In Castel Volturno, via Alfieri, i Carabinieri della
locale stazione, unitamente quelli dellaC.I.O. 6° Battaglione CarabinieriToscana
e militaridell’Esercito ItalianoRaggruppamento Campania su base 3° Reggimento Artiglieria
Terrestre da Montagna di Tolmezzo (UD), hanno arrestato il pregiudicato ganeseKetekeBernard
Asiedu, classe 1980, senza fissa dimora, irregolare sul territorio
nazionale. Nella circostanza, i militarilo hanno bloccato e nel corso della
successiva perquisizione personale hanno rinvenuto e posto sotto sequestro
grammi 3(tre) circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa
in nr. 8 (otto) dosi, grammi 2(due) circa di sostanza
stupefacente del tipo eroina, suddivisa in nr. 7 (sette) dosi e
la somma contante di € 149,00 (centoquarantanove), sicuro provento
dell’illecita attività. Lo stupefacente e la somma di denarosono stati posti
sotto sequestro, mentrel’arrestato è stato associato presso la casa
circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’Autorità
Giudiziari Competente .
Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ECCO I RISULTATI DELLA PROVINCIA DI CASERTA
lunedì 30 settembre 2013
COMITATO DON DIANA: “GIU’ LE MANI DALLA FATTORIA FUORI DI ZUCCA”
L’ASL SFRATTA IL PRESIDIO DI LEGALITA’ E DI BUONE PRATICHE
L’Asl di Caserta ha dato lo sfratto alla cooperativa sociale ‘Un Fiore per la vita’ che gestisce in un’area dell’ex manicomio di Aversa, la ‘Fattoria fuori di zucca’. Il Comitato don Diana, di cui il Cooperativa è socia, ha deciso di non starsene con le mani in mano a guardare. Una difesa forte che non lascerà soli i soci cooperatori che con la loro attività sono riusciti a creare occupazione dando sostanza al percorso di riscatto dell’intero territorio.
Saranno messe in campo tutte le iniziative necessarie per evitare che il 31 dicembre la Fattoria sociale sia costretta a lasciare la sede che è riuscita a riqualificare.
Lo sfratto ordinato dall’ASL risulta assolutamente incomprensibile. La Cooperativa ha sempre pagato e non è certa morosa, così come si vuole lasciar credere e nel tempo si è inoltre, distinta per le sue eccellenti pratiche, per la quali dovrebbe essere sostenuta e non certo ostacolata. La Cooperativa non solo paga infatti, un fitto di 1200 euro mensili ma ha riqualificato e restituito alla collettività un bene pubblico che era stato completamente trascurato. E’ sentinella di legalità e ha evitato che l’area nell’ex manicomio diventasse uno dei tanti spazi deserti e dimenticati.
La Cooperativa accoglie ogni anno per i campi estivi giovani del territorio e non, offrendo una valida proposta formativa accogliendo gratuitamente anche i bambini segnalati dagli assistenti sociali dei comuni limitrofi, provenienti da famiglie disagiate. Quest’anno sono stati ospitati ben 18 i ragazzi. La stessa cooperativa nell’anno 2012/2013 ha stabilizzato con contratto indeterminato full-time altre due persone ai sensi dell’art. 4 della L 381/91. La cooperativa ha all’attivo 15 dipendenti, quindi occupazione vera per la nostra comunità, oltre che opportunità di sano svago per i nostri figli affidati a professionisti che operano dal 2000. E’ un’oasi di verde nella quale i terreni sono coltivati secondo i sistemi dell’agricoltura biologica. I prodotti delle coltivazioni ecosostenibili sono da quattro anni, parte integrante dell’iniziativa promossa dal Comitato don Diana ‘ Facciamo un pacco alla camorra’. Una chiara e netta scelta di campo che parte dal rispetto della terra, dai principi della legalità e dalla promozione sociale del territorio contro ogni forma di illegalità.
La Fattoria sociale è stata riconosciuta a livello internazionale e nazionale, così come dimostra la classifica di eccellenza del Ministero dello Sviluppo, nella quale le pratiche della fattoria sono entrate a pieno titolo. E mentre alla Cooperativa viene consegnato un documento di rescissione del contratto di fitto la Regione Veneto ha premiato la Fattoria Fuori di zucca come la migliore fattoria sociale d’Italia. Un riconoscimento che i soci della cooperativa hanno ritirato accompagnati dall’assessorato all’agricoltura della regione Campania. Buone prassi che non possono essere affondate. La Fattoria ‘Fuori di zucca’ va difesa, sostenuta ed accompagnata. Il Comitato don Diana è e sarà al suo fianco.
SANTA MARIA CV - POLITICA IN CITTA' - SPUNTA IL PROGETTO DELLA MASSERIA DI PALLINO DI 10 MILIONI DI EURO
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA UNA CANDIDATO NON ELETTO DELLE ASSOCIAZIONI CIVICHE
Navigando in rete mi sono imbattuto in un servizio video
curato dal Consigliere Fabio Monaco al quale faccio i complimenti per
l’attenzione posta sul P.co Urbano. Mi auguro ed auspico che il consigliere
Monaco effettui altri servizi del genere dal momento che gli riesce meglio il
ruolo, con denunce e critiche, di
consigliere di minoranza che quello di maggioranza. Essendo stato candidato
alle ultime elezioni comunali e attento alla vita amministrativa locale, nulla
ricordo dell’attività politica del consigliere Monaco, se non i cambi di casacca tra gruppuscoli e
partitini della sua esperienza di maggioranza della Sindacatura Giudicianni.
Ma allora cambiare il colore della casacca era cosa normale e i consiglieri comunali sembravano camaleonti,
tanto erano bravi a cambiare colore a seconda delle circostanze: non che le
cose siano migliorate a parte il fatto che adesso i Consiglieri Comunali
cambiano idea a seconda degli interessi personali senza essere costretti a
cambiare anche il colore politico , meno spregiudicati o semplicemente
completamente disinteressati all’appartenenza politica ma solo al proprio
tornaconto che forse pensano sia più facile ottenere senza dover rendere conto
a gruppi associativi o partitici .
Voglio semplicemente ricordare che questa Amministrazione per
ovviare e combattere fenomeni di degrado, che con tanto zelo il consigliere
Monaco ha posto in evidenza, aveva istituito una delega: “Programmazione arredo e decoro urbano”, in
quota Rinnovamento e nello specifico all’Assessore Giuseppe Rinaldi. Non serve
di certo una delega assessorile ad hoc per attuare una semplice manutenzione
ordinaria dei beni comunali ma probabilmente i Rinnovatori di Mattucci se non
vedono un corrispettivo in gettoni o in poltrone non ritengono sia loro dovere
agire in seno alla maggioranza di cui fanno parte per porre come priorità la gestione ordinaria
della cosa pubblica rispetto alle importantissime questioni di edilizia privata
che sembra solo l’ing Biondi ( condannato in primo grado ) sappia e voglia disbrigare
. Visto che altri dirigenti rifiutano di firmare determinati atti ( e questi
dirigenti non hanno collezionato accuse e condanne seppur poi prescritte )
La sentenza del TAR in merito alle quote rosa ha provocato
l’annullamento della nomina dello stesso con un ingiustificato e inaccettabile
conseguente rallentamento delle attività
amministrative.
Premesso che non intendo essere avvocato difensore di alcuno
e soprattutto non ritengo che l’Amministrazione in carica debba sfuggire alle proprie responsabilità causa
del degrado, cosi’ come dimostrato dal consigliere Monaco, intendo
semplicemente porre l’attenzione che le stesse vanno ripartite fra i vari
attori della vita amministrativa:
fazioni della maggioranza, nessuna esclusa e la stessa minoranza.
Ritengo che possa essere utile rivolgere un invito agli alleati di maggioranza affinché
attraverso un confronto e una maggiore collaborazione si raggiunga quella
sinergia necessaria per un migliore
funzionamento della macchina amministrativa, sinergia che sembra non fatichino
affatto a creare quando si tratta di spartizione di poltrone e di assicurare le
proprie necessità e quelle di familiari e amici. Tanti, troppi punti del programma amministrativo sono ancora
al palo.
Ma l’invito e’ rivolto anche alla minoranza affinchè si
faccia promotrice di una qualche
proposta concreta e attuabile. Non mi sembra che ad oggi dalla loro
parte sia arrivata qualche proposta utile e ho la sensazione che le loro intere energie sono rivolte a tappezzare la nostra città di
manifesti e tabelloni che accusano la maggioranza di colpe con cui si ha poco o
nulla a che fare.
Se una legge dello Stato ha stabilito la nascita del
Tribunale di Napoli Nord ad Aversa e se decisioni infelici di un commissario
prefettizio sono state inopportunamente ratificate da questa Amministrazione su
insistenze del Pd , che non ha fatto altro che coricarsi in un letto già
preparato dall’attuale minoranza capeggiata da Giudicianni Campochiaro e
Mastroianni ( al tempo del ribaltone)
stabilendo di utilizzare
capannoni industriali come sede di un tribunale che colpa ne ha il sindaco Di
Muro? Ha dovuto sottostare ai desiderata della sua maggioranza
Sarebbe bene che la minoranza e i sammaritani ricordino che tale vicenda dei capannoni di Pellino ha
avuto inizio già prima del
commissariamento di S. Maria C.V.
quando avvenne il ribaltone voluto da noti personaggi politici,
che senza remore passarono dal rosso (PD) all’azzurro (PDL) e avrebbero seguito qualsiasi colore pur di
restare aggrappati a quel potere che gli veniva garantito dall’occupazione di
determinati ruoli.
Giusto per restare in tema del P.co Urbano ho saputo che questa Amministrazione ha in programma un
intervento relativo al “recupero e valorizzazione dello stesso come sede del
parco tematico Città della Storia”'.
Si tratta di un
progetto – per un importo di quasi dieci milioni di euro – per il completamento
delle attrezzature ricettive e ludiche già realizzate nell’area. Il progetto
esecutivo si estende su una superficie di circa 45mila metri quadrati.
All’interno del parco, si prevede il recupero della 'masseria di Pallino' che
ospiterà il Museo della Civiltà Contadina, un info-point e un punto di
ristoro.L’obiettivo e’ quello di creare un punto di attrazione sia per i visitatori
dell’anfiteatro che, nell’area, potranno trovare vari servizi, sia per i
cittadini".
Ma , sinceramente le spiegazioni che mi sono state date non
mi convincono affatto , ancora una volta l’amministrazione segue la strada
tracciata dai predecessori : dopo gli inutili campetti e giostrine già oramai
distrutte si pensa al punto di ristoro : ci dobbiamo attendere un’altra canna
fumaria nei pressi dell’Anfiteatro ? Fortunatamente si sono ricordati anche di
dare un po’ di spazio anche alla cultura e alla storia , ma non potevano
pensare ad attuare questi progetti invece di perdere tempo per tentare di far
costruire i 430 appartamenti nell’Ex Tabacchificio? Il Pd che vuole e
sogna la città dei 50.000 abitanti (
tutti i napoletani che dovrebbero acquistare gli appartamenti sfitti e quelli
che agognano di costruire nell’Ex Tabacchificio, nell’Ex Siemens e nell’Ex
Mulino Parisi) spieghi anche che nessun beneficio ne verrà ai sammaritani : non
saranno i sammaritani a lavorare sui cantieri come non è accaduto con la
costruzione della Coop , del Globo etc , . Spieghi che a parte qualche
familiare di politici locali non sono i sammaritani a trovare lavoro nel centro
commerciale costruito nell’Ex
Tabacchificio
E tanto troppo avrei ancora da dire
Un ultimo invito lo rivolgo al consigliere Monaco: continui nella sua azione di denuncia e
informazione, e un augurio a che possa ancora nel futuro occupare un ruolo di
minoranza. Almeno si rende utile in qualcosa.
Un candidato non eletto nelle
liste delle Associazioni Civiche
domenica 29 settembre 2013
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA
I Carabinieri
del Reparto Territoriale di Aversa e quelli dei reparti dipendenti hanno
effettuato, durante la notte scorsa, un servizio straordinario di controllo del
territorio volto ad infrenare la commessione di reati predatori ed a garantire
il sicuro svolgimento della movida cittadina nelle ore serali e notturne del
fine settimana.
Nel corso dello
stesso, sono state:
-
identificate 21 persone di cui5
extracomunitari;
- eseguite
20 ispezioni;
-
controllati e sottoposti a fermo
amministrativo 2 motoveicoli;
-
elevate 2 contravvenzioni al c.d.s.;
-
ritirate 2 carte di circolazione;
-
segnalate 4 persone per uso e detenzione di sostanze
stupefacenti, con relativa proposta per sospensione patente di guida;
-
sottoposti
a sequestro amministrativo grammi 9 di sostanza
stupefacente di cui gr. 5 di marijuana e 4 di hashish;
2. Al fine di
contrastare e dare una risposta concreta ai furti perpetrati,nell’ultimo periodo,nei
cimiteri della zona, il Comando Compagnia Carabinieri di Capua ha provveduto ad
intensificare i servizi del controllo del territorio. Questa notte, personale
del Nucleo Radiomobile,in Pignataro Maggiore, nel corso di uno dei citati
servizi, notava sulla SS 6 “Casilina”, in prossimità proprio del locale
cimitero, un furgone Fiat Ducato,circostanza questa che sin da subito
insospettiva i militari, i quali non si limitavano ad una semplice ricognizione
dell’area circostante, bensì, decidevano di monitorare costantemente il mezzo. Decisione questa che gli dava
pienamente ragione. Infatti, di li a poco,
notavano quattro uomini uscire dal vicino cimitero, con al seguito dei
sacchi e dirigersi al veicolo in questione. Quindi i militari intervenivano prontamente,
bloccando i quattro, procedendo ad immediata perquisizione che consentiva di rinvenire ben 60 portafiori in rame ed ottone
e varie attrezzature da giardinaggio, il tutto risultato asportato da quel
camposanto. Ancora successivi accertamenti effettuati sul furgone permetteva di
rilevare che lo stesso presentava il telaio abraso, di conseguenza lo stesso
veniva sottoposto a sequestro. I quattro uomini, tutti di nazionalità romena, a
cui vengono contestati i reati di furto aggravato e ricettazione, sono stati identificati
in JereCsaba, cl.1976,Mironeasa
Adrian, cl.1983, DascalasuFlorin, cl.1985 e BurlacuOvidiu, cl.1994,
tutti domiciliati in Capua.Sono in corso ulteriori verifiche al fine di
stabilire se i citati siano responsabili di analoghi furti. Gli stessi, cosi
come disposto dall’Autorità Giudiziaria saranno giudicati con la formula del
rito per direttissima.
RIFIUTI. ZINZI HA INCONTRATO A NAPOLI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. “L’EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA E’ NELLA SUA FASE PIU’ ACUTA. LO STATO SI FACCIA CARICO DELLA BONIFICA DEI NOSTRI TERRITORI”.
“L’emergenza rifiuti in Campania non è finita, ma è anzi nella sua
fase più acuta. L’opera di bonifica dei nostri terreni deve diventare un caso
nazionale. Lo Stato deve farsi carico della questione in quanto gli oneri per
la realizzazione di una simile iniziativa sono imponenti e non possono essere
certo i Comuni a potersene occupare”. A dichiararlo è stato il presidente della
Provincia di Caserta, Domenico Zinzi,
intervenuto stamani presso la prefettura di Napoli ad un vertice sulla
questione rifiuti che ha visto la presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“Sappiamo che la situazione più grave – ha aggiunto Zinzi – è quella legata
all’interramento di rifiuti di ogni genere avvenuto negli anni scorsi in alcuni
siti della nostra provincia, che necessitano di un’azione di recupero e di
bonifica senza precedenti. Purtroppo, poi, in diverse zone continua a
verificarsi il vergognoso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che determina
successivamente anche i roghi tossici. Dobbiamo effettuare un’opera di
contrasto a queste pratiche indecenti attraverso un’azione di sensibilizzazione
ed educazione ai valori del vivere civile, ma anche mediante una rigorosa
attività di controllo e sanzionatoria. Inoltre, per uscire definitivamente
dall’emergenza e per metterci in linea con le realtà più civili del mondo
occidentale, vanno assolutamente realizzati gli impianti necessari al
completamento del ciclo integrato dei rifiuti”.
Zinzi, infine, è tornato sull’attuale momento che sta vivendo la
realtà campana: “Nella nostra regione – ha precisato – è stato commesso un
grave errore: quello di pensare di poter affrontare una situazione di
emergenza, come quella dei rifiuti, in via ordinaria, anche attraverso la
formulazione di leggi che non consentiranno mai di superare in tempi rapidi le
difficoltà in cui ci troviamo né di dar vita ad una gestione corretta ed
univoca di una materia estremamente delicata come quella ambientale”.
CARABINIERI IN AZIONE - A SANTA MARIA CAPUA VETERE PROPRIETARIO SPARA A LADRI
In Santa Maria Capua Vetere, Via Napoli, due individui, travisati, entrambi armati di pistola, verosimilmente con accento est europeo, dopo aver scavalcato la recinzione penetravano all’interno dell’abitazione di proprietà di un cinquantasettenne del luogodove lo stesso si trovava unitamente alla moglie. Nella circostanza l’uomo reagiva ingaggiando una breve colluttazione venendo attinto da un colpo di pistola esploso da uno dei malviventi che subito dopo si davano alla fuga. Il ferito, soccorso dai familiari è stato trasportato presso ospedale “Melorio” di Capua dove è stato riscontrato affetto da “ferita da arma da fuoco in regione inguinale” e sottoposto intervento chirurgico. L’uomo non versa in pericolo di vita.Le immediate indagini volte all’identificazione dei rapinatori sono state avviate dai Carabinieri delNucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere.
.
In
Sant’Arpino, strada provinciale S.Arpino - Frattamaggiore, presso l’esercizio
pubblico denominato “Bingo”, quattro ignoti malfattori con volto travisato da
casco intergrale, armati di fucili e pistole, irrompevano all’interno del
locale e dopo aver costretto gli avventori a sdraiarsi a terra, sotto la
costante minaccia delle armi, asportavano varie stecche di sigarette, plichi
contenenti biglietti del “gratta e vinci”, nonché la somma in contanti di euro
1.850,00. I malfattori, al termine dell’azione delittuosa si allontanavano a
bordo di due scooter di grossa cilindrata di cui allo stato non si sconoscono
ulteriori dettagli. Le indagini volte all’identificazione dei rapinatori ed al
recupero della refurtiva sono state immediatamente avviate dai Carabinieri
della stazione di Sant’Arpino.
2.
In
Maddaloni, un quarantaquattrenne del luogo, coniugato, operaio di
un azienda agricola di Maddaloni, mentre stava raccogliendo della frutta in un
terreno, sito in localitàMontagnelle, è deceduto per folgorazione, dovuta al
contatto della scala in alluminio, che stava utilizzando, con i fili dell’alta
tensione. L’area dell’incidente è stata sottoposta a sequestro dai Carabinieri
della locale Compagnia. I rilievi sono stati eseguiti dal Nucleo Operativo e
Radiomobile dello stesso Comando. l’Autorità Giudiziaria ha disposto il
trasporto della salma presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta.
sabato 28 settembre 2013
CINQUE FERMI - LA PROCURA DI SANTA MARIA CV INDIVIDUA " I CAVALLI DI RITORNO "
In data 26.09.13, a seguito di
articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria
Capua Vetere - Sezione reati contro il patrimonio e la persona e condotte dal
Nucleo Operativo della Compagna Carabinieri di Mondragone, sono stati eseguiti
n. 5 decreti di fermo emessi dal P.M. delegato ( e che dovranno essere
convalidati dal G.I.P. di questo Tribunale ) nei confronti di altrettanti
soggetti, di cui due di nazionalità albanese, indagati per aver costituito
un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine a mano
armata ed estorsioni.
In particolare i soggetti
raggiunti dal provvedimento di fermo sono:
1)
LLESHI Rustem, nato in Albania il 1.02.84;
2)
MARTINO Paolo, nato a San Cipriano d'Aversa (CE) il
18.03.73;
3)
FABOZZI Giuseppe, nato a Caserta il 21.12.1977;
4)
MOLITERNO Mario, nato ad Aversa (CE) il
23.10.1977;
5)
MURRA Ervis, nato in Albania il 29.04.1989.
I
reati contestati sono quelli di cui agli artt. 110, 416 co. 1-2-3, 624 bis, 625
n° 2, 628 co. 3 n° 1-2-3 bis, 629 co. 2, 61 n° 5, 81 c.p. anche il relazione
all'art. 56 c.p.-
I fermati sono gravemente indiziati di una serie di episodi
criminosi, posti in essere anche in concorso con altri soggetti, alcuni dei
quali non ancora individuati, consumati nei confronti di cittadini italiani nel
territorio della Provincia di Caserta. Tra le vittime vari imprenditori
agricoli titolari di aziende zootecniche della medesima provincia.
Nelle loro aziende i malviventi, armati di pistola o fucili,
con lo stesso modus operandi, s'introducevano nottetempo, con il
viso nascosto da passamontagna, e, dopo aver immobilizzato gli operai
presenti, si allontanavano a bordo di trattori ed altri mezzi agricoli. Si
impossessavano, tra l'altro, di telefoni cellulari che sottraevano alle
vittime.
Nei giorni successivi alle
rapine, utilizzando le utenze rubate, si iniziava la trattativa telefonica con
le vittime, alle quali veniva avanzata la richiesta di pagamento di ingenti
somme di denaro per la restituzione dei mezzi rubati. Infatti, sono avvenuti
diversi recuperi di trattori rapinati e abbandonati nelle campagne.
In più occasioni, i militari
dell'Arma hanno anticipato le mosse del gruppo, impedendo che l'estorsione
venisse consumata. Le vittime venivano opportunamente individaute grazie alle
precise indicazioni di uno dei fermati, anche lui imprenditore agricolo
operante nel settore. Anche i luoghi per occultare i trattori e la refurtiva
erano ben selezionati: la banda utilizzava quasi sempre le stradine sterrate
che costeggiano i canali d'irrigazione della zona.
Frequenti erano anche le rapine
ai danni di singoli anche in abitazioni private. Anche in questi casi la banda
non operava a caso. Altri due dei fermati, infatti, avevano il preciso compito
di individuare i soggetti che, o per il lavoro svolto o perché interessati da
eventi particolari, potevano avere la disponibilità di ingenti somme di denaro
o di beni preziosi. Ogni piccolo particolare veniva studiato a tavolino, ma non
sempre tuttavia il gruppo riusciva a portare a compimento l'intento delittuoso.
Infatti, lo scorso 13 settembre è il turno di una coppia di sposi, mentre
partivano dal ristorante, ove si erano svolti la cena e i festeggiamenti in
loro onore, la loro macchina veniva seguita e poi bloccata dal collimando
entrato in azione con pistole e fucili in pugno. Solo un po' di fortuna e
incoscienza hanno evitato ai due sposi il peggio.
Ma la banda non si è fermata. A
distanza di pochissimi giorni si è spostata in un'altra zona. È stato scelto il
territorio del Matese. Ad Alife i Carabinieri hanno registrato il tentativo di
introdursi in un'abitazione per razziarla, nonostante la presenza dei
proprietari. Solo un piccolo disaccordo tra i malviventi ha mandato all'aria il
colpo quando era già iniziato.
Le indagini sono iniziate proprio
per le numerose rapine nelle aziende agricole di tutto il casertano.
Non sempre c'è stata la piena
collaborazione delle vittime, rendendo più difficoltosi gli accertamenti. In
alcuni casi, invece, è stato importante l'aiuto delle parti offese.
Dopo mesi di intensa attività
investigativa, con intercettazioni ambientali e telefoniche, utilizzando anche
nuovissime tecnologie, si è giunti, non senza difficoltà, all'individuazione
dei principali componenti del gruppo criminale, rintracciati anche grazie ai
numerosi servizi di appostamento e al controllo incrociato di dati telefonici.
L'esito delle indagini è stato particolarmente positivo in quanto hanno
consentito di individuare una pericolosissima organizzazione criminale che
aveva creato un grave stato di allarme sia tra gli imprenditori agricoli che
tra la cittadinanza tutta.
venerdì 27 settembre 2013
SANTA MARIA CV - ASSOLTO IL PATRON DEL CASEIFICIO LA STELLA - VENDEVA SECONDO L'ACCUSA LA MOZZARELLA AD ALTO TASSO DI FUROSINA
Un nuovo passo avanti verso l’Europa. Una nuova sconfitta alla
furosina. Grande soddisfazione per Antonio Mastroianni, simbolo da quaranta
anni del Caseificio La Stella di S. Maria C.V.
Ieri 27.09.2013, è finito il calvario giudiziario per
Mastroianni, assistito dagli avvocati
Francesca Mastracchio e Luigi Iannettone,
con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste pronunciata dal Giudice della sezione
Monocratica di S. Maria C.V. Dott.ssa Alessandra Vona.
Mastroianni si era fermamente
opposto al decreto penale di condanna che lo voleva al patibolo per aver prodotto mozzarelle con un tasso di
furosina troppo alto rispetto ai parametri legali.
Si riaccendeva l’antica polemica sulla “molecola della discordia” che,
solo per l’Italia, costituisce motivo di
gravosi carichi giudiziari mentre
l’Europa ne ha bandito da tempo ogni rilevanza.
Mastroianni ha deciso con coraggio di dimostrare la propria innocenza
e di provare, con ogni sua forza, che non può tacciarsi di frode chi tutela la
salute dei consumatori.
Ed è proprio quello che è
venuto fuori dal processo: i
responsabili dell’Asl dott. Romeo e dott. Tortorelli escussi all’udienza del
27.09.2013, hanno spiegato che la furosina è una molecola assolutamente naturale che si sviluppa con il trattamento termico del
latte e che il Mastroianni non aveva commesso nessuna irregolarità. La difesa aveva depositato un perizia redatta
dal Prof. Claudio del Naja in cui scientificamente spiegava l’errata imputazione
ai danni del Mastroianni, che
paradossalmente sarebbe stato colpevole
di aver pastorizzato il latte a tutela
dei suoi consumatori. Una illogicità che
non ha convinto il Giudice che ha invece
proclamato l’innocenza del Mastroianni e la genuinità dei suoi prodotti
ingiustamente messi sotto accusa. Oggi si respira un’aria di rinnovata fiducia
soprattutto verso la magistratura che finalmente
ha messo la parola “fine” ad una vicenda che non doveva proprio cominciare.
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA
1. In
San Marcellino, i Carabinieri del Reparto Territoriale, sezione radiomobile, di
Aversa hanno arrestato per il reato di estorsione e maltrattamenti in famiglia,
Laiso Gianluigi, cl.1981, del luogo.
infatti, il prevenuto, minacciava quotidianamente i propri genitori conviventi,
assumendo comportamenti violenti ed
aggressivi, al fine di estorcergli somme di denaro. L’ultimo episodio di
violenza nel quale l’uomo non aveva esitato a picchiare i genitori, ha indotto
questi ultimi oramai esasperati, a denunciare il tutto ai Carabinieri, i quali,
appunto, hanno proceduto al suo arresto.
Il Laiso, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sarà giudicato
con la formula del rito per direttissimo.
1. In San
Tammaro, nel corso di servizio preventivo di controllo territorio, i
Carabinieri della dipendente stazione di
Santa Maria Capua Vetere, hanno arresto, in flagranza del reato di tentato
furto aggravato, i cittadini rumeni Neagu Adrian 1988 eMateiPetrica
classe 1973. I Predetti sono stati
sorpresi dai militari dell’Arma
all’interno del centro polifunzionale sito in via Cattaneo intenti ad asportare
diversi infissi in alluminio ivi custoditi. Gli arrestati, pertanto, sono stati
trattenuti presso le camere di sicurezza della Stazione di Santa Maria Capua
Vetere, in attesa della celebrazione del rito direttissimo su disposizione
della competente Autorità Giudiziaria.
2.
In
Sant’Arpino, iCarabinieri della locale stazione hanno arrestato, in esecuzione
dell’ordinanza di esecuzione pena emessa dall’ufficio esecuzioni penali della Procura
della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Pezzella Luigi, classe 1940,
del luogo.Il provvedimento eseguito nella giornata odierna stabilisce
l’esecuzione del residuo pena pari a mesi 6 di reclusione da scontare dal
Pezzella poiché condannato per atti osceni e reati contro la persona. L’arrestato,
pertanto,è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime di detenzione
domiciliare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
1. In Capua, i Carabinieri della locale Stazione, hanno proceduto all’arresto di Raimondo Armando, cl. 1962, del luogo. Nella circostanza il predetto, già ristretto presso la casa circondariale di Vasto (CH) – sezione lavoro, aveva ottenuto, dal Tribunale di Pescara, una licenza di giorni sette da trascorrere, in regime analogo a quello degli arresti domiciliari, presso l’abitazione familiare, scadente il 25 c.m.. Ma, allo scadere del beneficio, non aveva fatto rientro, presentandosi poi, spontaneamente, presso gli uffici del citato Comando Stazione. Il Prevenuto sarà giudicato con la formula del rito per direttissima.
2. In
Santa Maria Capua Vetere i Carabinieri della locale stazione davano esecuzione
all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dall’Ufficio di Sorveglianza
del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di Consolazio Vincenzo cl. 1987, del
luogo, in atto sottoposto regime arresti domiciliari per “ rapina e usura”
Il citato provvedimento restrittivo
è scaturito a seguito di continue inosservanze delle prescrizioni degli
obblighi degli arresti domiciliari, segnalate, tempestivamente, alla competente
A.G. daicitati militari . L’arrestato è stato quindi associato presso casa
circondariale di Santa Maria Capua Vetere
3. In
Cellole i Carabinieri del NORM della Compagnia di Sessa Aurunca, hanno
proceduto all’arresto, per reati inerenti sostanze stupefacenti, diFaiella
Vincenzo cl. 1992, del luogo. Nella circostanza a seguito di
perquisizione personale venivano rinvenuti grammi 9 di sostanza stupefacente
del tipo hashishnonche’ la somma di euro 40,00, ritenuta essere provento
di attività di spaccio. sostanza stupefacente e somma denaro sottoposta a
sequestro.
L’arrestato, veniva quindi condotto
presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere
Aversa, Mons. Fisichella: “Cristo Risorto il più grande messaggio di speranza”
Inaugurato
ieri in Cattedrale il nuovo anno pastorale: prima tappa, il convegno diocesano con
le riflessioni del Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della
Nuova Evangelizzazione
Educarci alla speranza, forza del
progredire e luce che guida e incoraggia il cammino; educare noi stessi e le
nostre comunità a vivere guardando e cercando la speranza viva del nostro
cammino: l'uomo nuovo, il Cristo. Mons. Angelo Spinillo traccia il solco lungo
il quale si svilupperanno le attività del nuovo anno pastorale e lo fa nel
corso del primo, affollatissimo convegno diocesano “Il Signore è veramente risorto”,
tenutosi ieri, 26 settembre, nella Chiesa
Cattedrale
di Aversa. Ospite d’eccezione della comunità normanna, Mons. Rino Fisichella,
Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova
Evangelizzazione.
“Dobbiamo crescere nella conoscenza e nella
consapevolezza del dono che abbiamo ricevuto, della fede che illumina la nostra
vita, apre i nostri cuori alla speranza e orienta tutto alla carità, che non
avrà mai fine ed è pienezza di comunione con l'amore eterno di Dio. A volte siamo
sfiduciati di fronte a tante forme di male e di cattiveria, di prepotenza
assassina e di egoismo consumista –osserva il vescovo di Aversa nel suo
intervento introduttivo – tanto che ci sembra quasi impossibile cambiare le
cose, ma un popolo di schiavi è passato attraverso il mare per andare verso la
Terra promessa, mentre la resurrezione del Signore dalla morte è il
fondamento della nostra fede e della
nostra speranza”.
Il più grande messaggio che l’umanità abbia
mai ricevuto, suggerisce alla platea Mons. Rino Fisichella, è l’enigma del
crocefisso, il Signore Gesù risorto nel mattino della Pasqua. “Nella lettera ai
Colossesi, San Paolo definisce in cosa consiste la speranza: ‘Cristo in voi,
speranza della gloria’. La speranza è la presenza di Cristo nella vita di ogni
battezzato, il mistero di un Dio venuto incontro all’umanità per farle
conoscere il mistero del suo amore: all’origine della nostra speranza, dunque,
vi è l’atto gratuito dell’amore di Dio, che ci chiama a condividere la sua
stessa vita”. Ma la speranza, anche se appartiene a tutti, viene qualificata
con il suo contenuto e deve sempre essere accompagnata dalle sue sorelle,
ovvero la fede e la carità: “Come scrisse Charles Peguy, la speranza è una
bambina da nulla, venuta al mondo il giorno di Natale e, anche se il popolo
cristiano non fa attenzione che alle due sorelle grandi e non vede quasi quella
che è in mezzo, sarà proprio questa bambina ad attraversare i mondi e a
trascinare tutto. La speranza sorge dalla fede, che San Paolo definisce
‘fondamento delle cose che si sperano’, e si nutre dell’amore”.
Ma, ammonisce Mons. Fisichella, la speranza
non deve essere recuperata solo quando ci si trova in condizioni di sofferenza
perché, “come scrive sempre l’apostolo San Paolo ai Romani, ‘le sofferenze del
momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere
rivelata in noi’. La speranza, quindi, sia un percorso di vita per tutti,
consci che Dio vuole vivere la sua vita con noi”.
CASERTA PERDE IL SUO VESCOVO , MA IL SUO CAMMINO PASTORALE SARA' RICORDATO SEMPRE . CARA EMINENZA LE CHIEDO DI INTITOLARE PIAZZA DUOMO A LUI
A Sua Eminenza Arcivescovo
Cardinale Di Napoli
Crescenzio Sepe
La sua presenza nella cattedrale di Caserta per officiare la
Santa Messa per i funerali del compianto vescovo di Caserta Pietro Farina, ci ha
testimoniato come fra Lei e Sua Eccellenza il
Vescovo di Caserta vi era una grande stima reciproca . Lo ho ascoltato
con interesse quando ricordava la vita pastorale intrapresa fin da quando era
stato nominato sacerdote e di come il suo pensiero fosse rivolto in primis a
colui che forma intorno a se la parrocchia luogo basilare per far conoscere la
parola di Cristo ai fedeli e soprattutto alla famiglia. Ma mi Consenta, dato che dopo un secolo, Pietro
Farina è stato il primo vescovo Casertano alla guida di una Diocesi di Caserta
, una parolina nella Santa Messa Solenne
nella festività San Michele Arcangelo per ricordare le gesta in ricordo di un
pastore della chiesa che tanto ha amato
la sua città e i suoi fedeli la chiedo di spenderla , così , e non desidero
abusare della sua pazienza, sollecitare non solo agli organi istituzionali , ma anche
al Prefetto di Caserta l’intitolazione
di piazza Duomo a Sua eccellenza Pietro Farina.
Glielo chiedo perché ricordarlo nel giorno della solennità di San Michele Arcangelo
è particolare e sublime , perché San Michele è colui che ha sconfitto il drago
, il male , ma soprattutto è impersonato
come colui che ha le chiavi del paradiso . Sua eccellenza Pietro Farina , è stato mio professore di religione alla
scuole medie inferiori e mio pastore nel giorno
in cui convogliavo a giuste nozze con matrimonio , ma soprattutto faro casertano per
l’intera comunità giovanile di Terra di
Lavoro , cosi come Pietro fu nominato Custode della chiesa cattolica e Papa di Roma.
Le voglio soltanto ricordare con che grazia e rispetto ho trattato Sua eccellenza nel suo percorso pastorale , anche quando qualche collega lo ha
attaccato , ma evidentemente non lo conosceva .
La ringrazio anticipatamente
Con stima e rispetto
Prospero Cecere
Caserta lì 26 settembre 2013
ARRIVEDERCI DON PIETRO
Scrivevo così, qunado fu nominato Vescovo di Caserta
NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI IN VILLA LITERNO - C'E' L'INAUGURAZIONE
Nella mattinata odierna,
alle ore 10.15, in Villa Literno via Vicinale delle Figliuole, ha avuto luogo
la cerimonia di inaugurazione della nuova caserma sede del Comando Stazione
Carabinieri.
Alla cerimonia hanno
presenziato autorità istituzionali, religiose e militari. In particolare si è
avuta la partecipazione del Comandante della Legione Carabinieri Campania,
Generale di Divisione Carmine Adinolfi, del Prefetto di Caserta S.E. Carmela
Pagano, del Presidente della Provincia di Caserta On. Domenico Zinzi, del
Sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, del Presidente del Tribunale Napoli Nord
Raffaele Marino e del Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Santa
Maria C.V. Luigi Gay, nonché altre
autorità locali.
La madrina dell’evento è
stata la signora Rosa
Pignatelli, sorella del Car. Luciano Pignatelli, Medaglia d’Oro al Valor
Militare alla memoria, caduto in Castelmorrone (CE) il 04.12.1987 ad opera di quattro
rapinatori. Sono state, inoltre, presenti i familiari delle medaglie d’oro al
valore militare Vittoria Iannotti, vedova dell’App.to Sc. Tiziano Della Ratta,
Ferdinando e il Brig. Ca. Gennaro Nuvoletta, rispettivamente padre e fratello
del C.re Salvatore Nuvoletta.
Il Generale di Divisione Carmine
Adinolfi è intervenuto, nel corso della cerimonia, con un breve discorso che ha
richiamato i valori a cui da sempre l’Istituzione fa riferimento. La legalità,
la vicinanza ai cittadini e la lealtà quali principi cardini per instaurare un
valido rapporto con il territorio. Il Generale ha quindi sottolineato
l’importante ruolo storicamente svolto dalle Stazioni sul territorio in un
rapporto diretto con la popolazione che, nella quotidianità, vede nei Carabinieri
un costante riferimento per la sicurezza.
I locali della nuova struttura, nella circostanza, sono stati aperti al
pubblico e visitati anche da scolaresche degli istituti comprensivi di Villa
Literno, nel quadro di quella vicinanza sempre più forte dei Carabinieri ai
giovani finalizzata a diffondere la cultura della legalità.
CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DI OGGI IN PROVINCIA DI CASERTA
I Carabinieri
della Stazione di Aversa hanno tratto in arresto per detenzione illegale di
armi da fuoco e munizionamento FABOZZO
Paolo, cl.92 del
posto. I militari dell’Arma, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, abilmente occultata all’interno della
cucina una pistola cal. 7,65 avente
matricola abrasa munita di caricatore con nr. 7 colpi dello stesso calibro.
L’arma ed il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro. Il FABOZZO, espletate
le formalità, è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria
Capua Vetere.
1.
In
Mondragone, via Elena, i Carabinieri della locale stazione carabinieri hanno
arrestato il pregiudicato Marciello Vincenzo, classe 1986, in esecuzione
dell’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa
dall’ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa
Maria Capua Vetere. Il provvedimento restrittivo è scaturito nell’ambito del
procedimento penale instaurato a carico del predetto poiché ritenuto
responsabile dei reati di Concorso in rapina aggravata, lesioni e ricettazione,
nonché detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e già tratto in arresto per altri episodi delittuosi. L’arrestato è stato
sottoposto alla detenzione domiciliare presso la sua residenza, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
In
Francolise i Carabinieri della locale stazione carabinieri, unitamente a quelli
del NORM della Compagnia di Mondragonehanno proceduto all’arresto del cittadino
albanese HidriDeflim, cl.1980, del luogo, poiché responsabile di minacce
e lesioni gravi ai danni di una cittadina romena cl. 1975. Nella circostanza l’arresto
è scaturito dalle continue minacce e lesioni subite dalla donna, culminate con
una violenta aggressione fisica, a seguito della quale riportava gravi ferite,
che anche se non in pericolo di vita, i medici dell’Ospedale di Sessa Aurunca si
riservavano la prognosi. Quindi al culmine di questa ennesima violenza la donna
si vedeva costretta a sporgere denuncia sulla cui scorta i citati militari, per
l’appunto, procedevano all’arresto del sunnominato per i reati in argomento. L’arrestato,
cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato associato presso la casa
circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
In Santa Maria Capua Vetere i Carabinieri
dell’Aliquota Operativa della locale Compagnia, al termine di una breve ma
intensa attività di indagine, scaturita a seguito del ferimento, nella serata
del 25 u.s., di un 30 enne, Pellegrino
Giovannia colpi di fucile che gli procuravano varie ferite che ne rendevano
necessario il ricovero presso il locale Ospedale, hanno identificato ed arrestatol’autore
del gesto, Iodice Giovanni, cl. 1983, del luogo. Gesto scaturito a seguito
di un diverbi nato tra i due, verosimilmente per cause connesse a stupefacenti.
A seguito dell’arresto, veniva recuperata anche l’arma utilizzata, un fucile a
pompa calibro 12, privo di matricola, nonché, 8 proiettili stesso calibro.
Pertanto, Iodice, è stato condotto presso
la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
I Carabinieri
della Stazione di Aversa hanno tratto in arresto per detenzione illegale di
armi da fuoco e munizionamento FABOZZO
Paolo, cl.92 del
posto. I militari dell’Arma, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, abilmente occultata all’interno della
cucina una pistola cal. 7,65 avente
matricola abrasa munita di caricatore con nr. 7 colpi dello stesso calibro.
L’arma ed il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro. Il FABOZZO, espletate
le formalità, è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria
Capua Vetere.
2. In
Francolise i Carabinieri della locale stazione carabinieri, unitamente a quelli
del NORM della Compagnia di Mondragonehanno proceduto all’arresto del cittadino
albanese HidriDeflim, cl.1980, del luogo, poiché responsabile di minacce
e lesioni gravi ai danni di una cittadina romena cl. 1975. Nella circostanza l’arresto
è scaturito dalle continue minacce e lesioni subite dalla donna, culminate con
una violenta aggressione fisica, a seguito della quale riportava gravi ferite,
che anche se non in pericolo di vita, i medici dell’Ospedale di Sessa Aurunca si
riservavano la prognosi. Quindi al culmine di questa ennesima violenza la donna
si vedeva costretta a sporgere denuncia sulla cui scorta i citati militari, per
l’appunto, procedevano all’arresto del sunnominato per i reati in argomento. L’arrestato,
cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato associato presso la casa
circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
3.
In Santa Maria Capua Vetere i Carabinieri
dell’Aliquota Operativa della locale Compagnia, al termine di una breve ma
intensa attività di indagine, scaturita a seguito del ferimento, nella serata
del 25 u.s., di un 30 enne, Pellegrino
Giovannia colpi di fucile che gli procuravano varie ferite che ne rendevano
necessario il ricovero presso il locale Ospedale, hanno identificato ed arrestatol’autore
del gesto, Iodice Giovanni, cl. 1983, del luogo. Gesto scaturito a seguito
di un diverbi nato tra i due, verosimilmente per cause connesse a stupefacenti.
A seguito dell’arresto, veniva recuperata anche l’arma utilizzata, un fucile a
pompa calibro 12, privo di matricola, nonché, 8 proiettili stesso calibro.
Pertanto, Iodice, è stato condotto presso
la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
4. In
Castel Volturno i Carabinieri della
locale stazione, unitamente quelli della C.I.O. del 6° battaglione “toscana” e militari del 3° Reggimento
artiglieria terrestre da Mantova, hanno proceduto all’arresto di De Chiara Massimo
Emiliano, cl.1981,del luogo, per rapina e sequestro di persona, in quanto,
dopo aver consumato un rapporto sessuale con una 22 enne romena, a bordo della
propria autovettura, impediva alla stessa di lasciare il mezzo, portandosi
sulla SS. Domitiana, dove gli sottraeva la somma di euro 35.00. l’arrestato è
stato quindi associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua
Vetere.
giovedì 26 settembre 2013
1963-2013: IL BUONARROTI DI CASERTA COMPIE 50 ANNI
Il 1°
ottobre festa grande con benedizione della bandiera e inaugurazione della Mostra
alla presenza della comunità scolastica, delle massime autorità e di tanti ex
allievi.
Martedì prossimo 1° ottobre l’Istituto Tecnico “Michelangelo
Buonarroti” di Caserta spegnerà 50 candeline e l’anniversario sarà festeggiato
dall’intera comunità scolastica guidata dalla preside Antonia Di Pippo. Alla
festa, che avrà inizio alle 9.30, sono state invitate le massime autorità istituzionali
civili, militari e scolastiche del territorio, tra le quali, tra gli altri, il
sindaco Pio Del Gaudio, il presidente della provincia Domenico Zinzi e il
dirigente del Csa Rosa Grano; saranno altresì presenti numerosi dirigenti
scolastici, responsabili di associazioni territoriali, ma anche tanti tanti ex
allievi dell’Istituto Tecnico per Geometri “Buonarroti” che, per la cronaca, è
stato istituito proprio il 1° ottobre 1963. Dopo un breve discorso della dirigente e il
saluto delle autorità, alle 10.00 è in programma il taglio del nastro della Mostra
“Buonarroti, 50 anni di testimonianze e professionalità” allestita all’interno
della scuola proprio in occasione del mezzo secolo di vita dell’istituto di
Terra di Lavoro. Alle 10,30 alla presenza dei docenti, degli alunni, del
personale Ata e dei collaboratori, Don Antonello Giannotti benedirà la
bandiera, lo stesso stendardo che 50 anni fa fu benedetto dal vescovo alla
presenza del primo preside Michele Scaravilli. Sono stati quattro i dirigenti
che si sono susseguiti in questo cinquantennio; oltre al citato Scaravilli che
ha guidato il primo geometra casertano dal 1963 fino al 1988, hanno diretto il
Buonarroti Domenico Squeglia, dal 1988 al 2000, Rolando Cusano, dal 2000 al
2002, e dal 2002 ad oggi la preside Antonia Di Pippo. Intanto la scuola di via
Michelangelo Buonarroti ha istituito altri indirizzi accanto allo storico
geometra, per il quale è attivo anche il Sirio, ovvero il turistico, l’agrario,
il biotecnologico sanitario e, il prossimo anno, partirà anche marketing
internazionale. Da quest’anno, inoltre, per esigenze di accorpamento, c’è anche
una sede staccata che è quella del geometra di Caiazzo. La dirigente Di Pippo che
ha fortemente voluto la celebrazione di questo anniversario, per l’occasione,
lo scorso anno, aveva bandito un concorso tra gli studenti per la realizzazione
del logo d’istituto che ricordasse proprio i 50 anni di vita. Il logo vincitore
è stato ideato e disegnato da due alunni frequentanti l’attuale V A turistica,
Eros Ursomando e Luca de Crescenzo. Si tratta di un logo molto semplice
realizzato con la tecnica del pastello su carta, che racchiude l’essenza
dell’istituto: rappresenta il numero 50 stilizzato e colorato con i colori
della bandiera italiana arricchito con il disegno del David, una delle opere
più importanti di Michelangelo Buonarroti, al quale è intestata la stessa scuola.
Lo stesso logo fa da sottofondo al manifesto del programma della cerimonia di
martedì mattina che si concluderà con una sorpresa che stanno organizzando
tutti gli studenti. I festeggiamenti si protrarranno nell’arco dell’intero anno
scolastico, come deciso dalla dirigente Di Pippo che ha istituito un’apposita
Commissione per la celebrazione del mezzo secolo. “Sono in programma - fa
sapere la preside - conferenze su
tematiche scolastiche d’interesse generale con esperti ed esponenti del MIUR,
incontri con chi ha avuto modo di passare nella nostra scuola e ha lasciato una
traccia in essa con i suoi lavori, ma ha saputo anche farsi strada nel mondo
del lavoro, tornei sportivi, esposizioni dedicate, di tutto quanto l'Istituto
ha realizzato nei suoi cinquanta anni con i suoi allievi dei vari indirizzi,
compresi i progetti europei di collaborazione con scuole di altri Paesi, e iniziative
di valore culturale per tutta la città, come una mostra d'arte
contemporanea e la celebrazione del 450° anniversario della morte di
Michelangelo Buonarroti, che vedono come protagonista anche il "Museo
Michelangelo" che compirà il suo 10° anniversario proprio il prossimo anno”.
SANTA MARIA CAPUA VETERE- RIFIUTI STORY( OVVERO CUMMOGLIO STORY ) - LA VERA STORIA DEL BUSINESS MILIARDARIO ATTRAVERSO LE DICHIARAZIONI DI GUIDA
Sono stato fin troppo in silenzio sulla vicenda rifiuti
tossici a Santa Maria Capua Vetere, perché ritenevo la cosa già vecchia,essendo
le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Guida detto o drink , già
note perché nei provvedimenti notificati a chi era stato indagato nel processo
Eco 4 a Santa Maria Capua Vetere su indagini eseguite dalla Direzione distrettuale
antimafia di Napoli . Ma siccome , evidentemente,
non ci si ricorda che ci fu già una
battaglia da parte di cittadini contro i
rifiuti dove oggi c’è , come la definisce il collaboratore di giustizia Luigi
Guida , una palazzina verde chiamata all’epoca dei fatti Cdr di Santa Maria
Capua Vetere. In quel posto fra il 2001 e il 2004, l’attuale sindaco non era con una situazione personale da affrontare in grado così come anche Don Nicola di essere un perno fondamentale della vita politica amministrativa cittadina , furono scaricati nel sottosuolo rifiuti
tossici proveniente dal nord: In quel periodo, dopo aver vinto da parte del centro sinistra una grande
campagna elettorale regionale e cittadina , i diessini e la grande coalizioni di
governo che sosteneva l’allora Governatore
Antonio Bassolino e il sindaco di Santa
Maria Capua Vetere Enzo Iodice , con un Giovanni Campochiaro assessore all’ambiente di Santa
Maria Capua Vetere ed udite udite quel galantuono dell’avvocato Federico Simoncelli assessore all’ambiente alla
Regione Campania , faceva anche capolino anche l’ex sindaco Giancarlo Giudicianni
per un breve periodo all’interno della giunta municipale di Santa Maria Capua
Vetere, e tutti gli assessori comunali che si sono susseguiti , tutti e nessuno escluso tanto decantarono un progetto quello della costruzione di una Centro derivato dei
rifiuti CDR, così si chiamava all’epoca, da una azienda la Fibe e dal gruppo
Romiti per fare un salto di qualità dal punto di vista ambientale , perché in
quel periodo e dal 2000 al 2004 bisognava dare una risposta a Napoli che era
invasa di rifiuti e si pensò di costruirlo in un posto per “ cumigliare qualche illecito”. Certamente con questo post non vogliamo
colpevolizzare nessuno , anzi quello che affermiamo è custodito negli archivi
storici del comune e della Regione Campania, con tanto di comunicati stampa
dove le agenzie di comunicazione facevano
a gara per prendersi il loro quantum e scriverlo sul loro quotidiano. Ma,
per dirla alla Lubrano, una domanda sorge spontanea . Di Guida che ne sapeva
che li sotto vi era rifiuti tossici interrati ? La risposta era una sola, a
Santa Maria Capua Vetere, non avendo più un faro politico eccellente , la
camorra era entrata in città rovinando sotto l’aspetto sanitario un territorio
ed un luogo, comprandosi tutto ciò che gli dava fastidio. Mi ricordo che
addirittura scrissi una volta su un quotidiano , ma anche sul mio blog che
Santa Maria non era più Capua Vetere , ma di Casal di Principe . Presi un cazziatone dal direttore del giornale , ma
ebbi il coraggio di scriverlo. Avevo visto giusto. Ma quale era
il filone politico a cui si era adagiata per compire il più grande business
miliardiario della storia della provincia di Caserta? Qualcuno afferma che la dicitura “ Lei non
poteva non sapere “ non è stata applicata a tutti gli amministratori regionali
e cittadini che in quel periodo si erano schierati con il centro sinistra
usando anche quella parte della magistratura regionale che credeva di avere a
che fare con persone serie e coscienziose. Molti colletti bianchi dell’epoca
giungevano a Santa Maria Capua Vetere dall’agro aversano in cerca di affari e uno di
questi era Nicola Ferraro che con Ecocampania risolveva piaceri a destra e
sinistra con lauti ricompense anche a giornalisti e ai giornali. In quel
periodo ci fu anche un omicidio eclatante . Molti degli amministratori che si
sono susseguiti in città, addirittura per mascherare la conoscenza dei traffici illeciti, hanno
inscenato una protesta nel 2009 contro chi li aveva purificati , chiamandolo
camorrista, iniziando, per effetto di quelle dichiarazioni, quel
lento declino politico. Ed adesso? Si vuole far ricadere la responsabilità
sanitaria ed ambientale sull’attuale sindaco ?? Tutti corrono ai ripari. Chi
chiede lo scavo , chi chiede il registro dei tumori , ma non hanno capito che a
Santa Maria Capua Vetere si sono comprati tutto, calpestando la dignità cittadini, dove gli amministratori attuali e regressi si sono specializzati "nel salto della quaglia" solo per
fare business, ma a me no.
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