In data 27.2.2016 i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia
Carabinieri di Sessa Aurunca - Aliquota Operativa dava esecuzione all'ordinanza di
custodia cautelare emessa in data 26 febbraio 2016 dal GIP presso il Tribunale di
Santa Maria C.V., nei confronti di D'ANGELO Carlo, nato a Teano (CE) il
09/12/1990, residente in Sessa Aurunca (CE) alla via Garibaldi, 12, per il delitto di
cui agli artt 81 cpv e 73 DPR 309/1990, per aver ceduto, dal novembre 2014 al
maggio 2015 in Sessa Aurunca e zone limitrofe, sostanze stupefacenti del tipo
cocaina, hashish e marjuana. L'arrestato veniva sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari presso la sua abitazione.
Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ECCO I RISULTATI DELLA PROVINCIA DI CASERTA
lunedì 29 febbraio 2016
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA
I Carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico (CE), in quel centro, nel corso di un servizio volto a contrastare la commissione di reati in materia ambientale, hanno proceduto al deferimento, in stato di libertà, del dirigente del settore ambiente ed ecologia per quel comune. L’uomo è ritenuto responsabile del reato di gestione rifiuti non autorizzata.
I militari dell’Arma, nel corso del controllo all’interno di struttura dismessa di proprietà comunale, ex-macello, hanno accertato la presenza di circa 5 tonnellate di rifiuti vari, riversati in completo stato di abbandono ed in maniera incontrollata. Nella circostanza sono stati altresì rinvenuti rifiuti catalogati pericolosi e speciali, quali residui di pannelli di eternit, segnaletica stradale in disuso, materassi, vernici e materiale edile di risulta. L’intera area è stata sottoposta a sequestro penale preventivo.
I Carabinieri della Stazione di Calvi Risorta (CE), la decorsa tarda serata, in quel centro, hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per tentato furto aggravato in abitazione, del pregiudicato Fusco Leonard, cl. 1992, del luogo. Nella serata di ieri, infatti, verso le ore 21.00 circa, un’anziana donna del luogo, pensionata, accortasi della presenza dell’uomo, introdottosi nella sua abitazione, ha allertato i militari dell’Arma che, immediatamente giunti sul posto, hanno sorpreso l’arrestato mentre cercava di scappare. L’immediato sopralluogo ha permesso di rilevare segni di effrazione sul cancello d’ingresso del suddetto stabile. Fusco Leonard è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo.
I Carabinieri della Stazione di Castel Volturno (CE) in via Francesco Granacci di quel centro, hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale ordinario di Napoli nei confronti di Della Torre Ferdinando, cl.1950, del luogo. L’uomo dovrà scontare una pena detentiva di anni 2, mesi 11 e giorni 11, poiché colpevole del reato di truffa, commesso nell’anno 2012 in Napoli. Lo stesso è stato accompagnato presso la circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Nel corso dell’ultimo fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Caserta, guidati dal Capitano Silvia Gobbini, unitamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta, hanno svolto un servizio volto al contrasto dei fenomeni d’illegalità diffusa, e in particolare all’abusivismo commerciale ed alla contraffazione. L’attività ha consentito di procedere alla denuncia, in stato di libertà, di un ventitreenne senegalese, residente a caserta. Il giovane è stato sorpreso in possesso di 81 cd musicali e 29 film in dvd palesemente contraffatti privi del marchio SIAE. Nel medesimo contesto, nei pressi della reggia di Caserta, è stata elevata una contravvenzione per esercizio abusivo del commercio su aree pubbliche a carico di un ventitreenne del bangladesh, al quale sono stati sequestrate 10 guide turistiche contraffatte e vari souvenir.
Inoltre i militari dell’Arma hanno proceduto al controllo di un ristorante di Viale dei Bersaglieri dove è stata imposta all’amministratore unico la sanzione pecuniaria di euro 1.000,00 per aver omesso, in qualità di datore di lavoro, di inviare dipendente alle previste visite mediche.
SPARI AL MILLENIUM - LA PROCURA DI NAPOLI NORD CHIEDE ED OTTINE TRE ORDINANZE DI CSTODIA CAUTELARE
In data odierna, all’esito di indagini
coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal
di Principe, coadiuvati anche nella fase delle indagini dai Carabinieri della Compagnia
di Napoli Stella, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare
in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale
di Napoli Nord, nei confronti di tre persone, indagate a vario titolo per detenzione e porto abusivo di arma
da fuoco, danneggiamento aggravato, minaccia aggravata e esplosione di colpi
d’arma da fuoco in luogo pubblico.
L'indagine,
condotta attraverso servizi di osservazione, esame delle vittime e delle
persone informate sui fatti, analisi delle riprese della videosorveglianza, ha consentito di
ricostruire i fatti accaduti nella notte dell’11 ottobre 2015 presso la
discoteca “Millenium” sita in Villa
Literno (CE).
I
Carabinieri di Casal di Principe erano intervenuti nella discoteca a seguito
della segnalazione dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco.
Dalle
prime dichiarazioni assunte sul posto e dall’esame delle riprese della video
sorveglianza, emergeva che alcuni
ragazzi, a seguito di una lite sorta per futili motivi, avevano esploso diversi
colpi in aria e ad altezza uomo con una pistola, nascosta nella Smart con la
quale si erano recati alla discoteca.
I
tre indagati erano giunti alla “Millennium” intorno alle due del mattino: circa
un’ora dopo uno di loro raggiungeva la cassa del locale mentre un altro si
dirigeva nel parcheggio, dove recuperava dall’abitacolo della Smart la pistola
con la quale ritornavano all’interno del locale.
Dopo
aver percosso alcune persone dello staff,
uno degli indagati, minacciava il
proprietario puntandogli l’arma al volto, esplodeva due colpi all’interno della
discoteca ad altezza uomo e, tornato all’esterno, esplodeva ancora altri colpi
in aria, per poi fuggire a bordo di altra autovettura.
Si
è pervenuti all’identificazione dei tre soggetti coinvolti grazie:
-
agli
accertamenti sulla Smart;
-
agli
accertamenti tramite le banche dati in uso alle forze di polizia e alla
comparazione delle foto estrapolate dalle immagini di videosorveglianza;
-
ad
un’accurata attività info-investigativa, condotta con l’importante contributo
della Compagnia di Napoli Stella, competente sui quartieri di San Carlo Arena
ed Arenaccia, da cui gli indagati provengono, che permetteva di identificare il
giovane, ritenuto autore responsabile dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco
e, per altro, considerato dagli investigatori esponente di spicco del Clan Sibillo-Giuliano
di Napoli.
Tale
identificazione veniva poi rafforzata dalla comparazione dei tatuaggi della
persona ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della discoteca con
quelli dell’indagato, effettuata, sia dalla P.G. operante che da Consulente
Tecnico nominato dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, a seguito di
ispezione personale, operata a tale scopo in carcere, ove lo stesso si trovava
per essere stato arrestato - solo cinque
giorni dopo i fatti avvenuti a Villa Literno - per detenzione di un fucile a
canne mozze.
ELENCO INDAGATI
- RIVIECCIO FABIO, NATO A NAPOLI IL 29.07.1991, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI ARIENZO;
- NAPOLETANO ANTONIO, NATO A NAPOLI IL 09.09.1997, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI NAPOLI SECONDIGLIANO, ESPONENTE DEL CLAN SIBILLO-GIULIANO DI NAPOLI;
sabato 27 febbraio 2016
SCANDALO SELFIN - IL TRIBUNALE DI SANTA MARIA EMETTE LA SENTENZA - ASSOLTI DUE COMPONENTI DEL CDA , CONDANNATO SOLTANTO IL PRESIDENTE MORINI PER BANCAROTTA
Dopo quasi 11 anni si chiude la vicenda legata alla Bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale della SELFIN SPA di Marcianise. L'intero pacchetto azionario fu venduto dalla IBM al gruppo Metfin di Milano di cui era Amministratore il Dott. Enrico Morini.. La Selfin SPA, che aveva circa 350 dipendenti tra ingegneri ed esperti informatici, fu sottoposta alla procedura della Amministrazione straordinaria dal Tribunale di S. Maria C.V. - sezione fallimentare - che ne dichiarò lo stato di insolvenza nell'agosto del 2005. Vi furono fortissime tensioni sindacali, seguite da scioperi e manifestazioni dei dipendenti. Nel luglio del 2006 furono emesse le misure cautelari custodiali per l'intero Consiglio di amministrazione, composto dai Dott.ri Enrico Morini (Presidente, Giorgio Cristini e Armando Saladino (componenti), tutti difesi dall'Avv. Alfonso Quarto. Dopo circa 10 anni di processo, la I sezione penale del Tribunale di S. Maria C.V., Presidente Carotenuto, accogliendo la tesi difensiva, ha assolto i due componenti del CDA ed ha condannato solo il Presidente Morini a cinque anni di reclusione. I tre erano accusati di avere distratto dalle casse della società la somma di 9 milioni di euro, in favore delle società del Morini.
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA
I Carabinieri della Stazione di Macerata Campania (CE), nella decorsa notte, in quel centro, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Russo Salvatore, cl. 1975, di Marcianise (CE). L’uomo, fermato per un controllo dai militari dell’Arma alla guida di un autocarro, si è subito mostrato particolarmente agitato insospettendo i militari che hanno proceduto alla sua perquisizione. Lo stesso è stato trovato in possesso di 9 involucri termosaldati contenenti sostanza stupefacente del tipo “cobret” del peso complessivo di gr. 2, occultati nelle parti intime, e la somma in contanti di euro 25. La successiva perquisizione sia domiciliare che presso l’esercizio commerciale dell’uomo, un’autorimessa con sede in Capodrise (CE), ha consentito di rinvenire, in quest’ultimo sito, 7 flaconi di “metadone” per complessivi 700 ml, senza che lo stesso risulti in cura presso alcun sert, nonché materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro mentre l’arrestato è stato accompagnato presso la propria abitazione e posto agli arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
I carabinieri del Comando Stazione di Maddaloni hanno notificato un ordine di espiazione pene detentive, emesso dal Tribunale di Firenze, nei confronti di Dell’Aquila Domenico, cl. 78 di Maddaloni. L’uomo deve espiare la pena di anni 1, mesi 5 e giorni 25, poiché ritenuto responsabile del reato di spaccio di sostanza stupefacente, commesso in Ponsacco (Pi), nell’anno 2014. Il 38enne è stato sottoposto in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
FORMIA - La scuola che unisce due Regioni. Istituto Celletti di Formia e convitto annesso, frequentato da circa 500 alunni campani
La scuola che unisce Lazio e Campania, l'enclave napoletana in terra
laziale
laziale
C'è un'enclave scolastica campana nella regione Lazio: si trova a
Formia ed è un convitto annesso ad un istituto alberghiero. “La scuola
che unisce due Regioni” si legge sul sito di presentazione
dell’istituzione scolastica. Questo perché ogni giorno molti studenti
fanno i pendolari tra le province di Napoli e Caserta e altri 200 (144
maschi e 48 femmine) vivono in Convitto per tornare a casa solo il
fine settimana. Non è che nelle provincie di Napoli e Caserta manchino
scuole alberghiere, ma il “Celletti” di Formia nel corso degli anni ha
acquisito fama di eccellenza, grazie sopratutto alle attività extra
curriculari rivolte al mondo del lavoro organizzate dalla scuola.
Corsi di pizzaiolo, pasticceria e barman
Ogni anno da febbraio a maggio all’Istituto Alberghiero di Formia si
tengono corsi di pizzaiolo professionale validi per la
somministrazione alimentare, rivolto anche a persone esterna alla
scuola. Quest’anno ne sono stati organizzati due, entrambi della
durata di 125 ore: il primo corso terminerà a marzo, il secondo
inizierà l’11 aprile e si terrà tutti i giorni da lunedì a venerdì
dalle 15 alle ore 20. Un’occasione per imparare un mestiere, ma anche
iscrizioni per il corso di aprile è fissato per il 30 marzo e possono
partecipare tutti.
Per chi risiede lontano l’anno prossimo sarà possibile (a richiesta)
dormire negli alloggi del Convitto, la struttura ricettiva – educativa
riservata agli alunni provenienti da fuori Regione che frequentano la
scuola Alberghiera Celletti di Formia. In tal caso bisogna prenotarsi
già da quest’anno e versare un acconto per l’iscrizione al Convitto di
100 euro entro il mese di marzo.
Il costo del corso viene definito di anno in anno, per l’anno prossimo
non supererà i 150 euro. Per l’alloggio in Convitto invece si dovrà
pagare una retta di poco più di 200 euro al mese con vitto e alloggio
compresi. Nella struttura oltre al corso di pizzaiolo si tengono anche
corsi di barman e di pasticceria.
Il Convitto
Ma che cos’è il convitto? I Convitti sono delle istituzioni
scolastiche annesse alle scuole, nati in passato per ospitare gli
alunni fuori sede. Gli allievi si chiamano convittori. Cosa fa un
convittore? La mattina frequenta regolarmente la scuola, il pomeriggio
invece di tornare a casa va in convitto, dove ad accoglierli ci sono
gli educatori, personale docente del Ministero della Pubblica
Istruzione. In genere la giornata si svolge così: la sveglia la
mattina alle 7:00, dalle 7:30 colazione e alle 8:20 tutti a scuola
fino alle 13:30 a seconda dell’orario scolastico, segue il pranzo, una
breve ricreazione e poi lo studio guidato con gli educatori. Nel
pomeriggio si tengono inoltre attività para-scolastiche, sportive e i
corsi sopracitati. Dalle 17:10 fino alle 19:00 o in casi eccezionali
alle 20:00 è prevista la libera uscita, ma solo in tre giorni della
settimana a scelta degli allievi e concordati tra educatori e
genitori. Dalle 19:30 c’è la cena e dalle 20:30 fino alle 22:15
attività ricreativa nei locali adiacenti il convitto. Alle 22:30 c’è
la ritirata e alle 22:45 si spengono le luci per il riposo notturno.
Insomma vivere nel collegio pubblico della scuola, comporta il
rispetto delle regole della convivenza civile: bisogna alzarsi
puntuali, rispettare gli orari, la fila in mensa, studiare, rispettare
gli orari in cui fare la doccia, libere uscita, ritirata e in generale
rispettare le direttive degli educatori che assistono i giovani 24 ore
su 24. E non tutti ce la fanno.
L’Alberghiero Celletti di Formia
Corsi di cucina, pasticceria, rosticceria e pizzeria sia amatoriali
che professionali fanno gola e per il futuro bollono in pentola
iniziative con strutture turistiche (anche estere), presso le quali
gli allievi potranno svolgere stage lavorativi.
La maggior parte degli alunni una volta diplomati non trova difficoltà
a lavorare nel campo delle ristorazione e dei servizi alberghieri.
Così in tanti vogliono iscriversi nella scuola di Formia.
Il dirigente scolastico prof. Monica Piantadosi pone massima
attenzione alla partecipazione della scuola, con propri stand, ad
eventi come fiere eno-gastronomiche. Durante questi eventi gli alunni,
guidati dagli insegnanti di cucina e sala, preparano piatti tipici
della gastronomia, offerti ai visitatori. Ed è questo il miglior
passaparola per far conoscere le competenze acquisite dagli alunni
attraverso attività di laboratorio, stage nelle aziende ,
partecipazione a progetti speciali in Italia e in Europa nel principio
di alternanza tra banchi e contesti di lavoro.
locanda-formia-2016-latte-2Il coordinatore del Convitto il prof.
Valter D’Acunto: “Gli allievi che restano in Convitto sono seguiti da
una squadra di educatori professionali nello studio e nelle attività
ludico ricreative. Inoltre chi si ferma da noi ha dei vantaggi per la
partecipazione ai corsi: da quelli più semplici come il “LatteArt” di
decorazione artistica del cappuccino a quelli più impegnativi come
quello di pizzaiolo, corsi di lingue straniere tra cui il russo, di
informatica applicata alla comunicazione turistica”.
Insomma un polo di eccellenza a meno di un’ora da Napoli, ecco perché
circa 500 giovani napoletani lo scelgono ogni anno.
La scuola si trova in una splendida posizione sul mare a Gianola di
Formia tra la catena montuosa dei monti Aurunci e il Golfo di Gaeta.
Sin dal 1974, l’istituto è impegnato nella formazione culturale e
professionale delle giovani generazioni e di coloro che desiderano
proseguire il percorso di formazione anche in età adulta.
GUARDIA DI FINANZA CASERTA – PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI: VERIFICA DELLE LOTTIZZAZIONI E DEGLI STANDARD EDILIZI DEL COMUNE DI TEVEROLA
.
La Guardia di Finanza di Caserta, al termine di specifici accertamenti condotti su delega del dott.
Ferruccio Capalbo, S.P.G. della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, ha
notificato agli amministratori pubblici pro-tempore del Comune di Teverola, ritenuti responsabili, gli
“inviti a dedurre” relativi all’indebita occupazione da parte di privati delle aree da destinare a spazi
pubblici e ad uso della collettività (parcheggi, verde pubblico, parchi giochi, ecc.), che devono
essere garantiti ai cittadini ogniqualvolta vengono costruiti nuovi insediamenti civili oppure
incrementati quelli esistenti (c.d. standard urbanistici).
L’inchiesta ha fatto emergere come l’Ente locale, nel corso degli anni, abbia subìto e tollerato
l’occupazione sine titulo, con l’indebita sottrazione alla disponibilità dei cittadini di Teverola, di
numerose aree previste dalle lottizzazioni denominate “Stabile” e “Salzano”, da destinare invece a
servizi pubblici.
L’attività d’indagine posta in essere dalla Guardia di Finanza di Aversa ha fatto emergere, a seguito
di specifici sopralluoghi, che n. 24 aree standard, per complessivi mq 11.910,24, previste dalle
lottizzazioni denominate “Stabile” e “Salzano” di fatto sono irregolarmente occupati da privati e,
nella stragrande maggioranza dei casi (n. 18), addirittura mai cedute al patrimonio comunale.
L’analisi dei documenti acquisiti ha inoltre evidenziato un completo disinteressamento da parte
dell’Amministrazione comunale pro-tempore delle aree di sua proprietà.
Dall’attività d’indagine sono inoltre emerse due ulteriori danni erariali connessi alla mancata
realizzazione da parte dei privati lottizzanti di porzione dell’illuminazione pubblica e dei marciapiedi
previsti dalla lottizzazione “Salzano”, nonché il conferimento - negli anni 2010 e 2011 - di incarichi
a tecnici esterni con professionalità equivalenti a quelle possedute dal personale in servizio presso
l’Ente comunale.
L’inchiesta contabile vede coinvolti quali presunti responsabili del danno erariale alle finanze
comunali, quantificato in circa 450.000 euro, il sindaco pro-tempore Biagio LUSINI, l’assessore
all’urbanistica pro-tempore Agostino DI SANTO, il segretario comunale pro-tempore dott.ssa Rita
RICCIO, i due dirigenti pro-tempore dell’Area Tecnica ing. Gennaro PITOCCHI e arch. Maria
Carmen MOTTOLA.
L’intervento della Procura della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza ha prodotto l’adozione
di provvedimenti finalizzati al ripristino della legalità da parte dell’attuale Amministrazione
comunale che hanno permesso di riappropriarsi di porzioni di territorio indebitamente occupate ed
ora restituite alla collettività.
venerdì 26 febbraio 2016
SANTA MARIA CV-ECCO LA PRIMA.... DI UNA LUNGA SERIE DI CIÓ CHE LE ASSOCIAZIONI HANNO SEMPRE SOSTENUTO
Queste associazioni sammaritane hanno appreso dal WEB che gli “otto simboli accomunati da un intento condiviso” nell’ ”ultima assemblea plenaria delle forze di sinistra” hanno decretato il “…«no» agli accordi politici del 2011 e ad un’azione in attuazione di un programma elettorale condiviso con conseguente individuazione del candidato sindaco.
Poiché dall’intero documento si evince che il messaggio è rivolto principalmente a noi, ci preme chiarire alcuni punti che forse ancora sfuggono alla cittadinanza.
Infatti molti di coloro che si occupano delle faccende della politica sammaritana sembrano avere la memoria labile. A loro vanno ricordati alcuni accadimenti, non troppo lontani, che hanno riguardato le vicende politiche nostrane. Nel 2011 il sindaco eletto è stato tale arch. Biagio Maria Di Muro, espressione delle “associazioni civiche” di P.zza San Pietro, col supporto di 10 liste.
I candidati di tali liste, condividendo il programma elettorale allora presentato dalle “associazioni”, raccolsero circa 5400 voti, garantendo a Biagio Di Muro il diritto al ballottaggio contro l’avv. Federico Simoncelli del centro destra.
In verità in quell’occasione l’area di centro sinistra era rimasta distrutta e mortificata dal giudizio degli elettori, a causa dei tanti errori commessi nei precedenti ultimi venti anni, durante i quali avevano amministrato con approssimazione e superficialità. Per non dire altro !
Per motivi di sintesi ci corre l’obbligo, comunque, di ricordare solo alcuni dei capolavori commessi in quell’ultimo ventennio e per essi
vogliamo parlare della STU e di quell’enorme buco che ancora vediamo circondato di lamiere in Via Olanda, costato centinaia e centinaia di migliaia di euro, senza che sia stato mai possibile utilizzarlo e senza sapere quanto ancora costerà ai sammaritani;
vogliamo parlare del Palazzetto dello Sport, anch’esso lasciato in uno stato di assoluta precarietà, già prima ancora di essere realizzato;
vogliamo parlare dei tanti soldi spesi per l’Istituto Santa Teresa e perché no della disastrosa situazione viaria in rione C1 Nord;
vogliamo parlare della vantata filiera istituzionale che tante illusioni ha portato alla nostra città.
Ma ! Lasciamo perdere per il momento tante cose malfatte e disfatte, ma per tutte vogliamo ricordarne una che è l’orrore degli orrori: il C.D.R.. Voluto per logiche politiche di infima lega, rappresenta per i cittadini un disastro ambientale le cui dimensioni solo la direzione dell’ospedale Pascal di Napoli può concretamente quantificare. Ancora oggi si va ad enfatizzare, da parte di alcuni ex consiglieri già del P.D., che la realizzazione del “mostro” avrebbe portato soldi al comune. Altro che soldi ha portato tumori !!!!.
Questi sono e vogliono essere pochi esempi di una cattiva amministrazione, ma ce ne sono tanti, tanti altri e ne parleremo in seguito. Resta il fatto che si tratta sempre di atti di incompetenza e di assoluta mancanza di capacità programmatica.
Torniamo comunque agli eventi che vedono come, solamente, grazie ad un apparentamento con le liste dimuriane il centro sinistra, bocciato dagli elettori, rientrò in gioco e solo grazie a questo i vari esponenti del P.D. ebbero la possibilità di sedere nei banchi della maggioranza, piuttosto che in quelli della minoranza.
Tanto è stato possibile non solo per il grande spirito di lealtà e di disponibilità della componente delle associazioni nei confronti della coalizione di maggioranza, ma anche nell’ottica di sopportare da parte di queste ultime i capricci dei consiglieri del centro sinistra, pur di raggiungere in qualunque modo qualcuno dei punti ipotizzati dal proprio programma.
Abbiamo contrastato la loro ferma volontà di cementificare le ultime aree disponibili a S. Maria, quella dell’Italtel e dell’ex Tabacchificio, perché essi erano fortemente intenzionati ad aprirle ad una destinazione residenziale e commerciale, che nulla avrebbe prodotto alla città se non l’ulteriore impoverimento del centro storico.
A tal riguardo teniamo a confermare che invece è stata sempre nostra convinzione che solo una destinazione artigianale ed industriale avrebbe potuto consentire la creazione di posti di lavoro qualificati, sottraendo quelle aree ad un mero vantaggio privato per l’interesse della collettività.
Questo contrasto nella programmazione ci ha portato sempre a duri scontri con gli alleati della coalizione. Per cui, in conclusione, all’”assemblea plenaria del P.D.”, che ha sancito solennemente di non voler in alcun modo avere dialoghi con le associazioni ed a tutti gli amici del centrosinistra vogliamo ricordare un antico proverbio napoletano che così recita
“Giorgio se ne vo ji e ‘o vescovo n’ ‘o vo’ mannà”.
Santa Maria Capua Vetere, 25 febbraio 2016.
Per le Associazioni Sammaritane
Il portavoce dott. Nicola Cantone
Poiché dall’intero documento si evince che il messaggio è rivolto principalmente a noi, ci preme chiarire alcuni punti che forse ancora sfuggono alla cittadinanza.
Infatti molti di coloro che si occupano delle faccende della politica sammaritana sembrano avere la memoria labile. A loro vanno ricordati alcuni accadimenti, non troppo lontani, che hanno riguardato le vicende politiche nostrane. Nel 2011 il sindaco eletto è stato tale arch. Biagio Maria Di Muro, espressione delle “associazioni civiche” di P.zza San Pietro, col supporto di 10 liste.
I candidati di tali liste, condividendo il programma elettorale allora presentato dalle “associazioni”, raccolsero circa 5400 voti, garantendo a Biagio Di Muro il diritto al ballottaggio contro l’avv. Federico Simoncelli del centro destra.
In verità in quell’occasione l’area di centro sinistra era rimasta distrutta e mortificata dal giudizio degli elettori, a causa dei tanti errori commessi nei precedenti ultimi venti anni, durante i quali avevano amministrato con approssimazione e superficialità. Per non dire altro !
Per motivi di sintesi ci corre l’obbligo, comunque, di ricordare solo alcuni dei capolavori commessi in quell’ultimo ventennio e per essi
vogliamo parlare della STU e di quell’enorme buco che ancora vediamo circondato di lamiere in Via Olanda, costato centinaia e centinaia di migliaia di euro, senza che sia stato mai possibile utilizzarlo e senza sapere quanto ancora costerà ai sammaritani;
vogliamo parlare del Palazzetto dello Sport, anch’esso lasciato in uno stato di assoluta precarietà, già prima ancora di essere realizzato;
vogliamo parlare dei tanti soldi spesi per l’Istituto Santa Teresa e perché no della disastrosa situazione viaria in rione C1 Nord;
vogliamo parlare della vantata filiera istituzionale che tante illusioni ha portato alla nostra città.
Ma ! Lasciamo perdere per il momento tante cose malfatte e disfatte, ma per tutte vogliamo ricordarne una che è l’orrore degli orrori: il C.D.R.. Voluto per logiche politiche di infima lega, rappresenta per i cittadini un disastro ambientale le cui dimensioni solo la direzione dell’ospedale Pascal di Napoli può concretamente quantificare. Ancora oggi si va ad enfatizzare, da parte di alcuni ex consiglieri già del P.D., che la realizzazione del “mostro” avrebbe portato soldi al comune. Altro che soldi ha portato tumori !!!!.
Questi sono e vogliono essere pochi esempi di una cattiva amministrazione, ma ce ne sono tanti, tanti altri e ne parleremo in seguito. Resta il fatto che si tratta sempre di atti di incompetenza e di assoluta mancanza di capacità programmatica.
Torniamo comunque agli eventi che vedono come, solamente, grazie ad un apparentamento con le liste dimuriane il centro sinistra, bocciato dagli elettori, rientrò in gioco e solo grazie a questo i vari esponenti del P.D. ebbero la possibilità di sedere nei banchi della maggioranza, piuttosto che in quelli della minoranza.
Tanto è stato possibile non solo per il grande spirito di lealtà e di disponibilità della componente delle associazioni nei confronti della coalizione di maggioranza, ma anche nell’ottica di sopportare da parte di queste ultime i capricci dei consiglieri del centro sinistra, pur di raggiungere in qualunque modo qualcuno dei punti ipotizzati dal proprio programma.
Abbiamo contrastato la loro ferma volontà di cementificare le ultime aree disponibili a S. Maria, quella dell’Italtel e dell’ex Tabacchificio, perché essi erano fortemente intenzionati ad aprirle ad una destinazione residenziale e commerciale, che nulla avrebbe prodotto alla città se non l’ulteriore impoverimento del centro storico.
A tal riguardo teniamo a confermare che invece è stata sempre nostra convinzione che solo una destinazione artigianale ed industriale avrebbe potuto consentire la creazione di posti di lavoro qualificati, sottraendo quelle aree ad un mero vantaggio privato per l’interesse della collettività.
Questo contrasto nella programmazione ci ha portato sempre a duri scontri con gli alleati della coalizione. Per cui, in conclusione, all’”assemblea plenaria del P.D.”, che ha sancito solennemente di non voler in alcun modo avere dialoghi con le associazioni ed a tutti gli amici del centrosinistra vogliamo ricordare un antico proverbio napoletano che così recita
“Giorgio se ne vo ji e ‘o vescovo n’ ‘o vo’ mannà”.
Santa Maria Capua Vetere, 25 febbraio 2016.
Per le Associazioni Sammaritane
Il portavoce dott. Nicola Cantone
giovedì 25 febbraio 2016
NOTIZIE DALL'ARMA DEI CARABINIERI IN PROVINCIA DI CASERTA
Presso l’Istituto Comprensivo “Cav. Rocco Cinquegrana” di Sant’Arpino (CE), il 22 ed il 24 febbraio, gli studenti delle classi terze hanno partecipato ad un incontro con l’Arma dei Carabinieri. A fare gli onori di casa ci ha pensato il dirigente scolastico Maria Debora Belardo, che ha sottolineato come sia importante stabilire un patto sinergico tra le istituzioni al fine di orientare ed educare le nuove generazioni. L’iniziativa è stata realizzataal fine attivare un percorso didattico, volto a stimolare, nei ragazzi, una concreta coscienza della legalità anche attraverso la conoscenza diretta di coloro i quali si occupano ogni giorno di sicurezza.
All’incontro sono intervenuti il capitano Nunzio Carbone, comandante della Compagnia di Marcianise ed il maresciallo Giuseppe Feola Nisetto, comandante della locale Stazione. La relazione introduttiva del capitano Carbone, ha evidenziato la missione dei Carabinieri, tesa a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza attraverso un rapporto diretto e costante con i cittadini.
In tale contesto è stata presentata agli studenti tutta la complessa attività svolta quotidianamente dai carabinieri, focalizzando l’attenzione sulla recente e preziosa vocazione internazionale dell’Arma, sempre più richiesta nelle missioni di pace per l’elevata competenza mostrata. I Carabinieri hanno dialogato con gli studenti che hanno posto numerose domande in relazione ad argomenti quali il bullismo, il consumo di droga e l’utilizzo dei social media. Sono state fornite informazioni sulle procedure concorsuali e sono state presentate le diverse competenze del Carabiniere.
Nel corso dell’incontro, due studenti dell’Istituto, Pasquale Chiacchio e Francesca Pia Dell’Aversana, hanno omaggiato i carabinieri, rispettivamente con una lettera di ringraziamento ed un disegno.
I Carabinieri della Stazione di Pietramelara (CE), in Baia e Latina (CE), hanno arrestato, in flagranza di reato per furto di energa elettrica, R. A. cl.1985, titolare di un bar di quel centro. Nella circostanza i militari dell’Arma, a seguito delle verifiche effettuate unitamente a personale tecnicodell’Enelpresso il citato esercizio commerciale, hanno accertato come l’arrestato, mediante un cavo elettrico che collegava fraudolentemente l’impianto del bar direttamente alla montante della rete elettrica Enel, sottraesse illecitamente l’energia per alimentare il proprio negozio. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo dalla compatente Autorità Giudiziaria.
SANTA MARIA CAPUA VETERE - SINDACO , CONSIGLIERE E ASSESSORI , TUTTI VOGLIONO LO STIPENDIO DALLO STATO ! MA I CINQUE STELLE SE LI PORTANO IN COSTARICA
LA PRIMA DELL'ESPRESSO DEL 14 MARZO 2013 |
Mi domando e
dico cosa c’è di vero sull’ipotetico circolo inaugurato a Piazza Mazzini
affianco alla Caffetteria De Caprio a Santa Maria Capua Vetere da qualche mese con il vessillo degli stessi
colori della lista in cui Luigi Bosco si è candidato ?
Adesso capisco il perché . qualche consigliere
comunale molto ammanigliato in procura voleva dare una sterzata e voleva far
capire che per Luigi Bosco non c’era più nulla da fare e quindi rimaneva solo con
i suoi seguaci , che a loro volta si sono inchinati al nuovi candidato sindaco Antonio Mirra.
Una storia
già letta e affermata anche perché crediamo che i candidati sindaci che si sono
proposti non navigano in buone acque dopo tutti questi scandali e qualcuno ha
consigliato al neo candidato di stare un po’ fermo sulle sue posizioni anche perché
il bello o il brutto deve ancora venire .
Se Campania Libera
è stata macchiata di questo misfatto con il consigliere più rappresentativo certamente
il Movimento 5 stelle non scarseggia su intrecci lobbistico e politici con
personaggi che sono vicini al partito di Berlusconi. Non a caso per non
dimenticare L’espresso del 14 marzo 2013 dedicò una prima pagina a Casaleggio e Grillo e le tredici società che gestivano in Costa Rica trafugando i soldi italiani e portandoli all’estero . Non lo dico io ma la
storia .
Quin di la resa dei conti deve ancora venire perché
oggi se il presidente del consiglio Matteo Renzi ha chiesto la stampella di Alfano e di Verdini significa che si sta in dirittura
di elezioni politiche , cioè della sfiducia di Renzi di una parte della
maggioranza che oramai non lo sopporta più
E’ Santa Maria Capua Vetere , Caserta , Marcianise
, Aversa e tanti altri comuni cosa c’entrano
in questo di scorso ?? Lo ripeto ancora una volta , tutti i candidati vogliono
il posto statale di consigliere di
assessori e anche di sindaco così possono
prendere lo stipendio e non timbrare il cartellino così come fanno i fannulloni
!!!
GDF CASERTA: TURBATIVA D'ASTA. COINVOLTI 7 SOGGETTI TRA CUI UN SACERDOTE E UN CONSIGLIERE REGIONALE.
TRA GLI INDAGATI SONO LUIGI BOSCO - CLEMENTINA FERRAIOLO E DON BIAGIO SAIANO - GIUSEPPE DE LISO
In data odierna militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta hanno dato compiuta esecuzione alle notificazioni dell'avviso di conclusione indagini nei confronti di 7 soggetti, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a conclusione di circa un anno d'indagine per il reato di turbativa d'asta. La gara d'appalto in esame, del valore di circa 1,5 milioni di euro, riguarda la ristrutturazione della Fondazione San Giuseppe di Tuoro, Caserta (CE) mediante utilizzo di finanziamenti europei tesi al recupero di zone del territorio italiano in difficoltà e finalizzati alla costruzione di un asilo. Le indagini, delegate alla Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta, hanno consentito di accertare innumerevoli collegamenti esistenti tra il Presidente della Fondazione (un sacerdote), il consulente giuridico della Commissione aggiudicatrice (attualmente con carica di Consigliere Regionale) e due coniugi con funzioni di consiglieri della Fondazione (uno dei quali, poche settimane prima dell'indizione di gara ha abbandonato la carica di consigliere). In particolare, le complesse attività d'indagine, hanno permesso di provare come il soggetto aggiudicatario di gara fosse il marito di uno dei consiglieri, amico di vecchia data del sacerdote-presidente nonché responsabile (unitamente al coniuge) della campagna elettorale del consulente giuridico della Commissione di Gara per le elezioni Regionali del 31 maggio 2015. Se ciò non bastasse, è stato dimostrato inoltre come la ditta, scelta per la ristrutturazione della Fondazione, sia una ditta specializzata per l'installazione di soli pannelli fotovoltaici e non anche per la ristrutturazione di edifici. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico degli indagati che ha permesso di dimostrare come una gara d'appalto per il valore di circa 1,5 milioni di euro sia stata affidata, con motivazioni esclusivamente amicali, a soggetti privi dei necessari requisiti ed in spregio delle fondamentali regole di mercato e di leale concorrenza. L'attività investigativa, svolta mediante l'utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, pedinamento e controllo e l'escussione di molteplici persone informate sui fatti, ha consentito di documentare come gli indagati avessero artificiosamente creato tutti i presupposti tecnico-giuridici per la partecipazione e l'aggiudicazione della gara d'appalto, rendendo quindi la procedura ad evidenza pubblica una mera inutile formalità. L'attività posta in essere da questa procura, in stretta sinergie con la Guardia di Finanza, rimarca ancora una volta, l'impegno profuso nel contrasto all'illegalità e allo sperpero di denaro pubblico.
In data odierna militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta hanno dato compiuta esecuzione alle notificazioni dell'avviso di conclusione indagini nei confronti di 7 soggetti, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a conclusione di circa un anno d'indagine per il reato di turbativa d'asta. La gara d'appalto in esame, del valore di circa 1,5 milioni di euro, riguarda la ristrutturazione della Fondazione San Giuseppe di Tuoro, Caserta (CE) mediante utilizzo di finanziamenti europei tesi al recupero di zone del territorio italiano in difficoltà e finalizzati alla costruzione di un asilo. Le indagini, delegate alla Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta, hanno consentito di accertare innumerevoli collegamenti esistenti tra il Presidente della Fondazione (un sacerdote), il consulente giuridico della Commissione aggiudicatrice (attualmente con carica di Consigliere Regionale) e due coniugi con funzioni di consiglieri della Fondazione (uno dei quali, poche settimane prima dell'indizione di gara ha abbandonato la carica di consigliere). In particolare, le complesse attività d'indagine, hanno permesso di provare come il soggetto aggiudicatario di gara fosse il marito di uno dei consiglieri, amico di vecchia data del sacerdote-presidente nonché responsabile (unitamente al coniuge) della campagna elettorale del consulente giuridico della Commissione di Gara per le elezioni Regionali del 31 maggio 2015. Se ciò non bastasse, è stato dimostrato inoltre come la ditta, scelta per la ristrutturazione della Fondazione, sia una ditta specializzata per l'installazione di soli pannelli fotovoltaici e non anche per la ristrutturazione di edifici. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico degli indagati che ha permesso di dimostrare come una gara d'appalto per il valore di circa 1,5 milioni di euro sia stata affidata, con motivazioni esclusivamente amicali, a soggetti privi dei necessari requisiti ed in spregio delle fondamentali regole di mercato e di leale concorrenza. L'attività investigativa, svolta mediante l'utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, pedinamento e controllo e l'escussione di molteplici persone informate sui fatti, ha consentito di documentare come gli indagati avessero artificiosamente creato tutti i presupposti tecnico-giuridici per la partecipazione e l'aggiudicazione della gara d'appalto, rendendo quindi la procedura ad evidenza pubblica una mera inutile formalità. L'attività posta in essere da questa procura, in stretta sinergie con la Guardia di Finanza, rimarca ancora una volta, l'impegno profuso nel contrasto all'illegalità e allo sperpero di denaro pubblico.
PILLOLE MATTINIERE - FORZA ITALIA NEL BARATRO VITTORIO ROMANO SI SCAGLIA CONTRO BERLUSCONI E A CASERTA COSA SI FA ?
Berlusconi fa Cesare e dice a Vittorio Romano " quoque tu Bruto filii meii"
Il trombato coordinatore mancato di Forza Italia di Caserta Vittorio Romano fa il Bruto con il presidente Berlusconi. E' quanto accaduto da qualche giorno a questa parte dopo un episodio napoletano con i fratelli Zappacosta. Vittorio Romano, marito di Noemi Letizia, che con l'aiuto di Francesca Pascale compagna di Silvio Berlusconi, sono stati coloro che li hanno uniti in matrimonio addirittura con la nascita di un figlio , si è scagliato contro il cavaliere in commenti che hanno tutto il sapore di una pugnalata come quella di Bruto che fa a Cesare nel senato .
La storia di Vittorio Romano è particolare perchè con lo sponsor del nuovo presidente della provincia di Caserta Angelo Di Costanzo, doveva essere lui il coordinatore di Forza Italia a discapito di Giampiero Zinzi figlio di Mimì Zinzi. Ma nessuno dei due ha fatto perchè l'accordo Fra il nolano Russo e il napoletano Cesaro non li ha fatti eleggere a nessuno dei due . E' così Romano si scorda a chi è figlio politico e si scaglia come Bruto nei confronti del presidente Berlusconi .
E noi casertani dobbiamo sottostare a screzi in famiglia Berlusconi - Pascale - Romano - Letizia alle " gastrouterine" di Francesca Pascale che comanda a Caserta ???
Meditate gente......... Meditate gente !
Questa è Forza Italia , iena di pederasti
CARABINIERI - CLAN BELFORTE - PENA DA ESPIARE PER GLI AFFILIATI
I carabinieri del Comando Stazione di Maddaloni hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di D’Albenzio Salvatore, cl. 86, del posto, figlio di D’Albenzio Giorgio, cl 60 e nipote di D’Albenzio Clemente cl. 55, entrambi affiliati clan Belforte (ce) - fazione D’Albenzio-Farina di Maddaloni. Il 30enne dovrà scontare la pena della reclusione di anni due e mesi tre, poiché responsabile dei reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni, commessi nell’anno 2011 nel comune di Cervino (ce). Il D’Albenzio, in quella circostanza, mentre si trovava bordo della propria autovettura, veniva sottoposto a perquisizione veicolare al termine della venne trovato in possesso di una pistola semiautomatica marca SAFE cal. 6,35, con matricola abrasa, completa di caricatore e n. 6 cartucce.
CARABINIERI IN AZIONE . MERITRICI E ARRESTI IN PROVINCIA DI CASERTA - LE OPERAZIONI
Nel corso della mattinata odierna in S. Maria C.V. i carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Santa Maria Capa Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare al regime degli arresti domiciliari, emessa dall’ufficio GIP del Tribunale di Napoli, per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nei confronti di DE SPIRITO Severino, cl. 88, di Teano.
Lo stesso si era reso irreperibile in data 08 feb 2016 nell’ambito dell’operazione condotta dagli stessi militari dell’Arma, che portò all’esecuzione di 36 ordinanze di custodia cautelare, per reati di traffico di sostanza stupefacente. L’arrestato, è stato condotto presso l’abitazione di residenza.
I carabinieri del Comando Stazione di San Nicola la Strada, hanno deferito in Stato di Libertà una cittadina cinese, cl 67, titolare di un centro massaggi all’interno del quale veniva esercitata la prostituzione. L’attività investigativa ha consentito di verificare che l’attività era pubblicizzata tramite alcuni siti di annunci su internet. L’immobile è stato posto sotto sequestro. L’attività odierna s’inquadra in una più ampia attività di contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, predisposta dalla Compagnia Carabinieri di Marcianise. Recentemente, in Gricignano di Aversa, i carabinieri di quel Comando hanno operato il sequestro di due immobili privati destinati all’esercizio di case di appuntamento. Ed ancora, lo scorso 11.02.2016 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno, invece, tratto in arresto un soggetto di nazionalità albanese destinatario di varie accuse, tra cui quella dello sfruttamento di una giovane colombiana dedita al meretricio sul viale Carlo III.
I Carabinieri della Stazione di Castel Volturno (CE), in viale Bormida di quel centro, hanno eseguito un decreto di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale Napoli, nei confronti del pregiudicato Esposito Pasquale cl. 1964, del luogo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati in materia di stupefacenti. Il provvedimento è stato emesso a seguito della sua evasione dalla citata misura restrittiva commessa il 6 febbraio scorso. Lo stesso venne bloccato il successivo 12 febbraio in San Giovanni Barra (NA). L’uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
mercoledì 24 febbraio 2016
SANTA MARIA CAPUA VETERE - MEGLIO MUSULMANI CHE OMOSESSUALI..... SI FA PER RIDERE
Stellato e le sue bambole !
Si rincorrono in città notizie drammatiche in ordine all’utilizzo del carcere militare.
Un gruppo di democratici a guida Sgambato chiedeva a gran voce l’acquisto di 210.000 bambole gonfiabili cinesi per assecondare i bisogni sessuali degli islamici che saranno accolti in città dopo essere stati espulsi dalla Merkel per avere attentato alle grazie delle ragazze di Colonia.
A dire dei democrat, solo così potranno raggiungere il paradiso loro promesso da ALLAH evitando di attentare alle grazie delle nostre concittadine.
A seguito delle voci del popolo a piazza Adriano c’è stato un improvviso flashmob.
Erano le andreolane di sinistra che inneggiavano alla shaaria.
Unica la parola d’ordine: meglio mussulmani che froci
Si rincorrono in città notizie drammatiche in ordine all’utilizzo del carcere militare.
Un gruppo di democratici a guida Sgambato chiedeva a gran voce l’acquisto di 210.000 bambole gonfiabili cinesi per assecondare i bisogni sessuali degli islamici che saranno accolti in città dopo essere stati espulsi dalla Merkel per avere attentato alle grazie delle ragazze di Colonia.
A dire dei democrat, solo così potranno raggiungere il paradiso loro promesso da ALLAH evitando di attentare alle grazie delle nostre concittadine.
A seguito delle voci del popolo a piazza Adriano c’è stato un improvviso flashmob.
Erano le andreolane di sinistra che inneggiavano alla shaaria.
Unica la parola d’ordine: meglio mussulmani che froci
martedì 23 febbraio 2016
I SALTIBANCHI SAMMARITANI ANCORA UNA VOLTA NON SI SMENTISCONO- NON HANNO UN PROGRAMMA MA IL LORO SCOPO E' ANDARE CONTRO DI MURO .... ED INTANTO COME ERANO BRAVI A SALIRE LE SCALE DI PIAZZA SAN PIETRO
Tante chiacchere, tanti comunicati stampa, dichiarazioni di esponenti politici della città tutti vogliono salire su un carro quello del vincitore e farsi una propria verginità.
Proprio per questi motivi cercheremo di rispolverare un po di storia politica della città di Santa Maria Capua Vetere che oggi viaggia su una strada che oseremo dire pieno di dossi , buche e nello stesso tempo piena di insidie che lasciano il tempo che trovano.
Gli accordi , quelli che si sono stilati fino adesso, hanno il sapore di una verginità e di una vendetta verso qualcuno e in questo caso affermiamo , contro le associazioni dimuriane e l’ex sindaco Biagio Maria Di Muro in modo tale da isolarlo e isolarli per poi prevedere un ipotetico apparentamento dopo che i giochi saranno fatti.
Ma una domanda sorge spontanea per dirla alla Lubrano- E’ possibile mai che tutti hanno un preciso scopo quello di andare controcorrente a tutto ciò che si era progettato nel 2011 e negli anni della consiliatura , quando il Pd ed altre liste per essere credibili desiderarono stringere accordi con le associazione dimuriane e dare fiducia al Candidato sindaco Biagio Maria di Muro ? Perché si va contro Di Muro ed non hanno informato la popolazioni dei loro programmi futuri ? Ma non è che sotto sotto , c’è un accordo in gran segreto, che poi è sulla bocca di tutti con il candidato sindaco Antonio Mirra ? Perché nel 2011 raggiunsero un accordo e nonostante siano stati nominati assessori e sono stati all’interno della maggioranza sposando al 100 per cento il programma si sono tirati indietro ?
Qualcuno asserisce di essere già eletto e addirittura ha prenotato la sedia sia come consigliere che come assessore perché il progetto è quello di trasferire il tribunale , trasferire l’Agenzia Entrate, trasferire la Conservatoria e dare ossigeno a coloro che vogliono una città dormitorio piena di palazzi ed appartamenti che compreranno non i sammaritani e dare luogo al più grande business forse con Associazioni della criminalità organizzata che verranno a santa Mrai Cpua Vetere a lavare i soldi forse riciclati di qualche personaggio poco chiaro ? Sarà una ipotesi , un sogno o fantapolitica , Chissa!
Alla prossima …. puntata . il tempo è galantuomo.
SEQUESTRATA MACELLERIA ABUSIVA AD AILANO - DENUNCIATO IL PROPRIETARIO
Un'importante attività investigativa svolta dal Corpo Forestale dello Stato e successivamente
coordinata dalla Procura di Santa Maria capua Vetere ha dato luogo all'individuazione e al sequestro di un importante
impianto clandestino di macellazione, lavorazione e trasformazioni di carni provenienti da animali
di dubbia provenienza, sito in Ailano (CE).
L'attività ha preso avvio da attenti ed oculati servizi di controllo del territorio che hanno
evidenziato un'assidua, costante ed anomala frequentazione, peraltro in orari disueti, da parte di
Robbio Luigi, da Piedimonte Matese (CE) dell'età di 47 anni, a bordo del suo furgone frigorifero, di
un'estesa masseria agricola, ubicata in comune di Ailano (CE), tutta accuratamente recintata, al cui
interno insistono, oltre alla casa colonica, anche un capannone e diverse altre strutture.
Gli accertamenti esperiti presso il competente Distretto Veterinario dell'A.S.L. evidenziavano che
nessuna autorizzazione sanitaria era stata rilasciata per tale complesso.
La situazione sospetta veniva prospettata a questa Procura della Repubblica, che ha disposto
procedersi ad un approfondimento dell'anomala situazione.
Il susseguente accertamento esperito ha confermato, oltre ogni possibile aspettativa, i sospetti della
polizia giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato, ovverosia che all'interno della masseria vi fosse
un vero e proprio impianto di macellazione clandestina, di lavorazione e trasformazioni delle carni,
dislocato all'interno dell'ampio capannone, con tanto di linea di macellazione servita da un
impianto di sollevamento in guidovia a mezzo di paranco elettrico, ganci per appendere le carcasse
e le mezzene, tavolo da lavoro in legno, sega elettrica per ossa, tritacarne elettrico, impastatrice
elettrica, insaccatrice elettrica, bidone contenente involucri costituiti da budelle animali per la
preparazione salsicce, retine per la preparazione di capicolli, coltelli, oltre a contenitori di aromi,
spezie e di antiossidanti, etc. In una delle tre celle frigorifere presenti nel capannone sono stati
rinvenuti, invece, oltre 10 quintali di carne suina già preparata in diverse finlture e pezzature
(salsicciata, lonze di maiale, guanciali, e diversi fegati e polmoni interi di maiale).
Nel capannone è stata anche rinvenuta una cella di essiccazione con umidità e ventilazione
controllata per la stagionatura delle salsicce al cui interno erano presenti n° 20 pertiche dalle quali
pendevano almeno n° 800 capi di salsiccia del peso di circa 500 g cadauna.
All'interno del furgone frigo del Sig. Robbio Luigi, presente sul posto al momento della
perquisizione nella struttura di macellazione clandestina, si sono trovate anche le teste e gli organi
interni di 5 maiali appesi al tetto del furgone frutto dell'azione illecita posta in essere.
Ed ancora, essendo stato notato che le finestre del primo piano della masseria erano tutte aperte, si è
proceduto alla sua perquisizione rinvenendo al suo interno, appese a sostegni di sorta, in ogni zona
dell'abitazione: salsicce, guanciali, pancette tese, filetti, capicolli, e guanciali, in fase di
stagionatura.
Sono stati, quindi, sottoposti a sequestro sia il capannone destinato a macellazione clandestina e
laboratorio di lavorazione e trasformazioni carni ed il primo piano dell'abitazione colonica, con
tutto quanto al loro interno contenuto. La carne di suino posta in sequestro è stata stimata in oltre
venti quintali.
Le operazioni di controllo da parte della polizia giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato sono
state immediatamente estese anche ai due esercizi di macelleria gestiti dal Robbio Luigi, una in
Pietramelara e l'altra in Valle Agricola, rinvenendo al loro interno la medesima tipologia di
preparati a base di carne suina (salsicce, pancetta, filetto, costolette, capicollo, etc.), per oltre un
quintale di prodotti, privi di ogni etichettatura e rintracciabilità, che sono stati anch'essi posti in
sequestro in quanto possibile frutto dell'attività di macellazione e trasformazione clandestina.
La polizia giudiziaria procedente si è avvalso nel corso delle anzidette operazioni del prezioso
contributo dei Medici Veterinari dell'Unità Operativa Veterinaria del Distretto A.S.L./CE di
Piedimonte Matese per lo svolgimento delle necessarie attività tecniche e di prelievo campioni.
Il Sig. Robbio Luigi è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per i reati di macellazione, lavorazione
e trasformazione carni in struttura non autorizzata di animali di dubbia provenienza e per la vendita
di sostanze alimentari non genuine come genuine
CONTRATTI DI FITTO FORZATI - LA DDA DI NAPOLI EMETTE UNA ORDINANZA PER UN SAMMARITANO - IL COMUNICATO
In data odierna, nel comune di Santa Maria Capua Vetere (CE),
i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Carabinieri di
Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con la locale Stazione Carabinieri,
hanno dato esecuzione a ordinanza di custodia cautelare al regime degli arresti
domiciliari emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli su conforme richiesta
della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di CASERTANO Vittorio,
cl. 65 per il delitto di tentata estorsione.
Il presente provvedimento scaturisce da indagini condotte tra
i mesi di luglio e agosto 2015, dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di
Santa Maria Capua Vetere sotto la direzione della DDA di Napoli, a seguito
della denuncia sporta dal presidente di una cooperativa che, all’indomani della
stipula del contratto di affitto per la gestione di parcheggi privati ubicati
nei pressi del palazzo di giustizia di Santa Maria Capua Vetere, riceveva una
serie di minacce e aggressioni, sia tisiche che verbali da parte del CASERTANO,
soggetto conosciuto quale gestore di fatto del parcheggio sito davanti al
locale commissariato.
Come riportato dal GIP nell’ordinanza di custodia cautelare, le
indagini hanno permesso di appurare che:
- gia a partire dall’anno 2014, allorché vi erano stati
alcuni tentativi di “avvicinamento" delle persone offese volte a
dissuaderle dal partecipare all’affare;
- all’indomani della stipula del contratto di afiitto agli
avvertimenti erano seguite vere e proprie minacce ed aggressioni anche iisiche
da parte del CASERTANO;
- le minacce venivano portate avanti con il gergo criminale
tipico del contesto camorristico con le frasi "sono uno che sta in mezzo
alla strada" "mi sono fatto dieci anni di carcere", al fine di dare
risalto alla propria caratura criminale
Il CASERTANO Vittorio é considerato soggetto affiliato al
Clan BELFORTE di Marcianise e gia in passato era stato raggiunto da
provvedimenti giudiziari per la propria appartenenza al Clan per conto del
quale, presso il parcheggio di cui aveva la disponibilità, avrebbe custodito
armi e veicoli utilizzati per commettere reati, e per aver tentato di imporre
il racket della macchinette sui bar della citta del foro all’indomani della
disarticolazione del Clan AMATO che storicamente gestiva l’attività.
Il GIP ha sottolineato, nella parte relativa alle esigenze
cautelari, come la condotta, per le modalita di azione e le circostanze
fattuali in cui e maturata, induca a ritenere concreto ed attuale il pericolo
di condotte recidivanti e tanto anche in considerazione della personalita
dell’indagato come emerge dai precedenti penali a suo carico.
Il provvedimento si colloca nell’ambito delle numerose indagini
dirette da questa Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed incentrate sul
Comune di Santa Maria Capua Vetere che gia hanno portato alla disarticolazione
prima del Clan AMATO e quindi del Clan FAVA, mantenendo viva l’attenzione
all’evoluzione delle realtà criminali del territorio.
lunedì 22 febbraio 2016
CANCELLO ED ARNONE - ESTORSIONE A COMMERCIANTE - ARRESTATO GIOVANE VENTICINQUENNE
II 19 febbraio 2016, all'esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria
Capua Vetere, i Carabinieri della Stazione di Cancello ed Arnone hanno dato esecuzione ad
un'ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dall'Ufficio GIP del Tribunale di
Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di un venticinquenne di Cancello ed Arnone ritenuto
responsabile di estorsione in danno di commercianti di generi alimentari di nazionalità indiana.
L'indagine, condotta nel mese di maggio 2015 dalla Procura della Repubblica e delegata ai
Carabinieri di Cancello ed Amone con servizi di osservazione controllo e pedinamento ed
escussione delle vittime, ha consentito di accertare che, dal mese di dicembre 2014, l'indagato,
minacciando di ritorsioni fisiche uno dei due gestori dell'esercizio commerciale, costringeva la
vittima a consegnargli somme variabili da venti a cinquanta euro con cadenza mensile, che
venivano riscosse sempre presso il negozio, pretendendo nel mese di aprile 2014 che la somma
dovuta fosse maggiorata di ulteriori quindici euro in occasione delle festività pasquali. La vittima
alla prima richiesta, pervenuta poco dopo l'apertura del negozio, aveva provato a rifiutare il
pagamento. Al rifiuto hanno fatto seguito le minacce e, da quel momento, i gestori dell'alimentari
avevano sempre pagato perché spaventati dalle ritorsioni prospettate dall'estorsore fino a che,
incapaci di sottrarsi ad una situazione divenuta insostenibile, avevano deciso di chiudere l'attività.
GUARDIA DI FINANZA CASERTA: MAXI SEQUESTRO DI PRODOTTI PERICOLOSI PER LA SALUTE PUBBLICA
.
Sequestrati oltre 180.000 prodotti pericolosi per la salute pubblica del valore di mezzo milione di
euro. E’ questo il bilancio dell’operazione condotta dal Comando Provinciale di Caserta che si
inserisce nel più ampio contesto di interventi a tutela della legalità e della sicurezza dei
consumatori.
Le investigazioni avviate dalle Fiamme Gialle casertane, intensificatesi nell’ultimo periodo, hanno
riguardato l’intero territorio della “Terra di Lavoro”. Il costante monitoraggio delle attività
economiche presenti in provincia ha consentito di individuare diversi esercizi commerciali che
esponevano merceria, prevalentemente di provenienza cinese, potenzialmente nociva.
I controlli eseguiti all’interno del centro “Campania” hanno portato al rinvenimento di migliaia di
prodotti privi di qualsiasi etichettatura che indicasse la loro provenienza, i canali di importazione e
l’indicazione della loro composizione. In questo contesto la Compagnia di Marcianise ha
sequestrato oltre 3.000 articoli esposti in vendita presso noto esercizio commerciale: accessori per
la telefonia, generi per la casa, cancelleria, ma anche giocattoli destinati ai più giovani che non
rispettavano gli standard previsti dal c.d. codice del consumo.
Il responsabile dell’attività economica, di nazionalità italiana, è stato segnalato alla Camera di
Commercio di Caserta per aver immesso sul mercato prodotti pericolosi per la salute dei
consumatori e, per questo motivo, dovrà pagare una cospicua sanzione amministrativa.
Di rilievo è anche l’intervento recentemente concluso dalla Compagnia di Caserta e che ha portato
al sequestro di oltre 60.000 prodotti elettrici ed elettronici, del valore di oltre 200 mila euro, recanti
marcatura “CE” contraffatta.
E’ grazie ad un’attenta attività info-investigativa ed una profonda conoscenza del territorio che è
stato possibile individuare, in Teverola (CE), il deposito per lo stoccaggio dei prodotti illeciti, dove
la merce era pronta per la commercializzazione parallela presso negozi compiacenti.
Se non fosse stato per l’intervento operato dai finanzieri, essa sarebbe finita sulle bancarelle dei
mercati rionali del casertano e del napoletano, con evidente rischio di cortocircuiti o addirittura
incendi nelle abitazioni degli sfortunati acquirenti. La presente operazione è una concreta testimonianza di quanto sia alta l’attenzione delle Fiamme
Gialle in materia sicurezza prodotti e tutela del “Made in Italy” che, come noto, riveste un settore
strategico per l’intera economia nazionale.
Incessante è quindi l’attività posta in essere dalla Guardia di Finanza al contrasto dei fenomeni
illegali che danneggiano il mercato, la libera concorrenza e che mettono a repentaglio la salute dei
cittadini. Continua senza sosta l’impegno del Comando Provinciale di Caserta nell’ambito dello
specifico settore, nell’ambito del quale, solo nell’ultimo periodo, sono state denunciate 42 persone
all’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro preventivo oltre 180.000 prodotti contraffatti o
nocivi.
MAGGIORE DELLA GUARDIA DI FINANZA SI APPROPRIA DI 4 CHILI DI COCAINA - LA PROCURA DI DI SANTA MARIA CV LO ARRESTA
In data odierna, i Carabinieri del Gruppo di Aversa e il Comando Provinciale Guardia di
Finanza di Caserta hanno dato esecuzione all'ordinanza applicativa della misura degli
arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di
S. M. C. Vetere, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un ufficiale della
guardia di finanza, il Maggiore Francesco NASTA, attualmente in servizio presso il
Reparto Tecnico Logistico Amministrativo del Comando Regionale della Campania.
I reati contestati risalgono al periodo agosto 2010-marzo 2012, allorquando il NASTA,
con il grado di capitano, ricopriva, il ruolo di comandante del Nucleo Operativo di
Pronto Impiego del Gruppo della Guardia di Finanza, di Aversa.
Le indagini, articolate, laboriose e complesse- affidate ai Carabinieri e agevolate
dall'attiva collaborazione prestata dalla Guardia di Finanza- hanno consentito di
ricostruire un compendio indiziario grave, in base al quale al NASTA viene ascritta la
condotta di appropriazione di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente
cocaina, per un peso di circa 4 kg.- che era stata depositata presso il comando di
appartenenza, all'esito di operazioni polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di
Como, giunta in questo territorio, all'esito di indagini che consentivo di procedere
all'arresto di corrieri di droga.
L'attività di indagine è stata avviata in seguito agli accertamenti disposti da questa
Procura nel febbraio 2013, allorquando veniva ritrovato senza vita, all'interno del
proprio alloggio di servizio allocato presso il Comando della Guardia di finanza di
Aversa, il corpo del tenente Felice Stringile. All'interno di tale alloggio, all'esito di
accurata perquisizione, veniva trovata sostanza stupefacente.
II coordinamento delle indagini, assunto immediatamente dalla Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, proseguì nella direzione di estendere la
perquisizione all'ufficio del medesimo tenente. Nel corso della operazioni, all'interno
di una cassaforte contenente reperti ed altro, veniva rinvenuto un cartone imballato
indicato come contenente circa quattro kg di cocaina; tale reperto risultava essere
chiuso con nastro da imballaggio, ma, ad una più attenta visione risultava, i sigilli
risultavano manomessi. Tale circostanza destava immediatamente sospetti, tanto che
successivi, repentini accertamenti consentivano di appurare che quel reperto risultava
essere stato distrutto in data 13/10/2011, come da verbale di distruzione rinvenuto tra le
pratiche d' ufficio del Reparto. Ad un primo sommario esame appariva subito chiaro
che vi era stata l'appropriazione dei 4 kg di cocaina e che il pacco era stato
perfettamente ricostruito, con all'interno i panetti di das e tutto quello che
originariamente conteneva ( riviste, originari involucri, resti di caffè e senape) al fine di
dare la parvenza di un reperto, appoggiato all'interno della cassaforte in attesa della
distruzione.
Atteso quanto precede, si avviavano due attività investigative parallele orientate, la
prima, ad accertare le cause del decesso del tenente STRINGILE Felice, nonché le
eventuali responsabilità dirette o indirette di terzi nell'evento; la seconda, ad acquisire
elementi probatori in merito all'ammanco della sostanza stupefacente, di cui al plico
rinvenuto ali' interno della cassaforte.
Gli accertamenti autoptici e tossicologici consentivano di stabilire che il decesso del
tenente era dovuto ad over dose da sostanze stupefacenti, che il militare aveva prelevato
da alcuni locali del comando di appartenenza. Si appurava pure che non si trattava della
cocaina depositata nell'armadio blindato del proprio ufficio.
Sull'altro versante venivano raccolti elementi che consentivano di attribuire al NASTA
la sottrazione di circa 4 kg. di sostanza stupefacente, essendo egli l'unico ad avere le
chiavi della cassaforte nel periodo in cui materialmente era scomparsa la droga.
L'elemento oggettivo determinante, che consente di affermare senza dubbio alcuno il
pieno coinvolgimento di NASTA nella triste ed inquietante vicenda, è rappresentato
dall'elenco di tutti i reperti presenti in custodia temporanea presenti presso il reparto
del Corpo alla data del 31.12.2011, predisposto dal predetto in data 19.01.2012 e
trasmesso al Comando Provinciale GdF di Caserta. In questo periodo, su disposizioni
del Comandante Provinciale, veniva richiesto al Comandante del NOPI di predisporre
un elenco dettagliato di tutti i reperti distinguendo a seconda di dove essi fossero
custoditi. Il NASTA redigeva e sottoscriveva tale elenco, nel quale inseriva tutti i
reperti, distinguendoli in base alla natura e alla collocazione (compresi quelli custoditi
nella cassaforte), ma stranamente dimenticava un reperto di ben 4 kg di cocaina da lui
conservato nella cassaforte e a suo dire ancora da distruggere.
Non cosi nell'elenco dell'anno precedente 2010, quando la sostanza era ancora
formalmente nella disponibilità del Gap Nasta. In quel caso stranamente il reperto
veniva indicato come presente presso il Gruppo GdF di Aversa.
Inoltre, il NASTA nell'effettuare il passaggio di consegne nel mese di settembre 2012
al Ten. Stringile, che gli succedeva nel comando del NOPI, non faceva menzione
alcuna di quel reperto che pure doveva essere preso formalmente in carica dal nuovo
Comandante. Se si fosse trattato di un normale reperto di droga, effettivamente ancora
da distruggere, sarebbe stato interesse di Nasta, quale Capitano uscente, menzionarlo
nel passaggio di consegne al nuovo Tenente.
Sulla scorta di tali elementi, pertanto, il giudice per le indagini preliminari ha emesso
l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del maggiore
NASTA.
IL CRISTIANO TRA POTERE E MONDANITA’ 15 malattie secondo papa Francesco di Anna Carfora e Sergio Tanzarella
Dopo
numerose presentazioni in vari luoghi d'Italia e dopo che il libro è stato
adottato dal vescovo della diocesi di Alife-Caiazzo e da lui distribuito ai
preti della diocesi e prima delle presentazioni a Scampia, a Verona e a Palermo
il libro di Carfora-Tanzarella ritorna a Caserta il 1° marzo con una
presentazione alla quale partecipano: don
Vitaliano Della Sala, famoso per il suo impegno contro la globalizzazione e
le discriminazioni e persecuzioni razziali, don Luigi Milano il parroco di Gragnano la cui parrocchia ha
promosso la nascita del pastificio "il Mulino di Gragnano" nel quale
oggi lavorano 6 giovani prima disoccupati e oggi imprenditori indipendenti, suor Rita Giaretta la fondatrice di
casa Rut e della cooperativa Newhope, impegnata da 20 anni contro la tratta
degli esseri umani. E ancora don
Antonello Giannotti direttore della Caritas diocesana e parroco del Buon
Pastore e Costanza Ciminelli del
servizio stampa della casa editrice il pozzo di Giacobbe.
Un
pomeriggio per riflettere con papa Francesco delle 15 malattie che attanagliano
la Chiesa e gli uomini di Chiesa. L’Appuntamento è alle 17,30 alla Biblioteca
del Seminario, Via del Redentore Caserta.
(dall’introduzione
di +Nunzio Galantino, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana)
«La lettura di questo libro, attraverso
l’evocazione di figure come Rosmini, Fogazzaro e don Milani, aiuta a sentirsi
protagonisti e non solo spettatori talvolta indignati, di un rinnovamento che
tutti auspichiamo e al quale papa Francesco continua a chiamarci».
Nel
discorso alla Curia romana del 22 dicembre 2014 Francesco ha elencato 15 gravi
malattie da cui essa può essere affetta. Ma come si possono prevenire e
curare queste 15 malattie che non colpiscono solo la Curia ma investono tutte
le forme di potere, dalle comunità ai singoli? Occorre una riforma che secondo
Francesco ha come precondizione la conversione e la parrhesia. La terapia è imparare ad essere più umani, superando: le
tentazioni del potere come dominio e la sua divinizzazione e sacralizzazione,
le lusinghe di una mondanità spirituale fondata sull’effimero e sul successo
camuffati da esigenze “di risultati pastorali”, i falsi misticismi che mettono
al primo posto le ritualità rispetto al primato della persona e al suo ascolto.
Anna
Carfora è incaricata di Storia della Chiesa nella Pontificia Facoltà Teologica
dell’Italia Meridionale tra i suoi libri La
passione di Perpetua e Felicita (2007) e I cristiani al leone. I martiri cristiani nel contesto mediatico dei
giochi gladiatori (2009).
Sergio
Tanzarella è ordinario di Storia della Chiesa nella la Pontificia Facoltà
Teologica dell’Italia Meridionale e insegna all’Università Gregoriana, tra i
suoi libri Francesco e i pentecostali. L’ecumenismo
del poliedro (2015) e La grande
menzogna. Tutto quello che non vi hanno mai raccontato sulla I guerra mondiale
(2015).
Per
le edizioni Il pozzo di Giacobbe hanno curato tra l’altro Teologhe in Italia. Indagine su una tenace minoranza (2010).
RAPINA IN ABITAZIONE -FERMATO CITTADINO ROMENO
In data 20.2.2016 i militari della Stazione Carabinieri di San Prisco (CE), hanno
sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per i reati di rapina in abitazione e sequestro
di persona il cittadino straniero:
- NICULAI FLORIN, nato in Romania 18 febbraio 1994.
Tale arresto rientra nell'ambito delle indagini sviluppate dai Carabinieri della
Stazione di San Prisco sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in relazione a una rapina in abitazione e a un
sequestro di persona occorsi in San Prisco in data 27 gennaio 2016 in danno di un
40enne cittadino italiano.
Nella circostanza, approfittando del rapporto di conoscenza tra uno dei malviventi e
la persona offesa, cinque soggetti, tutti rumerii, si erano introdotti all'interno
dell'abitazione aggredendo la vittima e percuotendola con particolare crudeltà, in
particolare dopo aver staccato il contatore della corrente in casa della vittima
provocando il buio nella stessa, l'hanno dapprima legata su una sedia, e colpita con
pugni al viso e al corpo, poi l'hanno portata in una cameretta, dove le hanno coperto
la bocca con un nastro isolante, le hanno legato gambe e polsi con il nastro isolante,
colpendola con forza su tutto il corpo, anche con un tirapugni, fino quasi a
soffocarla, impossessandosi poi di oro, monili, denaro e di un'autovettura, per un
valore complessivo di circa 50.000 euro.
Immediate indagini condotte sotto la direzione della Procura di Santa Maria Capua
Vetere consentivano ai Carabinieri di raccogliere in poche ore elementi utili ad
identificare il complice conosciuto alla persona offesa per il quale pende misura
cautelare disposta dall'Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e del
quale sono tuttora in corso attive ricerche.
Ulteriori accertamenti finalizzati all'identificazione dei compiici consentivano, nel
breve volgere di venti giorni, di identificare e trarre in arresto dapprima un Henne
rumeno a seguito di decreto di fermo emesso dalla Procura presso il Tribunale dei
Minorenni di Napoli e, successivamente, di sottoporre a fermo l'odierno indagato
che, sulla base degli elementi raccolti, era in procinto di abbandonare il territorio
nazionale.
Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad identificare e catturare gli altri compiici
della rapina ed al recupero della refurtiva, nonché ad accertare la presenza di altre
rapine eventualmente perpetrate dagli indagati con il medesimo modus operandi.
Il presente provvedimento rientra nell'ambito di numerose attività di indagine volte a
contrastare la criminalità predatoria, con particolare attenzione a fenomeni delle
rapine in abitazione poste in essere da gruppi organizzati di cittadini di varie etnie,
che pongono a serio rischio l'incolumità delle persone offese
AVERSA: INCONTRI, AUDIZIONI e SOPRALLUOGHI della COMMISSIONE INFORTUNI LAVORO DEL SENATO
Oggi, 22 febbraio, arriva ad Aversa, su iniziativa del senatore Lucio Romano, la Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni e sicurezza nei luoghi di lavoro. La visita nasce all’indomani del tragico evento dell’ottobre scorso a seguito del decesso dell’operaio nel cantiere all'interno del complesso dell’Annunziata, sede della Facoltà di Ingegneria della Sun.
La Commissione sarà costituita dal senatore aversano Lucio Romano (Democrazia Solidale), membro della stessa nonché Vicepresidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea e dalle senatrici Camilla Fabbri (Pd), Presidente della Commissione Infortuni sul Lavoro e Paola Pelino (Fi), membro della stessa nonché Vicepresidente della Commissione Industria. Parteciperanno alla missione anche funzionari del Senato e i carabinieri del NAS.
Questo il programma. Nel pomeriggio di oggi, lunedì 22, presso la Facoltà di Ingegneria, la Commissione incontrerà una delegazione della Seconda Università di Napoli e di Confindustria Caserta per un “Incontro di Studio” sul tema “Sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela della salute. Aspetti normativi e proposte legislative”.
Nella mattina di martedì 23 (ore 9), presso la Prefettura di Caserta, avranno luogo le audizioni riguardo al decesso dell’operaio nel cantiere all’interno della Facoltà di Ingegneria della Sun.
Saranno auditi, dalla Commissione del Senato, il Prefetto Mario Rosario Ruffo, Commissario straordinario del Comune di Aversa; il Dott. Francesco Greco, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord e la Dott.ssa Stefania Faiella, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord; il Prof. Alfredo Testa, Presidente della “Scuola Politecnica e delle Scienze di base” della Seconda Università di Napoli e il Prof. Giuseppe Paolisso, Rettore della Seconda Università di Napoli.
Dopo le audizioni, alle ore 11.00, la Commissione sarà ad Aversa per un sopralluogo al cantiere presso la Scuola di Ingegneria.
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