La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 31 luglio 2013

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA


  1. In Trentola Ducenta, i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato, in flagranza per il reato di evasione De Cristofaro Pasquale, cl. 89, del luogo, con precedenti di polizia, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I militari dell’Arma, durante l’espletamento di un controllo di persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno sorpreso l’uomo fuori dall’abitazione dove era sottoposto alla misura cautelare in argomento. Pertanto il De Cristofaro è stato accompagnato presso la propria abitazione e risottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo come disposto dalla competente A.G. .


  1. In Castel Volturno, via Guardascione, i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato, in esecuzione dell’ordine di consegna per l’esecuzione di misure di sicurezza emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il cittadino nigeriano Kannayor Kenny, cl. 67, irregolare sul territorio nazionale. L’uomo dovrà scontare la pena residua di anni 1 di reclusione. Pertanto è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della competente A.G. .

SANTA MARIA CV - Cimitero, l’assessore Munno invita i priori per il 5 agosto e il 2 settembre: “Presto le ordinanze per le cappelle pericolanti, ritardi di vent’anni”




La situazione di degrado del cimitero comunale di Santa Maria Capua Vetere è all’attenzione continua di questa amministrazione e certamente, dopo essersi trascinata per almeno venti anni, non potrà essere risolta in tempi brevi”. E’ quanto afferma l’assessore Carmine Munno. “Sono grato al consigliere Fabio Monaco – aggiunge l’esponente della giunta guidata dal sindaco Di Muro – per l’attenzione alle problematiche del cimitero e ne apprezzo lo spirito di collaborazione, anche se non mi sembra che analogo zelo avesse dimostrato quando era lui in maggioranza. In ogni caso, lo invito volentieri agli incontri che avrò con i priori delle congreghe i giorni 5 agosto e 2 settembre, proprio per affrontare i delicati temi degli edifici cimiteriali. Ho avuto contatti con alcuni di loro e, in particolare, ho chiesto a uno dei priori di farsi promotore della riunione. In ogni caso, ritengo indispensabile un incontro con Sua Eccellenza il vescovo di Capua, che chiederò appena possibile per sollecitare anche un intervento della diocesi”.
Va sottolineato, inoltre, che “lo stato di degrado del cimitero è, in gran parte, derivante dall’incuria in cui versano numerose cappelle, specialmente nella zona vecchia. E’ per questo che l’amministrazione comunale (recuperando un ritardo drammatico di venti anni) sta cercando di ricostruire le pratiche e i titoli di proprietà di cappelle e confraternite ormai perse nel tempo. Il 25 luglio (ben prima del video girato dal consigliere Monaco) gli uffici hanno effettuato un sopralluogo che ha riscontrato la mancanza di manutenzione in quasi tutti gli edifici funerari delle confraternite, testimoniato da una relazione protocollata e indirizzata al dirigente del settore. E’ per questo che stiamo già predisponendo le ordinanze ‘in danno’, ma in alcuni casi dobbiamo capire ‘in danno di chi’ vanno emanate. Sono assessore da due mesi – spiega Munno – e sto impegnandomi concretamente per risolvere problemi che si erano incancreniti da tempo”.
L’assessore preannuncia anche l’imminente revoca dei permessi a costruire rilasciati a suo tempo, i cui titolari non hanno avviato i lavori nel termine previsto. A seguito delle revoche, verrà emanato un bando per la riassegnazione dei suoli cimiteriali. In preparazione anche la gara per i servizi cimiteriali, che risolverà molti dei problemi riscontrati finora.

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI. SEQUESTRATO UN DISTRIBUTORE DI CARBURANTE. CONTRABBANDO DI PRODOTTI PETROLIFERI PER OLTRE UN MILIONE DI LITRI.


I finanzieri del comando provinciale hanno sottoposto a sequestro preventivo, in giugliano in campania, un distributore di carburante, composto da ben 16 colonnine erogatrici, unitamente a 86 mila litri di prodotti petroliferi detenuti in contrabbando in due cisterne.

I titolari dell’impianto, ubicato lungo la domitiana-quater, al fine di vendere in nero il carburante, avevano provveduto a sostituire le originali schede elettroniche (cpu) dei totalizzatori delle colonnine, dove viene memorizzato la quantita’ di prodotto erogato, con altre schede non “ufficiali”, dove veniva “registrato” tutto il prodotto commercializzato in contrabbando.

L’attivita’ di servizio e’ scaturita da una verifica fiscale eseguita dal nucleo polizia tributaria di napoli nei confronti della societa’ che ha in gestione l’impianto di distribuzione, al termine della quale e’ stato accertato il contrabbando di un milione e duecentomila litri di prodotti petroliferi ed un’evasione delle accise per un importo superiore al milione di euro.


Il sequestro effettuato rientra nell’intensificazione, da parte delle fiamme gialle partenopee, dell’attivita’ di contrasto agli illeciti nella commercializzazione di prodotti petroliferi che nei primi sette mesi del 2013 ha consentito di:
- constatare oltre 17 milioni di euro di accise evase;
- accertare la vendita in contrabbando di oltre 40 milioni di litri di oli minerali;
- verbalizzare 341 soggetti.


martedì 30 luglio 2013

BATTEZZO POLITICO IMPORTANTE A SANTA MARIA CV FRA ONOREVOLI E VICE MINISTRI

ENZO DELLA VALLE ADERISCE A FIAMMA TRICOLORE DI LUCA ROMAGNOLI
DA SINISTRA ENZO DELLA VALLE , MARIO DE FLORIO LUCA ROMAGNOLI E FERDINANDO DE FRANCISCIS CHE LEGGE IL PATTO TERRITORIALE 


QUI SOTTO L'INTERVISTA
http://youtu.be/7V8qGuJ_GiM


Santa maria cv - Il Movimento delle Liberta’ di Enzo della Valle  sigla “il patto territoriale” con fiamma tricolore. E’ Stata una conviviale perfetta quella che si è svolta presso Russo Center di Pastorano. Enzo della Valle patron del movimento delle libertà di Santa Maria Capua Vetere ha chiamato intorno a se tutti gli affezionati  del gruppo per sigillare il documento politico con Fiamma tricolore di cui è segretario nazionale l’onorevole Luca Romagnoli . Quest’ultimo accolto  con molta familiarità dagli intervenuti e  soprattutto dall’ex vice ministro l’avvocato Ferdinando De Franciscis già sottosegretario alle finanze che ne ha curato l’aspetto sostanziale  e formale insieme al segretario regionale della Cisas Mario De Florio dell’incontro leggendo il patto territoriale stilato fra i Movimento delle libertà e il partito fiamma tricolore. L‘intervento del segretario nazionale di fiamma tricolore Luca Romagnoli incisivo e convincente ha toccato temi di carattere non solo nazionale ma anche provinciale e soprattutto cittadino . Presenti anche il dottor Enrico Santillo, il dottor Giovanni Silvestri, Enzo de Simone , già consigliere comunale di Castelvolturno del movimento sociale italiano, Porrino Clemente ex segretario del Msi di san Felice a Cancello , ex  l’ ispettore Carlo Cristillo, Giovanni Boccolato, Giovanni Zito ,Luigi Rinaldi,  Paolo Monaco , Rodolfo Funiciello, Franco Cristillo, Pasquale Cristillo, Luigi Maiorano , don Gennaro . 

CAMORRA A MADDALONI - LA PROCURA E LA DDA DI NAPOLI EMETTE ORDINANZA NEI CONFRONTI DI ANGELO DE MATTEO ACCUSATO DI OMICIDIO


In data odierna, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.l.P. presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di De Matteo Angelo per i delitti di omicidio volontario, di porto e detenzione illegale di armi da fuoco, aggravati dalla finalità di agevolare le attività del sodalizio criminale di appartenenza, ll provvedimento restrittivo costituisce l‘epilogo di una indagine attraverso Ia quale e stato possibile acquisire  gravi e concordanti elementi di colpevolezza a carico dell’indagato in merito a un omicidio commesso in Maddaloni alla fine degli anni 90.

Le risultanze investigative hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda delittuosa, sia nelle modalità esecutive sia nelle motivazioni che ne sono all’origine, da ricondurre a una relazione sentimentale intrattenuta dalla vittima con la moglie del De Matteo, ritenuto affiliato al gruppo camorristico "BeIforte", fazione maddalonese.

ln particolare, Ie investigazioni hanno appurato che Ia relazione extraconiugale, oltre a costituire un personale affronto per il De Matteo, rappresentava - stante Ia notorietà sia del Legame sentimentale sia dell’appartenenza del De Matteo al gruppo camorristico dominante in quel territorio — un` offesa intollerabile per I ‘intero gruppo camorristico, da punire, quindi, con la morte. Le iniziali attività investigative svolte immediatamente dopo l'omicidio, trovando notevoli limiti nel muro di omertà, non erano potute andare al di la di ipotesi. Solo a distanza di tanti anni, con il contributo fondamentale delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, si é potuta ricostruire la vicenda nei termini esposti nella motivazione della misura cautelare emessa dal GIP.

ll Giudice ha anche disposto il sequestro preventivo di due autovetture nella disponibilità della moglie e del cognato del De Matteo

 

CASERTA- FURTI E RAPINE ESTIVE - LA SQUDRA MOBILE DI CASERTA ACCIUFFA UN PREGIUDICATO CASERTANO


Continuano incessanti e con maggiore intensificazione i servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura nel periodo estivo ad opera delle Volanti dirette dal V. Q. A. Dr. Riccardo Di Vittorio, per prevenire e reprimere ogni tipologia di reato, ed in particolare i furti, che  in tale periodo, complice l’assenza dei cittadini che si trovano in ferie, tendono ad aumentare.

E proprio nel corso di tali servizi, nella giornata di ieri 29 luglio 2013, personale della Squadra Volante della Questura di Caserta, ha tratto in arresto tale Grillo Armando, nato a Caserta il 17/11/1981 ed ivi residente, pregiudicato, responsabile di  furto aggravato in concorso con M. A. di anni 29, nato a Piedimonte Matese e residente a Caserta, deferito in stato di libertà.

Questi i fatti: alle ore 19.30 circa personale della Squadra Volante, su disposizione della Sala Operativa, si portava in San Leucio – Via Tenga – ove era stato segnalato che nr. 2 giovani viaggianti su una Nissan Micra avevano appena consumato il furto di un cellulare ed un paio di occhiali da sole ai danni di altro giovane.

Giunti prontamente sul posto gli operatori notavano parcheggiata nei pressi di un bar l’autovettura segnalata, per cui entravano nel locale ove vi erano due giovani che alla loro vista assumevano un atteggiamento circospetto ed in particolare uno dei due, cercava di disfarsi del telefono cellulare asportato, posandolo sul bancone, ma  tale fatto non passava inosservato in quanto veniva visto da uno dei poliziotti.

Per quanto sopra i poliziotti si avvicinavano ai due per identificarli, ma ricevevano un netto rifiuto dagli stessi che erano restii a collaborare.

Visto ciò, veniva richiesto l’ausilio di altra Volante e, non senza difficoltà, i due venivano accompagnati in Questura per più approfonditi accertamenti.

Qui nel frattempo il derubato, giunto per sporgere formale querela, riconosceva i due quali autori del furto in proprio danno, precisando i ruoli avuti dai due e cioè mentre il Grillo era stato l’autore materiale del furto, l’amico lo aveva solo atteso in auto, allontanandosi successivamente con lo stesso.

Sottoposti entrambi a perquisizione personale, si rinveniva addosso al Grillo anche il paio di occhiali da sole sottratti poco prima.

Per quanto sopra, il Grillo veniva tratto in arresto per furto aggravato e sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima disposto per la mattinata odierna dal P.M. di turno, mentre M. A. veniva deferito in stato di libertà per furto aggravato in concorso.

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DI OGGI IN PROVINCIA DI CASERTA


1.    I Carabinieri della Stazione di Baia Domizia sono intervenuti nel tardo pomeriggio di ieri sono intervenuti presso un condominio sito in Cellole, località Baia Felice, ove, per futili motivi, due giovani avevano aggredito un 34enne di origini napoletane. A conclusione degli accertamenti svolti, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà, per il reato di lesioni personali L.C. classe 71 di Pozzuoli e M.G. classe 82 di Napoli, in quanto a seguito della colluttazione la vittima veniva trasportato presso l’ospedale civile di Sessa Aurunca, ove gli veniva diagnosticata una “ferita escoriata lineare in regione parietale sinistra con trauma cranio-cervicale e rima di interruzione in corrispondenza della  7^ vertebra cervicale” e ricoverato in prognosi riservata.

 

2.    I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Maddaloni hanno tratto in arresto per i reati di estorsione e maltrattamenti in famiglia Guida Mario, classe 1980 di Cervino. Il ragazzo, resosi responsabile in passato di ripetuti episodi di violenza nei confronti dei familiari conviventi, dopo aver minacciato e aggredito i propri genitori, ha cercato di farsi consegnare dagli stessi una somma in denaro, per acquistare sigarette e sostanze alcoliche. A seguito dell’aggressione, il padre, classe 1953, medicato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Maddaloni, ha riportato “contusione spalla destra con limitazione funzionale algica”, con prognosi di 3 gg. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

 

3.    Piedimonte Matese: “Estate sicura”, un arresto e sei persone denunciate dai Carabinieri.

Proseguono senza sosta le operazioni dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese impegnati per garantire un estate sicura ai cittadini ed ai vacanzieri. Gli interventi si sono concentrati in particolare nella zona di Piedimonte Matese e Alife, dove i militari delle locali Stazioni hanno eseguito un arresto e sei denunce a piede libero per reati che vanno dall’evasione alla circonvenzione di incapaci, dall’appropriazione indebita al danneggiamento, dalla minaccia alle lesioni personali.

Ad Alife, per la terza volta nelle ultime tre settimane, è finito in manette Luigi Gallifuoco, 46enne di Piedimonte Matese, il quale è stato sorpreso dai militari mentre circolava liberamente a piedi nel centro abitato, nonostante fosse sottoposto ai “domiciliari” per estorsione aggravata e altri reati di particolare allarme sociale. L’uomo è stato trasferito presso le camere di sicurezza dell’Arma in attesa del processo per direttissima che si terrà davanti ai Giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa del reato di evasione.

A Piedimonte Matese è finita nei guai una donna, 48enne di origine ucraina, la quale si è resa responsabile di circonvenzione di persone incapaci ed appropriazione indebita. Secondo quanto accertato dai militari, approfittando del suo stato di infermità, costringeva un 90enne del posto a sposarla, con un unico obiettivo, quello  di appropriarsi dei suoi beni.

Ancora a Piedimonte, un 68enne e un 37enne del posto, sono stati denunciati per danneggiamento aggravato, in quanto per futili motivi hanno danneggiato un impianto idrico che forniva di acqua potabile alcune abitazioni private.

Sempre a Piedimonte Matese, un 51enne ed un 54enne del posto, per futili motivi hanno prima minacciato e poi aggredito un 60enne del luogo, provocandogli contusioni varie. Per loro è scattata una denuncia per minaccia aggravata e lesioni personali.

Infine sempre per minaccia aggravata è finita nei guai una 40enne di Piedimonte Matese, che a seguito di una lite scaturita per motivi sentimentali ha minacciato di morte una sua conoscente, proferendogli frasi come “ti ammazzo”, “ti debbo tagliare la testa”.

lunedì 29 luglio 2013

SANTA MARIA CV - ECCO L'ULTIMA TROVATA DEL COMUNE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE -

Furti nel cimitero, l’assessore Munno pensa
a un impianto di videosorveglianza ad alta tecnologia

 LO SAPETE CHE IL SISTEMA DI VIDEO SORVEGLIANZA IN PIAZZA SAN PIETRO 
E' FUORI USO ??  CHE FINO HANNO FATTO I LAVORATORI SOCIALMENTE  UTILI E I GUARDIANI CHE STAVANO NEL PLESSO ?? NON E' CHE ADESSO QUALCUNO VUOLE FARE LA CRESTA ??
“I furti nel cimitero, purtroppo, non sono una pratica recente, per quanto riprovevole, e non sono mai stati fronteggiati da nessuna amministrazione prima di questa. Di sicuro, pertanto, non sono addebitabili alla responsabilità di questo esecutivo cittadino”. E’ quanto dichiara l’assessore Carmine Munno, ricordando che “al cimitero sono in servizio sedici unità” e che “la guardiania è assicurata negli orari di lavoro”.
Nonostante ciò – aggiunge Munno – “sto valutando la possibilità di un impianto di videosorveglianza ad alta tecnologia, proprio per cercare di porre rimedio a un problema mai risolto prima”.
“Stupisce – continua l’assessore al ramo – l’atteggiamento di alcuni priori di congreghe sammaritane, i quali sembrano improvvisamente essersi risvegliati da un lungo torpore al solo scopo di accusare l’amministrazione comunale di colpe che non ha. Questo atteggiamento stupisce ancor più in virtù del fatto che io stesso, all’atto del mio insediamento due mesi fa, ho invitato loro e tutti i cittadini sammaritani a fornire un contributo di idee per migliorare il cimitero. Con loro, per esempio, mi piacerebbe affrontare il problema delle numerose cappelle fatiscenti gestite dalle congreghe”.

E’ intenzione di questa amministrazione – conclude Munno – “predisporre un unico bando di servizi per il cimitero, comprendente la gestione delle lampade votive (con luci a led a risparmio energetico), i servizi di tumulazione ed estumulazione, la regolamentazione degli accessi con servizio interno di trasporto con mezzo elettrico, la realizzazione di un parcheggio coperto esterno con pannelli fotovoltaici. Si tratta di un programma di lungo termine, che necessita dei tempi tecnici per esperire una gara economica di livello europeo”.

CASERTA - ATTI VANDALICI ROVINANO ATTREZZATURE DEL CINEMA SPIAZZA L’ORGANIZZAZIONE NON SOSPENDE LA MANIFESTAZIONE

Nella notte tra sabato e domenica, una banda di ragazzi ubriachi, tra i venti e i venticinque anni, ha assaltato l’aera delimitata di Piazza Ruggiero dove si sta tenendo in questi giorni con successo la rassegna cinematografica “IL CINEMA SPIAZZA”. Testimoni hanno visto i teppisti, in preda all’alcol, arrampicarsi sull’impalcatura che sorregge lo schermo e le attrezzature di proiezione, lasciandosi dondolare e saltando pericolosamente, rovinando con calci alcuni tavoli adibiti al servizio buvette e all’accoglienza; inoltre hanno distrutto parte della scenografia del palco e strappato tutti i manifesti esposti. Infine, come un’assurda sfida, hanno fatto volare in aria decine di sedie e tavoli ritrovate il giorno dopo, distrutti, sotto i portici del Comune.
Sul posto sono state raccolte decine di bottiglie di vodka, whisky e superalcolici, alcune mandate appositamente in frantumi lungo la platea.
Nessun intervento delle forze dell’ordine ha fatto cessare i teppisti che hanno continuato  indisturbati, a fare danni.
L’organizzazione della manifestazione ed il suo  pubblico sono  indignati per l’accaduto e hanno deciso di denunciare l’accaduto alle autorità locali.
La produzione dell’evento ha comunicato di non sospendere la manifestazione, ma di continuare come da programma la rassegna cinematografica fino a domenica prossima,  sempre che saranno garantite dalle autorità preposte le condizioni per il normale svolgimento degli spettacoli.

CARABINIERI IN AZIONE :LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

1.    Marsiglia, Francia. Personale della Gendarmeria, unitamente a quello della Interpool, attivati dal Comando Compagnia di Sessa Aurunca, hanno catturato, in esecuzione al Mandato d’Arresto Europeo emesso dal G.I.P. del Tribunale di S. M. Capua Vetere, DAHBI Farid, cl. 90 dell’Algeria, residente in Frignano (CE). L’uomo è stato intercettato e bloccato mentre tentava di imbarcarsi per raggiungere il proprio paese di origine. L’ordinanza scaturisce dall’identificazione di tre persone quali autori della rapina perpetrata all’interno dell’abitazione sita in Sessa Aurunca (CE), località S. Sebastiano, ai danni di una nota professionista (medico chirurgo)  della provincia di Caserta. In data 12 luglio scorso il DHABI Farid era riuscito a sfuggire alla cattura rendendosi irreperibile. In quella circostanza furono arrestate, invece, le due complici SPADA Esterina e PICCOLO Giuseppina.
2.    I Carabinieri della Stazione di Lusciano hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, VASSALLO Cesario, classe 1975, del luogo, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I militari dell’Arma, durante l’espletamento di un controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, sorprendevano l’uomo, in quella via della Libertà, fuori dall’abitazione dove era sottoposto alla misura cautelare in argomento. L’arrestato è stato accompagnato presso la propria abitazione e risottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.


AGGRESSIONE A SAN NICOLA - ARRESTATO PREGIUDICATO DALLA SQUADRA MOBILE DI CASERTA

Nella giornata odierna, personale della squadra volante della Questura di Caserta, diretta dal dr. Riccardo Di Vittorio, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati di criminalità diffusa, traeva in arresto per lesioni volontarie aggravate tale De Simone Gaetano, nato a Capua il 25/06/1979 e residente a San Nicola La Strada, pregiudicato, già in regime degli arresti domiciliari.
In particolare, alle ore 03.20 circa personale della Squadra Volante, su disposizione della Sala Operativa, si portava presso il locale Pronto Soccorso, ove era giunta una persona aggredita con una mazza da Baseball.
Giunti prontamente sul posto gli operatori contattavano la persona aggredita che riferiva loro che, poco prima, mentre dormiva nella sua stanza, per futili motivi veniva a diverbio con il De Simone, figlio della moglie, nato da una precedente relazione, coabitante e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Il De Simone nel corso della lite con una mazza di baseball colpiva il malcapitato più volte procurandogli diverse ferite al capo ed in varie parti del corpo, per le quali veniva richiesto l’intervento di personale sanitario del 118 che trasportava  l’aggredito  presso l’Ospedale di Caserta per le cure del caso.
Qui veniva ricoverato per frattura scomposta della mano dx, ferita l. c. al cuoio capelluto ed ecchimosi varie sul corpo, con prognosi di gg. 30 s. c..
Appreso quanto sopra il personale della Volante immediatamente si portava presso il luogo dell’aggressione e dopo aver effettuato una perquisizione locale ed aver rinvenuto la mazza da baseball utilizzata per l’aggressione, procedeva al  fermo del De Simone che veniva condotto in Questura per gli accertamenti di competenza, al termine dei quali veniva tratto in arresto per lesioni volontarie aggravate.

L’arrestato, al termine formalità di rito, è stato condotto presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il giudizio direttissimo.

GUARDIA DI FINANZA DI NAPOLI - RISEQUESTRATI BENI DEI COPPOLA

In data odierna, nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questa Procura, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, all’esito di una serie di mirati approfondimenti investigativi, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per equivalente — finalizzato alla confisca di svariati beni immobili e di diverse partecipazioni societarie - per un controvalore di circa 25 milioni di euro a carico di Coppola Francesco, figlio del defunto Cristoforo, risultato, secondo Ie risultanze investigative, amministratore di fatto delle societa Mirabella S.p.A. e Progetto e Industrie S.r.I. ln particolare, nel confronti del citato Coppola Francesco, sono stati sottoposti a sequestro i seguenti beni:
• nr. 23 fabbricati, per un valore complessivo di oltre 800.000 euro;
• nr. 3 terreni, per un totale di circa 13.000 mq. per un valore complessivo di circa 4.000 euro;
• partecipazioni azionarie in varie societa del "Gruppo Coppola", per un valore complessivo di circa 24 milioni di euro.
L'odierno sequestro integra quello effettuato in data 12 giugno 2013 per un controvalore complessivo di circa 9 milioni di euro, sempre a carico di società riconducibili al "Gruppo Coppola".
ll sequestro consegue ad attività investigative riguardanti reiterate omissioni di versamenti dell’imposta sul valore aggiunto e l’utilizzo in compensazione di crediti tributari che si ritengono inesistenti da parte dalle citate societa Mirabella S.p.A. e Progetto   e Industrie S.r.l. negli anni 2007, 2008 e 2009.
Nel dettaglio, secondo |'ipotesi accusatoria;
• Ia "Mirabella S.p.A." ha omesso di versare I’lVA dovuta per gli esercizi 2007, 2008 e 2009 per un impono totale pari a euro 14.220.740,00 e ha utilizzato in compensazione, neIl’anno 2008, crediti tributari inesistenti ammontanti a euro 1.627.992,00;

• la "Progetto e Industrie S.r.|." ha omesso dl versare l’IVA dovuta per gli esercizi 2007, 2008 e 2009, per un importo totale pari a euro 6469730,00 e ha utilizzato in compensazione, ne|l'anno 2008, crediti tributari inesistenti ammontanti a euro 2.707.019,00.

SANTA MARIA CAPUA VETERE - LA CITTA' HA BISOGNO DI CHIAREZZA . AVV. FEDERICO SIMONCELLI

LA CITTA' HA BISOGNO DI CHIAREZZA
Sin dal primo Consiglio Comunale di questa legislatura ho chiesto all'amministrazione di chiar5ire la posizione politica della maggioranza. A distanza di oltre due anni la città non ha vuto ancora risposta e,come era prevedibile,stanno scoppiando le contraddizioni tutte interene ai gruppi di maggioranza.
S.Maria C.V. vive un periodo di assoluto degrado,l'immobilismo dell'amministrazione sta provocando danni irreversibili. Nulla è nstato sino ad oggi fatto; ho posto un problema serio,quello di sederci ad un ntavolo,opposizione e maggioranza,e capire quali possono essere i rimedi per il rilancio della città. Mi fu risposto in Consiglio che questa maggioranza è autosufficiente e che ha un proprio programma. Bene ! Mi rispondesse l'Amministrazione,cosa è stato fatto in concreto per la città ? Quale sviluppo c'è stato ? Quali problemi sono stati risolti ?
Benissimo l'invasione dell'Anfiteatro,benissimo la biciclettata,ma in termini di sviluppo queste iniziative cosa aaportano.
I PROBLEMI SONO ALTRI ! Commercio,viabilità,sicurezza (vedi rione S.Andrea),campo sportivo,sedi giudiziarie,lavoro,edilizia,solo per citare alcune delle problematiche più urgenti.
Ed allora l'amministrazione deve ammettere la propria incapacità a gestirer la città e soprattutto l'assoluta mancanza di peso politico.
E' chiaro che non si tratta di una maggioranza politica,gruppo Rinnovamento schierato con il centro-destra (sono note le ultime esternazioni del Presidente Mattucci in tema di scelte politiche),gruppo Stellato e gruppo Leone schierati con il centro sinistra,Sindaco ed associazioni di cui mal momento non si conoscono le intenzioni.
Da troppo tempo assistiamo ai litigi interni alla maggioranza e solo e soltanto per questioni di poltrone o di posto al sole.
Vorremmo che litigassero per la socuzione dei problemi,per le scelte per la città e non per interessi di bottegaq.
L'Amministrazione dica alla città se ha UNA MAGGIORANZA,dica alla città QUALI SONO I PROBLEMI CHE VUOLE IMMEDIATAMENTE AFFRONTARE,dica alla città SE HA LA CAPACITA' DI CONTINUARE AD AMMINISTRARE.
L'opposizione è pronta a fare la propria parte ed a collaborare nelle grandi scelte nercessarie per il rilancio della città.
I cittadini sammaritani sono stanchi !
FEDERICO SIMONCELLI  (Consigliere Comunale)

TRAFFICO INTERNAZIONALE DI SOSTANZE STUPEFACENTI. ARRESTATI PERICOLOSO LATITANTE E SUO FAVOREGGIATORE.


I FINANZIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI NAPOLI NELLA GIORNATA DI IERI, NELL’AMBITO DI INDAGINI DELEGATE DALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI NAPOLI, HANNO ACQUISITO INFORMAZIONI CIRCA LA PROBABILE PRESENZA DI UN PERICOLOSO LATITANTE, MANCA ADRIANO, ORIGINARIO DI CASTELLAMMARE DI STABIA, ALL’INTERNO DI UN BAR, SITO NELLA ZONA LITORANEA DI TORRE DEL GRECO.
IL PREDETTO, ELEMENTO DI SPICCO DI UN NOTO CLAN CAMORRISTICO DELL’AREA VESUVIANA, RISULTAVA COLPITO DA UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE, EMESSA IL 16 LUGLIO DEL 2013 A FIRMA DEL G.I.P. DEL TRIBUNALE DI NAPOLI - DOTT. LUIGI GIORDANO, PER IL REATO DI CUI ALL’ART 74 DEL D.P.R. 309/1990 (“ASSOCIAZIONE FINALIZZATA AL TRAFFICO ILLECITO DI SOSTANZE STUPEFACENTI O PSICOTROPE”), ALLA QUALE ERA RIUSCITO A SOTTRARSI, TRASCORRENDO UN PERIODO DI LATITANZA IN DIVERSE LOCALITÀ DELLA CAMPANIA.
IL RICERCATO È STATO RINTRACCIATO DA MILITARI DEL NUCLEO POLIZIA TRIBUTARIA DI NAPOLI ALL’INTERNO DI UN BAR DI PROPRIETÀ DEL SIG. A. M., OVE, AL TERMINE DI UNA VELOCE RICOGNIZIONE DEL LOCALE, SI ACCERTAVA LA PRESENZA DI UN UOMO IN PIGIAMA NASCOSTO NEL DEPOSITO RETROSTANTE LA SALA BAR, ADIBITO, ALL’OCCORRENZA, A VERO E PROPRIO ALLOGGIO DI “FORTUNA” CON TANTO DI COMFORT PER POTERVI TRANQUILLAMENTE SOGGIORNARE SENZA DARE TROPPO NELL’OCCHIO. L’ALLOGGIO ERA INFATTI PROVVISTO DI UNA BRANDINA PER DORMIRE, VIVERI DI CONFORTO DI VARI GENERE, EFFETTI PERSONALI PER L’IGIENE DELLA PERSONA, INDUMENTI VARI E TELEVISIONE.

LA FULMINEA AZIONE DEI FINANZIERI HA COLTO DI SORPRESA IL LATITANTE, IL QUALE ALLA VISTA DEGLI OPERANTI NON HA OPPOSTO ALCUNA RESISTENZA, SEBBENE PIÙ VOLTE ABBIA RINNEGATO LA PROPRIA REALE IDENTITÀ. LE FIAMME GIALLE PARTENOPEE LO HANNO QUINDI IMMEDIATAMENTE TRATTO IN ARRESTO INSIEME AL TITOLARE DELL’ESERCIZIO COMMERCIALE CHE DOVRÀ RISPONDERE DEL REATO DI FAVOREGGIAMENTO PERSONALE. 

GUARDIA DI FINANZA DI NAPOLI -CONTROLLI NEI CONFRONTI DI SOGGETTI DI ETNIA CINESE. ARRESTATO PER RICICLAGGIO ED EVASIONE FISCALE UN CITTADINO CINESE CHE HA RECITATO NEL FILM “GOMORRA”


FINANZIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI NAPOLI HANNO INCREMENTATO IL CONTROLLO ECONOMICO TRA GLI IMPRENDITORI DI ETNIA CINESE, AL FINE DI COMBATTERE I FENOMENI DELL’EVASIONE FISCALE, DELLA CONTRAFFAZIONE, DELL’IMMISSIONE IN COMMERCIO DI PRODOTTI NOCIVI PER LA SALUTE E DEL CONTRABBANDO.
NELLO SPECIFICO LE FIAMME GIALLE DEL NUCLEO POLIZIA TRIBUTARIA DI NAPOLI HANNO CONCENTRATO L’ATTENZIONE SUI SOGGETTI CINESI OPERANTI NELLA COSIDDETTA ZONA DI VIGILANZA DOGANALE, OSSIA L’AREA DEL TERRITORIO CHE ARRIVA FINO A 10 KM DALLA COSTA, OVE VIGE, IL PRINCIPIO DELL’”INVERSIONE DELL’ONERE DELLA PROVA”, IN BASE AL QUALE IL DETENTORE DI MERCE AVENTI ORIGINE AL DI FUORI DELL’UNIONE EUROPEA DEVE DIMOSTRARE LA LEGITTIMA PROVENIENZA DELLE MERCI STESSE SOGGETTE AI DIRITTI DI CONFINE.
LA GUARDIA DI FINANZA PARTENOPEA HA SEQUESTRATO IN QUESTA FASCIA DELLA PROVINCIA DI NAPOLI OLTRE 20 MILA TRA PRODOTTI, CONTRAFFATTI, IMMESSI IN COMMERCIO IN VIOLAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE E DI CONTRABBANDO, CON LA DENUNCIA DEI RESPONSABILI ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA E SEGNALAZIONE ALL’AGENZIA DELLE DOGANE PER IL RECUPERO DEI TRIBUTI DOGANALI DOVUTI.
I MILITARI DEL NUCLEO DI POLIZIA TRIBUTARIA DI NAPOLI, INOLTRE HANNO CONDOTTO UN’ARTICOLATA E COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA, NEI CONFRONTI DI QUATTRO IMPRENDITORI DI ETNIA CINESE, BEN RADICATI NEL TERRITORIO PARTENOPEO, I QUALI, ATTRAVERSO DUE AZIENDE OPERANTI NEL SETTORE DEL COMMERCIO ALL’INGROSSO DI CALZATURE ED ACCESSORI, PONEVANO IN ESSERE UN PREORDINATO DISEGNO CRIMINOSO, FINALIZZATO ALL’EVASIONE FISCALE CON IL CONTESTUALE RICICLAGGIO DEGLI ILLECITI PROVENTI SU CONTI CORRENTI ACCESI NEL PAESE DI ORIGINE O CON IL REIMPIEGO IN ATTIVITÀ ECONOMICHE.
LE INDAGINI IN PAROLA, SCATURITE DA AUTONOMA ATTIVITÀ INFO-INVESTIGATIVA DELLE FIAMME GIALLE, HA PORTATO ALLA DENUNCIA DEI SOGGETTI COINVOLTI PER I REATI DI RICICLAGGIO, IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA E OMESSO VERSAMENTO DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO, CON L’EMISSIONE DI MISURE CAUTELARI PERSONALI NEI CONFRONTI DI DUE DEI SOGGETTI SEGNALATI NONCHÉ IL SEQUESTRO, FINALIZZATO ALLA CONFISCA PER EQUIVALENTE, DI CONTI CORRENTI, MERCI E BENI MOBILI REGISTRATI, , PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO.
NEGLI SCORSI GIORNI È STATO ARRESTATO, IL CAPO DELL’ORGANIZZAZIONE, RESOSI INIZIALMENTE INDISPONIBILE ALL’ESECUZIONE DI UNA MISURA RESTRITTIVA PERSONALE. IL SOGGETTO HA PARTECIPATO AL FAMOSO FILM “GOMORRA” COME COMPARSA ED E’ IL MARITO DI UN’ALTRA INTERPRETE DELLA PELLICOLA.
IL SOGGETTO E’ STATO FERMATO APPENA SBARCATO A FIUMICINO DA UN VOLO PROVENIENTE DA PECHINO.




SANTA MARIA CV - LE CONFRATERNITE " E' UNO SCANDALO "


CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA
Eretta dalla Conferenza Episcopale Italiana
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PRIORATO DELLE CONFRATERNITE DELLA DIOCESI DI CAPUA

Beati mortui qui in domino moriuntur”. Beati coloro che morirono nel nome del Signore. Brocardo che, per quel che concerne il cimitero di Santa Maria Capua Vetere, dovrebbe essere posto nella forma dell’interrogativo. Si, perché il sacro luogo cittadino è continuamente oltraggiato. Intere cappelle saccheggiate: si va dall’asportazione dei portafiori, agli arredi, ai pavimenti. Una situazione che va avanti da tempo e che ormai è divenuta insostenibile. A tal punto che diverse confraternite sammaritane hanno sporto querela – seppur nei confronti di ignoti – non solo per i reati di furto aggravato ma anche per vilipendio delle tombe.
Una condizione di degrado, incuria ed abbandono che è giunta a coinvolgere oltre che il “Priorato delle Confraternite della Diocesi di Capua” rappresentato da Angelo Adinolfi, anche nella qualità di vice coordinatore regionale della “Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia” coordinato dal cavaliere Felice Grilletto; coloro si sono rivolti all’avvocato Francesco Fabozzi affinchè non solo curasse la stesura delle querele ma ne studiasse giuridicamente il fenomeno ovvero individuare l’eventuale profilo di responsabilità in capo al sindaco, all’assessore al ramo, al dirigente competente.

Quanto accade al cimitero di Santa Maria Capua Vetere ha dell’assurdo. Un qualcosa di inaccettabile – afferma Angelo Adinolfi – che colpisce direttamente il cuore di ciascuno. Violare il luogo sacro e comunque una tomba rappresenta per il sentire di ciascun fedele una delle azioni peggiori integrante gli estremi di reato tra i più efferati. Non esagero. Recarsi a rendere saluto ad un proprio caro e trovarsi al cospetto di una situazione di oltraggio, è come sentirsi violentato fin nel profondo. Mi auguro che chi di competenza intervenga al più presto per forre fine ad uno scempio inaccettabile”. Per Angelo Adinolfi “siamo al cospetto di una situazione limite che vede il cimitero di Santa Maria quale esempio tra i più negativi della Diocesi di Capua ed oltre. In quanto responsabile del Priorato ed in rappresentanza della Confederazione, non raccolgo solo lamentele dei rispettivi direttivi e dei singoli priori e le loro denunce ma anche quelle di privati possessori di cappelle ormai esausti e giunti sino alla decisione di non addobbarne più gli interni al fine di non vedere oltraggiare le tombe dei propri cari. Meglio spoglie che oggetto di vilipendio. Abbiamo inoltrato all’attenzione del sindaco, dell’assessore al ramo e del dirigente del settore una severa denuncia ma anche un accorato appello; si lavori tutti assieme per trovare una soluzione che metta al sicuro il cimitero dalle scorribande indisturbate dei profanatori”. Per l’avvocato Francesco Fabozzi, legale del Priorato nonché nella qualità di confratello e commissario straordinario nominato con decreto Arcivescovile, “non vorrei fossimo in presenza di inquietanti azioni delinquenziali che, a mio avviso, vanno oltre il semplice spoglio delle tombe per fini modestamente economici. Auspichiamo che tutti gli organi di vigilanza e controllo intervengano con urgenza in piena sintonia con il Priorato e con la Confederazione”. 

giovedì 25 luglio 2013

SANTA MARIA CAPUA VETERE - A MARIO TAFURI TRAGICAMENTE SCOMPARSO PER UN GESTO INSOLITO

Non vi notizio di una scomparsa per un  gesto insolito di un vero farmacista sammaritano, perchè il dottor Mario Tafuri è  stata certamente una persona fra le colte che la città di Santa maria Capua Vetere ha mai avuto . si contraddistingueva per la sua personalità e per la sua cultura. Poche note,  perché lasciamo ai cronisti dei giornali di una giornata che mai avrei voluto raccontare . Ma invece vorrei raccontarvi come i suoi pensieri liberi e schietti inviatemi per pubblicarli sul mio blog , essendo la famiglia conosciuta in città e soprattutto legata da quasi un secolo con la famiglia paterna e materna .

Qui di seguito vorrei ricordare così il dottor Mario Tafuri  che con i suoi articoli deliziava i lettori visto che è stato anche , negli anni cinquanta , direttore di un giornale universitario chiamato appunto " la zanzara ".

SANTA MARIA CV - E DINTORNI- DALLA LIBRERIA DI MARIO TAFURI - QUANDO IL GRANDE EDUARDO SALUTO' DAL PALCOSCENICO DEL'ELISEO DI ROMA

Grazie dotto'



a marzo del 1975 vennero da me Armando Wood e la fidanzata. La ragazza si doveva laureare a luglio in lettere moderne e,sapendo della mia amicizia con Eduardo,era venuta a chiedermi di farglielo conoscere. Allora Eduardo recitava a Roma la commedia"gli esami non finiscono mai" ed era l'ultimo anno che recitava. Dissi a Wood:" va a

Roma,compra i biglietti per lo spettacolo ed io vi accompagno da eduardo. Armando ando' e si senti' rispondere che la stagione si chiudeva il 30 maggio e che i biglietti erano esauriti da febbraio. Allora telefonai a Eduardo e lui,qualche giorno dopo,mi richiamo' per dirmi che mi aveva trovato 20 biglietti di platea per la prima domenica di maggio ,tra la seconda e terza fila,per la recita delle ore 18.

Armando organizzo' un pulmino con amici di Capua e S.Maria e,arrivata la domenica fatidica,ci recammo a Roma. Poco distante dal teatro Eliseo c'era un fioraio,acquistai 13 rose stupende e gliele inviai in teatro con un bigliettino su cui era scritto."Ci vediamo dopo la recita". Prendiamo tutti posto in teatro e,poco dopo ,si apre il sipario.

La commedia inizia con Eduardo sulla scena. Inizia a recitare,dopo qualche minuto alza lo sguardo,mi vede in seconda fila,solleva il braccio e mi dice:"grazie dotto',e riprende a recitare. Seduta a fianco a me,c'era una signora tutta ingioiellata,era la moglie del prefetto di Roma, la quale mi si avvicino' all'orecchio e disse:ma lei ha sentito?io stavo qua anche ieri sera,ma questa battuta non la disse".io le risposi:e si capisce che ieri sera non la disse. io ieri qua non c'ero. Sono io il dottore che ha ringraziato!



SANTA MARIA CAPUA VETERE - DALLO SCAFFALE DI MARIO TAFURI - A LOCHENSS I MOSTRO A CASTELVOLTURNO IL ROTA ROTA

Il rota-rota
Negli annI 60 la palude di Castelvolturno,denominata il Varicone,era il paradiso dei cacciatori di uccelli acquatici. Io la frequentavo tutte ne notti ed avevo un appostamento che prenotavo ogni estate. In realta'in un avvallamento del terreno,a sinistra della foce,largo migliaia di ettari,venivano ancorate delle botti che costituivano il nascondiglio per il cacciatore.con le prime piogge il terreno si allagava e diveniva palude. Quegli appostamenti erano gestiti da gente locale che accompagnava i cacciatori per mestiere. A Castelvolturno vigeva un'antica favola che sul paese vegliava una figura mitologica,tipo mostro di locnhess,il quale vegliava tutto l'anno e si addormentava solamente la notte di natale.

Gli accompagnatori la notte dal 24 al 25 dicembre non portavano nessuno a caccia. Dimenticavo,la caccia ai palmipedi si fa dalle 4 del mattino all'alba. Era il 1963 e a meta' dicembre,per l freddo intenso, la palude era pieni di palmipedi. La mattina del 24 alle 4 mi presentai nel bar dove facevano capo tutti gli accompagnatori,ma nessuno volle venire con me per non svegliare il rota-rota. Un accompagnatore prendeva come paga 4000 lire al giorno,allora estrassi una 10.000 lire e dissi: ci sta uno di voi che viene con me? Dopo un attimo un giovane,tra lo sbigottimento di tutti gli altri,disse:"ci vengo io ".e ci avviammo. Arrivati dove l'acqua cominciava ad essere profonda sali su di un barchino ed arrivammo all'appostamento. Dopo che mi fui sistemato nella botte,l'accompagnatore andò a piazzarsi sull'argine .la palude era piena di palmipedi e ne abbattei diversi. Dopo circa un'ora,al primo chiarore prima dell'alba,ebbi la sensazione che una grossa massa si muoveva fra le canne. Pensai ad un fenomeno ottico. Dopo pochi minuti alla mia sinistra fra le canne si sentivano strani rumori. A questo punto il mio accompagnatore grido':"s'e scetato 'o rota-rota,mi lasciò nella botte e se ne scappò. All'alba ,trovai un pescatore che mi riportò a terra. Giunti a Castelvolturno,l'arcano fu svelato. Durante la notte la carovana del circo Orfei da Roma si dirigeva a Fuorigrotta a Napoli. Sul ponte del Volturno si era sganciato un carrozzone con un elefante,aveva sfondato

il gard-raill,ed era precipitato nel fiume. L'elefante,che e' un abile nuotatore,aveva attraversato il fiume e era approdato nella palude. Il rota-rota era solo una leggenda.

Maro Tafuri

SANTA MARIA CAPUA VETERE -Gli asini litigano e le botti si scassano. Di Gaetano Rauso



In questi giorni stiamo assistendo a delle scenette che se non avessero un risvolto drammatico per gli interessi della città, oserei definire comiche.
Invece di pensare agli interessi di una città sempre più allo sbando, i gruppi consiliari che compongono questa maggioranza eterogenea e non più corrispondente alle risultante delle elezioni amministrative e, quindi, ai desideri del Popolo,si accapigliano per la conquista o il mantenimento di poltrone.
Che fine ha fatto il programma con il quale le Associazioni e, di rimando, questo Sindaco, si sono presentate alla città?
Il risanamento economico e finanziario del bilancio comunale era uno dei capisaldi del suo programma elettorale. La decisione del’ignaro commissario prefettizio, che a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato sottoscrisse per l’Amministrazione comunale, che in quel momento egli rappresentava , attraverso i dirigenti preposti, un contratto preliminare,incredibilmente oneroso per le casse comunali,per fittare degli immobili e dei capannoni industriali per allocarvi alcuni uffici giudiziari, poi confermati da questa Amministrazione. per un importo di circa 100.000 euro mensili, che peseranno in modo estremamente gravoso sui cittadini sammaritani nei prossimi anni.
Lo sviluppo economico – occupazionale che fine ha fatto se si pensa solo alla cementificazione selvaggia? E’ quello che i tanti disoccupati e coloro che nella nostra città davvero hanno necessità di un lavoro si chiedono. In tanti mesi, ormai, di governo della città, cosa ha fatto questa Amministrazione?
La difesa dell’ Ospedale e del Tribunale era una delle priorità su cui si basavano le “promesse del fare” ; ma cosa hanno fatto? A cosa serve ora chiudere la stalla quando i buoi sono scappati? I provvedimenti che riguardano il riordinamento della sanità e delle sedi giudiziarie non sono caduti all’improvviso sulla nostra città , ma sono il frutto di un disegno politico che ha sempre discriminato la nostra città priva di rappresentanti che la difendessero. Giuste o sbagliate che fossero queste decisioni, le sedi in cui farsi sentire erano quelle istituzionali romane e napoletane in cui non si annoverano amici della sammaritanità.Forse era giusto, in presenza di tanti gravi problemi, che si coinvolgessero tutte le forze politiche, come ho chiesto fin dal primo consiglio comunale, perché dessero un contributo a risolvere dei problemi che vengono da lontano e che hanno radici nel malgoverno e nel disinteresse verso i veri problemi della città che hanno caratterizzato le amministrazioni degli ultimi venti anni. Non era certo la gita di Roma a poter modificare le cose; l’ho affermato e lo affermo senza spirito di polemica ma solo per constatazione inequivocabile dei fatti.
Questa amministrazione non ha dato impulso alla tutela della Sicurezza Pubblica. Non passa giorno che i quotidiani locali non riportano notizie nella nostra città di furti, rapine, sparatorie. Cosa si e’ fatto per cercare di contrastare una situazione che ogni giorno diventa sempre più difficile? La Polizia Municipale oltre a fare le multe per divieto di sosta e a varare i piani per il traffico dispendiosi ed irrealizzabili, non ha fra i suoi compiti tutelare l’ordine pubblico?
E la riqualificazione del centro storico? Già da tempo passeggiando per via Gramsci ) si tocca con mano la drammaticità della situazione del commercio al dettaglio. Via Mazzocchi sta facendo la stessa fine, e sono pure stati spesi soldi per quegli inutili paletti che servono solo ad inibire una sosta temporanea che poteva dare la possibilità, seppur temporanea, di parcheggio a chi si voleva fermare ad acquistare nei pochi negozi che sopravvivono.. Qualcuno ha mai parlato con i commercianti di questi posti o apporre quei paletti e’ stata un’altra trovata geniale ed un modo per buttare via dei soldi che potevano essere spesi molto meglio?
Questa Amministrazione, però, sarà ricordata per le geniali soluzioni urbanistiche in continuità con quelle praticate ed inventati negli ultimi venti anni. Infatti in questo settore, fin dal suo insediamento, essa ha dimostrato di avere voglia di fare. Conferenze di servizi, tentativi di costruire centinaia di appartamenti in zone a destinazione produttiva, riduzione dei vincoli cimiteriali e costruzione di migliaia di vani abitativi sui ruderi di palazzi che certamente non avevano potenzialità costruttive come quelle autorizzate. Quando avranno completato la cementificazione il caos regnerà sovrano. Un’amministrazione retta da un Sindaco che dovrebbe essere competente in materia urbanistica, non può dimenticare che uno sviluppo equilibrato non può prescindere da una corretta analisi delle esigenze dei servizi: pianificazione degli spazi, reti stradali. A proposito di strade, di sicuro non si dimenticheranno di lui quei poveri “fessi” del C1 NORD che ancora aspettano quello che gli era stato promesso o gli abitanti di Sant’Andrea che non possono più tollerare lo scempio del traffico caotico che affligge le loro esistenze.
Queste frasi non costituiscono una polemica, ma solo un invito ai consiglieri ed assessori ad iniziare a lavorare per il bene della città e non per difendere interessi personali. Ormai di tempo ne è passato danni e non si è fatto altro che aggiungere macerie a macerie.
Ricordatelo bene . “Gli asini litigano e le botti si scassano”; cosa rimarrà della nostra città se continuerete ad agire per i vostri interessi e non per quelli della collettività. Sentite a me, se avete intenzione di continuare così, è meglio che andate a casa!!!.
Gaetano Rauso

CARO BLOG TI SCRIVO ...... COSA SUCCEDE NELLA CITTA' DI SANTA MARIA CAPUA VETERE ????


Riceviamo e Pubblichiamo 

CARO BLOG TI SCRIVO.....
I sammaritani continuano a ricattare il sindaco.
Prima mascheravano le proprie richieste barricandosi dietro il bene della città ( come tanti , troppi prima di loro) e con le strumentali prese di posizioni sulla revoca dell'ing Biondi e contro le speculazioni edilizie, prese di posizione subito abbandonate e dimenticate dopo aver ottenuto ciò che volevano.
All'inizio hanno voluto la testa dell'unico assessore che stava producendo , realmente, qualcosa di buono per la città , incuranti del fatto che Mario Tudisco fosse affetto da una malattia che gli avrebbe lasciato pochi mesi da vivere, lo hanno attaccato violentemente chiedendone la revoca al sindaco. ( Non ci sembra in ciò di vedere alcun bene per la città)
Hanno ottenuto però la nomina di un assessore a loro gradito: Paolo Busico. Ma, poichè, non sembra si accontentino proprio di nulla , e soprattutto non certo di qualcosa che arrechi vantaggi alla città hanno subito rilanciato chiedendo l'allargamento della Giunta e la nomina ad assessore di Munno .
Oggi, ritornano alla carica, senza nascondersi più dietro inutili e oramai non credibili scuse , immobilizzano i lavori consiliari non presentandosi in Consiglio facendo venire meno il numero legale . E ancora una volta qual'è il motivo ? Un'altra poltrona di assessore , questa volta,  sembra secondo alcuni,  per la figlia di Barbato.
Il colmo è leggere finalmente il dissenso da parte dei Rinnovatori , che hanno , scientemente e coscientemente appoggiato i sammaritani nelle loro richieste di assessori, anzi li hanno aizzati a richiedere l'allargamento di Giunta per farvi, finalmente, entrare Peppe Rinaldi.
Fino ad oggi i rinnovatori sono rimasti silenti e conniventi e ora, solo, si ricordano, dopo due anni del bene della città, solo dopo che hanno messo al sicuro una poltrona si ricordano che c'è una città che ha bisogno di essere amministrata e non sfruttata a uso e consumo del consigliere o del gruppo di consiglieri di turno
Il tentativo di riscattare questi due anni di immobilismo è inutile : oramai anche voi siete ben conosciuti dai cittadini di Santa Maria Capua Vetere .
Solo quando verranno definitivamente bocciati i progetti speculatorii, e quando sarà data una sterzata a tutta la macchina amministrativa (ufficio tecnico prima di tutto) potrete riscattarvi agli occhi dei vostri concittadini . Fino ad allora sarebbe meglio per voi tacere e cercare di non dare nell'occhio, sperando che così ci si dimentichi della vostra condiscendenza .   

Un gruppo di cittadini sammaritani che ha derito al progetto delle associazioni 

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA


Erano intenti a consumare il pranzo all’interno di un fondo agricolo limitrofo a quello dove da diversi giorni si stavano occupando della raccolta di tabacco. Questa circostanza però non è stata gradita dal proprietario del fondo.
Un gruppo di cittadini di nazionalità albanese è stato preso di mira da un 62enne di Vitulazio, che ha pensato bene di allontanare “gli intrusi” esplodendo al loro indirizzo alcuni colpi di fucile a pallini. Dopo un breve litigio, ingaggiato per i citati futili motivi, Gjini Lulver, classe 1985, con regolare permesso di soggiorno, domiciliato in Vitulazio, è stato attinto da due colpi fucile cal. 12 che lo hanno raggiunto alla schiena ed agli arti inferiori.
L’uomo è stato trasportato da un connazionale presso l’ospedale civile di Santa Maria Capua Vetere, ove è stato ricoverato per ferite guaribili in gg. 25 s.c..
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Capua, collaborati dai militari della Stazione di Pignataro Maggiore, hanno sottoposto a sequestro il fucile marca Beretta legalmente detenuto da M.G., classe 51, di Vitulazio, e, a seguito di tutte le risultanze investigative, hanno dichiarato l’uomo in stato di arresto per tentato omicidio, associandolo alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

mercoledì 24 luglio 2013

RAPINE E FURTI - LA PROCURA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE PROCEDE AD ARRESTI CON IL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI CASERTA


Alle prime ora dell’alba, i Carabinieri delle Compagnie di Mondragone e Sessa Aurunca hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei indagati, alcuni appartenenti al locale clan camorristico. Il provvedimento restrittivo, emesso dal GIP Marcello DE CHIARA del Tribunale di Santa Maria C.V., su richiesta del PM Dott. Giuliano CAPUTO della locale Procura della Repubblica, li vede responsabili di più rapine, alcune delle quali consumate anche con l’utilizzo di armi da fuoco e con mezzi di trasporto rubati, nei territori di Mondragone, Carinola e Cellole, nei mesi di settembre e ottobre 2011.
Cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia”. Questo il leitmotiv che accompagnava le scorribande di un gruppo di rapinatori seriali. La tecnica usata era quasi sempre la stessa. A cambiare di volta in volta i componenti. Ognuno aveva il suo compito e lo eseguiva in maniera perfetta.
In totale si sono divisi più di € 10.000,00 in contanti, frutto di 3 diversi episodi.
Il tutto prende le mosse dalla notizia di una banda di giovanissimi rapinatori con base logistica il territorio di Mondragone. Da qui raggiungono altri comuni limitrofi e mettono a segno il colpo studiato a tavolino. Questi i pochi elementi a disposizione degli inquirenti e dai quali partono le indagini. È necessario ricostruire velocemente i vari episodi criminosi commessi ed evitare che ne vengano commessi ulteriori. A conferma poi delle prove trovate dai militari, le importanti dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia.
Il primo obiettivo scelto è vicino casa. L’ufficio postale di Mondragone, quello dei cd Palazzi Cirio. Due giovani con casco integrale raggiungono l’ufficio postale a bordo di un Honda SH 300. Il passeggero scende dal potente motociclo ed impugnando una pistola entra come un normale cliente. A questo punto la richiesta del bottino. € 2.500 che la malcapitata cassiera gli deve consegnare. Poi la fuga a bordo del potente scooter. Le indagini del circuito chiuso permettono di riconoscere due giovani: CASCARINO Mirko, classe 1991 e PAGLIUCA Achille, classe 1980.
La banda non si ferma. Si sposta a Cellole. Soli due giorni dopo e sarà ancora una volta CASCARINO Mirko, questa volta con CERALDI Pasquale, classe 1983 e MARCIELLO Vincenzo, classe 1986, a rapinare la ditta “CM METALLI” di Cellole. A farne materialmente le spese un dipendente dello stabilimento che viene assalito dai tre. In suo aiuto altri due dipendenti. La reazione delle vittime si interrompe a causa dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco con una pistola semi-automatica. Viene gambizzato un operaio straniero. Un altro si mette all’inseguimento dei malviventi riuscendo ad intercettarli solo successivamente a bordo di un’autovettura che avevano lasciata come secondo mezzo per guadagnare la fuga dopo aver dato alle fiamme lo scooter utilizzato. Uno dei rapinatori viene colpito con una mazza da baseball. Lo stesso giorno i carabinieri di Sessa Aurunca sequestrano circa € 3.00,00 a casa di uno di quelli che a distanza di un anno è stato incastrato.
Il tempo necessario per riorganizzarsi, studiare e scegliere accuratamente i nuovi obiettivi e la banda torna di nuovo in azione.
L’ultimo episodio risale al 5 ottobre 2011. CASCARINO Gennaro, classe 1993, fratello di Mirko, FILOSA Antonio, classe 1980 e PAGLIUCA Achille decidono di cambiare centro. A bordo di un’utilitaria, poi risultata rubata ed alle prime ore dell’alba, raggiungono un magazzino di ortofrutta di Carinola. Non hanno però fatto i conti con un operaio della ditta, forse più mattiniero di loro. L’uomo, a bordo di un furgone, si accorge della strana presenza di quella macchina con quei ragazzi a bordo. Per tale motivo non si ferma al loro tentativo di bloccarlo. Tampona quella macchina. Forse sorpresi da quella reazione i rapinatori esplodono diversi colpi di arma da fuoco all’indirizzo del furgone, riuscendo così a fuggire ed a far perdere le tracce. Anche questa volta uno dei rapinatori si ferisce.
Dietro le quinte ed all’insaputa dei malviventi il lavoro dei Carabinieri procede.
Le immagini raccolte dai circuiti di videosorveglianza dei vari istituti di credito rapinati vengono attentamente studiate e sottoposte a meticolosi accertamenti. Si ricerca ogni minimo particolare che permetta l’identificazione dei responsabili. Il tutto va confrontato con le minuziose descrizioni fornite dalle vittime e raccolte dai Carabinieri del luogo dove sono avvenute le varie rapine. A ciò le dichiarazioni dei collaboratori.
All’alba di oggi i militari della Compagnia di Mondragone e Sessa, mettono fine alla carriera criminale del gruppo.
Per PAGLIUCA Achille, CASCARINO Mirko, CERALDI Pasquale e FILOSA Antonio ordinanza di custodia in carcere. Per MARCIELLO Rosario e CASCARINO Gennaro i domiciliari.

LE OPERAZIONI DI OGGI IN PROVINCIA 


  1. I Carabinieri della Stazione di Castel Volturno, località Pinetamare, hanno rintracciato e tratto in arresto Kahrizi Milad, nato in Iran, classe 1980, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Roma, dovendo espiare la pena residua di anni 1 e mesi 3 di reclusione per il reato di furto aggravato. L’arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso il proprio domicilio in Castel Volturno Pinetamare.

  1. I Carabinieri di Castel Volturno hanno tratto in arresto Guerra Luca, classe 1994, del luogo, resosi responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari. Il ragazzo, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, è stato sorpreso dagli operanti fuori dalla propria abitazione, in violazione delle prescrizioni imposte dalla citata misura restrittiva. L’arrestato è stato risottoposto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio, in attesa del rito direttissimo innanzi all’Autorità Giudiziaria.


  1. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Marcianise, nel corso di servizio preventivo di controllo del territorio in Orta di Atella, procedevano al deferimento in stato di libertà  per il reato di contrabbando di TLE nei confronti di C.S. classe 1968, del luogo. Durante il controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di 71 pacchetti di sigarette di varie marche per un totale di kg 1,420 privi del bollino del monopolio fiscale per tabacchi lavorati in Italia. Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

lunedì 22 luglio 2013

Piedimonte Matese (CE): Furti, droga, armi e altri reati contro il patrimonio e la persona, sedici persone finiscono nei guai nel corso di una vasta operazione dei Carabinieri. Eseguiti anche numerosi sequestri.




Nell’ambito di una vasta operazione predisposta dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, sedici persone sono finite nei guai per reati che vanno dal furto al danneggiamento, dalle minacce alle lesioni personali, dai maltrattamenti in famiglia al porto abusivo di armi, dalla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti all’inosservanza dei provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. Eseguiti anche sequestri di vario genere. Ad agire i militari delle Stazioni di Piedimonte, Alife e Capriati in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile. A Piedimonte, un 23enne del posto è finito nei guai in quanto riconosciuto responsabile del furto di alcuni mobili asportati all’interno di una abitazione. Ancora a Piedimonte, una 50enne del luogo, è stata denunciata per minaccia aggravata nei confronti di una sua conoscente, mentre un 67enne del posto dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, avendo in più circostanze minacciato di morte ed aggredito la moglie. Un 45enne e un 43enne, sempre di Piedimonte, sono stati denunciati per occupazione abusiva di un terreno demaniale. Ad Alife, un 46enne del posto, è finito nei guai per non aver ottemperato alle prescrizioni di una misura cautelare cui è sottoposto per reati contro la persona ed il patrimonio. A Sant’Angelo d’Alife, un 19enne ed un 17enne di Ailano, sono stati denunciati per porto abusivo di armi e danneggiamento aggravato. I due, armati di ascia, per puro divertimento hanno distrutto alcune panchine e altre strutture in legno ubicate all’interno della locale villa comunale. Del reato di lesioni personali dovrà rispondere un 40enne di Alife che per futili motivi ha aggredito la moglie, con la quale è in fase di separazione, provocandogli contusioni varie. Durante alcuni posti di blocco istituiti tra Capriati al Volturno e Piedimonte Matese, quattro persone, un 50enne, una 23enne, una 47enne e un 36enne, sono finiti nei guai per violazione ai doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro. I quattro utilizzavano le proprie autovetture nonostante fossero state già precedentemente sottoposte a sequestro amministrativo e affidategli in custodia giudiziaria. I veicoli sono stati sottoposti a confisca. Due giovani di Piedimonte Matese, entrambi 21enni, sono finiti nei guai per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. In distinte perquisizioni domiciliari e personali, venivano trovati rispettivamente in possesso di flaconi di metadone e tre involucri contenenti cocaina. Le sostanze stupefacenti sono finite sotto sequestro. Infine ancora a Piedimonte, i militari hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di dimora, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di un 29enne del posto, resosi responsabile nel recente passato di reati di particolare allarme sociale, tra i quali figura quello di traffico e spaccio di stupefacenti. 


  1. Nel corso della mattinata odierna, in Santa Maria Capua Vetere, presso la locale casa di reclusione, i militari della Stazione Carabinieri di Castel Volturno hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti del pregiudicato TALAMO Nunzio, cl. 83, di Castel Volturno, già detenuto per altra causa. Il provvedimento restrittivo è la conseguenza alla violazione degli obblighi imposti dal regime di detenzione domiciliare al quale il predetto si trovava precedentemente sottoposto.