, solo
grazie all’immediato intervento dei
finanzieri, venivano prontamente annullate mediante il sequestro dei titoli.
Tenuto conto che le condotte appropriative sono reiterate e
sono state poste in essere da parte di Piccoli mediante la società di
riscossione e che, attraverso quest’u1tima, l’indagato continuava ad avere la disponibilità
di ingenti somme di denaro per conto di vari enti pubblici, il Gip presso il Tribunale
di Benevento ne ha . disposto l’arresto ed ha ordinato il contestuale sequestro
preventivo di tutti i beni aziendali, mobili ed immobili, materiali ed immateriali
organizzati per l’esercizio dell’impresa e delle quote societarie, nonché del profitto
del reato di peculato ai danni del Comune di Paolisi pari ad € 1.05}.414,01.
Per non pregiudicare ulteriormente la prosecuzione dell’attività aziendale, e stato
nominato un amministratore giudiziario. L’attività oggi diretta da questa Autorità
Giudiziaria e condotta dai finanzieri del
Comando Provinciale di Caserta evidenzia ancora una volta l’attenzione delle Istituzioni
al corretto impiego di denaro pubblico.
QUANDO LA GUARDIA DI FINANZA ESEGUI' IL SEQUESTRO
ECCO I NOSTRI POST SULLA VICENDA GOSAF A SANTA MARIA CAPUA VETERE
L'INTERVENTO DI GAETANO RAUSO NEL 2009