Nella mattinata del 1O marzo, hanno avuto inizio le operazioni di demolizione delle strutture da pesca realizzate abusivamente nel
comune di Castel Volturno
(CE), lungo le
sponde del tratto terminale del fiume Volturno,
per una lunghezza
di circa 9 km a partire
dalla foce.
Trattasi in totale di 60 strutture, realizzate diversi anni
fa, costruite generalmente con elementi strut turali tipo tralicci e cavi in
acciaio capaci di sostenere una grossa rete da
pesca di forma quadrata, denominata
"Cala Cala", delle
dimensioni planimetriche di 1O
mt. x 1O mt. (dislocate quasi tutte nella mezzeria del fiume), nonché di un locale, realizzato sulla sponda del fiume, in cui è allocato l'argano
ed il verricello azionato da un motore a scoppio
o elettrico che servono a movimentare in verticale la grossa rete da pesca, oltre che per il contenimento di attrezzature varie
e di un piccolo natante neces sario per il recupero del pescato sotto la rete al centro del fiume.
I predetti locali sono realizzati generalmente con
l'utilizzo di container fuori uso o con degli elementi metallici o murari poggianti su un basamento in calcestruzzo cementizio
e copertura in lamiera coi bentata.
La permanenza in sito di tali strutture
integra - sebbene in
tale fase embrionale delle indagini
preli minari - i seguenti reati che sono stati
già stati ricostruiti dagli appartenenti ai Carabinieri Forestale ed alla
Capitaneria di Porto:
occupazione abusiva di
suolo demaniale (artt. 633 e 639 bis
c.p.); violazioni norme urbanistico-edilizie di cui al D.P.R. 380/2001;
violazione norme paesaggistiche e di
protezione delle bellezze
naturali (art. 181 D.Lgs.
42/2004 e 734 c.p.);
violazione norme a tutela di habitat
naturale (art. 733bis c.p.);
violazione norme sulla tutela
idraulica e delle acque pubbliche (art. 97 lett. c)
del R.D. 25/07/1994 n. 523).
Inoltre, in ragione del sovrapporsi delle diverse competenze amministrative che sussistono su detti
manufatti abusivi (Regione Campania
quale soggetto gestore della
proprietà
demaniale dello Stato; Provincia di Caserta
quale soggetto competente
sull'officiosità idraulica del corso d'acqua Fiume Volturno; il Comune di Castel Volturno per la competenza
in materia urbanistico-edilizia) è stato necessario intraprendere un'azione di raccordo tra
i predetti Enti al fine
di
poter addivenire alle ope-
razioni
di demolizione iniziate il 10 marzo e che
proseguiranno per diversi giorni fino al completa mento delle stesse. Ognuno di
detti Enti
ha infatti
fornito un fattivo contributo per garantire il buon esito dell'operazione:
il Comune di Castel Volturno ha adottato per
ognuna delle strutture da pesca abusive un'or dinanza di demolizione e di rimessione in pristino, ed alla decorrenza del termine concesso, ha redatto verbale di inottemperanza;
la Regione Campania ha stanziato un
finanziamento di euro 593.317,04
in favore della Pro vincia
di Caserta, individuato
quale soggetto attuatore, che
è l'organo tecnico
competente per l'esecuzione di lavori di manutenzione
straordinaria concernenti l'officiosità idraulica del fiume
Volturno;
la Provincia di Caserta di Caserta ha elaborato il progetto esecutivo degli
interventi di demo lizione ed ha esperito la gara d'appalto che è stata
aggiudicata ad una ditta di costruzioni di Afragola (NA). Interventi
di demolizione che dovrebbero avere una durata complessiva di tre mes1.
Le spese di demolizione sono state anticipate dalla Regione Campania e saranno recuperate in seguito con l'attivazione di procedure
in danno.
Le operazioni di demolizione delle strutture
abusive e lo smaltimento
dei rifiuti prodotti saranno oggetto di vigilanza da parte delle polizie
giudiziarie incaricate appartenenti al ucleo Carabinieri Forestale di
Castel Volturno
(CE) ed ali 'Ufficio Locale
Marittimo della Capitaneria di
Porto di
Castel Volturno (CE).
Al termine di questo intervento si
restituirà alla collettività la completa fruizione di questo tratto di fiume
Volturno, con
le sponde
libere da manufatti abusivi, tralicci, cavi di acciaio e reti, che, oltre a costituire un intralcio
al libero
deflusso delle acque, rappresentano un
forte impatto negativo per il paesaggio naturale ed un simbolo di perduranza di un'annosa situazione di illegalità per detto
territorio.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che i soggetti "interessati" sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva che le attività sono caratterizzate da assenza di contraddittorio e che il Giudice della
fase processuale potrà anche valutare l'assenza di ogni forma di responsabilità in capo ai soggetti "interessati" alle attività di demolizione.