La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 30 aprile 2009

L'intervento di De Rosa sulla vicenda giudiziaria di S.Maria CV


Il peggior sindaco che ci potesse capitare.
Sebbene con rammarico devo constatare che un altro rappresentante istituzionale della nostra cittadina è stato arrestato.
E siccome non è il primo, il sindaco farebbe proprio bene a scegliersi i suoi assessori in base alle competenze professionali ed alle qualità personali, piuttosto che barattare incarichi in cambio del sostegno in consiglio comunale.
Le figuracce, è vero, le fa lui; e queste nessuno ha intenzione di negargliele, ma la disgraziata gestione del patrimonio comunale ricade su tutti noi cittadini.
Si è innocenti fino a prova contraria, questo nessuno lo nega; ma nemmeno è da pensare che i magistrati e le forze dell’ordine arrestino la gente a cuor leggero. Evidentemente qualche indizio di reità ci dovrà pure essere.; altrimenti saremmo in mano a dei pazzi.
Siccome così non è, mi domando se c’era proprio bisogno di scegliere come assessore un soggetto che nessuno conosceva, affidandogli un ruolo istituzionale di estrema complessità e delicatezza, basti ricordare le numerose deleghe assegnategli: urbanistica, lavori pubblici, decentramento e periferie, manutenzione stradale, associazionismo e volontariato, industrializzazione, politiche giovanili e della terza età, eventi.
Rilasciare la delega ai lavori pubblici ad un presunto colpevole, francamente non è proprio il massimo.
Ma è possibile che i cittadini di S. Maria C.V. non si domandino a chi hanno affidato il proprio futuro e quello dei loro figli? A chiedersi se è normale che la persona da loro voluta alla guida della città sia talmente inaffidabile da delegare un ruolo ed un compito istituzionale tanto rilevante, ad un soggetto ritenuto dagli inquirenti e dal GIP un presunto colpevole perché istigava tra l’altro i dipendenti del genio civile a delinquere.
Ma è questo il modo di gestire il patrimonio dei cittadini?
Desta scalpore, poi, la protervia attraverso la quale Martedì sera si è tentato di nascondere l’arresto di ESPOSITO da parte della maggioranza e di quasi tutti (tranne CECERE e MARTUCCI) i consiglieri comunali di minoranza presenti.
Scuse infantili e menzogne hanno messo in luce, durante il ‘ question time ’ la volontà di non rendere noto ai cittadini che razza di scelte il sindaco puntualmente pone in essere.
Il capo della ciurma di voltagabbana attualmente al governo della cittadina, si rammarica ogni volta che viene giustamente criticato, ma nemmeno pone rimedio alle sue scelte scellerate.
Attualmente, è facile rilevarlo perché è sotto gli occhi di tutti, non esiste il primato del progetto politico ma quello dell’individualità, è il singolo che si sente, si crea e si autodefinisce partito.
Non c’è un progetto, non esiste un programma, si svolazza come bandiere in preda del vento.
E’ la legge elettorale che l’ha consentito, nel bene e nel male.
Nel senso che quando si sbaglia bisogna assumersi personalmente la responsabilità dell’errore.
E siccome questo non è il primo targato Giudicianni, viene da chiedermi cosa questa persona aspetti per dare le sue irrevocabili dimissioni?
Oggi, proprio a causa sua, la città vive uno stallo politico che ne impedisce la ripresa, a tutto vantaggio di gruppi di potere e di lobbies affaristiche.
La mia esperienza personale (sono stato tra i pochi ad essere rieletto per 4 mandati consecutivi) mi porta a ritenere che lo scollamento con il tessuto connettivo sociale, evidente oggi a S. Maria C.V., sia da addossare senz’altro al mancato rispetto del mandato elettorale.
Non era infatti quella attuale, la maggioranza voluta dai cittadini sammaritani.
Questi avevano premiato un progetto politico di rinascita e risveglio sociale che doveva essere interpretato da soggetti diversi da quelli attuali, collegati (questi) attraverso un cordone ombelicale, alle passate consiliature.
Inutile dire che,conoscendo i soggetti in causa, sarà molto difficile un riassetto politico cittadino con la ricomposizione delle fratture interne al PD, provocate dalla scellerata gestione degli affari politici da parte dell’attuale Sindaco e della sua giunta.
Perché ciò avvenga, c’è bisogno di una profonda riflessione in ordine a come viene gestita la politica dai nostri rappresentanti istituzionali, sempre più proclivi ad intenderla quale volano dei propri interessi personali.
Non sfuggirà all’attenzione di chi mi legge che una nuova burrasca giudiziaria si è abbattuta sul Consiglio Comunale cittadino, sede in cui dovrebbero sedere persone dalla morale immacolata e non dei faccendieri.
Ritenere che tali soggetti possano condividere un futuro progetto politico di rivitalizzazione economica e sociale della nostra città, appare a me essere assolutamente inopinabile ed inaccettabile.
I nostri concittadini meritano più rispetto e le loro istanze non possono essere affidate a soggetti, a dir poco, discutibili.

Giovanni De Rosa
Coordinatore cittadino UDEUR

OPERAZIONE BIOPOWER, NON ESCE NESSUNO FINO A VENERDI' PROSSIMO

Operazione Biopower, fino a venerdì 8 maggio non esce nessuno . L’inchiesta della procura delle repubblica di Santa Maria Capua Vetere segna per altri giorni una sorta incredulità attraverso i mass media che aspettano di conoscere le decisioni sia del Gip del tribunale di Santa Maria CapuaVetere Paola Cerbo firmataria dell’ordinanza di custodia cautelare per 23 persone che del pm titolare dell’inchiesta . Secondo alcuni difensori i magistrati samaritani scioglieranno la riserva non prima di mercoledì 6 maggio , poiché anche il pm titolare dell’inchiesta Maurizio Giordano è intenzionato ad ascoltare e soprattutto leggere gli interrogatori di garanzia di tutti gli indagati in stato di detenzione carceraria e quelli in detenzione domiciliare , prima di esprimere un parere . Ciò significa che i difensori degli assistiti dovranno rivolgersi soltanto al tribunale della libertà per il ricorso alla scarcerazione . Infatti proseguono gli interrogatori di garanzia nel carcere di Santa Maria Capua Vetere , ma anche quelli per rogatoria . Da lunedì però toccherà agli indagati in detenzione domiciliare e per mercoledì sei è previsto l’interrogatorio di Franco Capobianco.

DOMANI POPOLO SAMMARITANO ESPLOSIVO

DOPO LE INCHIESTE GIUDIZIARIE , IL POPOLO SAMMARITANO DOMANI SARA' IN STRADA ED IN EDICOLA CON UN GIORANEL DI TUTTO RISPETTO . SARA' UN POPOLO ESPLOSIVOOOOOO!!!!!!! IL PRIMO DI UNA LUNGA SERIE

VIVA IL POPOLO SAMMARITANO

OPERAZIONE BIOPOWER, PRIMA IL GOVERNO POI LA PROVINCIA ADESSO TOCCA ALLA REGIONE CAMPANIA .


Per la procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere ora tocca all’organo istituzionale della regione Campania . L’avviso di garanzia notificato all’assessore alla attività produttive Andrea Cozzolino della Regione Campania , la dice lunga su come le indagini dei magistrati samaritani siano tendenti a smascherare quel malaffare che gira attorno agli organi istituzionali. Molti di voi ricorderanno come gli inquirenti della procura abbiano segnato nel panorama politico nazionali e perché no internazionale, guardando ai colleghi di Potenza , ricordiamo vallettopoli , un segmento di credibilità giudiziaria verso i cittadini che affermavano che la magistratura era al servizio di benpensanti del centrosinistra. Ebbene Santa Maria Capua Vetere ha sfatato questo teorema perché già nel gennaio 2008 con l’inchiesta giudiziaria sul voto di scambio e favoritismi all’ospedale di Caserta , ebbe il coraggio di scrivere nel registro degli indagati niente poco di meno che il ministro della giustizia Clemente Mastella con sua moglie presidente del consiglio regionale della campania con assessori e consiglieri regionali. Bene ! anzi no male ( PER GLI AFFARISTI) perché da quel giorno si aprì uno scenario nel quale una piccola procura con piccoli magistrati ha messo in serio pericolo il disegno del governo Prodi facendolo dimettere ed aprire una crisi di governo. Adesso invece seguendo quella strada di malaffare ed intrecci politici si giunge al controllo degli Uffici nella provincia di Caserta dove agli assessori politici e quant’altro della regione Campnia con personaggi politici della provincia aveva voce in capitolo su tutti i progetti nella provincia di Caserta. Gli stessi erano legati da un cordone ombelicale con autoroveli politici del centro destra che avevano interessi nelle zone in cui erano proprietari del terreno. Si ha così quel miscuglio affaristico che si chiama oggi lobbie dove tutti si scannano in prima linea dal punto di vista politico mentre gli altri fanno i migliori affari . Procura giustizialista , no procura che ha quel pieno potere che si chiama giustizia.
Sotto a chi tocca !!!!.

mercoledì 29 aprile 2009

Biopower, gli interrogatori . Verazzo sotto per 4 ore , ma i funzionari del Genio Civile per 2 .Ecco la cronaca


Santa Maria Capua Vetere. L’assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Maria Capua Vetere interrogato in carcere . Operazioni Biopower iniziano gli interrogatori . Ieri mattina si sono svolti al carcere di Santa Maria Capua Vetere gli interrogatori fissati dal giudice delle indagini preliminari della città del foro Paola Cervo per quattro indagati posti in stato di detenzione carceraria tutti in stato di detenzione fra cui anche l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Esposito. Ma l’interrogatorio è stato fissato anche per Giovanni Verazzo difeso dagli avvocati Enzo alesci e Delio Iorio . Giovanni Verazzo ha risposto alle accuse formulategli nei capi di imputazioni dell’ordinanza di custodia cautelare poiché accusato anche di associazione a delinquere . Lo stesso è durato circa 4 ore dove il Verazzo con un voluminoso carteggio ha in ogni caso ribattuto le accuse. Alla fine i difensori hanno prodotto istanza di scarcerazione ed hanno annunciato ricorso al tribunale della libertà . Stessa identica situazione anche per i funzionari del genio Civile di Caserta Michele testa assistito dall’avvocato Giuseppe Stellato e Mario Pasquariello che è assistito dall’avvocato Carlo marino.Entrambi i funzionari hanno risposto alle domande del gip rimandando al mittente le accuse formulategli . In udienza di convalida ed è questo una cosa che lascia presagire ulteriori sviluppi della vicenda era presente il pm della procura della repubblica titolare Maurizio Giordano . Per gli indagati posti in stato di detenzione carceraria invece il consigliere provinciale Franco Capobianco, il gip a predisposto che gli interrogati vengano eseguiti da lunedì prossimo . Falso in atto pubblico , e corruzione non a caso sono quattro i capi di imputazione che interessano il neo assessore insieme a Bracciali Renzo -Tombolino Giampiero - Verazzo Giovanni – Esposito Giuseppe - Stella Marco Pietro - Salvini Alessandro - Verzillo Italo - Fregrosi Gianliuigi -Testa Michele - Pasquariello Mario perché, in concorso tra di loro, agendo Bracciali, Tombolino, Verazzo ed Esposito come istigatori, Bassi, Stella, Salvini come professionisti della STC (società di progettazione incaricata da Tombolino e da Bracciali di eseguire la progettazione), Verzillo e Fregosi come progettisti firmatari dell'edificio tecnologico e delle fondazioni relativi alla costruzione della centrale termica di Pignataro Maggiore, Testa e Pasquariello come funzionari del Genio Civile, inducevano in errore il funzionario del Genio Civile addetto alla ricezione dei depositi {Lavino Biagio) facendogli falsamente attestare la conformità dal progetto alla normativa antisismica prescritta (sancita con Decreto del Ministro per le Infrastrutture del 14 gennaio 2008), essendo stato - in realtà - il progetto realizzato seguendo il parametro della (meno restrittiva) normativa previgente, sancita con Decreto del Ministero per le Infrastrutture del 14 settembre 2005, avvenuto in Caserta il 22 luglio 2003. Sempre loro sono accusati di falso in atto pubblico agendo Bracciali, Tombolino, Verazzo ed Esposito come istigatori, Testa e Pasquariello come autori, alteravano il registro di deposito degli atti progettuali del Genio civile di Caserta fatto pubblico facente fede fino a querela di falso,) cancellando mediante apposizione di "bianchetto" la precedente qualificazione sismica attribuita dall'ufficio di deposito del Gneio Civile in relazione al progetto per la recinzione della centrale termica di Pigna taro Maggiore (conforme al Decreto del Ministro per le Infrastrutture del 14 settembre 2005) e modificandola con altra conforme al Decreto del Ministro per le Infrastratture del 14 gennaio 2008, In Caserta, il 22 luglio 2008 . Ma è contestata anche la corruzione perché, in concorso '.tra loro (il Bracciali come corresponsore della somma di denaro, il Tombolillo .e la Di Vincenzo come autori della trattativa corruttiva, la Fiorani come procacciatrice delle modalità contabili con cui reperire le predette somme oggetto di corruzione, l'Aceti come autista e fiduciario incaricato c/i prelevare le banconote in San Marino e di consegnarle a Verazzo Giovanni, il Verazzo come esecutore della dazione), promettevano - e successivamente tentavano di consegnare - a Testa ed a Pasquariello ('pubblici ufficiali del Genio Civile di Caserta) la somma di euro 100,000 in contanti come prezzo di atti contrari ai doveri di ufficio, consistiti nell'alterare gli atti pubblici di cui ai capi K), i) ed M) . In Caserta, nell'agosto 2003.

Dal 4 maggio apre un nuovo sportello di Equitalia Polis

Dal 4 maggio apre un nuovo sportello di Equitalia Polis
presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Napoli 1

Da lunedì 4 maggio i contribuenti napoletani avranno a disposizione un nuovo sportello di Equitalia Polis in via Diaz 11 all’interno dei locali dell’Agenzia delle Entrate di Napoli 1.

Il punto operativo, moderno e funzionale, consentirà di richiedere informazioni, effettuare operazioni di pagamento no-cash (tramite bancomat e assegni) e di presentare richieste di rateazione degli importi iscritti a ruolo.

“Lo sportello Equitalia all’interno della struttura di Via Diaz – afferma il Direttore Regionale delle Entrate Enrico Sangermano, in una nota congiunta - rappresenta il primo degli sportelli che verranno attivati nell’anno in corso in tutti i capoluoghi di provincia della Campania, secondo il programma di capillare sinergia sul territorio regionale tra Equitalia Polis ed Agenzia delle Entrate. L’Agenzia punta molto alla collaborazione con Equitalia allo scopo di ridurre al minimo l’intervallo tra il momento dell’accertamento e quello della riscossione cercando quindi sinergie profonde per meglio coordinare le due attività. L’allocazione fisica di uno sportello Equitalia all’interno di un ufficio delle Entrate consente evidenti risparmi di tempo ai cittadini”.

“Continua così – dichiara l’Amministratore Delegato di Equitalia Polis, Renato Scognamiglio, – il programma di rinnovamento delle strutture per migliorare il servizio al contribuente che a Napoli è stato particolarmente intenso attraverso l’apertura di nuove sedi dislocate in tutto il territorio che ha permesso la chiusura al pubblico degli sportelli di via Bracco”.

Il nuovo sportello di via Diaz, conclude il comunicato, sarà attivo per il pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 13,00 con apertura anche al pomeriggio, dalle 14,30 alle 15,30, per richiedere informazioni.

OPERAZIONE BIOPOWER, NEL QUESTION TIME A SANTA MARIA NESSUNO PARLA , MA TUTTI SANNO


Question time , la questione morale la lobbie affaristica con la minoranza e il segreto di pulcinella, ammacchiato dallo sciroccato presidente che mette le pezze colori.

Nessuno ieri sera in consiglio comunale sapeva o addirittura faceva finta di non sapere cosa fosse successo all’assessore ai lavori pubblici che guarda caso ieri sera doveva essere presente al question time perché doveva rispondere a due interrogazione in consiglio . la mancata presenza non ha scalfito neanche i consiglieri di minoranza i quali non hanno voluto commentare o fatto finta di commentare. La prova di tutto ciò è stata appunto quando il presidente del consiglio comunale Antonio scirocco che dovrebbe essere al di sopra delle parti ha “ammacchiato” la presenza dell’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Esposito . il presidente del consiglio che dovrebbe notiziare prima i consiglieri in consiglio comunale se vi sono stati episodi che hanno in maniera negativa deturparto l’ente , si è limitato a notiziare , invece , la sua assenza senza dare spiegazioni . Quando invece si è passato all’latra interrogazione , sempre il presidente del consiglio ha cercato per la senda volta di soprassedere , annunciando un piccolo problema . nessuno però della minoranza ha cercato di sapere cosa fosse successo all’assessore, confermando si il periodo delicato , ma anche che alcuni consiglieri della minoranza sono al soldo dell’attuale maggioranza di governo. Ma quando qualcuno si è alzato in piedi , come appunto il consigliere Franco Cecere ed ha rivolto la domanda al presidente “ Ma si può sapere perché non c’è l’assessore Esposito visto che è stato revocato “, qualche consigliere di maggioranza ha dichiarato , ma tu non li leggi i siti internet . La verità è un’altra che i consiglieri di maggioranza e il sindaco sapevano benissimo ciò che era successo all’assessore perchè addirittura avevano in visto l’addetto stampa del comune . Ma non finisce qui , perché in consiglio vi era anche il consigliere Enrico Monaco che difende ben 3 persone e aveva già notiziato e quindi tutti sapevano e soltanto i cittadini di Santa Maria Capua Vetere non dovevano sapere . ecco come i consiglieri sono pulcinella .

SANTA MARIA CAPUA VETERE. TRE INCHIESTE GIIUDIZIARIE ROVINANO LA LOBBIE AFFARISTICA CHE VI E' NELLA CITTA'


Santa Maria capua Vetere . Non c’è dubbio la magistratura samaritana sta accerchiando l’ente. Prima Crash Ghost , poi l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli con l’inchiesta spartacus 3 , adesso L’operazione Biopower dove è stato posto, udite, udite, in stato di detenzione carceraria e in detenzione domiciliare l’assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Esposito nominato non più di un mese fa . In tutte e tre le inchiesta, anche se due sono partite dalla magistratura samaritana dove il procuratore Corrado Lembo ha cercato in ogni caso di far capire che la procura non sta con le mani in mano ma tende a localizzare il marcio che vi è attorno, vi sono personaggi politici ed amministrativi della città che hanno a che fare con l’ente di via albana , ma tali episodi contestati agli amministratori coinvolti a cui la magistratura ha dato risalto anche se non hanno a che fare con la vita politica amministrativa della città , sono fatti che hanno bisogno di far capire come gli inquirenti sono in continuo monitoraggio su palazzo lucarelli . Però se tali epidosi fossero accaduti all’interno di una coalizione che era all’opposizione e che comunque aveva un certo peso con la magistratura inquirente , allora si sarebbe sgridato alla scandalo e si sarebbe fatta pressione su magistrati per l’operazione eseguita . Tutto ciò trova conferma come abbiamo detto in una giornata alquanto particolare iniziata con una telefonata a colleghi da parte di consiglieri comunali che addirittura di prima mattina si informavano su ciò che era accaduto. Ma non finiva qui. Anzi l’inchiesta registrava una presenza insolita , l’addetto stampa del comune di Santa Maria Capua Vetere alla conferenza della procura delle repubblica ieri mattina nella stanza del procuratore capo . Tutto ciò per rendersi conto se l’assessore Giuseppe Esposito era stato posto in regime carcerario o addirittura era soltanto agli arresti domiciliari. La macabra sorpresa constatava che l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere perdeva per la prima volta nella storia politica della città dal 1992 un assessore , perché posto in stato di detenzione . Brutta cosa perché nella giornata corre ai ripari il sindaco Giancarlo Giudicianni che emana un comunicato che sa tanto di resa dei conti dove revoca a soli 14 ore dall’operazione l’incarico ad Esposito, per salavre la faccia . Ma i cittadini di Santa Maria Capua vetere si domandano . Come è possibile che un sindaco non abbia avuto delle imbeccate giuste dai suoi apostoli che ha affianco a se dopo il ribaltone politico? La risposta è una sola . La lobbie affaristica che ha a che fare con il Comune è sotto lente di ingrandimento e presto vi saranno nuovi risvolti giudiziari .

martedì 28 aprile 2009

ECCO L'ORDINAZA E IL CAPO DI IMPUTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari
ORDINANZA APPLICATIVA DI MISURA CAUTELARE
- artt. 272 e segg. e.p.p. -
il Giudice per le Indagini Preliminari dr.ssa Paola Cervo; letti gli atti del procedimento penale indicato in epigrafe; vista la richiesta cautelare presentata dal Pubblico Ministero nei confronti di:
1. ACETI Alessandro nato a Roma il 30/05/1959
2. BASSI Giovanni nato a Forlì il 03/09/1959
3. BEFI Garardo nato a Benevento il 03/02/1969
4. BRACCIALI Renzo; nato a Roma il 16/10/1941
5. CAPOBIANCO Francesco nato a Santa Maria Capua Vetere (C2) il 01/01/1953
6. D'ALONZO Francesco; nato a Pastorano (CE) il 11/03/1961
7. DI SANTO Eugenio nato a Napoli il 08/04/1965
8. DI VINCENZO Margherita, nata a Napoli il 01/03/1971
9. ESPOSITO Giuseppe nato a Napoli il 20/06/1967
10. FIORANI Silvia nata a Viterbo (VT) il 23/09/1969
11. FIORINI Renzo nato a Torrita di Siena (SI) il 16/11/1955
12. FREGOSI Gianluigi, nato a Vagolino (33) il 2.12.1954,
13. GUERRIERO Vincenzo, nato ad Avallino il 13.5.1951,
14. LUCIA Falìca nato a Vallo della Lucania (SA) il 03/09/1975
15. PALOMBINI Vasco Giovanni, nato a Tarquinìa (VT), il 09/12/1934
16. PASQUARIELLO Mario nato a Caserta San Benedetto il 26/01/1951 e
17 . RAGUCCI Giuseppe nato a Carvinara (AV) il 31/01/1955
18. SACCO Marina nata a Napoli il 07/04/1976
19 SCACCINATE GIACOMO ,
20. SALVIMI Alessandro, nato a Forlì il 16.9.1964,
21. SCIA Fulvio nato a Napoli il 21/06/1974
22. STELLA Marco Pietro, nato a Mongiana (CZ) il 08/01/1952
23. TESTA Michele, nato a Valle dì Maddaloni (CE) il 16/03/1961
24. 'TOMBOLILLO Gianpiero nato a Priverno (LT) il 16/02/1975 ,
25. VERAZZO Giovanni nato Capua il 08/08/1975
26. VERAZZO Tommaso nato a Gasai di Principe (CE) il 06/04/1938
27. VERZILLO Italo, nato a SMCV il 21.4.1937,

Indagati:
Bracciali Renzo - Tombolino Gianpiero - Verazzo Giovanni - Verazzo Tommaso -Fìorani Silvia - Scia Fulvio - Guerriero Vincenzo - Sacco Marina - Di Vincenzo Margherita - Lucia Felice - Di Santo Eugenio - Aceti Alessandro
A) per il delitto p. e p. da 11'art. 416, primo, secondo ed ultimo comma c.p. per aver costituito, organizzato e diretto una associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di : a) truffa in danno della Regione Campania; b) alla corruzione di pubblici ufficiali; e) alla rivelazione di segreti di ufficio; d) alla realizzazione di falsità in atti pubblici, con la seguente distinzione di ruoli ed il relativo contributo fattuale alla realizzazione del programma delittuoso concordato:
BRACCIALI Renzo e TOMBOLILLO Gianpiero con il ruolo di costituire le società Biopower SpA, Naturai Energy srl e Energethic srl ("società aventi ad oggetto la costruzione di centrali per la produzione di energia derivante dalle biomasse), di intessere una fitta rete di rapporti di favoritismo e di corruttela con funzionar! ed amministratori pubblici appartenenti: a) ai Comuni ove sarebbero state erette le centrali biotermiche (Reino e Pignataro Maggiore e Athena Lucana), o) alla Regione Campania - -Assessorato per le Attività Produttive -incaricata (attraverso il suddetto dicastero) di adottare i provvedimenti autorizzatori per la costruzione delle centrali energetiche sul territorio campano e di indire le conferenze di servizio volte a definire i procedimenti amministrativi per la realizzazione.-'delle suddette centrali biotermiche; e) al genio Civile di Caserta, incaricato di esprimere le autorizzazioni antisismiche sui lavori di realizzazione della centrale biotermica di Pignataro Maggiore,- d) altre pubbliche amministrazione interessate territorialmente per l'istruttoria di procedimenti riguardanti imprese a loro riconducibili
GUERRIERO Vincenzo, in qualità di Dirigente del Settore Attività Produttive presso il relativo assessorato regionale, con il ruolo di adottare in generale provvedimenti amministrativi favorevoli alle società riconducibili al Bracciali ed al Tombolino, in particolare - ed a titolo esemplificativo - 1) autorizzando la proroga dei termini per la conclusione dei lavori di realizzazione delle centrali termiche gestite dalle società amministrate dal Tombolino, cosi da impedire alla Regione Campania di introitare le polizze fidejussorie poste a garanzia della tempestività dei lavori; 2) autorizzando la trasformazione delle polizze fideiussorie previste a garanzia della serietà dei lavori di costruzione delle centrali termiche da polizze bancarie in polizze assicurative; 3) partecipando a conferenze di servizi concluse con il diniego di autorizzazioni a realizzare gli impianti energetici emesse nei confronti di società in concorrenza con quelle gestite dal Tombolino; 4) velocizzando l'istruttoria di pratiche da presentare per la proposta di deliberazione alla Giunta Regionale della Campania;
VERAZZO Giovanni e VERAZZO Tommaso con il compito di fungere da intermediari, per conto di Bracciali e di Tombolino, con taluni amministratori del Comune di Pignataro Maggiore, della Provincia di Casetta e con taluni funzionari del Genio Civile di Caserta, si da indurli a ricevere, quale prezzo della loro ..corruzione per il compimento di atti contrari ai doveri di ufficio, somme di danaro;
• -FIORANI Silvia con il ruolo di consulente contabile del gruppo Bracciali, come incaricata di gestire le somme da destinare alle finalità illecite del sodalizio nonché di comministratrice di talune società del "gruppo Bracciali";
ACETI Alessandro con il ruolo di autista e fiduciario di Bracciali Renzo, come tale incaricato di prelevare e di trasportare da San Marino Cove erano state depositate dal Bracciali le provviste economiche costitutite per finalità corruttive) ad alcuni Comuni della Provincia di Caserta le. somme di denaro da destinare a prezzo della corruzione di pubblici funzionar! del Genio Civile di Caserta e di altri funzionar! ed amministratori pubblici;
SCIA Fulvio, SACCO Marina e LUCIA Felice, tutti in qualità di incaricati di pubblico servizio di funzionar! del Dipartimento Regionale istituito presso il competente assessorato per le attività produttive, come tali incaricati di curare e approntare, anche con la loro attività di consulenza, le istruttorie nei procedimenti riguardanti le società gestite dal Tombolino, di rivelare al Tombolino notizie riservate assunte per ragione del loro ufficio ed utili al Tombolino per orientare le s-ue strategie imprenditoriali, di coadiuvare Guerriero Vincenzo nella predisposizione di, decisioni comunque favorevoli alle società del Bracciali, amministrate dal Tombolino.
DI SANTO Eugenio, in qualità di addetto alla segreteria particolare dell'Assessore Regionale alla attività produttive, con il compito di comunicare in modo irrituale (in quanto in violazione dell'art. 38 della legge n. 241 del 1990) notizia riguardanti i nominativi dei funzionar! di volta in volta addetti alle istruttorie pratiche riguardanti le predette società o di componenti di commissione per procedimenti di interesse delle società medesime; di
-salizzare condotte di fissazione e di procacciamento di incontri fra il Bracciali ed il Tombolino con l'assessore regionale alle attività produttive, cosi da facilitare la Canuta dei rapporti politici ed istituzionali di Tombolilo a Bracciali con il suddetto assessore regionale; DI VINCENZO Margherita, con il compito di "avvicinare" - avvalendosi di conoscenze dirette in settori amministrativi funzionali alle finalità del Bracciali e del Tombolino nonché di propri intermediari, appositamente retribuiti - funzionar! pubblici utili alle strategie imprenditoriali del Tombolino, al fine di persuaderli ad adottare atti amministrativi favorevoli al "gruppo Bracciali".
Con il ruolo di promotore e di organizzatore per BRACCIALI e per TOMBOLILLO. Con la circostanza aggravante di avere costituito una associazione per delinquere composta da più di dieci persone.
Reato tuttora permanente, commesso in Caserta, Roma, Napoli dal settembre 2007.

ED ECCO LA FARSA , SE I FATTI NON SONO RELATIVI AL COMUNE DI SANTA MARIA CV , PERCHE' LO HA REVOCATO? BASTAVA UN CONGELAMENTO DELL'INCARICO

Il primo cittadino Giancarlo Giudicianni, a seguito delle notizie diramate questa mattina dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere relative alla centrale per la produzione di energia derivante da biomasse di Pignataro Maggiore e in attesa che le indagini della Magistratura facciano chiarezza sulla vicenda, ha revocato, con effetto immediato, la delega di assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica a Giuseppe Esposito.
L’amministrazione comunale, confidando nel lavoro degli organi inquirenti, esprime tutta la propria solidarietà alla famiglia dell’ex assessore.

“Appena appreso dei provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere a carico di Giuseppe Esposito” – ha affermato il sindaco Giancarlo Giudicianni – “ho ritenuto giusto, nonostante i reati contestati non abbiano nulla a che vedere con la sua attività di delegato di questa amministrazione, d’accordo con la giunta, di revocare il suo incarico di assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica. Intendo, tuttavia, manifestare la mia solidarietà alla famiglia Esposito”.

L'ASSESSORE CON IL VIZIO DEL BIANCHETTO , ECCO I CAPI DI IMPUTAZIONE DI ESPOSITO.


Santa Maria Capua Vetere . L’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Esposito indagato e posto in stato di detenzione carceraria . Nessuno poteva mai immaginare che il tanto decantato assessore , ma “appezzotato”, potesse incorrere in sanzioni penali e quindi essere indagato insieme ad altri personaggi quali appunto l’imprenditore Giovanni Verazzo che dalla sera alla mattina aveva rapporti un po’ con chiunque ed addirittura prometteva soldi in cambio di silenzio. Giuseppe Esposito neo assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Maria Capua Vetere in quota Italia dei valori del pm Tonino Di Pietro aveva addirittura stretto una amicizia con il Verazzo . Falso in atto pubblico , e corruzione non a caso sono quattro i capi di imputazione che interessano il neo assessore insieme a Bracciali Renzo -Tombolino Giampiero - Verazzo Giovanni – Esposito Giuseppe - Stella Marco Pietro - Salvini Alessandro - Verzillo Italo - Fregrosi Gianliuigi -Testa Michele - Pasquariello Mario perché, in concorso tra di loro, agendo Bracciali, Tombolino, Verazzo ed Esposito come istigatori, Bassi, Stella, Salvini come professionisti della STC (società di progettazione incaricata da Tombolino e da Bracciali di eseguire la progettazione), Verzillo e Fregosi come progettisti firmatari dell'edificio tecnologico e delle fondazioni relativi alla costruzione della centrale termica di Pignataro Maggiore, Testa e Pasquariello come funzionari del Genio Civile, inducevano in errore il funzionario del Genio Civile addetto alla ricezione dei depositi {Lavino Biagio) facendogli falsamente attestare la conformità dal progetto alla normativa antisismica prescritta (sancita con Decreto del Ministro per le Infrastrutture del 14 gennaio 2008), essendo stato - in realtà - il progetto realizzato seguendo il parametro della (meno restrittiva) normativa previgente, sancita con Decreto del Ministero per le Infrastrutture del 14 settembre 2005, avvenuto in Caserta il 22 luglio 2003. Sempre loro sono accusati di falso in atto pubblico agendo Bracciali, Tombolino, Verazzo ed Esposito come istigatori, Testa e Pasquariello come autori, alteravano il registro di deposito degli atti progettuali del Genio civile di Caserta fatto pubblico facente fede fino a querela di falso,) cancellando mediante apposizione di "bianchetto" la precedente qualificazione sismica attribuita dall'ufficio di deposito del Gneio Civile in relazione al progetto per la recinzione della centrale termica di Pigna taro Maggiore (conforme al Decreto del Ministro per le Infrastrutture del 14 settembre 2005) e modificandola con altra conforme al Decreto del Ministro per le Infrastratture del 14 gennaio 2008, In Caserta, il 22 luglio 2008 . Ma è contestata anche la corruzione perché, in concorso '.tra loro (il Bracciali come corresponsore della somma di denaro, il Tombolillo .e la Di Vincenzo come autori della trattativa corruttiva, la Fiorani come procacciatrice delle modalità contabili con cui reperire le predette somme oggetto di corruzione, l'Aceti come autista e fiduciario incaricato c/i prelevare le banconote in San Marino e di consegnarle a Verazzo Giovanni, il Verazzo come esecutore della dazione), promettevano - e successivamente tentavano di consegnare - a Testa ed a Pasquariello ('pubblici ufficiali del Genio Civile di Caserta) la somma di euro 100,000 in contanti come prezzo di atti contrari ai doveri di ufficio, consistiti nell'alterare gli atti pubblici di cui ai capi K), i) ed M) . In Caserta, nell'agosto 2003.

ECCO LA RESIDENZA DI UNO DEI BUSINESS -MAN DI CASALE DI PRINCIPE


Operazione Hermes- Spartacus 4: iI legame con cosa nostra e il clan dei casalesi .



Il procedimento appare caratterizzato fra l'altro, dalla capacità di individuare i settori
del riciclaggio su tutto il territorio nazionale, e ben lontano dai luoghi tipici della presenza
mafiosa e/o camorristica, come dimostrano alcuni sequestri, in particolare delle sale bingo fra
cui non possono non ribadirsi quella di Lucca, quella di Cernusco sul Naviglio e finanche
quella presente nel pieno centro di Milano, in viale Zara.
Di assoluto rilievo poi l'intreccio affaristico e societario fra il rappresentante nel settore del gioco e delle scommesse della camorra, Renato GRASSO, e quello di Cosa Nostra Antonio PADOVANI, arrestato alcune settimane fa per 110-416 bis c.p. per il suo stabile rapporto di affari con il clan mafioso dei MADONIA. Anche alcune quote sociali ed attività del Padovani, pertanto, sono state oggetto di sequestro in territorio siciliano (gli atti saranno poi trasmessi alla DDA di Caltanissetta).
Le investigazioni hanno ruotato attorno ad una ampia organizzazione costituita da Renato GRASSO, impegnata a riciclare i soldi di provenienza criminale in tre settori nevralgici dell'economia nazionale,
gioco del bingo;
raccolta delle scommesse sportive ed ippiche;

new slot" ;
attraverso la costituzione di numerose società e ditte individuali, costruite secondo la tecnica delle scatole cinese, facenti tutte riferimento, dietro lo schermo iniziale del prestanome, alla famiglia GRASSO, che ne controllava la politica imprenditoriale, i ricavi e l'assetto sociale. Questo in sintesi, il SISTEMA GRASSO:
• Un numero consistente di società intestate, gestite ed amministrate dai familiari delGRASSO, ed in particolare dai suoi numerosi fratelli, fra cui particolarmente attiviFrancesco e Tullio, oltre al cognato CASO Salvatore.
» Un commercialista, LUCIANO Antonello, addentro a tutti gli affari della famiglia GRASSO, sia relativi al settore dei Bingo che a quelli delle Slot e palesemente a conoscenza dei meccanismi di accordo del GRASSO con la criminalità organizzata, come dimostrano oltre alla gestione unitaria di tutte le società del "gruppo GRASSO", anche le dichiarazioni del collaboratore Mariano MIRANTE
• Un gruppo ristretto di persone fidate a cui demandare i compiti dirigenziali edesecutivi, fra cui oltre ai citati familiari del GRASSO, spiccano la figura di RIGILLOCiro -factotum del capo - ed ESPOSITO Armando, specialmente attivi per l'area diaffari dei Bingo.
• Due prestanome da impegnare nel settore delle sale Bingo e dell'impiego delle slotmachine in territori diversi da quelli campani, come CARRAVIERI Marco eVENDEMINI Salvatore ed i loro più diretti collaboratori del ed. gruppo milanese.
• Rapporti di affari costanti ed integrati con soggetti operanti su alcuni specificiterritori come IOVINE Mario detto rifìfì, PELLEGRINO Vincenzo (e BRUSCIANOMassimiliano) in specifiche zone del casertano (agro aversano, per conto dellafamiglia SCHIAVONE), SURACE Michele, riferimento per la Calabria, e PADOVANI Antonio, contatto per la Sicilia, concorrente esterno nell'associazione mafiosa facente capo alla potente famiglia MADONIA, nonché con la criminalità pugliese attraverso un non ancora identificato capo clan del barese.
• Una interlocuzione privilegiata con LA VENTURA Vincenzo, responsabilenazionale del sindacato dei gestori delle sale Bingo, a sua volta capace di moltipllcarele occasioni di investimento e di rappresentare all'esterno le potenzialità dellastruttura di GRASSO Renato.
• Una rete capillare di incaricati, utilizzati anche come fittizi intestatari, che curavanola gestione del care-business del gruppo GRASSO, ossia la gestione degli apparati daintrattenimento elettronici. Tra questi spiccano evidentemente MADDALENA Gianfranco, ACUNZOGermano, SPOSATO Salvatore, MELFI Giuseppe, DI SARNO Rosario, CRAPETTIGiuseppe, ed altri soggetti.

lunedì 27 aprile 2009

IL BUSINESS ILLECITO ERA DI 32 MILIONI DI EURO A FRONTE DEI 40 CHE GIOCANO GLI ITALIANI.


Casal di Principe. Trentadue milioni di euro in nero. Questo era il giro di denaro che il clan dei casalesi , ma anche dei calabresi e soprattutto personaggi legati a Cosa Nostra gestivano lungo la penisola Italiana. Da Lucca a Cologno Monzese passando per Cremona , da Cassino, a Sant’arpino, da Teverola a Ferentino, da Padova a Brescia passando anche per Cernusco sul Naviglio, c’è ne era per tutti i gusti. Trentadue milioni di euro dei quaranta che gli italiani giocano normalmente all’anno . Truffando anche il monopolio. Si perché l’organo istituzionale ne incassa soltanto otto . Un vero e proprio nuovo pozzo di san patrizio per il clna che riciclavano il denaro proveniente da estorsione e quant’altro e lo ripulivano chiedendo autorizzazioni per il gioco delle scommesse . Una Holding Finanziaria illecita che gestiva altre società che attraverso il metodo matrioska o scatole cinesi. Tutti si sentivano imprenditori di se stessi con altri personaggi invece formavano il gruppo imprenditoriale illecito che fruttava il denaro che serviva al reintegro delle attività illecite . La betting 2000 la società che gestiva tali scomesse è la conferma che il clan era in contatto diretto con le istituzioni . Ieri c’era tutto il gotha dei servizi segreti della guardia di finanza il Gico e lo Scico che insieme alla Dda di Napoli hanno smascherato il giro di denaro riciclato. A coordinare le indagini è stato il sostituto procuratore della repubblica presso la procura di Napoli Cafiero De raho titolare di una inchiesta storica al clan dei casalesi il processo Spartacus che insieme al procuratore capo della repubblica Giandomenico Lepore e gli ufficiali della Guardia di finanza del Gico e dello scinco coordinati dal generale di Brigata Giovanni Mainolfi, hanno illustrato i termini dell’operazine . Erano presenti anche il colonnello Umberto Sirico del servizio centrale, il colonnello Saverio Baldassarre e il colonnello del nucleo regionale di Napoli Antonio Quintavalle cecere che è stato colui che ha coordinato tutte le indagini con la procura della repubblica di Napoli, insieme al maggiore Falchetti. Un duro colpo al clan dei casalesi che comunque non ha retto alle indagini che si sono eseguite in lungo ed in largo. Le sale bingo , ma anche le slot machine e le scommese presso il Betting 2000 erano in continua ascesa e fruttavano giornalmente centinaia di migliaia di euro al mese , se si considera che ogni macchinetta della slot machine che veniva immesse sul territorio dal gruppo di Renato Grasso a grazie all’interessamento di due personaggi del clan dei casalesi Mario Iovine e Vincenzo Pellegrino incassava la bellezza di 250 euro in nero al giorno . In sostanza vi erano macchinette che invece di essere collegate con appositi modem al monopolio , queste venivano depistate attraverso un sistema informatico nei computer di alcuni gestori che controllavano le giocate . Era questo il sistema sofisticato messo a punito dalla più grande coalizione criminale che controllava il gioco nelle sale Bingo dove erano ubicate le slot machine e videopoker . Un sistema che ha fruttato tanto denaro tanto da far entrare soltanto una minima parte nelle casse dello stato. A Questo ci aveva pensato il Renato grasso tuttora laitante che aveva un vera e propria organizzazione che permetteva di controllare tutto il territorio .

Duro Colpo alla Camorra Spa nella regione campania da parte dei Gico e Dda Napoli


Casal di Principe“Abbiamo dato un duro colpo alla camorra imprenditrice che agisce nella regione campania” il sostituto protutore della repubblica della repubblica di Napoli della direzione distrettuale antimafia di Napoli Cafiero De Raho è tornato in prima linea per eseguire quello che è il secondo progetto relativo alla industrializzazione e all’imprenditoriale della camorra Spa che agisce sempre in maniera capillare . Ieri Cafiero De Raho ha continuato la sua attività sul clan dei Casalesi dopo che aveva iniziato il progetto Spartacus Tre. Non c’è dubbio la camorra Spa aveva messo le ali per volare , ma a rompere l’equilibrio sono stati gli inquirenti e i magistrati fra cui anche Cesare Siringano. Qualche giorno fa il professor Luigi di Santo ordinario presso l’università di Cassino , considerato uno dei maggiori studiosi campani del fenomeno camorristica ha affermato “La Camorra, così come la Mafia, è una associazione a delinquere formata da un numero relativamente basso di adepti veri e propri. Ridurla, dunque, a un fenomeno criminale organizzato è una semplificazione che non regge la realtà dei fatti. L’elemento cardine, invece, dovrebbe essere ricercato nel blocco sociale a cui fa riferimento o che, in mancanza dello stesso, concorre a promuovere in determinate circostanze storiche ed economiche. Fateci caso: ogni qual volta che questo blocco sociale è stato individuato, o sono state opportunamente create le condizioni per formarlo, cessano i delitti eclatanti e le stragi e si ritorna a una silenziosità camorrista che la condizione ideale per lucrare affari e drenare denaro in quantità industriali.” Un pensiero che conferma come la direzione distrettuale antimafia con gli Ufficiali delle Fiamme Gialle hanno lavorato in stretto contatto affinché si potesse giungere al capo Renato Grasso di Napoli il quale già era un personaggio conosciuto dagli inquirenti perché operava nella zona flegrea e da lì si è spinto a creare e quindi formare quel fitto legame con tutti i capo zona fra cui anche Mario Iovine e Vincenzo Pellegrino che insieme a Salvatore Iovine , Luigi Ferraro , Luigi Di Serio , ed Massimiliano brusciano che erano comunque i loro referenti per la camorra spa.

GICO, SCICO E DDA DI NAPOLI INCHIODANO LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA


CAMORRA: CONTROLLAVANO SALE BINGO E IMPRESE PER SCOMMESSE SPORTIVE. OLTRE 30 ARRESTI E SEQUESTRI PER 150 MILIONI DI EURO ESEGUITI IN TUTTA ITALIA DALLA GUARDIA DI FINANZA.
Da questa notte 500 Fiamme Gialle del G.I.C.O. di Napoli e dello S.C.I.C.O. stanno eseguendo oltre 30 arresti disposti dalla D.D.A. del capoluogo campano. Colpiti camorristi, mafiosi e imprenditori collusi e sequestrati in 13 città d’Italia beni e valori per oltre 150 milioni di euro. I reati contestati vanno dall'associazione di tipo mafioso, all'estorsione, alla truffa allo Stato, al riciclaggio di denaro sporco, alla corruzione di pubblici ufficiali.
La Guardia di Finanza ha potuto così disarticolare un’organizzazione criminale che controllava imprese nel settore dei giochi pubblici, come il bingo e la raccolta di scommesse sportive ed ippiche, individuando in tre anni di indagini 87 responsabili.
Ulteriori dettagli sull’operazione della Guardia di Finanza saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta, in data odierna, presso la Procura della Repubblica di Napoli.

criminalità organizzata c'è l'operazione della guardia di finanza

E'IN CORSO DALLE PRIME DELLA MATTINATA UNA OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA E PIU' PRECISAMANTE DEL NUCLEO REGIONALE DI NAPOLI , CONTRO LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA . I PARTICOLARI SARANNO RESI NOTI NEL POMERIGGIO DOPO UNA CONFERENZA STAMPA ESEGUITA NELLA GIORNATA .

L'ingegnere Di Tommaso non firma il permesso per costrire e il consigliere Rauso presenta un esposto

La aspettative che si erano create nella Città in merito all’azione risolutrice che questa Amministrazione Comunale aveva annunciato nei confronti della problematica connessa alla costruzione del centro commerciale nell’ex tabacchificio, sono state completamente disattese.
Le dichiarazioni che sono apparse sui mezzi di informazioni circa il favorevole approccio da parte della maggioranza verso il problema ed il successivo rilascio del permesso a costruire, sono certamente il frutto di un’ opera di fraudolento convincimento tesa a far mutare opinione a coloro i quali un anno fa hanno votato, all’unanimità, quella proposta di deliberazione che fu approvata dal Consiglio Comunale e che diede chiari indirizzi alla Giunta ed all’UTC in merito alla volontà politica di non realizzare alcun centro commerciale nella nostra città.
E’ superfluo dire che il mancato soddisfacimento di questa richiesta, avallata da gran parte della città, comporterebbe gravi ripercussioni sulla credibilità, peraltro abbondantemente minata, della maggioranza che, fu scelta dal popolo per “svoltare pagina” e per ridare alla Città di Santa Maria Capua Vetere la dignità di un grande centro politico, economico e culturale.
Dopo aver aspettato, fin troppo, che questa azione di rinnovamento diventasse incisiva e reale, insieme ad altre persone oneste, ci siamo convinti che non era l’intento di questo gruppo politico fare gli interessi della città, ma quello di favorire i soliti speculatori che,da anni , imperversano in Santa Maria e, fidando sulla possibilità di potersi “comprare tutti” continuano a credere di fare quel che vogliono di questa Città.
Da mesi ho abbracciato, insieme a pochi altri “veri uomini e sammaritani” la causa del coinvolgimento delle coscienze pulite in questa estrema battaglia contro il “malaffare” pagando un prezzo personale molto alto.
Oggi, finalmente, sto assistendo a prese di posizioni, anche se piuttosto tardive di gruppi politici e di associazioni che vorrebbero prendersi la paternità di questa azione che ho impavidamente intrapreso da più di anno insieme a pochi altri. Oggi, finalmente, si stanno convincendo che l’unica soluzione utile per la Città e per la sua popolazione è quella di mandare a casa questa Amministrazione.
Questa presa di posizione , spero, potrà far si che si accendano i riflettori della “Giustizia” sulle tante irregolarità che si sono registrate nella conduzione amministrativa della città e che si raggiunga lo scopo di allontanare da Santa Maria gli avvoltoi che,con sagacia e con la forza del danaro e dell’intimidazione, hanno dilaniato negli ultimi quindici anni, il suo tessuto sociale, economico, morale e politico.
Uniamoci tutti. senza divisioni politiche ed ideologiche, perché si faccia il bene di Santa Maria Capua Vetere ed, una volta per sempre, smettiamola di essere “terra di conquista” e ritorniamo ad essere protagonisti della nostra vita come lo siamo stati in passato. “non facciamoci comprare”!!!!
Il rilascio del permesso a costruire per la realizzazione di nove strutture commerciali nell’ex Tabacchificio è una chiara violazione della Legge e io proporrò l’allegata nota a tutte le autorità al fine di impedire quest’ennesimo disastro per la nostra città.
Se riuscissero a raggiungere lo scopo di realizzare il centro commerciale nell’ex tabacchificio, saranno legittimati ad autorizzare, subito dopo, le speculazioni nell’ex ITALTEL e nell’ex Mulino Parisi ed in tante altre aree che già sono state individuate ed acquistate dagli speculatori per il raggiungimento dei loro loschi interessi.
Gaetano Rauso

Nota che sarà protocollata lunedì presso il Comune di Santa Maria ed inviata a tutte le Autorità.
All’ing. Roberto Di Tommaso
Dirigente Settore Tecnico
Comune di S. Maria C.V.

Al Sindaco del Comune di
S. Maria C.V. dott. Giudicianni

All’ing. Antonio Ruberto
Funzionario Tecnico
Comune di S. Maria C.V.

e p.c. All’Ecc.mo Prefetto di Caserta

“ “ Alla Procuratore Capo della
Repubblica di S. Maria C.V.

“ “ Al Procura Regionale della Corte
dei Conti -Via Fuorigrotta - Napoli

Oggetto: istanza di Autotutela per l’annullamento del Permesso a Costruire n° 55 del 14.4.2009 rilasciato alla ditta per l’edificazione di un Centro Commerciale

Il sottoscritto Gaetano Rauso in qualità di Consigliere Comunale, venuto a conoscenza del rilascio del Permesso a Costruire n° 55 del 14.04.2009 per la costruzione contemporanea di 9 complessi commerciale formanti una cittadella commerciale nell’are dismessa dell’ex-Tabacchificio chiede che le SS.LL. per le specifiche competenze annullino il Permesso a costruire rilasciato per le seguenti motivazioni:
1) il Permesso è stato rilasciato da un soggetto incompetente, Ing. Antonio Ruberto, in quanto quest’ultimo è un funzionario titolare di posizione organizzativa, invece negli enti locali come chiaramente previsto dal D.Lgs. 267/00, il rilascio di provvedimenti amm.vi che incidono nella sfera giuridica dei destinatari ed impegnano esternamente l’amministrazione competono esclusivamente ai Dirigenti – art. 107 del D.lgs 267/2000 – come ribadito più volte dal Tribunali Amm.vi Regionali (solo nei comuni sprovvisti di dirigenza le concessioni edilizie possono essere firmati da funzionari nominati responsabili dell’ufficio tecnico) . Quindi il Permesso a Costruire doveva essere firmato dal Dirigente all’uopo nominato Ing. Di Tommaso che ai sensi dell’art. 107 del citato decreto ha fra i suoi compiti l’emanazione di “ provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni o concessioni edilizie”. Lo statuto del Comune di S. Maria C.V. prevede all’art. 38 punto j) che il Comune è “…..organizzato in uffici e servizi in strutture omogenee facenti capo ad un unico Dirigente ……..”
2) il Permesso a costruire rilasciato viola quanto previsto dalle vigenti norme tecniche di attuazione del P.R.G. in quanto l’art. 24 prevede : “le zone commerciali, indicate con apposita simbologia nel piano, sono riservate esclusivamente ad attrezzature mercantili pubbliche nonché a insediamenti commerciali al dettaglio pubblico o privato e alla grande distribuzione, autorizzabili son singola concessione (oggi permesso a costruire), per superficie inferiore a mq. 8000, per superfici maggiori è obbligatorio il preventivo piano urbanistico esecutivo” . L’area in questione ha una superficie complessiva maggiore di 100.000 mq e, pertanto, deve essere redatto un piano particolareggiato completo di tutti gli elaborati necessari e pareri previsti per legge ed approvato nel rispetto delle vigenti leggi urbanistiche;
3) il Permesso a Costruire rilasciato consente l’edificazione di nove immobili commerciali (senza il rilascio della licenza commerciale) con una superficie coperta di mq. 28.531 e con una volumetrica complessiva di mc.195.730. In considerazione che l’intervento secondo il SIAD (ampiamente contestato) non credo sia possibile, dato che si tratta di immobili per la media distribuzione e, quindi, dovevano di fatto rilasciarsi nove permessi a costruire, solo dopo l’avvenuta approvazione di un piano esecutivo (come previsto dal P.R.G. vigente) e non con il rilascio di un semplice permesso. Alla luce del rilascio del Permesso a Costruire si è chiaramente delineato, senza dubbi alcuni, il chiaro disegno di realizzazione di una cittadella commerciale che rientra nella tipologia della “grande distribuzione”. Nove complessi commerciali uno vicino all’altro, di fatto, si configurano come una grande distribuzione di vendita. Pertanto il carico urbanistico che graverà su tale comprensorio sarà di notevole entità ed è palese che si è di fronte ad un insediamento che per volumi e superfici non può essere realizzato in quella zona della città. Tale intervento complessivo non è consentito dalla programmazione Regionale per il Commercio (è facile desumerne i motivi) ved. delibera di G.R. 2104/02 che per la nostra area prevede solo 7.000 mq. di attività (disponibilità già esaurita).
4) il Permesso a Costruire è stato rilasciato pur sapendo che non ottempera a quanto previsto dall’art. 14 della L.R. 1/00 che prevede: “ la localizzazione deve essere compatibile con l’assetto della viabilità e con i flussi di traffico e devono essere adeguatamente attrezzate le reti infrastrutturali esistenti e di progetto valutando tutti i fenomeni di gravitazione esistenti sull’area” è a conoscenza di tutti che le modifiche viarie apportate in questi giorni dall’A.C. alla viabilità della zona hanno determinato una congestione dell’intera area come alla ribalta delle cronache locali ed a conoscenza di tutti. Di fatto lo svincolo autostradale che doveva consentire ai sammaritani un rapido accesso all’A1 ed ai turisti, agli operatori del diritto ed agli universitari un rapido ingresso alla città, diventerà l’accesso esclusivo del centro commerciale (soldi pubblici buttati per la realizzazione dello svincolo).
Per tutte le motivazioni suddette da cui chiaramente si ravvisa l’incompetenza di chi ha firmato il provvedimento nonché palesi violazioni di legge ed eccesso di potere, si chiede alle SS.LL. di voler proceder in AUTOTUTELA ad annullare il Permesso a Costruire n° 55 del 14.04.2009 rilasciato alla ditta fim Project srl per l’edificazione di nove strutture commerciali nell’area dismessa dell’ex-Tabacchificio. Il provvedimento che si chiede alle SS.LL. è giustamente motivato in ordine alla prevalenza dell’interesse pubblico specifico e concreto su quello antagonista dell’imprenditore che deve realizzare la cittadella commerciale a discapito dei legittimi interessi dei Cittadini di S. Maria C. V. .
Le SS.LL. a cui la presente è inviata per conoscenza, se ravvedano, aspetti di loro competenza sono pregati di intervenire al fine di evitare un ulteriore scempio per la vecchia Città del Foro.

Il Consigliere Comunale Gaetano Rauso

domenica 26 aprile 2009

CIRCOLO VILLANI , ADESSO ANCHE I RAGAZZI E GLI ALLIEVI DELLA SOCIETA' RIESCONO AD OTTENERE SUCCESSI




Allievi del circolo Villani ancora vittorioso nel campionato regionale di pallanuoto. ma la soocietà non finisce di stupire. Una grande partecipazione è stata riservata ad una gara che si è disputata qualche giorno fa a Battipaglia dove 60 mini atleti hano partecipato con presenza massiccia ad una delle classiche giovanili che si sono disputate nella piscina salernitana . Ancora una volta la società san prischese ha lanciato un serio e particolare messaggio sportivo a tutta le comunità nei ditorni di santa Maria Capua vetere, perchè fare dello sport e più precisamante pallanuoto e nuoto contribuisce alla sana crescita della persiona e dei giovani . E' inutile affermare , anche se lo dichiariamo da sempre la Villani pallanuoto il prossimo anno se i risultati del girone di nadta saranno confermati , disputerà il campionato di serie B maschile.

OMAGGIO A S.E. MONS. PIETRO FARINA NUOVO VESCOVO DI CASERTA


Carissimi fratelli e sorelle,
"La divina provvidenza con un disegno misterioso, dopo dieci anni trascorsi alla guida della Chiesa di Dio che è in Alife, mi ha riportato, come vescovo, in mezzo a voi, a cui mi legano vincoli di fede e di tradizione umana. Lasciare la mia attuale Diocesi che tanto mi ha aiutato a maturare nelle cose di Dio e nella conoscenza del cuore dell’uomo, mi fa soffrire molto. L’unica certezza che allevia questa mia sofferenza è che quanto è stato realizzato di bene non andrà certamente perduto e, per vie misteriose, contribuirà all’edificazione del Regno di Dio. Sento tutto il peso di questa grande responsabilità, che accetto di portare ponendo la mia fiducia nell’aiuto fedele del Signore e nella certezza della vostra amicizia. La comune origine sarà un motivo in più per rendere la nostra Chiesa sempre più bella, più generosa nel dire il suo “si” al progetto di Dio su di essa, come la Vergine Maria, nostra Madre, tanto venerata dal nostro popolo. A voi porterò in dote quanto ho maturato in questi dieci anni e la mia totale disponibilità al lavoro apostolico che mi viene chiesto da Gesù, Buon Pastore, in favore della Chiesa che è in Caserta. A tutti, al nostro caro vescovo Nogaro, ai sacerdoti, ai diaconi,ai religiosi, alle religiose, alle associazioni e a tutto il Popolo di Dio, un affettuoso abbraccio ed ogni benedizione."
Piedimonte Matese
+Pietro Farina Vescovo

Il mio profondo rispetto che ho nei confronti del nuovo Vescovo di Caserta travalica ogni pensiero sia intellettuale che cattolico . La sua nomina succeduta a S. E. Raffale Nogaro, che mi ha battezzato ben due figli miei, giunge in un momento particolare perché mi fa rivivere una mia giovinezza di trenta anni fa e forse anche quaranta , quando era Vicario al Seminario vescovile di Caserta. E’ stato il testimonial dei momenti di famiglia belli, ma anche di episodi che hanno segnato la mia vita fin da adolescente perché quando mio padre finì nel 1971, all’epoca Don Pietro è stato il mio professore di religione alla scuola media Vanvitelli di Caserta che aveva sede nel palazzo Reale di Caserta . Ma soprattutto è stato “il faro” di una Caserta che negli anni novanta ha in ogni caso cambiato il suo aspetto istituzionale senza perdere quel rispetto per le famiglie che vivono e che hanno vissuto negli anni addietro . Monsignor Pietro Farina è anche un testimone di Dio e della Chiesa di come i ragazzi e i giovani di quell’epoca sono stati educati, attraverso la frequentazione nel seminario vescovile nel tempo libero.
E’ un grande ritorno per una Caserta che ha bisogno di dignità morale e cattolica.

Judo . Campionati europei i casertani soltanto quinti.

Italia bella e sfortunata ai Campionati d’Europa di judo che si concludono oggi allo Sport Palace di Tbilisi. Due quinti posti, quelli conquistati dai casertani Elio Verde nei 60 kg e Francesco Faraldo nei 66 kg, costituiscono un risultato brillante, ma non è facile da digerire l’uscita di scena prematura di Elena Moretti nei 48 kg, Camilla Magnolfi nei 52 kg e Giulia Quintavalle nei 57 kg. Il morale azzurro è stato tenuto alto dalle prove offerte dai due judokas originari di Aversa, e cioè Elio Verde e Francesco Faraldo, giunti ad un passo dal podio. Nei 60 kg Elio Verde, sconfitto in semifinale dal russo Galstyan, la sfida per il bronzo se l’è giocata con l'austriaco Paischer, argento a Pechino e soltanto uno yuko ha fatto la differenza a favore del vincitore. Francesco Faraldo dal canto suo, fallito l’assalto alla finale con il polacco Kowalski, ha perso il bronzo ad opera del lituano Kozlovs, che gli ha fatto ippon a 45” dal termine.

sabato 25 aprile 2009

Santa Maria Capua Vetere . La maggioranza perde pezzi perchè non vogliono alzare soltanto la mano


Santa Maria Capua Vetere . Guai in vista per l’approvazione del Bilancio. La maggioranza non ha i numeri per poterlo approvare. Tre persone, o meglio tre consiglieri comunali dell’assise di Santa Maria Capua Vetere che non si inchinano alla attuale maggioranza mettono in serio pericolo la credibilità del consiglio comunale , ma anche del programma politico già prefissato dal sindaco e dagli attuali rappresentanti del partito democratico e dei partiti che sono nella coalizione. Enrico Monaco , Emilia Borgia e Maria Limardi sono oggi consiglieri comunali che non devono dire si a nessuno . I primi due si sono dichiarati indipendenti ma ognuno di loro viaggia per la sua strada . Maria Limardi invece in quota socialista anche lei si è allontana e si è dichiarata indipendente, ma qualche lingua biforcuta addirittura ha asserito che la donna possa transitare in Campania in positivo , ma c’è da vedere . In sostanza l’attuale maggioranza oggi è composta da 15 consiglieri e non da 18 , poiché i tre potrebbero anche non essere d’accordo su alcuni punti . Ma ciò non da la possibilità di far credere a qualcuno che la loro indipendenza possa essere legata a qualche ribaltone del ribaltone perché all’opposizione almeno due di loro non andranno mai. Enrico Monaco e Emilia Borgia saranno in ogni caso l’ago della bilancia in assise per consentire l’approvazione di punti all’ordine del giorno. A far scattare l’indipendenza di Enrico Monaco, ma anche di Maria Limardi sono state le nomine dei revisori dei conti mentre per Emilia Borgia, che si è già dichiarata indipendente appena entrata in consigliere per la surroga del consigliere Nicola Leone nominato poi vicesindaco, la sua posizione rimane neutrale , ma attenta . Insomma sui nomi dei revisori dei conti si è aperto un contraddittorio politico anche perché, molti consiglieri comunali all’interno della maggioranza, non hanno gradito la nomina che è stata votata da molte persone . Tutto questo quando un partito come il partito democratico si è spaccato , ma per molti rimane addirittura , questo secondo voci, un organo che cerca di fare qualcosa , ma secondo i cittadini rimane un partito senza spina dorsale . Il buon Dottore Troianiello cerca di trovare una intesa, ma di congresso neanche l’ombra.

Santa Maria Capua Vetere . Manca barella, paziente rischia la vita.

Santa Maria Capua Vetere. Prima il ragazzo al pronto soccorso , adesso chi viene operato rischia anche per trovare una barella .Qualche giorno fa avevamo lanciato un campanello d’allarme per l’ospedale San Giuseppe e Melorio di Santa Maria Capua Vetere, poiché il nosocomio rischiava di essere bersagliato di episodi di malasanità perché lasciato in balia delle onde e senza riconoscere ciò che effettivamente può rappresentare per la sanità regionale. L’episodio accaduto fuori la sala operatoria del nosocomio sammaritano rappresenta ancora una volta come ci sia un certo lassismo dovuto anche a risposte non tanto esaustive del personale che continua una battaglia per tenere sempre alto il nome dell’ospedale che gestisce una utenza di quasi 70mila abitanti nel distretto di Santa Maria Capua Vetere . Ma veniamo al dunque . Un paziente di cui non sveleremo il nome per privacy è stato operato d’urgenza presso il nosocomio sammaritano . L’intervento che era riuscito alla perfezione, poteva costare caro sia all’equipe medica dell’ospedale che al medico che lo aveva operato . Dopo l’operazione, però , il paziente doveva essere adagiato su una barella e trasportato nella stanza doveva era stato appoggiato nell’ospedale san Giuseppe e Melorio , ma all’atto in cui si doveva procedere a tale adempimento , non vi era ne la barella ne il dipendente che doveva trasportare il paziente che aveva avuto l’intervento. Qualche minuto in piu’ e il paziente poteva incorrere in una infezione respiratoria che poteva giocare qualche brutto scherzo essendo ancora sotto cura dopo l’intervento . Insomma ,l’episodio accaduto ieri e quello consumato al pronto soccorso qualche giorno prima confermano i sintomi di un ospedale che sta perdendo credibilità senza che nessuno possa controllarlo . Ciò non fosse successo se ai dipendenti e ai medici che hanno sempre lavorato sodo per stabilizzare quella credibilità professionale, si fosse data un minimo di sensibilità ai problemi che attanagliano il nosocomio sammaritano. Anche se sembra che la chiusura sia stata scongiurata con degli interventi del sindaco Giancarlo Giudicianni e del consigliere regionale Giuseppe Stellato. Ciò poteva essere scongiurato qualora il consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere avrebbe messo in discussione l’ubicazione del dea di secondo livello all’interno dell’ex tabacchificio. Invece oggi nel plesso che sta per essere abbattuto verranno ubicati padiglioni di alimentari, di scarpe, vestiario, ma addirittura sarà, come voci abbastanza insistenti si sentono in giro, anche la sede del Bingo ubicata all’interno del plesso di via Galatina.

giovedì 23 aprile 2009

In ricordo di Michela Grimaldi la giovane farmacista di Aversa

E' ancora vivo il ricordo della ragazza tragicamente scoparsa in un incidente d'auto la sera del 28 marzo 2009 a santa Maria Capua Vetere . Per Michela Grimaldi è giunto anche un messaggio che vale pena pubblicare. Vedi anche lancio del 29 marzo 2009.
Una vita spezzata ed una famiglia distrutta,questo il tragico resoconto dell'errore umano di chi,non curante della vita alla guida di un veicolo,ha spazzato via in un attimo tutti i sogni di una ragazza di appena 27 anni,piena di vita e di speranze,cresciuta senza un papà,che da sola aveva compiuto tutti i passi della propria vita,fino al momento solo per lei fatale in cui lo schianto l'ha portata via.Michela era una ragazza semplice,gioiosa,con un cuore grande,sempre pronta ad aiutare gli altri,sempre pronta a donare e a spendere una parola in favore di chi ne aveva più bisogno!La tua allegria e la dolce ingenuità dei tuoi "occhi da bambina"che si meravigliavano per ogni piccola novità le porterò sempre con me! Resterai sempre nel mio cuore ed in quello di coloro che ti hanno conosciuta,un così bel fiore non doveva esser sradicato prima che sbocciasse!un giorno ci riincontreremo e continueremo a ridere e scherzare di nuovo tutti insiemeNon ti dico addio ma solo ciao
Ti voglio bene

Santa Maria Capua Vetere . Li Virilassi c'è l'inaugurazione piogia permettendo


L’assessore allo Sport, al Commercio e ai Gemellaggi del Comune de L’Aquila sarà l’ospite d’onore dell’inaugurazione del Parco Urbano “Li Virilassi”, che si terrà domani 24 aprile, con inizio alle ore 10, in via Dei Romani.
L’amministrazione comunale del capoluogo abruzzese, in segno di riconoscenza dell’impegno che l’Ente sammaritano ha profuso nell’organizzazione di questo evento quale occasione di solidarietà per le popolazioni terremotate ha, infatti, voluto essere presente al taglio del nastro.
Nel corso della manifestazione, grazie alla collaborazione con le associazioni cittadine, l’Avis, il Cif e la Protezione civile, le scuole di ogni ordine e grado, tutte le forze politiche e i cittadini, verranno raccolti fondi e generi di necessità per le popolazioni terremotate. Il vescovo Mons. Bruno Schettino taglierà il nastro insieme al sindaco e benedirà tutta la cittadinanza.
Tantissime le attività organizzate per questo importante evento: tornei di calcetto tra gli alunni delle scuole medie di Santa Maria Capua Vetere, animazione per bambini con musica e balli, teatrino delle marionette, stand per la vendita di prodotti realizzati dagli istituti scolastici della città e dal Cif, il cui ricavato verrà devoluto all’Abruzzo, dimostrazione della Protezione civile, esibizione della banda musicale della “Mazzocchi”, sfilata in costume d’epoca dei ragazzi della “Principe di Piemonte”, punti di distribuzione gratuita di caffè, bibite, zucchero filato e gelati, partita di calcetto per beneficenza tra politici, dirigenti e dipendenti comunali. Si sfideranno, infatti, in ricordo di storiche categorie di gladiatori dell’Antica Roma, la squadra dei “Murmillones”, composta da Alfonso Salzillo, Agostino Sorà, Vincenzo Motta, Salvatore Mastroianni, Nicola Leone, Renato Delle Femmine, Luigi Lucarelli e Nando Cimino, e quella degli “Oplomachi”, la cui formazione titolare è costituita da Giancarlo Giudicianni, Arturo D’Addio, Danilo Feola, Armando De Luca, Gino Maio, Bruno Graziano, Martino Valiante, Giovanni Onza, Monica Bonavolontà e Gaetano Pagano.
Hanno partecipato alle iniziative di solidarietà, offrendo gratuitamente il proprio contributo, Caffè Cerrone, Coca Cola di Marcianise, Pompe Funebri Ferrara e Dorelli, Paletta d’oro.

Santa Maria Capua Vetere al professor Forte il puc

Approvata la convenzione di incarico al professore Francesco Forte per l’aggiornamento e il completamento del Piano Urbanistico comunale, Santa Maria Capua Vetere affronta una svolta epocale. La giunta ha deliberato questa mattina l’atto che predispone la redazione del Puc da parte del professore ordinario di Urbanistica dell’Ateneo Federico II di Napoli. Il professionista si occuperà quindi della progettazione della variante generale del vigente Prg, del documento di indirizzo per la pianificazione urbanistica da sottoporre al Consiglio comunale, nonché dell’assistenza all’Ente fino alla definitiva approvazione del nuovo strumento urbanistico. Dopo la definizione della perimetrazione e della normativa tecnica di salvaguardia del centro storico e individuate le zone di patrimonio edilizio esistente da recuperare attraverso Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale, il Puc verrà predisposto per fasi: la prima fase consisterà nella specificazione degli “Indirizzi programmatici” da parte della giunta con eventuale ratifica da parte del Consiglio comunale e nella redazione della relazione programmatica; la seconda nella elaborazione del progetto preliminare del Puc, della bozza di Regolamento Urbanistico ed Edilizio e della bozza di Rapporto Ambientale esito di Vas; la terza nella redazione del progetto definitivo. L’amministrazione comunale, al fine di rendere partecipi tutte le categorie sindacali, le associazioni, le istituzioni e gli operatori ha previsto lo svolgimento di una serie di audizioni preventive che consentiranno di delineare temi obiettivo e indirizzi. Il sindaco, inoltre, insedierà un apposito ufficio di piano che provveda alla redazione degli atti relativi alla salvaguardia del centro storico, al recupero urbanistico ed edilizio con riferimento agli insediamenti abusivi, all’aggiornamento della cartografia esistente, all’inventario e localizzazione delle strutture ricettive e turistiche, alla perimetrazione del centro storico, del centro abitato e del centro edificato e alla individuazione di beni e suoli del patrimonio comunale. “L’approvazione della convenzione per la redazione del Puc” – ha detto il primo cittadino Giancarlo Giudicianni – “rappresenta un’importante svolta per la città. Nel pieno rispetto del programma elettorale, al fine di tutelare il patrimonio urbanistico di Santa Maria Capua Vetere e rilanciare lo sviluppo economico del nostro territorio, questa amministrazione ha deciso di procedere all’aggiornamento e al completamento del Piano Urbanistico comunale. Verrà, inoltre, specificamente richiesto al professore Forte di risolvere l’annosa questione relativa a Campo Sorbo. Nuovi e importanti prospettive si aprono per la città, anche grazie all’apertura del Parco Urbano “Li Virilassi” che ha consentito la riqualificazione di una vasta area e la creazione di uno spazio dedicato alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi. Un polmone verde per Santa Maria Capua Vetere dove trascorrere spensierate ore all’aperto.

mercoledì 22 aprile 2009

Arresti a santa Maria Capua Vetere





Tre arresti effettuati da reparti dipendenti
dalla Compagnia CC di Santa Maria Capua Vetere.

Tra la serata di ieri ed il pomeriggio odierno i reparti dipendenti hanno effettuato i seguenti arresti:
In San Prisco (ce), nel corso di un servizio antidroga effettuato nella serata di ieri, arrestato dai carabinieri della locale stazione il 23enne e.c. per detenzione ai fini di spaccio digr. 20 di hashish.
all’atto del controllo, il predetto ha tentato di disfarsi dello stupefacente, ma e’ stato prontamente bloccato dagli operanti, che hanno recuperato la droga.
dopo le formalita’ di rito, l’arrestato e’ stato associato alla casa circondariale di santa maria capua vetere.
Nel pomeriggio odierno,invece, i carabinieri della stazione di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla corte d’appello di napoli – sezione penale per i minorenni nei confronti di m.p., 16enne di aversa.
il provvedimento restrittivo e’ stato emesso a seguito dell’allontanamento del minore dalla comunità “angiulli” di questo centro ove si trovava affidato poiche’ ritenuto responsabile di “rapina aggravata in concorso” commessa in data 15 aprile 2008 in trentola ducenta (ce).
il minore e’ stato collocato all’istituto penale minorile di napoli-nisida a disposizione dell’auotita’ giudiziaria.
Nel pomeriggio odierno, in San Prisco (ce), a seguito di un controllo presso un capannone in aperta campagna segnalato quale luogo d’assemblaggio di veicoli con ricambi di mezzi rubati nonché come deposito per occultare veicoli rubati, e’ stato sottoposto a fermo di p.g. dai carabinieri del nucleo operativo per il reato di “ricettazione” il 40enne pregiudicato Carmine Iorio , residente a Santa Maria Capua Vetere – rione i.a.c.p.
Nel corso del controllo gli operanti hanno rinvenuto all’interno dell’area un veicolo furgonato, risultato essere oggetto di furto commesso in ruviano (ce) presso un deposito edile in data 3 marzo u.s.
il fermato, gia’ gravato da precedenti specifici, dopo le formalita’ di rito e’ stato associato alla casa circondariale di santa maria capua vetere.

Esclusivo. Operazione Crash Ghost, prosciolto avvocato sammaritano Michele Pugliese

Crash ghost ,C’è l’unico prosciolto in sede di istruttoria . L’avvocato samaritano Michele Pugliese addirittura era stato posto in stato di detenzione domiciliare. Ieri la notizia ha trovato fondamento nel provvedimento di chiusura indagine dove il suo nome non è comparso. Le sue dichiarazioni davanti al gup e al pm sono state abbastamza esaustive tali da non farlo inserire nei 41 indagati a cui è stato notificato l’avviso . A Michele Pugliese assistito dagli avvocati Gianluca Giordano e Renato Jappelli era stato notificato la truffa e il falso , ma lui come ha dichiarato non si è mai recato all’Ufficio del Giudice di pace di Caserta il giorno incriminato , era a scuola perché insegnava presso un istituto. Ma ci sono anche altri dieci indagati che sono fra i capi di imputazione del decreto emesso dalla procura e notificato nei giorni scorsi . In questo marasma , sia ben chiaro , sono capitati in buona fede uffici della pubblica amministrazione che hanno avallato le sentenza dei falsi incidenti regolarizzandoli con il pagamento dell’imposta. Quindi si conferma ancora una volta che l’indagine giudiziaria iniziale era rivolta a 50 persone indiziate di delitto di truffa e falso senza considerare i giudici di pace di Caserta che sono ancora sotto osservazione. I nomi e gli intrecci sono venuti alla luce dall’attività d’indagine espletata, ed in particolare dalle perquisizioni eseguite in data 24 novembre 2008 presso gli studi dei professionisti, nel corso delle quali fu rinvenuta numerosa documentazione utile ai fini delle indagini, era emerso che i destinatari delle misure interdittive, in violazione dei propri doveri professionali, si erano rivolti a medici compiacenti per far emettere, in favore di propri clienti e dietro compenso, certificazioni mediche fasulle al fine di istruire pratiche risarcitorie inerenti a sinistri stradali mai avvenuti. L’indagine, durata due anni e coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, aveva consentito nei mesi di ottobre e novembre 2008 di arrestare 28 persone (tra medici, avvocati, infermieri e falsi autori dei sinistri stradali). Molti avvocati marcienise di Macerata Campania di Caserta . Alla base una pen drive sequestrata al dottor Alfonso Alberico dove sono custoditi i segreti e le risultanze professionali potrebbe fornire, in ogni caso, fonti di prova inconfutabili. In tutto per i 41 indagati vi sono ben 95 capi di imputazione . Episodi , contestati a persone che addirittura non sapevano niente o che avevano firmato qualche richiesta di risarcimento danni veritiera , ma dopo si sono visti avallare richieste false a loro insaputa . Il crash ghost o più comunemente in napoletano Tozza – tozza , ha fruttato fior di milioni di euro da parte di alcuni indagati.

martedì 21 aprile 2009

SPARTACUS 2 , IL PROCURATORE PILLA CHIEDE LA CONFERMA DELLA CONDANNA A CINQUE ANNI DI RECLUSIONE PER ANTIMO PERRECA

Casal di Principe – Spartacus 2 . Il sostituto procuratore della corte di appello di Napoli ed ex procuratore della repubblica di Benevento Ruggero Pilla chiede la conferma della condanna a cinque anni Ad Antimo Perreca . Il processo si tiene davanti alla quarta sezione del tribunale di Napoli presidente D’ottavio. Ieri mattina è iniziata la requisitoria del processo Spartacus 2 dove per la verità , proprio in virtù dei molteplici processi di criminalità organizzata , il sostituto procuratore della corte di appello di Napoli titolare del processo Ruggero Pilla già aveva chiesto di discutere soltanto la posizione del Perreca . Così è stato. Antimo Perreca è accusato di associazione camorristica ed estorsione e la sua accusa è basata sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia ben 4 che lo hanno incriminato di essere il boss di Recale . Dopo la conclusione della discussione del procuratore Pilla, la parola è poi passata all’avvocato Jappelli . Il professionista ha cercato di smontare quello che è stato il castello accusatorio a cui il tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo ha dichiarato colpevole. La sentenza emessa il 23 marzo del 2004 fu letta dal presidente Luigi Bonajuto assistito dai giudici a latere Armato e Ciambellini nell'aula bunker del nuovo complesso penitenziario di Santa Maria Capua Vetere gremita di persone. Condanne per più di un secolo, assoluzioni, ma anche richieste di confisca dei beni da parte del Collegio giudicante. Spartacus 2 il processo che nell’anno 1994 sancì il connubio fra Politica e camorra. Venti furono le condanne, 32 le assoluzioni . Cadde in parte l'impianto accusatorio fornito dei collaboratori di giustizia Carmine Schiavone, Pasquale Pirolo , Carmine di Girolamo, Adriana Rambone, Dario de Simone, Franco di Bona i quali avevano dichiarato che i politici della provincia di Caserta lavoravano in perfetta sintonia con i camorristi .I condannati per i quali i pm Raffaele Cantone e Antonello Falcone hanno presentato appello sono 18 . Ma per molti di loro hanno già scontato il ripristino della misura restrittiva . Furono condannati a nove anni di reclusione due latitanti fra cui il boss di San Felice a Cancello Mario Di Paolo che adesso risulta deceduto e Antonio Cantiello. Un anno in meno di reclusione, con la precisione otto al boss di Trentola Ducenta Raffaele delle Volpe e a Salvatore Nobis di Casapesenna. Sette anni di reclusione la condanna che fu disposta dal collegio giudicante per Luigi Bianco di Casal di Principe . Condanne anche per il boss di Recale Antimo Perreca, per lui cinque anni di reclusione. Fra i condannati c'era anche il cugino di Pasquale Tavoletta alias Zorro, Mario Antonio Tavoletta. Per questo ultimo i giudici avevano disposto la condanna a cinque anni di reclusione. Stessa pena anche per Nicola Papa. Giovanni Potenza e Gaetano Musto furono condannati entrambi a quattro anni e sei mesi di reclusione . Tre anni di reclusione per Antonio Delli Paoli adesso risulta deceduto e pene riconosciute per le attenuanti generiche ai collaboratori di giustizia Domenico Frascogna e Salvatore D'Alessandro. Per il Frascogna la condanna fu di anni tre di reclusione , mentre al d’Alessandro è stata riconosciuta una pena diversa, per lui furono due ani e otto mesi di reclusione . Una pena di un anno e sei mesi di reclusione è stata inflitta a Giuseppe Nobile, condanna che è stata già determinata da irrogarsi in continuazione con quella già disposta dalla Corte di Appello di Napoli del 9 maggio 1997 divenuta irrevocabile il 4 febbraio 1988. Fu condannato anche Luigi Esposito, al quale è stata applicata la pena di un anno e sei mesi di reclusione in continuazione a quella già disposta dalla Corte di Appello di Napoli in data 29 dicembre 1992. Per tutti, al di fuori di quelli che sono deceduti, il procuratore generale chiederà la conferma della pena poi la parola passerà agli avvocati difensori. Personaggi eccellenti ci furono fra gli imputati assolti nel procedimento penale di Spartacus . Uno su tutti il senatore della Repubblica attualmente in pensione Tommaso Antonio Ventre fratello del presidente della provincia di Caserta Riccardo, che non era presente in aula. Mentre era presente, chi al suo fianco ha cercato di combattere la battaglia giudiziaria riuscendo ad avere alla fine il placet dei giudici sammaritani che gli hanno riconosciuto la sua innocenza.

Scandalo Agape , la società gestiva 4 milioni di euro di contratti con enti pubblici ed istituzionali.

Caserta. Scandalo Agape adesso rischiano i comuni della provincia di Caserta. Nessuno poteva mai immaginare che una associazione onlus e più precisamente Agape che ha rapporti con mezza provincia e regione potesse incombere in un problema di tipo amministrativo giuridico relativo alla legge antimafia . Ebbene si, perché secondo alcuni funzionari della prefettura di caserta non ha i requisiti necessari per svolgere l’attività di gestione dei beni sottratti ai mafiosi e camorristi. Agape ha stipulato contratti per più di tre milioni di euro con i comuni di Mondragone , Succivo, Sessa Aurunca , Teano, ma anche Santa Maria Capua Vetere dove addirittura è riuscita a gestire lavori per ben un milioni e cinquecentomila euro . La società per la verità è legata ai progetti della legge 328 relativamente ai servizi sociali dove è stessa la regione che sprona i couni a cerre di approvarli visto che stanzia fior di milioni . Adesso però si scopre che non può più avere rapporti con gli enti locali perché attraverso una indagine della prefettura di Caserta si è scoperto che per i comuni di Mondragone e Succivo la società si sarebbe fatta affiancare da altre personaggi poco chiari che addirittura avrebbero fatto stoppare il rapporto con i comuni . In sostanza si scopre che Agape non aveva i requisiti necessari per gestire i beni confiscati alla camorra perché all’interno di essa ci sarebbero soggetti che non possono avere rapporti con gli enti istituzionali . Ma c’è di più . Agape nel 2008 per far fronte alla sua attività imprenditoriale addirittura avrebbe stipulato un contratto di leasing e factoring con il Monte dei Paschi di Siena di un milione di euro. A questo poi si aggiunge che anche l’amministrazione della provincia di Caserta ha avuto rapporti con Agape stipulando contratti mega milionari nel corso dell’anno 2008 . Ingomma la doccia fredda su Agape potrebbe avere delle serie ripercussioni sono solo a livello politico , ma soprattutto a livello giudiziario poichè la società non potrebbe , almeno per adesso , il tempo necessario per far decidere il tribunale amministrativo regionale di Napoli. Il ricorso è stato già presentato dal rappresentante della Onlus Generoso Paolella che dalla sera alla mattina si è visto negare il permesso relativo al certificato antimafia proprio in virtù del fatto che vi sono state avanzate perplessità sulla gestione operata nei comuni di Succivo e Mondragone. Una constatazione strana poiché gli ebti istituzioanlei erano stati bene accorta affinché potesse concedere la possibilità di operare nei centri considerati ad alto rischio . ma che fine farà la villa di Francesco Schiavone di Nicola , considerata un vero bunker gestita dall’agape ? E? una domanda che per ora è congelata poiché è difficile che in tempi brevi si possa venire ad una soluzione.

lunedì 20 aprile 2009

Corso Trieste ridotto come un letamaio, ma quanto è costata la sua opera ?




Cervino .Omicidio Piscitelli ; c'è la svolta. I carabinieri fermano due presunti assasini sono il dirigente dell'ufficio tecnico ed un imprenditore




All’alba del 20 aprile i Carabinieri del Nucleo Operativo di Maddaloni hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Pietro Esposito Acanfora, cl. 73, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cervino, e Vincenzo Vigliotti, cl. 1966, imprenditore edile. I due sono ritenuti responsabili del macabro omicidio del Sindaco di Cervino Giovanni Piscitelli, arso vivo accanto alla sua auto il 28 febbraio 2008. Poco prima della mezzanotte del 28 febbraio 2008 una telefonata anonima aveva informato la Centrale Operativa dei Carabinieri di un incendio in località I Lebbrosi, nel Comune di Cervino, su di un pianoro posto al termine di un’irta e tortuosa strada che parte dal centro urbano del piccolo paese. Sul posto i militari, intervenuti assieme ai vigili del fuoco, avevano riscontrato l’incendio, ormai estinto, di un’autovettura, divorata integralmente dalle fiamme, a pochi metri dalla quale giaceva il cadavere semicarbonizzato di un uomo, in posizione supina, con vaste tracce di ustione e con le caviglie legate tra loro mediante fil di ferro. Poco dopo i Carabinieri di Maddaloni, attraverso la targa dell’auto nonché osservando le fattezze del cadavere, avevano identificato la vittima in Giovanni Piscitelli, Sindaco di Cervino. L’autopsia sul cadavere, operata qualche giorno più tardi, aveva accertato che l’uomo era stato legato e poi dato alle fiamme mentre era ancora vivo. Non c’erano né lesioni d’arma da fuoco né da colpi di armi da taglio, punta od oggetti contundenti, ma solo un colpo al collo, dato a mani nude per tramortire l’uomo, cosicché potesse essere legato. Le indagini si erano presentate subito alquanto complesse: bisognava ricostruire le ultime ore di vita di Giovanni Piscitelli, le sue abitudini, le sue frequentazioni, quali fossero i suoi amici e i suoi nemici; e la vicenda fin da principio non si presentava facile da sviscerare. Sotto la direzione delle indagini da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere sono iniziate numerose audizioni di testimoni, intercettazioni telefoniche, pedinamenti, sopralluoghi tecnici, esperimenti giudiziali, finché il quadro indiziario non si è fatto progressivamente più chiaro: gli alibi sono crollati sotto i colpi delle prove acquisite dagli inquirenti e sono emerse le responsabilità dei due arrestati. Il Piscitelli era infermiere professionale oltre che primo cittadino, quindi era molto conosciuto in paese, ed in molti lo descrivevano come persona spigolosa, autoritaria, che amministrava la cosa pubblica in maniera del tutto particolare, priva di doti di mediazione, ma anche come un uomo abitudinario, rispettoso degli orari e metodico. Numerosi procedimenti penali pendevano a suo carico in relazione a ipotesi di reato di abuso d’ufficio, concussione, corruzione, falso in atto pubblico, e numerose erano anche le denunce sporte nei suoi confronti. Dopo breve tempo, però, gli inquirenti avevano potuto escludere sia la pista passionale che quella dell’omicidio di camorra, per concentrarsi su altri aspetti della vita della vittima da collegare all'omicidio. Il Sindaco nel pomeriggio del suo ultimo giorno di vita si era recato presso il Municipio, parcheggiando la sua auto nel piccolo ed angusto parcheggio posto sul retro dell’edificio, per andare a verificare personalmente un presunto abuso edilizio commesso da due fratelli di Cervino, imprenditori. Più tardi, prima di cena, il Dirigente dell’U.T.C., Ing. Pietro Esposito Acanfora, l’aveva invitato a prendere un aperitivo in un bar poco distante, ed era stato l’ultima persona a vederlo. Un testimone oculare, poi, aveva visto l’auto del Sindaco che usciva dallo stretto parcheggio in fretta e furia, andando anche a sbattere contro il marciapiede, ma alla guida non c’era Giovanni Piscitelli, bensì un'altra persona: uno dei complici dell’omicidio. L’Esposito Acanfora aveva affermato di aver riaccompagnato il Sindaco al Municipio e di essere andato a casa, per poi recarsi ad una cena con degli amici, ma le sue affermazioni sono risultate non del tutto veritiere. Nell’orario in cui il Piscitelli è stato ucciso e la sua auto è stata bruciata, secondo gli inquirenti loro erano assieme; e in effetti dalle intercettazioni è emerso che vi era stato anche un tentativo di concordare con alcuni familiari la versione da raccontare ai Carabinieri. Le indagini avevano anche fatto emergere molte contraddizioni a proposito della cena in un ristorante di Caserta, la stessa sera del 28 febbraio, tra i due arrestati ed una terza persona, amico comune; ed ulteriori dubbi sono sorti quando l’Esposito Acanfora ha fatto rottamare la sua auto nuova, benché comprata pochi giorni prima: evidentemente era un’auto scomoda, poiché utilizzata per un omicidio. I contrasti di Vigliotti con il Sindaco erano molteplici, infatti Piscitelli non lo lasciava libero di avere alcuna iniziativa di tipo edilizio, aveva inviato personalmente la Polizia Municipale a fare controlli sui suoi cantieri per impedirgli di lavorare, in quanto era suo oppositore politico, ed in particolare vi era un terreno, proprio vicino al Municipio, che stava causando l’ennesimo contrasto, poiché il Vigliotti vi stava commettendo degli abusi edilizi. Invece i rapporti tra il Sindaco e l’Esposito Acanfora sembrerebbe fossero già deteriorati da diversi mesi, allorché l’ingegnere osteggiava il Piscitelli e aveva cominciato ad impiegare in lavori edilizi su Cervino le proprie ditte di fiducia, estromettendo così dall’affidamento dei lavori ordinari del Comune le ditte locali e di fiducia del primo cittadino; cosicché spesso accadeva che quando il tecnico intraprendeva iniziative autorizzatorie omettendo di informarne il Sindaco, quest’ultimo rispondeva sistematicamente inviando sui luoghi dei supposti abusi i Vigili Urbani, per bloccare i lavori e per verificare direttamente lo stato dei cantieri gestiti da ditte che non avevano ricevuto la sua diretta approvazione. Così quella sera Esposito Acanfora deve aver accompagnato il sindaco proprio dai suoi carnefici, dove a seguito di un’animata discussione è stato colpito e tramortito, dopodiché è stato caricato in un’auto mentre l’altro complice è andato a recuperare la vettura del Sindaco; e tutti si sono ritrovati in località I Lebbrosi, dove questa cupa vicenda è culminata in un omicidio tanto assurdo quanto macabro. In seguito tutti gli sforzi si sono concentrati sulla predisposizione degli alibi e sulla cancellazione delle prove, ma l’attività di indagine dei Carabinieri e della Magistratura è riuscita comunque a ricostruire questa triste storia e ad assicurare alla giustizia i presunti assassini. Alle prime luci dell'alba i Carabinieri si sono presentati a Cervino e a San Nicola la Strada, presso le rispettive abitazioni degli indagati, e per loro sono scattate le manette. Dovranno rispondere di omicidio con l'aggravante di aver agito nei confronti della vittima con particolare crudeltà.