Casal di Principe (Caserta), 29 marzo 2024 - Si racconta in paese in queste ore che Francesco Schiavone detto Sandokan da tempo colpito da una forma di male incurabile si sia 'buttato a pentito', lui che chiamava infami i collaboratori. Gli inquirenti sono andati a bussare ancora una volta alla casa dove vive il figlio Ivanohe per chiedergli per l'ennesima volta se voleva la protezione, ma come accaduto con il fratello Nicola (che grandi collaborazioni non ha dato) e la madre, ha rifiutato. Negli ambienti giudiziari si domandano: cosa racconterà nei primi sei mesi? Di come ha trascorso i 26 anni di 41bis? Di omicidi commessi da altri camorristi forse oggi molti dei quali ultra settantenni o morti? Della verità su Bardellino? Dei retroscena ulteriori sul delitto Don Diana? Fatto sta che sembrano esserci collaboratori di serie A e serie B. Uno dei fratelli Belforte di Marcianise anche lui detenuti dal 1998 come Sandokan, aveva manifestato alla Dda di collaborare tempo fa e gli era stato risposto che erano fatti datati. La notizia rimette in ogni caso in campo i cosiddetti professionisti dell'antimafia e sopratutto Sandokan riceverà l'applauso dello sgomorrato?
Qualcuno dei direttori provinciali e regionali di qualche cartaceo ha ripreso anche una vecchia dichiarazione all'arresto di Michele Zagaria " Lo stato vince sempre ", ma anche quando chi fa informazione omette di dichiarare la verita'?