SAN TAMMARO . Come da fotocopia anche nel centro cittadino c’è da registrare uno scollamento tra politica e cittadini . La conferma sono le 20/25 persone che sono state registrare ieri pomeriggio al cinema di San Tammaro per la convention del Pd cittadino. Le poche persone presenti alla convention rappresentano comunque che fra il partito e i cittadini vi è qualcosa che non funziona . Sono lontani quei momenti in cui la politica attiva quella della amministrative comunali portava un po’ di ventata in paese dove famiglie intere di persone si dividevano i voti cosi i pollastri di pollicultura . Se questa è l’adesione alla convention dove un sindaco come Emiddio Cimmino ha espresso il desiderio di candidarsi alla provincia, dovrà lavorare parecchio perché il paese è ben lontano da ciò che realmente accade. Si può essere soltanto da sprono , così come lo sono stato per la città di Santa Maria Capua Vetere , invitando realmente i cittadini e gli iscritti che si recheranno a votare .
Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
email
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it
CORONAVIRUS ITALIA ECCO I DATI
VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI
Visualizzazioni secondo Google dal 2009
ECCO I RISULTATI DELLA PROVINCIA DI CASERTA
mercoledì 30 settembre 2009
PROCESSO AL CLAN BIDOGNETTI- SETOLA , DOMANI INIZIA LA REQUISITORIA DEL PM
Processo alla latitanza di Setola, domani mattina il pm inizia la requisitoria per coloro che hanno scelto il rito abbreviato. Si respirerà l’aria di Spartacus 1 davanti al gip Luisa toscano. Un vero e proprio pool di magistrati ben otto che sono stati coadiuvati dal procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Napoli Fabrizio Cafiero De Raho che si è avvalso della collaborazione di Francesco Curcio, Cesare Sirignano , Catello Maresca , Alessandro Milita , Giovanni Conso, Raffaello Falcone, Marco Del gaudio, Antonio Ardituro, hanno sviscerato quello che sarà il processo che assomiglierà molto a quello di Spartacus 1 . Gli imputati devono rispondere del reato di associazione camorristica perché partecipavano tutti al gruppo camorrista facente capo alla famiglia BIDOGNETTI, Francesco Bidognetti quale leader storico ancora riconosciuto quale capo indiscusso e pienamente operante dal carcere ove è detenuto in regime di 41 bis ord. pen., attraverso le direttive inviate sul territorio durante i colloqui, per il tramite del fratello BIDOGNETTI Michele, del genero LUBELLO Giovanni, e - fino al momento della sua collaborazione con la giustizia - della convivente CARRINO Anna (per la quale si è proceduto separatamente); SETOLA Giuseppe, CIRILLO Alessandro, LETIZIA Giovanni, DI CATERINO Emilie, ALFIERO MASSIMO, BIDOGNETTI Michele, GRANATO Davide e BIDOGNETTI Gianluca con il ruolo di capi e organizzatori operanti sul territorio - alternandosi fra loro o congiuntamente in relazione ai diversi periodi di detenzione e di latitanza -, gli ALTRI con compiti imperativi nel settore delle estorsioni, del traffico di sostanze stupefacenti, della custodia di armi e di autovetture di provenienza illecita, del reperimento di utenze cellulari da dare in uso agli affiliati, nonché degli omicidi eseguiti per mantenere il controllo dell'area casertana, al fine del compimento di attività delittuose. In particolare, poi, dall'aprile 2008 si rendevano protagonisti della strategia voluta dal clan e diretta da SETOLA Giuseppe, volta a seminare il terrore sul territorio, attraverso l'uccisione di imprenditori, familiari di collaboratori di giustizia, inermi cittadini extracomunitari, al solo fine di accrescere e consolidare il dominio del CLAN e di impedire ogni attività di collaborazione con le forze di polizia e con la magistratura. BIDOGNETTI Michele, inoltre, e LUBELLO Giovanni, con il ruolo digestire i beni della famiglia BIDOGNETT1, reinvestire i capitali illecitamente accumulati dal clan, distribuire gli stipendi fra gli affiliati, portarne le direttive dal carcere sul territorio, e gestire le risorse da destinare ai legali di fiducia della famiglia. Con 1' aggravante di aver commesso il fatto con la finalità di terrorismo essendo l'azione associati va caratterizzata dall'uso strumentale del metodo terroristico ingenerando paura, panico e terrore nella collettività con l'attuazione di azioni stragiste ed omicidiarie indiscriminatamente volte ai danni della collettività casertana con grave danno all'ordine democratico economico sociale e pubblico. Con l'aggravante di aver commesso il fatto durante il periodo in cui si sottraevano a plurimi ordini di esecuzione ed ordinanze cautelari ineseguite nei confronti di Setola Giuseppe, Spagnolo Oreste, Letizia Giovanni, Cirillo Alessandro, Napolano Massimo, Alluce Antonio, Tartarone Luigi, Granato Davide. In Casa! di Principe, Castelvolturno ed altri luoghi della provincia di Casetta e di Napoli, fino al 04 giugno 2009.
Omicidio prostituta: al via processo a Campobasso
Unico imputato un ventiquattrenne del Caserta
Letino Si e' aperto in Corte d'Assise a Campobasso il processo per l'omicidio di una donna brasiliana uccisa nel 2008 in un'abitazione di Isernia. L'omicidio avvenne nel monolocale del centro storico dove la donna si prostituiva. In aula l'unico imputato, Ignazio Fortini, ventiquattrenne di Letino (Caserta). L'uomo e' arrivato dal carcere di Isernia dove si trova recluso dallo scorso anno. Dopo la costituzione delle parti la Corte ha fissato la prossima udienza al 13 ottobre.
Letino Si e' aperto in Corte d'Assise a Campobasso il processo per l'omicidio di una donna brasiliana uccisa nel 2008 in un'abitazione di Isernia. L'omicidio avvenne nel monolocale del centro storico dove la donna si prostituiva. In aula l'unico imputato, Ignazio Fortini, ventiquattrenne di Letino (Caserta). L'uomo e' arrivato dal carcere di Isernia dove si trova recluso dallo scorso anno. Dopo la costituzione delle parti la Corte ha fissato la prossima udienza al 13 ottobre.
Lettera schock : PRECISAZIONI
Santa Maria Capua Vetere lì 30 settembre 2009
Al Presidente dei dottori commercialisti della Provincia di Caserta
Dottor Pietro Raucci
C/ O sede
Egregio Presidente
Con questa missiva tengo a precisare ciò che lo già affermato via telefono , avendo la S. V. contattatomi personalmente attraverso l’apparecchio cellulare di mia proprietà.
Nella giornata di ieri mi hanno inviato per posta una missiva con alla fine la dicitura un gruppo di commercialisti. La stessa faceva riferimento a due professionisti che sono considerati dall’opinione pubblica personaggi pubblici.
Faccio questa precisazione, poiché, essendo iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania sono tenuto a divulgare notizie inerenti l’attività dei personaggi pubblici.
Ho pubblicato sul mio blog la missiva essendo firmata , ma senza i nomi propri . Accortomi che la lettera era abbastanza anomala , l’ho ritirata dal blog nella prima mattinata , sostituendo la missiva con un’altra che è tuttora sul mio blog in data odierna già dalle ore 10.30.
Pertanto alla luce dei fatti sopra esposti ritengo che la pubblicazione della missiva già sospesa è stata cestinata poichè fino ad adesso nessun professionista si è fatto avanti per acquisirne la paternità.
Con profonda stima e rispetto che nutro verso di lei e verso l’intero consiglio direttivo dell’ordine dei dottori commercialisti della provincia di Caserta.
Prospero Cecere
Al Presidente dei dottori commercialisti della Provincia di Caserta
Dottor Pietro Raucci
C/ O sede
Egregio Presidente
Con questa missiva tengo a precisare ciò che lo già affermato via telefono , avendo la S. V. contattatomi personalmente attraverso l’apparecchio cellulare di mia proprietà.
Nella giornata di ieri mi hanno inviato per posta una missiva con alla fine la dicitura un gruppo di commercialisti. La stessa faceva riferimento a due professionisti che sono considerati dall’opinione pubblica personaggi pubblici.
Faccio questa precisazione, poiché, essendo iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania sono tenuto a divulgare notizie inerenti l’attività dei personaggi pubblici.
Ho pubblicato sul mio blog la missiva essendo firmata , ma senza i nomi propri . Accortomi che la lettera era abbastanza anomala , l’ho ritirata dal blog nella prima mattinata , sostituendo la missiva con un’altra che è tuttora sul mio blog in data odierna già dalle ore 10.30.
Pertanto alla luce dei fatti sopra esposti ritengo che la pubblicazione della missiva già sospesa è stata cestinata poichè fino ad adesso nessun professionista si è fatto avanti per acquisirne la paternità.
Con profonda stima e rispetto che nutro verso di lei e verso l’intero consiglio direttivo dell’ordine dei dottori commercialisti della provincia di Caserta.
Prospero Cecere
Santa Maria Cv. Orrore a Sant'andrea, i familiari della segregata dovranno subire un processo.
L'avevano tenuta segregata in casa per circa 18 anni. Per il fratello e la sorella il gip di Santa Maria Capua Vetere li ha rinviati a giudizio . Il fatto accadde a Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. I suoi familiari - madre, fratello e sorella - volevano punirla per aver avuto un figlio da una relazione amorosa. M. M., 47 anni, con evidenti problemi psichici forse dovuti alla lunga prigionia, è stata liberata alle 13 del 13 giugno 2008 dai carabinieri.
I militari l'hanno trovata in una stanza fatiscente e sporca, chiusa a chiave, nel rione Sant'Andrea della cittadina. La vittima era tenuta in condizioni igienico-sanitarie "indescrivibili". Mangiava da una ciotola. .
Nel quartiere non la conosceva nessuno. A insospettire i carabinieri sono state alcune segnalazioni e voci che si rincorrevano intorno alla casa in cui viveva.
Il figlio della donna era stato cresciuto dalla nonna e dagli zii. Non si sa ancora se sapesse la verità su sua madre o se fosse stato tenuto all'oscuro. Il padre, l'uomo della relazione "illegittima", al momento non è stato identificato.
Nel pomeriggio furono arrestati la madre della donna, di 81 anni, il fratello di 45 anni e la sorella di 51 anni. Oggi dovranno subire un processo.
I militari l'hanno trovata in una stanza fatiscente e sporca, chiusa a chiave, nel rione Sant'Andrea della cittadina. La vittima era tenuta in condizioni igienico-sanitarie "indescrivibili". Mangiava da una ciotola. .
Nel quartiere non la conosceva nessuno. A insospettire i carabinieri sono state alcune segnalazioni e voci che si rincorrevano intorno alla casa in cui viveva.
Il figlio della donna era stato cresciuto dalla nonna e dagli zii. Non si sa ancora se sapesse la verità su sua madre o se fosse stato tenuto all'oscuro. Il padre, l'uomo della relazione "illegittima", al momento non è stato identificato.
Nel pomeriggio furono arrestati la madre della donna, di 81 anni, il fratello di 45 anni e la sorella di 51 anni. Oggi dovranno subire un processo.
ESCLUSIVO . LETTERA SHOCK DEI PROFESSIONISTI ISCRITTI ALL'ORDINE DEI COMMERCIALISTI DI CASERTA
Ci scusiamo con i lettori del blog,ma per motivi di accertamento della fonte, riteniamo che la missiva inviata per posta al blog sia meritevole di un ulteriore approfondimento.Pertanto la pubblicazione è sospesa a data da destinarsi.
la direzione
la direzione
martedì 29 settembre 2009
LEGALITA' AD OROLOGERIA DI GERARDO D'AMORE
Ricordate gli anni ’90 quando le Procure della Repubblica di mezza Italia promossero una serie di inchieste dalle quali emerse una sconvolgente diffusione della corruzione, della concussione e del finanziamento illecito ai partiti ai livelli più alti del mondo politico e finanziario italiano (c.d. tangentopoli) ? Negli accertamenti, che produssero molteplici provvedimenti restrittivi, furono coinvolti ministri, deputati, senatori, imprenditori, perfino ex presidenti del Consiglio. Non ero fra quelli che reputavano potessero verificarsi, per mano dei giudici, cambiamenti politici epocali nonostante partiti storici come la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Italiano, il PSDI, il PLI, il PRI sparirono o furono fortemente ridimensionati, tanto da far parlare di un passaggio ad una Seconda Repubblica.Il tempo mi ha dato ragione .Basta considerare le sentenze emesse, in questi ultimi anni, per l’omicidio di Carlo Giuliani , per i fatti della Caserma Bolzaneto e dell’irruzione delle Forze dell’Ordine nella scuola Diaz a seguito delle manifestazioni no-global tenutesi a Genova nel 2001. Sono passati quindici anni dall’inizio dell’indagine giudiziaria che doveva cambiare tutto, ma accadono tuttora storie che si possono raccontare con le stesse, identiche parole.“Se poi ci si guarda attorno, si trovano oggi altre vicende, maledettamente simili a quelle che i giornali dell’epoca raccontavano. A differenza di ieri , però, vengono narrate senza più enfasi , niente titoloni in prima pagina. Decine di amministratori sono sotto accusa per la gestione delle forniture sanitarie in Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia. Centinaia di sindaci, assessori e imprenditori in tutta Italia sono sotto inchiesta per come hanno trattato il business dei rifiuti e quello eterno dell’edilizia. Politici e dirigenti degli enti pubblici, intercettati, svelano i nuovi accordi d’affari che costituiscono le basi strutturali per un nuovo sistema di spartizione e corruzione. Questa volta , però, il finanziamento illecito dei partiti non c’entra proprio niente. Il tutto è finalizzato all’arricchimento personale sotto l’occhio vigile e acquiescente dei partiti che, proprio per questo, amano sedersi nei Governi e mai all’opposizione (divenuta un disvalore)”.S.Maria C.V. sembra, in questo contesto, un’isola felice fatta eccezione per qualche piccolo e remoto avviso di garanzia .Evidentemente essa è governata da tanti onesti cittadini che amministrano nella migliore trasparenza possibile. Oppure chi è deputato ad esercitare l’azione penale è impegnato in altri e più importanti doveri istituzionali.Si sente spesso dire in giro che la città sia ormai invasa dai “casalesi”, che sia stata pagata qualche tangente di “pochi spiccioli” per non so quale affare e non si sa nelle mani di chi, che alcuni edifici prendano fuoco incidentalmente come accade, peraltro, sempre più spesso, per le autovetture in sosta, che Guardia di Finanza e/ o Carabinieri abbiano sequestrato documentazione di pertinenza Comunale, che molte aree urbane stiano attirando gli appetiti di qualche faccendiere, che venga usata da “ignoti” l’ intimidazione violenta e proditoria, che qualche Assessore sia stato interessato da accertamenti giudiziari, che molti cantieri aperti non mostrino, come d’obbligo, i cartelli indicativi dei lavori in corso.Evidentemente, però, sono solo voci di malelingue messe in giro ad arte per gettare discredito sulle Istituzioni. Ciò sarebbe confermato dalla completa assenza di indignazione da parte dei cittadini/sudditi. Di vero ci sarebbero solo operazioni promosse sul territorio dalla Direzione Distrettuale antimafia di Napoli, ma non dalla nostra Procura della Repubblica. C’è di che essere tranquilli. Nella nostra città, infatti , più che di corruzione o di concussione (inesistente) , si dovrebbe parlare, forse, di dazione ambientale, ovvero di una situazione oggettiva in cui chi vuole raggiungere un particolare obiettivo , legale e/o non propriamente legale, si adegua agli usi e costumi locali. Impera , quindi, la consuetudine anch’essa fonte del diritto in assenza di leggi vere e proprie che, quando occorre, compaiono per miracolo ad esplicare la loro funzione solamente per la gente comune. Gerado D’Amore
Sequestrato per abusivismo edilizio un cantiere edile a San Tammaro.
Nel corso di un servizio finalizzato a reprimere il fenomeno dell’abusivismo edilizio, i carabinieri della stazione di Santa Maria Capua Vetere hanno sottoposto a sequestro preventivo un cantiere edile in via E. De Nicola a San Tammaro (ce), poiche’ su un fabbricato gia’ esistente si stava realizzando una sopraelevazione in assenza di permesso a costruire.
Nella circostanza sono state denunciate a piede libero la proprietaria dell’immobile ed il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori.
Nella circostanza sono state denunciate a piede libero la proprietaria dell’immobile ed il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori.
lunedì 28 settembre 2009
BICENTENARIO DEL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE: IL SINDACO FA DIETROFRONT , VITTORIA DEL GRUPPO LAICAMENTE DI EMILIA BORGIA.IL COMUNICATO
Tenuto conto del comunicato stampa prontamente inviato ai giornali dal sindaco e dall’amministrazione a seguito delle valutazioni politiche del gruppo consiliare “Laicamante”, quest’ultimo si dichiara particolarmente soddisfatto del risultato ottenuto. La consigliere Emilia Borgia,in particolare delegata dal sindaco Giancarlo Giudicianni ad occuparsi dei rapporti con il consiglio dell’ordine di Santa Maria Capua Vetere Capua Vetere proprio in virtù dell’organizzazione del bicentenario ritiene doverosa questa chiarificazione, se non ritrattazione delle posizioni avute dai consiglieri di maggioranza nel consiglio comunale del 25 settembre 2009. E infatti nel summenzionato consiglio comunale la consigliere Emilia Borgia , Maria Limardi, e i consiglieri Fabio Monaco , Emilio Pardi , Paolo De Riso franco Vavuso avevano presentato un emendamento onde ottenere una variazione al bilancio, al fine di deliberare un contributo economico per il Bicentenario . Il sindaco in quella sede su proposta della consigliera Maria Luisa Chirico anzicchè procedere alla votazione dell’emendamento invitava i consiglieri summenzionati a ritirare l’emendamento, i quali per senso di responsabilità , per evitare spaccature all’interno della maggioranza consiliare , lo ritiravano. Alla luce dunque del chiarimento del sindaco , il gruppo Laicamante e i consiglieri sottoscrittori dell’emendamento non possano che registrare grande soddisfazione , perché il tribunale è una risorsa fondamentale per questa città ed ha contribuito in maniera determinante a migliorare il tessuto sociale della nostra cittadina che , senza questa istituzione bicentenaria, avrebbe avuto una vocazione di paese che non di città. Non a caso altre città limitrofe ci invidiano e rivendicano la sede del tribunale nel proprio territorio . In virtù di questo il gruppo consigliare Laicamnte evidenzia l’importanza del riconoscimento da parte consiglieri di maggioranza di volere contribuire all’organizzazione di questo convegno avente rilevanza nazionale e dunque rivendicare a gran voce l’importanza dell’istituzione del tribunale nella nostra città.
RIFIUTI E DISCARICA C'E' SAN TAMMARO , MA I CITTADINI HANNO UNA TRADIZIONE CULINARIA
Rifiuti: ferme quattro discariche nella Regione
Per lo sciopero di 12 ore dei lavoratori dei consorzi
(ANSA) - NAPOLI, 28 SET - I lavoratori dei consorzi dei rifiuti di Napoli da oggi sono in sciopero per 12 ore per protestare 'contro le nuove assunzioni effettuate'.Le assunzioni sono state fatte 'senza rispettare l'obbligo di stabilizzare prima il personale precario gia' esistente'. I lavoratori stanno effettuando un presidio in piazza Plebiscito. Quattro discariche della Campania sono ferme: Maruzzella nel Casertano, Parapoti nel Salernitano, Ariano Irpino in provincia di Avellino e Casalduni in quella di Benevento.
Non c’è nulla da fare quando si parla di immondizia esce fuori il comune di San Tammaro , mentre ai tammaresi è stata negata anche la tradizione culinaria della sagra della Pettola e fagioli che era l’evento che chiudeva l’estate da 20 anni dove migliaia e migliaia di cittadini accorrevano da tutti i comuni limitrofi.
Santa Maria Capua vetere Accusato di falso , è stato assolto dopo 6 anni
Assolto perché il fatto non sussiste Ciro Canelli è un ex dipendente della vetreria Tedesco di Giovanni Tedesco.Nel 1995 il Tedesco subì il furto di un proprio motoveicolo, che gli fu poi restituito dalla polizia di stato di Acerra, sempre nel 1995, in seguito ad un sequestro preventivo dello stesso. Di fatto, una famiglia di Caivano aveva acquistato questo motoveicolo rubato da una persona rimasta ignota e aveva apposto allo stesso un 'targhino' di riconoscimento. Il Targhino era intestato alla sig.ra De Luca Carmina. Ricevuto il dissequestro del motoveicolo, il Tedesco lo affidò al Canelli, che lo prese in uso. L'istruttoria ha chiarito che mai il Canelli ebbe a falsificare alcun targhino, né tanto meno potesse essere consapevole di una sua potenziale illecita provenienza.
In pratica, il motoveicolo veniva restituito al Tedesco nel 1995, erroneamente, con tanto di targhino
intestato alla sig.ra De Carmina. Costei, avendo ricevuto la notifica di alcune contravvenzioni, in
seguito ne avrebbe denunziato una ipotetica falsificazione.
Mancanza di accertamenti hanno condotto il Canelli ad un processo che poteva dunque evitarsi.E' stata il Giudice dott.ssa Coronella ad assolvere il Canelli , in accoglimento delle deduzioni difensive dell'avvocato Luca Viggiano . la richiesta del pm era di 8 mesi di reclusione.
In pratica, il motoveicolo veniva restituito al Tedesco nel 1995, erroneamente, con tanto di targhino
intestato alla sig.ra De Carmina. Costei, avendo ricevuto la notifica di alcune contravvenzioni, in
seguito ne avrebbe denunziato una ipotetica falsificazione.
Mancanza di accertamenti hanno condotto il Canelli ad un processo che poteva dunque evitarsi.E' stata il Giudice dott.ssa Coronella ad assolvere il Canelli , in accoglimento delle deduzioni difensive dell'avvocato Luca Viggiano . la richiesta del pm era di 8 mesi di reclusione.
domenica 27 settembre 2009
PD ALLA FRUTTA 2
Se devo essere sincero non pensavo di essere cosi bravo e di convincere i quasi 700 iscritti al circolo di Santa Maria Capua Vetere ad andare a votare. Il mio post è stato da stimolo per i simpatizzanti del pd che si sono recatio alla urne . Ma è vero ? Io non ci credo perchè sono passato alla 11,30 ed era un mortorio : Comunque sono stato bravo lo stesso. Meditate persomnaggi politici , il blog di Prospero Cecere fa odiens e che odiens.
sabato 26 settembre 2009
CONVETION PD A SANTA MARIA CV : ARRIVA LA PICIERNO , MA TROVA SOLTANTO 30 PERSONE. DOVE SONO I 710 ISCRITTI AL PARTITO ?
Pd alla frutta o addirittura senza spina dorsale nella città di Santa Maria Capua Vetere . La massima è certamente molto forte per un partito che anni fa a Santa Maria Capue Vetere è stato uno di quelli che faceva ben sperare in un cambiamento radicale, oggi invece la sua organizzazione ha lasciato un po’ a desiderare poichè non è riuscita a convincere neanche i suoi iscritti . Ieri pomeriggio presso l’aula consiliare è iniziata la convention del pd , ospite d’onore l’onorevole Pina Picierno che si aspettava una accoglienza ben diversa . Invece ha trovato un sindaco 20 consiglieri comunali e 5 persone e 4 organizzatori . In tutto nell’aula consiliare vi erano 30 persone . Ma dove sono finiti le 740 persone che hanno aderito al progetto del pd firmando al tessera del partito qualche mese addietro ? E’ una domanda che molti sammaritani si fanno , ma se la sono fatta anche chi era alla convention perchè domani mattina sono chiamati alla urne per votare le due mozioni , quella di Bersani a cui l’avvocato Giuseppe Stellato ha aderito e quella di Letta a cui ha partecipato Pina Picierno . Un confronto democratico siamo d’accordo , ma chi c’era , nessuno . Ma allora una riflessione va fatta . Se il pd alle elezioni europee è riuscito a prendere 2300 voti , significa che ogni iscritto al circolo di Santa Maria Capua Vetere non è riuscito neanche a portare i voti della sua famiglia, perché 4 voticini sono lo sforzo minimo di ogni iscritto : Ma allora una domanda sorge spontanea. Sono state iscritte realmente 740 persone o le tessere non sono state date alle persone fisiche? L’affossamento del partito democratico sotto la regia del segretario provinciale Enzo Iodice è senz’altro lampante dal punto di vista politico, in quanto secondo fonti che provengono dal suo stesso movimento alcuni iscritti , saputo che si è autocandidato a presidente della provincia di Caserta hanno affermato che sono in procinto di presentare liste civiche. Insomma il pd è nel panico più totale dove un Giuseppe Stellato cerca di risalire la china, ma trova davanti a lui una organizzazione che addirittura non riesce a convincere neanche un terzo degli iscritti al partito . Ben lontano sono quei tempi , vedi voto infondo al blog, dove una stragrande maggioranza di cittadini si recava per esprimere la sua linea politica all’interno del partito. Domani si voterà, si spera che i cittadini non disertano le urne , ma si pensa che alcuni non andranno ad esprimere la loro preferenza al progetto più credibile del partito democratico.
Santa Maria Capua Vetere sede di vestigia storiche e di civiltà. Una volta!!!!
Santa Maria Capua Vetere sede di vestigia storiche e di civiltà. Una volta!!!!
Chi viene della nostra città per conoscere le bellezze archeologiche ed artistiche si troverà davanti allo spettacolo di degrado ed abbandono che offre Santa Maria Capua Vetere. Anche un distratto osservatore, non potrà che meravigliarsi dello stato di degrado in cui essa versa.; il traffico caotico, la sosta selvaggia,i cumuli di rifiuti e di escrementi che si accumulano sui marciapiedi ed in ogni angolo delle strade conferiscono ad essa un aspetto sgradevole ed trasmettono una sensazione di abbandono che dovrebbero far arrossire i sedicenti amministratori di questa realtà, un tempo fiore all’occhiello della provincia di Caserta.Mettere in evidenza, come ho già fatto in passato lo spreco che si fa dei soldi pubblici, evidentemente, non serve a far tornare sui loro passi dei personaggi che, invece di perseguire gli interessi della città, non fanno altro che dilapidare soldi pubblici per finalizzare i loro interessi o favorire speculazioni e l’illegalità. Si sono spesi circa dieci miliardi di vecchie lire per il parco urbano ed il risultato lo potete vedere dalle foro che sono allegate a questo articolo. Senza parlare dei dodici miliardi già spesi per il recupero dell’ex Istituto Cappabianca, per il quale, senza battere ciglio e senza una seria relazione tecnica a corredo, se ne spenderanno altri cinque. Nel consiglio comunale di venerdì sera il Sindaco, nonostante le precise constatazioni di chi scrive, in merito alla richiesta di verificare presunte illegalità nella realizzazione di una fogna avallate, peraltro, dal Segretario Generale a cui è stato chiesto il parere dai consiglieri di maggioranza, almeno quelli che ritengo ancora in buona fede, non ha avuto nemmeno il buon senso di accettare la richiesta di verifica di quanto affermato da me pubblicamente ed ha chiesto, sfacciatamente, di votare contro la mia mozione e, forse perché è certo di rimanere impunito, ha imposto ai consiglieri di votare a favore della realizzazione della fogna. Ma, nonostante ciò, se anche con poco margine, la mia mozione è riuscita a passare,creando le premesse di poter far luce su eventuali abusi edilizi, senza che ciò inibisca che l’opera si realizzi, se vi saranno le condiziono. Vergogna, sindaco, vergogna per tutto il male che stai facendo alla nostra città; si vergognino i consiglieri di maggioranza ed anche qualcuno dell’ opposizione che parlano alle spalle del sindaco, criticandolo selvaggiamente, e non hanno il coraggio di schierarsi contri l’azione nefasta che porta avanti con i suoi “compari di merenda” e che, per rimanere ancora in sella, non disdegnano di fare continue figuracce per ottenere qualche favore personale.Vergogna!!!Abbiate il coraggio di dimettervi , avete fallito!!!!
Gaetano Rauso consigliere del P.d.L.
Chi viene della nostra città per conoscere le bellezze archeologiche ed artistiche si troverà davanti allo spettacolo di degrado ed abbandono che offre Santa Maria Capua Vetere. Anche un distratto osservatore, non potrà che meravigliarsi dello stato di degrado in cui essa versa.; il traffico caotico, la sosta selvaggia,i cumuli di rifiuti e di escrementi che si accumulano sui marciapiedi ed in ogni angolo delle strade conferiscono ad essa un aspetto sgradevole ed trasmettono una sensazione di abbandono che dovrebbero far arrossire i sedicenti amministratori di questa realtà, un tempo fiore all’occhiello della provincia di Caserta.Mettere in evidenza, come ho già fatto in passato lo spreco che si fa dei soldi pubblici, evidentemente, non serve a far tornare sui loro passi dei personaggi che, invece di perseguire gli interessi della città, non fanno altro che dilapidare soldi pubblici per finalizzare i loro interessi o favorire speculazioni e l’illegalità. Si sono spesi circa dieci miliardi di vecchie lire per il parco urbano ed il risultato lo potete vedere dalle foro che sono allegate a questo articolo. Senza parlare dei dodici miliardi già spesi per il recupero dell’ex Istituto Cappabianca, per il quale, senza battere ciglio e senza una seria relazione tecnica a corredo, se ne spenderanno altri cinque. Nel consiglio comunale di venerdì sera il Sindaco, nonostante le precise constatazioni di chi scrive, in merito alla richiesta di verificare presunte illegalità nella realizzazione di una fogna avallate, peraltro, dal Segretario Generale a cui è stato chiesto il parere dai consiglieri di maggioranza, almeno quelli che ritengo ancora in buona fede, non ha avuto nemmeno il buon senso di accettare la richiesta di verifica di quanto affermato da me pubblicamente ed ha chiesto, sfacciatamente, di votare contro la mia mozione e, forse perché è certo di rimanere impunito, ha imposto ai consiglieri di votare a favore della realizzazione della fogna. Ma, nonostante ciò, se anche con poco margine, la mia mozione è riuscita a passare,creando le premesse di poter far luce su eventuali abusi edilizi, senza che ciò inibisca che l’opera si realizzi, se vi saranno le condiziono. Vergogna, sindaco, vergogna per tutto il male che stai facendo alla nostra città; si vergognino i consiglieri di maggioranza ed anche qualcuno dell’ opposizione che parlano alle spalle del sindaco, criticandolo selvaggiamente, e non hanno il coraggio di schierarsi contri l’azione nefasta che porta avanti con i suoi “compari di merenda” e che, per rimanere ancora in sella, non disdegnano di fare continue figuracce per ottenere qualche favore personale.Vergogna!!!Abbiate il coraggio di dimettervi , avete fallito!!!!
Gaetano Rauso consigliere del P.d.L.
BICENTENARIO TRIBUNALE: IL CONSIGLIERE EMILIA BORGIA RICHIAMA ALL'ORDIMNE SINDACO, GIUNTA E CONSIGLIERI COMUNALI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
Nel Consiglio Comunale del 25/09/2009, in un’Aula Consiliare intitolata al’On.le Alfonso Martucci, eminente ed indimenticabile avvocato del Foro Sammaritano, le Istituzione tutte, eccezion fatta solo per poche unità, hanno perso – ancora una volta – l’occasione di dimostrare coesione e convergenza nel riconoscere l’importanza dell’istituzione del Tribunale di S.Maria C.V. del quale quest’anno corre il bicentenario.
Il Tribunale di S.Maria C.V., istituito nel 1809 da G. Bonaparte, Tribunale quinto in Italia per importanza, fra i primi in Europa per carico di lavoro, non subalterno neanche a quello napoletano per lo spessore dei propri rappresentanti (tra i quali sicuramente brilla il succitato e compianto On.le A. Martucci), viene celebrato quest’anno con un’iniziativa nazionale alla quale sono invitati tutti gli Ordini Forensi d’Italia, nonché il Ministro di Grazia e Giustizia, dott. Angelino Alfano.
Il Consiglio Comunale della Città del Foro (come viene definita la nostra città, verrebbe da rammentare all’intero Consiglio Comunale) si è espresso negando qualsivoglia appoggio economico ritenendolo superfluo se non addirittura inutile.
La decisione del Consiglio Comunale invita ad una riflessione su uno e più argomenti che coinvolgono gli interessi dell’intera collettività, quali, ad esempio, i seguenti:
1) Quale l’importanza viene conferita ad un convegno nazionale che si svolge sul territorio di S.Maria C.V.?;
2) può un convegno nazionale costituire un’occasione per il rilancio della nostra città?
3) Qual’è l’importanza dell’esistenza del Tribunale nella città di S.Maria C.V. ed i benefici sociali ed economici ad esso connessi?
4) La necessità di unitarietà politica e sociale allorquando si discute dell’istituzione di una cittadella giudiziaria sul territorio di S. Maria C.V. e non in cittadine limitrofe.
Ognuno di questi quattro punti meriterebbe ampia discussione, ma – innegabilmente - è impossibile disconoscere una realtà oggettiva.
Partendo, infatti, dall’ultimo argomento in discussione è il caso di sottolineare che vi sono sempre stati, e vi sono ancora, forti tentativi e fortissime pressioni, anche politiche per localizzare il Tribunale al di fuori di S.Maria C.V., mentre il presente convegno è teso alla discussione ed alla realizzazione concreta, non di una sede di Tribunale, ma di una Cittadella Giudiziaria sul nostro territorio. Investimento che prevede inizialmente anche un investimento pubblico di venti milioni di euro circa.
Ciò posto ad ogni cittadino sammaritano e ai rappresentanti dei sammaritani che siedono nel Consesso Comunale ed a coloro che si fregiano anche di titoli accademici viene da chiedere: esiste un progetto sul territorio di S.Maria C.V. che è capace di interessare l’intera provincia di Caserta (il Tribunale ha competenza provinciale), capace di attirare finanziamenti pubblici di tale entità (nell’immediato sono previsti almeno venti milioni di euro), in grado di sviluppare un indotto di rilevanza certa e, soprattutto, di qualificare il territorio in termini di importanza?
Lascia sconvolti anche una riflessione sulle scelte strettamente politiche circa l’utilizzo concreto dei fondi pubblici: perché utilizzare il pubblico denaro in tanti rivoli volti a foraggiare interessi così limitati e di basso profilo quando invece viene offerta, e sottolineo offerta, l’occasione di potersi proiettare in una dimensione nazionale?
E’ scoraggiante dover prendere atto della assoluta miopia di quanti non hanno voluto sostenere un convegno nazionale in S.Maria C.V. cui partecipano anche massime istituzioni statali, soprattutto perché tale decisione non è motivata dalla necessità di impegnare le risorse in progetti che possano essere ritenuti quantomeno di eguale importanza.
A tutti quelli che chiudono gli occhi di fronte alle possibilità di rilancio della cittadina sammaritana vorrei chiedere un esame di coscienza sul loro operato e soprattutto, all’esito, l’umiltà di chiedere scusa per quanto da loro fatto, soprattutto se essi si fregiano del titolo di avvocati e di professori.
Il Tribunale di S.Maria C.V., istituito nel 1809 da G. Bonaparte, Tribunale quinto in Italia per importanza, fra i primi in Europa per carico di lavoro, non subalterno neanche a quello napoletano per lo spessore dei propri rappresentanti (tra i quali sicuramente brilla il succitato e compianto On.le A. Martucci), viene celebrato quest’anno con un’iniziativa nazionale alla quale sono invitati tutti gli Ordini Forensi d’Italia, nonché il Ministro di Grazia e Giustizia, dott. Angelino Alfano.
Il Consiglio Comunale della Città del Foro (come viene definita la nostra città, verrebbe da rammentare all’intero Consiglio Comunale) si è espresso negando qualsivoglia appoggio economico ritenendolo superfluo se non addirittura inutile.
La decisione del Consiglio Comunale invita ad una riflessione su uno e più argomenti che coinvolgono gli interessi dell’intera collettività, quali, ad esempio, i seguenti:
1) Quale l’importanza viene conferita ad un convegno nazionale che si svolge sul territorio di S.Maria C.V.?;
2) può un convegno nazionale costituire un’occasione per il rilancio della nostra città?
3) Qual’è l’importanza dell’esistenza del Tribunale nella città di S.Maria C.V. ed i benefici sociali ed economici ad esso connessi?
4) La necessità di unitarietà politica e sociale allorquando si discute dell’istituzione di una cittadella giudiziaria sul territorio di S. Maria C.V. e non in cittadine limitrofe.
Ognuno di questi quattro punti meriterebbe ampia discussione, ma – innegabilmente - è impossibile disconoscere una realtà oggettiva.
Partendo, infatti, dall’ultimo argomento in discussione è il caso di sottolineare che vi sono sempre stati, e vi sono ancora, forti tentativi e fortissime pressioni, anche politiche per localizzare il Tribunale al di fuori di S.Maria C.V., mentre il presente convegno è teso alla discussione ed alla realizzazione concreta, non di una sede di Tribunale, ma di una Cittadella Giudiziaria sul nostro territorio. Investimento che prevede inizialmente anche un investimento pubblico di venti milioni di euro circa.
Ciò posto ad ogni cittadino sammaritano e ai rappresentanti dei sammaritani che siedono nel Consesso Comunale ed a coloro che si fregiano anche di titoli accademici viene da chiedere: esiste un progetto sul territorio di S.Maria C.V. che è capace di interessare l’intera provincia di Caserta (il Tribunale ha competenza provinciale), capace di attirare finanziamenti pubblici di tale entità (nell’immediato sono previsti almeno venti milioni di euro), in grado di sviluppare un indotto di rilevanza certa e, soprattutto, di qualificare il territorio in termini di importanza?
Lascia sconvolti anche una riflessione sulle scelte strettamente politiche circa l’utilizzo concreto dei fondi pubblici: perché utilizzare il pubblico denaro in tanti rivoli volti a foraggiare interessi così limitati e di basso profilo quando invece viene offerta, e sottolineo offerta, l’occasione di potersi proiettare in una dimensione nazionale?
E’ scoraggiante dover prendere atto della assoluta miopia di quanti non hanno voluto sostenere un convegno nazionale in S.Maria C.V. cui partecipano anche massime istituzioni statali, soprattutto perché tale decisione non è motivata dalla necessità di impegnare le risorse in progetti che possano essere ritenuti quantomeno di eguale importanza.
A tutti quelli che chiudono gli occhi di fronte alle possibilità di rilancio della cittadina sammaritana vorrei chiedere un esame di coscienza sul loro operato e soprattutto, all’esito, l’umiltà di chiedere scusa per quanto da loro fatto, soprattutto se essi si fregiano del titolo di avvocati e di professori.
SANTA MARIA CAPUA VETERE . GLI AMMINISTRATORI MINACCIANO,MA NASCONDONO A SANT'ANDREA DEI LAGNI PERSONAGGI CONDANNATI PER ASSOCIAZIONE CAMORRISTICA
Santa Maria Capua Vetere La tanto inneggiata libertà di stampa da parte del centro sinistra sembra essersi arenata nella città . E’ il caso che è accaduto in questi giorni dopo che sul blog sono usciti alcuni post. Non a caso gli amministratori politici della città si sentono braccati perché non riescono a localizzare la loro posizione politica in vista delle prossime amministrative e quindi ciò che accade intorno da fastidio, tanto è che addirittura mandano emissari che, con le “buone maniere” , minacciano risarcimento danni stratosferici , addirittura giungendo a dichiarare che vi saranno spedizioni punitive. Insomma se gli amministratori della città minacciano alcuni giornalisti, dall’altra invece si registrano residenze fittizie a Santa Maria Capua Vetere condannati per associazione camorristici, i quali risiedono da diversi anni nwella città. E’ il caso di un noto personaggio legvato al clan dei casalesi che addirittura risiede nella località Sant’andrea dei lagni e più precisamente nei pressi della nuova zona dove sorgono villette a schiera. Se ne accorto un operatore della pubblica amministrazione che si è recato per portare a conoscenza del personaggio un provvedimento giudiziario. Lo stesso, purtroppo non è stato rinvenuto nel posto in cui risiedeva tanto è che l’operatore amministrativo non ha potuto far altro che relatare su ciò che ha constatato rimettendo gli atti al comune.
“CATTURATO LATITANTE DEL “CLAN DEI CASALESI” MENTRE ANDAVA IN DISCOTECA”
Nel corso della scorsa notte, la Polizia di Stato di Caserta ha tratto in arresto il latitante Antonio Aquilone, alias “gheddafi”, Nato a Santa Maria c. v. (ce) il 06.05.1984, ricercato da oltre un anno, pericoloso esponente del clan dei casalesi gruppo “Schiavone”.
L’uomo e’ destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere: la prima emessa dall’ufficio gip presso il tribunale di santa maria c. v. per rapina ed estorsione aggravata, la seconda emessa dall’ufficio gip presso il tribunale di modena per associazione di stampo mafioso.
Antonio Aquilone e’ organico al clan dei casalesi ed in particolare era uomo di fiducia di Raffaele Diana “rafilotto”, arrestato lo scorso maggio dalla squadra mobile di caserta in un bunker di Casal di Principe.
Secondo le risultanze investigative, aquilone fungeva da anello di collegamento tra “rafilotto” durante la sua latitanza nel modenese, a cui recapitava i messaggi provenienti dal clan, recapitando le “ambasciate” al boss ricercato, o, addirittura, conducendo al suo cospetto coloro che avevano necessita’ di contattarlo personalmente.
Antonio Aquilone , proprio ieri, era stato condannato in primo grado a 7 anni di reclusione per rapina ed estorsione.
L’uomo e’ stato bloccato mentre, intorno alle 03.00, tranquillamente, si accingeva ad entrare in una nota discoteca di Villa Literno (ce).
I poliziotti che lo hanno bloccato, e che da tempo erano sulle sue tracce, hanno accertato, dopo il suo arresto, che Aquilone, sentendosi ormai braccato, stava per espatriare.
L’arrestato e’ persona dalla spiccata pericolosita’ criminale, egli, infatti, annovera precedenti anche per rapina, armi, traffico di stupefacenti, tentato omicidio e lesioni personali.
Nel luglio del 2005, nel corso di un tentativo di rapina ad una agenzia dell’unicredit, nel riminese, colpiva selvaggiamente al capo con il calcio di una pistola detenuta illegalmente due impiegati al fine di farsi aprire la cassaforte e consegnare il contante; in un’altra circostanza a seguito di una banale lite colpiva all’addome con un coltello un suo conoscente.
CAMORRA . CASO LETTIERI ECCO LE MIE RAGIONI
Io Andrea Lettieri, Sindaco di Gricignano di Aversa, in merito alla vicenda che mi vede sottoposto alle indagini innanzi alla Procura Distrettuale di Napoli (per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa) e alla perquisizione avvenuta il 22 settembre scorso, fermo restando la mia fiducia e il rispetto nel lavoro della Magistratura, sono sereno perché mi ritengo assolutamente estraneo a qualsiasi tipo di responsabilità rispetto ad accuse mosse nei miei confronti da collaboratori di giustizia.
Sono fermamente convinto che dal successivo sviluppo delle indagini la mia posizione sarà chiarita senza lasciare alcuna ombra sulla correttezza del mio operato di uomo, di politico e di imprenditore.
Ho già espresso all’Autorità Giudiziaria la mia disponibilità ad essere interrogato per rendere qualsiasi chiarimento utile sulla vicenda che mi riguarda.
Ritengo di non rassegnare le dimissioni dalla carica di Sindaco perché non ho nulla di cui vergognarmi innanzi ai miei concittadini e rispetto alla fiducia da loro concessami perché nulla di illecito ho commesso.
Rimarrò alla guida del Comune senza alcuna riserva e senza alcun timore, non certo per restare a tutti i costi attaccato alla poltrona, come ben sanno coloro che mi conoscono, ma per il profondo rispetto del mandato elettorale che mi lega ai miei concittadini.
Proprio in virtù del concetto più alto che nutro del mio mandato, ribadisco che non voglio e non posso tradire la fiducia dei miei elettori.
Pur essendo perfettamente consapevole di rivestire adesso un ruolo scomodo e di affrontare un periodo difficile fin quando l’inchiesta giudiziaria non avrà chiarito definitivamente la mia posizione, respingerò con assoluta fermezza qualsiasi tentativo di infangare il fervente operato sin qui compiuto dall’amministrazione comunale e in particolare da tutti gli assessori e i consiglieri che si prodigano con zelo e tenacia per la propria comunità.
Non mi dimetto anche perché devo impedire a chiunque di insinuare che le mie dimissioni possano rappresentare il gesto codardo di chi fugge sentendosi colpevole. Io sono innocente e lo dimostrerò.
Ho rassegnato soltanto le mie dimissioni dal Partito Democratico per non creare alcun imbarazzo agli iscritti e ai dirigenti; nell’attesa che le indagini facciano luce sulla mia condotta ritengo che nessun dubbio debba emergere all’interno di un partito che fa della legalità e della moralità due pietre angolari.
Ringrazio tutti coloro, tanti, che in questi giorni mi hanno manifestato la loro incondizionata fiducia sulla mia persona e sulla correttezza del mio comportamento di uomo e di amministratore.
Andrea Lettieri
venerdì 25 settembre 2009
TRUFFA AIMA , 18 CONDANNE , 197 ASSOLUZIONI E FERDINANDO TERLIZZI CHIEDE UN RISARCIMIENTO STRATOSFERICO DI 200 MILA EURO PER L'INGIUSTA DETENZIONE
Pene di reclusione inflitte dalla settima Corte di Appello di Napoli
Luigi Brunitto anni 4 mesi 4 giorni 15
Vincenzo Diana anni 3 mesi 4 giorni 15
Antonio Faiella anni 4 mesi 1 giorni 15
Ercole Sacchi anni 4 mesi 6 giorni 15
Alfonso Schiavone anni 4 mesi 4 giorni 15
Acanfora Giuseppe anni 2 giorni 15 ( condonato )
Bisognano Nicola anni 2 pena sospesa
Borreca Carmine anni 2 15 giorni ( condonato )
Gagliano Vito anni 2 mesi 1 (condonato)
Juliano Andrea anni 2 mesi 1 (condonato)
Mormile Raffaele anni 2 pena sospesa
Pezone Salvatore anni 2 giorni 15 condonato
Sacco Claudio anni 2 mesi 2 ( condonato )
Schettino Felice anni 2 giorni 15 ( condonato )
Tuccillo Carmine anni 2 mesi 2 ( condonato )
Mirra Guglielmo anni 6 pena rideterminata con altre sentenze irrevocabili
Fiorillo Antimo anni 1 mesi 6 pena sospesa
Carmine Schiavone 10 mesi di reclusione
Luigi Brunitto anni 4 mesi 4 giorni 15
Vincenzo Diana anni 3 mesi 4 giorni 15
Antonio Faiella anni 4 mesi 1 giorni 15
Ercole Sacchi anni 4 mesi 6 giorni 15
Alfonso Schiavone anni 4 mesi 4 giorni 15
Acanfora Giuseppe anni 2 giorni 15 ( condonato )
Bisognano Nicola anni 2 pena sospesa
Borreca Carmine anni 2 15 giorni ( condonato )
Gagliano Vito anni 2 mesi 1 (condonato)
Juliano Andrea anni 2 mesi 1 (condonato)
Mormile Raffaele anni 2 pena sospesa
Pezone Salvatore anni 2 giorni 15 condonato
Sacco Claudio anni 2 mesi 2 ( condonato )
Schettino Felice anni 2 giorni 15 ( condonato )
Tuccillo Carmine anni 2 mesi 2 ( condonato )
Mirra Guglielmo anni 6 pena rideterminata con altre sentenze irrevocabili
Fiorillo Antimo anni 1 mesi 6 pena sospesa
Carmine Schiavone 10 mesi di reclusione
Truffa Aima la corte di appello di appello emette la sentenza condannando 18 persone , ma assolvendo 197 imputati, molti per prescrizione, che adesso chiedono il risarcimento del danno stratosferico per la lungaggine del procedimento , ma soprattutto per l’assoluzione . Una su tutte la lievissima condanna al collaboratore di giustizia Carmine Schiavone a 10 mesi di reclusione , ben diretto dall’avvocato Andrea di Croce, che oggi risulta un uomo libero. E’ stato lui che con le sue dichiarazioni ha aperto il muro di omertà nel clan dei casalesi. Delle 64 condanne, che erano state richieste dal sostituto procuratore generale dottor Sensale soltanto 17 sono state quantificate dalla corte di appello. Anche per gli assolti ci sono state richieste di condanna. Ieri i giudici napoletani della corte di appello dopo numerose ore in camera di consiglio hanno emesso la sentenza di condanna, facendo reggere il teorema accusatorio soltanto per 40 capi di imputazioni dei 700 a cui la Dda di Napoli aveva iscritto ai 262 indagati . Il processo fu il regalo di natale del dicembre 2003, dopo oltre quindici ore di camera di consiglio e a distanza di cinque anni dal blitz scattato nell'estate del 1998. Iniziato quasi quattro anni fa, il processo, svoltosi davanti alla prima sezione penale (presidente Gabriella Casella) del tribunale sammaritano, vedeva imputate 214 persone dagli iniziali 262 indagati: decine i faldoni del procedimento contenenti migliaia di pagine di atti processuali. Sessantaquattro le persone (tra cui imprenditori, militari della Guardia di Finanza e personaggi ritenuti vicini ad ambienti camorristici) furono destinatarie di condanne, mentre 150 furono le assoluzioni: va precisato che molti degli imputati condannati per un determinato capo d'accusa, sono stati assolti da altre contestazioni anche in secondo grado . Tra le accuse formulate, quelle di associazione camorristica, corruzione, frode ai danni dell'Aima nell'erogazione dei contributi comunitari e falsità in atto pubblico. Ma le condanne effettive sono state 6 otto sono state condannate nel corso del processo, 3 invece sostate di chiatte sospese Le condanna maggiore a Guglielmo Mirra 6 anni (quest'ultimo ex amministratore del comune di Santa Maria La Fossa). Le ordinanze cautelari scattate nel 1998 riguardarono finanzieri, funzionari regionali, funzionari per il Commercio Estero e titolari di aziende agricole: quelle ritenute legate ad esponenti della criminalità organizzata e quelle che invece avrebbero messo in atto la truffa all'Aima senza nessun appoggio della camorra. Episodi che risalgono ad una quindicina di anni fa, come la «genesi» della mastodontica inchiesta che raccoglie più filoni tra cui quello che scaturì dall'indagine dell'ex giudice istruttore del Tribunale sammaritano Vincenzo Scolastico.
GOSSIP A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Sarà lo scoop del fine settimana e sarà messo in rete domenica mattina alle ore 7.30 con la primna puntata dal titolo " L'amministrazione comuanle e le escort giovanei e belle , ma anche racchie"
NON PERDETEVI LO SCOOP
NON PERDETEVI LO SCOOP
PRECISAZIONE DI MERITO AI TRECENTOMILA BACI
Stamattina qualcuno si è lamentato del post,in merito a ciò facciamo alcune precisazioni .
Innanzitutto dobbiamo informare i nostri lettori che questa storia delle 300 mila rose è stata ampiamente pubblicata su tutti in gioranali on line e cartecei, quindi riprendere una cosa oramai già acclarata non può certamante dar fastidio a nessuno , tantomeno se vi sono registrazioni audio di consigli comunali ed interrogatori eseguiti davanti ad operatori del settore . Quindi in ciò che abbiamo affermato non c'è nulla di anomalo. Le persone menzionate nel post di sotto sono personaggi pubblici e come gli piace uscire sui giornali con foto e notizie a loro favore così sono criticati anche negativamante. La normativa sulla privacy non esite per coloro , ma esiste invece per quelli che desiderano dare una notizia di carattere pubblico , ma per notivi personali non sono considerati personaggi pubblici.
giovedì 24 settembre 2009
SANTA MARIA CAPUE VETERE . AGGRESSIONE IN PIENO CENTRO AL VETERINARIO COMUNALE
Oramai la città è in preda al panico . Ieri sera erano da poco passate le 19 e 30 quando in via Roberto D'angiò in un portone, dove presumibilmente abitava il professionista, all'altezza del grattacielo una vile aggressione si è consumata ai danni di un medico veterinario molto conosciuto in città. Scaraventato conbtro un muro da un malvivente che con un pugno sferrato al volto ha ferito il professionista . Sul posto vi erano delle persone familiari che hanno iniziato a gridare mettendo in fuga il malvivente che è scappato verso via Martucci.
PORTICO CONVOCATA L'ASSEMBLEA DEL PD
Il segretario della sezione del Partito Democratico di Portico di Caserta Francesco Nacca ha convocato, per il prossimo sabato 26 settembre, la riunione di circolo per la votazione dei delegati alla convenzione provinciale, collegati alle candidature alla segreteria nazionale. L’incontro avrà inizio alle ore 17.00 con il seguente programma:
- costituzione della presidenza;
- illustrazione delle linee politico – programmatiche dei candidati;
- votazione.
Le votazioni avranno inizio alle ore 18.00 e termineranno alle ore 21.00. I lavori si svolgeranno presso la sezione del Partito Democratico di Portico di Caserta, piazza Rimembranza n°4.
- costituzione della presidenza;
- illustrazione delle linee politico – programmatiche dei candidati;
- votazione.
Le votazioni avranno inizio alle ore 18.00 e termineranno alle ore 21.00. I lavori si svolgeranno presso la sezione del Partito Democratico di Portico di Caserta, piazza Rimembranza n°4.
GLI ARTEFICI DEI TRECENTOMILA BACI A S.MARIA VOGLIONO FAR FUORI L'AVVOCATO MACCAURO E PIAZZARE NICOLA FERRARO
Mentre si assiste ad aperture del Teatro Garibaldi per 15 persone per una presentazione di un libro e si da il permesso ad uno spettacolo in piazza Bovio organizzato dalla provincia di Caserta a cui hanno assistito ben sei persone con sedie vuote, i personaggi politici che hanno gravitato prima nella sfera del’Udeur poi nel pd , passando per un unione di centro che è stata congelata con un forfait di Domenico Zinzi alla presidenza dell’ente di Corso Trieste, cercano ancora una collocazione politica recandosi addirittura da Clemente Mastella chiedendo di far fuori l’avvocato Pino Maccauro alla segreteria provinciale , in modo tale da far entrate a santa Maria Capua Vetere Nicola Ferraro per farlo eleggere a consigliere regionale nel partito del campanile a Santa Maria Capuqa Vetere ed a Caserta . Il riferimento è chiaro ed è riferito ai tre che sono Antonio Napoletano, Giovanni Campochiaro e Mimmo Piccolo che a tutti i costi desiderano riconquistare una leadership a Santa Maria Capua Vetere facendo largo a Nicola Ferraro. Ma questo purtroppo è stato scoperto . I tre che non sono nuovi a questi cambi di casacca sono stati gli artefici, almeno due, della questua dei 300mila baci che sono stati dispensati in rose da 50 mila a pioggia agli assessori e a personaggi che gravitano all’interno della maggioranza . Una parte di questi 50 mila rose, però, era stata promessa ad un altro personaggio che è stato raggirato e si è rivolto alla magistratura aprendo così l’inchiesta, una delle tante che vi sono sul comune di Santa Maria Capua Vetere ancora non chiara del tutto. Ebbene in questo marasma pieno di intrecci lobbistici ecco che gli amministratori cercano una nuova collocazione politica , ma questa purtroppo non riesce decollare perché vi è sempre un freno da parte di chi conosce bene i fatti di Santa Maria Capua Vetere. La conferma di ciò è appunto quello scollamento fra politica, città cittadini i quali hanno creato una voragine è questa è stata ben visibile nelle due manifestazioni che si sono organizzate in pieno centro storico. Ieri sera non vi era nessuno proprio perché i cittadini sono lontani anni luce dalla vita amministrativa che sperpera denaro pubblico lasciando strade , scuole edifici in completo abbandono .
CARO MINISTRO BRUNETTA TI RACCONTO COSA SUCCEDE A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Al comune di Santa Maria Capua Vetere ne succedono di tutti i colori dal comando vigili a finire addirittura all’ufficio protocollo. Oramai si è capito che l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere è sotto la lente di ingrandimento della procura della repubblica della città che con la guardia di Finanza e tutte le forze dell’ordine intende vederci chiaro su come vengono gestiti i fondi pubblici . E’ un via vai di operatori dell’ordine il comune , ogni giorno vi sono tutori dell’ordine che vengono per notificare mandati di comparizione, ma soprattutto per recepire materiale per le indagini. Ebbene gli ultimi due episodi hanno completamente fatto toccare il fondo non solo all’amministrazione comunale , ma anche al comando vigili che dovrebbero essere dei veri e propri tutori dell’ordine . E’ un brutto segno perché se è vero che l’indagine sugli autovelox sta continuando ad andare avanti, è anche vero che ci potrebbero essere nuovi risvolti anche a Santa Maria Capua Vetere. Ma andiamo per ordine .
Iniziamo dal primo episodio che ha visto protagonisti all’interno del comando davanti al comandante che ha preso le distanze. Due poliziotti municipali il 3 settembre 2009 per poco non giungevano alle meni perché l’uno, che non ha titolo per far parte del corpo perché condannati a 4 anni di reclusione in primo grado, ha accusato l’altro di averlo calunniato . Il secondo però dopo aver ascoltato le improperie del suo collega , ha relazionato con un esposto . Volete sapere come è andata a finire ? Colui che ha denunciato al comandante ha avuto un provvedimento disciplinare. All’altro però non è successo niente perché sono stati ritirati tesserino e porto d’armi nonché la pistola, ed incombe una risposta del comune che dovrebbero dare al ministero preposto.
Secondo episodio
Al comune di Santa Maria Capua Vetere, quando non ci sono i dirigente gli uffici vengono chiusi.
E’ il caso dell’Ufficio Protocollo che guarda caso ieri , che era il giorno per l’affluenza al pubblico era chiuso . Perché ? molto semplice : Siamo giunti al’inverosimile . Non vi era in servizio il responsabile ed allora il protocollo è chiuso . In sostanza il Comune è aperto al pubblico e come sono aperti gli uffici dell’anagrafe così dovrebbero funzionare anche gli altri uffici, altrimenti che servizio è . Il sindaco, i dirigenti e gli assessori dovrebbero sapere che quando l’ufficio è aperto al pubblico gli sportelli devono funzionari tutti e non aspettare il giorno seguente per presentare una richiesta , tantomeno se è un dipendente di un’altra amministrazione che fa il suo lavoro. Eppure qualche personaggio politico ha familiari nella pubblica amministrazione e svolgono il loro lavoro con diligenza .
Vorrei concludere che a Santa Maria Capua Vetere ci sono dirigenti della pubblica aministrazione che si alzano alle 5,30 e tornano a casa alle 18,30.
Iniziamo dal primo episodio che ha visto protagonisti all’interno del comando davanti al comandante che ha preso le distanze. Due poliziotti municipali il 3 settembre 2009 per poco non giungevano alle meni perché l’uno, che non ha titolo per far parte del corpo perché condannati a 4 anni di reclusione in primo grado, ha accusato l’altro di averlo calunniato . Il secondo però dopo aver ascoltato le improperie del suo collega , ha relazionato con un esposto . Volete sapere come è andata a finire ? Colui che ha denunciato al comandante ha avuto un provvedimento disciplinare. All’altro però non è successo niente perché sono stati ritirati tesserino e porto d’armi nonché la pistola, ed incombe una risposta del comune che dovrebbero dare al ministero preposto.
Secondo episodio
Al comune di Santa Maria Capua Vetere, quando non ci sono i dirigente gli uffici vengono chiusi.
E’ il caso dell’Ufficio Protocollo che guarda caso ieri , che era il giorno per l’affluenza al pubblico era chiuso . Perché ? molto semplice : Siamo giunti al’inverosimile . Non vi era in servizio il responsabile ed allora il protocollo è chiuso . In sostanza il Comune è aperto al pubblico e come sono aperti gli uffici dell’anagrafe così dovrebbero funzionare anche gli altri uffici, altrimenti che servizio è . Il sindaco, i dirigenti e gli assessori dovrebbero sapere che quando l’ufficio è aperto al pubblico gli sportelli devono funzionari tutti e non aspettare il giorno seguente per presentare una richiesta , tantomeno se è un dipendente di un’altra amministrazione che fa il suo lavoro. Eppure qualche personaggio politico ha familiari nella pubblica amministrazione e svolgono il loro lavoro con diligenza .
Vorrei concludere che a Santa Maria Capua Vetere ci sono dirigenti della pubblica aministrazione che si alzano alle 5,30 e tornano a casa alle 18,30.
ECCO IL TESTO DELL'INTERVENTO DEL SINDACO DI MARCIANISE, ANTONIO TARTAGLIONE ALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLO SHOPPING CENTER “LA REGGIA
CASERTA, TEATRO DI CORTE DELLA REGGIA, 24 SETTEMBRE 2009
L'apertura del nuovo shopping outlet, “La Reggia Designer Outlet”segna l'epilogo di una transizione che ha portato il territorio di Marcianise alla riconversione verso il terziario. Lo sviluppo e l'incentivazione di questo settore ci sono parse le risposte più adeguate alla crisi economica in corso, ed alla sempre più massiccia esternalizzazione dei comparti produttivi ed industriali all'estero. L'importanza di ospitare sul nostro territorio un punto vendita di una catena commerciale di rilevanza internazionale è stato un dato imprescindibile, palese a tutte le amministrazioni che hanno contribuito al suo insediamento. La sua apertura sarà foriera di numerosi vantaggi per Marcianise: tale centro genererà innanzitutto favorevoli congiunture occupazionali, creando delle prospettive lavorative per i marcianisani. Si tratta di un elemento da non sottovalutare, dal momento che la nostra città è ricca di persone dalle spiccate competenze e capacità che proprio in questa struttura potranno trovare opportunità di inserimento e di crescita professionale. La fama internazionale dei centri Mc arthur Glen inciderà sulla stessa rinomanza del territorio marcianisano, favorendo dei ritorni positivi in termini di immagine. Marcianise, grazie ai numerosi poli produttivi che ospita, si avvia sempre di più a diventare “la città commerciale” del Mezzogiorno, favorita in ciò anche dalla sua posizione strategica, che la vede al centro di uno snodo ferroviario e stradale di primaria importanza, oltre che a poca distanza dall'areoporto di Capodichino e dal porto di Napoli. Primo, ed attualmente unico, centro del Sud Italia, Marcianise dunque ospiterà questo prestigioso insediamento che calamiterà sul territorio un pubblico vasto, proveniente anche dalle regioni limitrofe. Ci si aspetta un'affluenza massiccia di persone che, con il loro spostamento a Marcianise, creeranno sicuramente ulteriori indotti economici, di cui potrà beneficiare il nostro territorio. “La Reggia Designer Outlet” si propone come una cittadella della moda, che, in quanto tale, potrà catalizzare l'attenzione degli esperti del settore. Così facendo Marcianise si apre a nuove opportunità, candidandosi a diventare un nuovo punto di riferimento per la moda e per lo stile. Prima di concludere, è d'uopo esprimere un ringraziamento al presidente Joseph Kaempfer per la disponibilità e per la comprensione mostrate nel voler assecondare le esigenze occupazionali del territorio, contemperandole con le esigenze produttive del centro. Proprio in lui infatti ho trovato un alleato quando, durante la sua visita di giugno, nel dargli il benvenuto ho potuto illustrargli il proposito della mia amministrazione di favorire la creazione di opportunità professionali per gli abitanti di Marcianise.
L'apertura del nuovo shopping outlet, “La Reggia Designer Outlet”segna l'epilogo di una transizione che ha portato il territorio di Marcianise alla riconversione verso il terziario. Lo sviluppo e l'incentivazione di questo settore ci sono parse le risposte più adeguate alla crisi economica in corso, ed alla sempre più massiccia esternalizzazione dei comparti produttivi ed industriali all'estero. L'importanza di ospitare sul nostro territorio un punto vendita di una catena commerciale di rilevanza internazionale è stato un dato imprescindibile, palese a tutte le amministrazioni che hanno contribuito al suo insediamento. La sua apertura sarà foriera di numerosi vantaggi per Marcianise: tale centro genererà innanzitutto favorevoli congiunture occupazionali, creando delle prospettive lavorative per i marcianisani. Si tratta di un elemento da non sottovalutare, dal momento che la nostra città è ricca di persone dalle spiccate competenze e capacità che proprio in questa struttura potranno trovare opportunità di inserimento e di crescita professionale. La fama internazionale dei centri Mc arthur Glen inciderà sulla stessa rinomanza del territorio marcianisano, favorendo dei ritorni positivi in termini di immagine. Marcianise, grazie ai numerosi poli produttivi che ospita, si avvia sempre di più a diventare “la città commerciale” del Mezzogiorno, favorita in ciò anche dalla sua posizione strategica, che la vede al centro di uno snodo ferroviario e stradale di primaria importanza, oltre che a poca distanza dall'areoporto di Capodichino e dal porto di Napoli. Primo, ed attualmente unico, centro del Sud Italia, Marcianise dunque ospiterà questo prestigioso insediamento che calamiterà sul territorio un pubblico vasto, proveniente anche dalle regioni limitrofe. Ci si aspetta un'affluenza massiccia di persone che, con il loro spostamento a Marcianise, creeranno sicuramente ulteriori indotti economici, di cui potrà beneficiare il nostro territorio. “La Reggia Designer Outlet” si propone come una cittadella della moda, che, in quanto tale, potrà catalizzare l'attenzione degli esperti del settore. Così facendo Marcianise si apre a nuove opportunità, candidandosi a diventare un nuovo punto di riferimento per la moda e per lo stile. Prima di concludere, è d'uopo esprimere un ringraziamento al presidente Joseph Kaempfer per la disponibilità e per la comprensione mostrate nel voler assecondare le esigenze occupazionali del territorio, contemperandole con le esigenze produttive del centro. Proprio in lui infatti ho trovato un alleato quando, durante la sua visita di giugno, nel dargli il benvenuto ho potuto illustrargli il proposito della mia amministrazione di favorire la creazione di opportunità professionali per gli abitanti di Marcianise.
I MOTORADUNO MEMORIAL FRANCO CARRANO
ORGANIZZATO DAL GRUPPO MOTOCICLISTICO SAMMARITANO DEL CAMEC
SI SVOLGERA’ DOMENICA 4 OTTOBRE A S. MARIA C.V.
1° MOTORADUNO MEMORIAL “FRANCO CARRANO”
Col patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Caserta e del Comune di S. Maria C.V in collaborazione col CONI di Caserta –
S. Maria C.V. - Per ricordare la scomparsa del grande campione Franco Carrano, il gruppo motociclistico sammaritano in seno al CAMEC di S. Maria CV di cui è presidente il Dr. Giacomo Roccatagliata, ha organizzato per il prossimo 4 ottobre, un radumo di motociclisti che si svolgerà nella città del foro. Alla pregevole manifestazione hanno dato la loro adesione la Regione Campania, la Provincia di Caserta, il Comune di S. Maria C.V. nella persona del sindaco ing. Giancarlo Giudicianni, il Coni provinciale nella persona del presidente dr: Mimmo De Simone. Il programma prevede il raduno dei motociclisti provenienti da tutta Italia alla Piazza Bovio. Dopo un giro turistico in città che toccherà i più significativi monumenti storici ( L’Arco Adriano, l’Anfiteatro, il Mitreum ) e dopo la pausa pranzo in un noto ristorante cittadino, nel pomeriggio avrà luogo la commemorazione e premiazione, nel salone degli specchi del Teatro Garibaldi, alla presenza di autorità civili, militari e religiose.
Il direttivo del CAMEC è composto oltre che dal Presidente Giacomo Roccataglia anche dai componenti, Camillo Gesualdo, Maria Amalia Pallante, Franco Boffa e Biagio Fortunato. Del comitato organizzatore fanno parte oltre a Giacomo Roccatagliata, Mario De Blasio, Agostino Santoro, Ugo Renda, Giovanni Cecere, Antonio Falde e Ferdinando Terlizzi. Il servizio cortesia della manifestazione verrà svolto da Raffaele Umili, Antonio Falde, Armando Massi, Luigi Nespoli ( detto “il chiodo”), Agostino Di Lucca, Aldo Veccia e Antonio Santillo. Mentre sarò assicurata l’assistenza medica con autoambulanza a cura del centro A.V.I.S. di Santa Maria Capua Vetere. Il servizio ristorazione ai partecipanti sarà svolto dallo staff della Cooperativa al Risparmio di S. Maria C.V. con la collaborazione del C.A.M.E.C. e del G.M.S. Per l’occasione il comitato organizzatore ha licenziato alle stampe un librettino che riporterà foto e significativi momenti della vita del compianto Franco Carrano col riferimento ai suoi più prestigiosi successi come la gara di velocità in salita la “Sorrento -S. Agata, il Circuito dell’Arco Adriano, la Milano-Taranto ed il motogiro d’Italia.
A cura dell’ufficio stampa del Gruppo Motociclistico Sammaritano del CAMEC
Tel. 0823/279662 – mobile 320.9127371 – Fax 0823/ 447930 - ferdinandoterlizzi@gmail.com -
SANTA MARIA CAPUE VETERE - SCANDALO AL COMMISSARIATO . C'E' UNA NUOVA INDAGINE
Santa Maria Capua Vetere . Ha dell’inverosimile ma è accaduto. Fioccano le denuncie sul caso Consoli quando era in servizio presso il Commissariato di polizia di Santa Maria Capua Vetere. Un Poliziotto penitenziario condannato ad un anno e sei mesi in appello dopo essere stato congedato in seguito alla condanna , potrebbe richiedere l’apertura del suo processo poiché il vice questore è tuttora detenuto per aver falsificato anche alcuni rapporti di servizio, fra cui, secondo il Galbiati, anche il suo . Per questi motivi Gaetano Galbiati che ora si guadagna da vivere eseguendo qualche lavori di tinteggiatura presso alcuni appartamenti di fortuna, avendo presentato una denuncia dettagliata nei periodi , è riuscito ad ottenere una apertura di un fascicolo nei confronti del vice commissario il quale si è visto iscrivere a ruolo un nuovo procedimento penale a suo carico. Valerio Consoli che rimane tuttora agli arresti domiciliari non è ancora stato liberato anzi rimane sotto osservazione da parte della procura della repubblica che desidera vederci chiaro su come gestiva il suo lavoro. Il primo ottobre infatti sarà ascoltato nel processo per l’omicidio di Enrico di Monaco e li potranno uscire nuove prove poiché il Consolai sarà marcato a vista dagli avvocati difensori del Busico che rimane l’unico incriminato per il processo. L'indagine a suo carico è partita nel 2003, quando Valerio Consoli era alla guida del commissariato di Castelvolturno, la città del litorale passata alla ribalta per la terribile scia di omicidi firmato dal latitante Giuseppe Setola che ha costellato il 2008. L'inchiesta è partita dalla denuncia di Vincenzo Schiavone, proprietario della clinica privata Pineta Grande, dove la moglie di Consoli aveva svolto per un anno il ruolo di ricercatrice. Stando a quanto denunciato dallo stesso Schiavone, tra i più importanti imprenditori della sanità campana, presidente anche della clinica 'Villa Fiorita' di Aversa. Il referente campano dell'Associazione Italiana Ospedalità Privata ha denunciato di aver subìto pressioni dall'allora dirigente del commissariato di Castelvolturno per assumere la moglie nella struttura privata con un contratto a tempo indeterminato. Da lì sono scattate indagini e che hanno spinto a trasferire Valerio Consoli prima al commissariato di Santa Maria Capua Vetere e poi a quello di Isernia, per allontanarlo dalla provincia di Terra di Lavoro. La svolta il 13 giuigno a mattina, quando il questore di Isernia Ciaramella si è presentato nella sua abitazione per consegnargli l'ordinanza di custodia agli arresti domiciliari.
mercoledì 23 settembre 2009
DROGA A CASERTA . LA POLIZIA FERMA TRE PERSONE
Nell’ambito delle attivita’ di contrasto al traffico di stupefacenti, nel primo pomeriggio di oggi, personale della sezione antidroga della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vice questore dr. Rodolfo Ruperti, ha tratto in arresto in flagranza di reato, per concorso in detenzione di circa gr. 6,5 di cocaina, le sottonotate persone:
1) Gaetano Solla , nato a napoli il 15-8-1972, res. a caserta, pregiudicato per reati contro il patrimonio, falso e contrabbando di t. l. e.;
2) Veronica Visone , nata a cercola (na) il 19.11.1983, incensurata, convivente di solla;
3) Raffaele Porrino , nato a caserta il 20.04.1977, ivi residente, barista, incensurato.
I tre venivano notati in atteggiamento circospetto mentre, a bordo della vettura del solla, effettuavano una sosta presso un’area di servizio ubicata lungo la s. p. 335, nel territorio di maddaloni.
Gli agenti, scorgevano i tre occupanti mentre, confabulando, si scambiavano qualcosa e, pertanto, decidevano di intervenire immediatamente.
Bloccati i tre sospetti, i poliziotti li sottoponevano subito a perquisizione anche per la evidente preoccupazione che iniziavano a manifestare.
L’intuito degli agenti si rivelava fondato, infatti indosso al porrino veniva rinvenuto un involucro in cellophane, del peso di 1,6 gr., contenente della sostanza in polvere del tipo cocaina.
Il giovane tentava di giustificare il possesso ammettendo l’uso personale della sostanza, nel chiaro proposito di distogliere l’attenzione dai suoi sodali ma senza successo.
Un altro involucro contenente gr. 5,46 di cocaina, infatti, veniva rinvenuta indosso alla visone veronica, occultata nel reggiseno.
Evidentemente il porrino deteneva un piccolo quantitativo di droga da consegnare in caso di eventuale controllo ed evitare il rinvenimento del piu’ consitente quantitativo nascosto nelle parti intime della giovane amica.
I tre non avevano considerato la presenza di una poliziotta della squadra mobile impegnata nei seervizi antidroga.
1) Gaetano Solla , nato a napoli il 15-8-1972, res. a caserta, pregiudicato per reati contro il patrimonio, falso e contrabbando di t. l. e.;
2) Veronica Visone , nata a cercola (na) il 19.11.1983, incensurata, convivente di solla;
3) Raffaele Porrino , nato a caserta il 20.04.1977, ivi residente, barista, incensurato.
I tre venivano notati in atteggiamento circospetto mentre, a bordo della vettura del solla, effettuavano una sosta presso un’area di servizio ubicata lungo la s. p. 335, nel territorio di maddaloni.
Gli agenti, scorgevano i tre occupanti mentre, confabulando, si scambiavano qualcosa e, pertanto, decidevano di intervenire immediatamente.
Bloccati i tre sospetti, i poliziotti li sottoponevano subito a perquisizione anche per la evidente preoccupazione che iniziavano a manifestare.
L’intuito degli agenti si rivelava fondato, infatti indosso al porrino veniva rinvenuto un involucro in cellophane, del peso di 1,6 gr., contenente della sostanza in polvere del tipo cocaina.
Il giovane tentava di giustificare il possesso ammettendo l’uso personale della sostanza, nel chiaro proposito di distogliere l’attenzione dai suoi sodali ma senza successo.
Un altro involucro contenente gr. 5,46 di cocaina, infatti, veniva rinvenuta indosso alla visone veronica, occultata nel reggiseno.
Evidentemente il porrino deteneva un piccolo quantitativo di droga da consegnare in caso di eventuale controllo ed evitare il rinvenimento del piu’ consitente quantitativo nascosto nelle parti intime della giovane amica.
I tre non avevano considerato la presenza di una poliziotta della squadra mobile impegnata nei seervizi antidroga.
Strage Pescopagano , la corte di cassazione rigetta il ricorso del pm, ma condanna ad una pena di 15 anni e 4mesi i tre imputati
Castelvolturno . Ad un anno dalla strage di Castelvolturno dove il boss Giuseppe Setola, secondo i giudici ne fu l’artefice, c’è la prima sentenza definitiva di un’altra strage quella di Pescopagano. La corte di cassazione conferma le pene dimezzate e rigetta l’appello del pubblico ministero Dottoressa Del giudice della procura generale . Dopo due anni dall’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, era il 17 gennaio 2007 il processo della strade di Pescopagano si chiude in corte di cassazione il processo. E’ stata la quinta sezione a condannare definitivamente l’aspirante pittore Massimo Gitto, Angelo Gagliardi, Giuseppe Frangoli che furono condannati in primo grado alla pena di 30 anni di reclusione poiché causarono la morte nel Bar “Centro” di Pescopagano di Alfonso Romano e ferirono insieme agli altri giovani tutti extracomunitari i proprietari del bar Vincenzo e Francesco Bocchetti. Il Pm della procura generale aveva presentato ricorso alla sentenza di corte di appello poiché i tre furonbo condannati a 15 anni e 4 mesi di reclusione dalla terza corte di assise appello di Napoli presidente Ambrogio di Meo. Le pene che sono state dimezzate rispetto alla sentenza di primo grado rappresentano comunque una vittoria per la difesa rappresentata dagli avvocati Luigi Iannettone, Angelo Raucci e Giovanni Zannini , i quali avrebbero in ogni caso convinto in parte i giudici napoletani e lo hanno fatto anche con i giudici capitolini dopo la richiesta della procura generale che chiedeva la conferma della condanna di primo grado a 30 anni di reclusione . I Tre, elementi di spicco del clan La Torre in passato attivo nel casertano, furono posti in stato di detenzione per una strage di italiani ed extracomunitari commessa il 27 aprile del 1990 a Pescopagano che aveva l'obiettivo di bloccare per conto del boss Antonio Bardellino la vendita di droga nella zona tra Castelvolturno e Mondragone. Le indagini dei pm della Direzione distrettuale antimafia Raffaele Cantone e Giuseppe Noviello portarono all'emissione di un ordine di custodia cautelare nei confronti di Giuseppe Fragnoli, 57 anni, Angelo Gagliardi, 53 anni, e Massimo Gitto, 53enne anche lui, tutti accusati di strage, omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di armi comuni e da guerra. Fin dall'inizio l'inchiesta su quanto era avvenuto nel bar "Centro" del piccolo comune casertano nell'aprile di 17 anni fa si erano indirizzate sullo scontro tra i clan del territorio e le bande di extracomunitari che iniziavano a gestire piazze di spaccio nella zona. Una 'guerra' combattuta con molte azioni di rappresaglia violenta culminate con l'azione contro il bar nella quale morirono due persone e sei rimasero ferite; subito dopo il gruppo di fuoco uccise tre extracomunitari a bordo di una Fiat 127 parcheggiata vicino all'esercizio commerciale e feri' il quarto occupante della vettura. All'inchiesta hanno contribuito anche alcuni collaboratori di giustizia. Bardellino non voleva che si vendesse droga nella provincia di Caserta per evitare l'attenzione delle forze di polizia nell'area. La misura cautelare emessa dal gip napoletano ha riguardato anche i capoclan Augusto e Tiberio Francesco La Torre, ma non fiu eseguibile perche' si in attesa di una estradizione suppletiva.
SANTA MARIA CV. L’ABBANDONO DEL QUARTIERE SANT’ANDREA
Uno dei tanti problemi irrisolti della nostra città, per la superficialità di questa amministrazione, è l’inquinamento dell’ambiente, la salute dei cittadini, l’incidenza alta della malattie infettive e tumorali, con una percentuale piuttosto alta nel quartiere Sant’Andrea. E’sotto gli occhi di tutti la crescita della popolazione in questo quartiere, con strutture alte oltre il settimo piano, incuranti delle norme antisismiche, mentre presso l’ufficio tecnico sono elencate come cooperative. Il fine sociale di queste cooperative era la costruzione di alloggi per i soci con l’obbligo di essere già tutti residenti, nonché il contenimento del prezzo perché sono finanziate con denaro pubblico. Nei fatti da uno sguardo ai nomi all’ingresso di questi palazzoni si capisce che la stragrande maggioranza sono tutti soggetti provenienti da altre città. Circostanza non consentita dalla normativa in materia, ma, di fatto ha consentito di triplicare i costi delle assegnazioni ai soci portando il valore degli immobili alla pari di un appartamento di tipo lusso, trasformando il rione Sant’Andrea in un dormitorio perché acquirenti estranei alla cooperativa e al tessuto sociale del quartiere non lo frequentano,ma, si recano solo a dormire. Purtroppo continuano ad acquistare terreni intorno alla piscina privata per costruire altre cooperative in previsione di una possibile elezione a consigliere regionale, nonostante il forte inquinamento ambientale. E’ proprio di questo inquinamento ambientale nel quartiere che i due consiglieri comunali Di Monaco e Pardi ne fecero il loro cavallo di battaglia durante la campagna elettorale. Addirittura Pardi stampò un opuscolo nel quale elencò tutte le fonti di inquinamento e l’incidenza sugli abitanti della percentuale di malattie tumorali per colpa del CDR e della conceria. Ogni giorno gridava che bisognava chiudere la conceria perché inquinava le falde acquifere e l’ambiente, bisognava chiudere il CDR per la quantità di insetti che produceva e infestava l’aria del quartiere arrecando danni alla salute dei cittadini. Improvvisamente questi due consiglieri furono folgorati da una nuova fede politica, lungo la strada che da Sant’Andrea porta a Curti. Sedettero al fianco del consigliere comunale Campochiaro e da quel giorno non parlarono più né della conceria, né del CDR, ma incominciarono ad affermare che non vi era inquinamento ambientale. Questi due politicanti hanno seguito la via indicata dalla banderuola che in natura indica la direzione del vento, in politica quella dei propri interessi. Intanto il CDR continua ad inquinare, fu costruito per la provincia di Caserta, mentre oggi scaricano rifiuti solo i comuni vesuviani perché il sindaco per il suo interesse personale politico lo ha consegnato a Bassolino, e con esso la salute dei cittadini. Dobbiamo soffrire subendo il lezzo e l’inquinamento come conseguenza di questo modo di fare politica, oggi i comuni vesuviani ogni giorno versano circa 1000 tonnellate di spazzatura, mentre i due consiglieri non parlano più della conceria e anzi auspicano una loro candidatura alle provinciali, perché anche questa volta diranno d’ impegnarsi per Sant’Andrea, ma in realtà cercano di trovare una poltrona quanto più vicina alla piscina gabbando ancora una volta gli abitanti del quartiere Sant’Andrea. Intanto questo sindaco e la sua giunta non ha mai presentato un programma di trasformazione sociale e residenziale del quartiere, per renderlo più vivibile, né nei suoi programmi vi è la chiusura della conceria e del CDR. Non hanno la consapevolezza di lavorare per il bene della città, ma sono consapevoli di percorrere una strada di facile elevazione economica personale.
S. Maria C.V.,22/09/2009 avv. Michele D’Abrosca
SANTA MARIA CAPUA VETERE . PROVATE AD INDOVINARE CHI SONO I POLITICI SAMMARITANI
1) Chi è quell’amministratore che avendo saputo da Piccoli del consistente mazzo di 300,00 rose date a mezzo Zito alla squadra di Governo non ha informato gli organi competenti? Perché?
2) Chi è quel baby killer che non contento di aver portato il suo cane a scodinzolare in Forza Italia, nella Margherita, nel PD, nel PDL, nel Bingo, in via di Nassirya (tutti i giorni) ora vorrebbe portarlo nell’UDEUR dimenticando i fallimenti collezionati ovunque?
4) Chi è quel cane rognoso che facendo il randagio tenta di confondere i suoi superiori riuscendo così a guadagnare venendo meno ai suoi doveri di cane da guardia ?
5) Chi è quell’esponente politico- costruttore che dopo aver accolto con le fanfare il cane randagio e il suo piccolo branco è stato dopo pochi mesi abbandonato ? Perché ha accettato di buon grado di essere utilizzato dal gruppo del Casalese? E’ forse tutto concordato?
6) Chi è quell’ex assessore –imprenditore che riparando un fabbricato consentì di addossare le spese al Comune ?
7) Chi sono quegli imbecilli che firmano tutto ? Perché vengono spostati a seconda delle esigenze?
8) Chi sono i componenti del Consiglio di amministrazione della STU? Quanto percepiscono? Perché non si riescono a sapere?
2) Chi è quel baby killer che non contento di aver portato il suo cane a scodinzolare in Forza Italia, nella Margherita, nel PD, nel PDL, nel Bingo, in via di Nassirya (tutti i giorni) ora vorrebbe portarlo nell’UDEUR dimenticando i fallimenti collezionati ovunque?
4) Chi è quel cane rognoso che facendo il randagio tenta di confondere i suoi superiori riuscendo così a guadagnare venendo meno ai suoi doveri di cane da guardia ?
5) Chi è quell’esponente politico- costruttore che dopo aver accolto con le fanfare il cane randagio e il suo piccolo branco è stato dopo pochi mesi abbandonato ? Perché ha accettato di buon grado di essere utilizzato dal gruppo del Casalese? E’ forse tutto concordato?
6) Chi è quell’ex assessore –imprenditore che riparando un fabbricato consentì di addossare le spese al Comune ?
7) Chi sono quegli imbecilli che firmano tutto ? Perché vengono spostati a seconda delle esigenze?
8) Chi sono i componenti del Consiglio di amministrazione della STU? Quanto percepiscono? Perché non si riescono a sapere?
SOFTWARE OPEN SOURCE IN COMUNE: GIULIO SALZILLO INCONTRA I VERTICI DELL'ASSOCIAZIONE MO'S.
IL VERTICE SI E' TENUTO LO SCORSO MARTEDÌ NELLA SALA GIUNTA DEL COMUNE
Marcianise. Valutare l'applicabilità dei software open source al sistema informatico comunale: è stato questo il tema chiave dell'incontro tra il consigliere Giulio Salzillo, delegato dal sindaco Tartaglione all' innovazione tecnologica, ed i vertici dell'associazione culturale Mo's, rappresentati dal presidente Francesco Delle Curti, e dal segretario,Andrea Esposito. Presente anche Nicola Elia, rappresentante dei prodotti cad.Obiettivo del summit, tenutosi lo scorso martedì presso la sala giunta del comune, la proposta avanzata dal sopraccitato soggetto culturale di dotare le postazioni informatiche del comune di programmi open source, e cioè privi di costi di licenza d’ uso. Il primo passo da compiere consisterebbe nella sostituzione del noto Microsoft word con l'Openoffice Writer, entrambi programmi per la redazione di documenti, ma di cui il secondo è utilizzabile senza costi di licenza, e quindi senza spese per le casse comunali. Tale software, però, fa parte del sistema operativo Ubuntu che andrebbe installato sui computer in dotazione ai vari uffici comunali. Non è un’operazione semplice. E’ per tale motivo che al termine della discussione, il consigliere Salzillo ha chiesto ai due rappresentanti della Mo's di presentargli una piattaforma progettuale delle modalità con cui dovrebbe avvenire l'attivazione del nuovo sistema.
Al termine dell'incontro, il consigliere centrista ha commentato: “La proposta avanzataci è in linea con il nostro obiettivo di contenimento delle spese comunali, oltre che con le nuove soluzioni operative del mondo delle tecnologie informatiche. Ho chiesto all'associazione di presentare un progetto intorno al quale poter discutere e da relazionare alle competenze informatiche del personale impiegato al comune ”. L'udiccino ha anche colto l'occasione per estendere l'invito a presentare proposte innovative a tutte le associazioni giovanili e culturali presenti sul territorio. “Sono convinto- continua Salzillo- che il nostro territorio pulluli di ragazzi veramente in gamba, pieni di idee che possono fungere da valido contributo per l'amministrazione”. Apprezzamenti sull'esito dell' incontro sono stati espressi anche dai vertici della Mo's. “ L'associazione- spiega il presidente Francesco Delle Curti- ha gradito il livello dell'incontro e si ritiene soddisfatta della sensibilità mostrata dall'amministrazione verso l'open source”. Sulla stessa lunghezza d'onda è apparso il segretario della stessa, Andrea Esposito: “E' stato un buon incontro. L'amministrazione ha accolto positivamente la nostra idea. Disponibile il consigliere Salzillo”.
Marcianise. Valutare l'applicabilità dei software open source al sistema informatico comunale: è stato questo il tema chiave dell'incontro tra il consigliere Giulio Salzillo, delegato dal sindaco Tartaglione all' innovazione tecnologica, ed i vertici dell'associazione culturale Mo's, rappresentati dal presidente Francesco Delle Curti, e dal segretario,Andrea Esposito. Presente anche Nicola Elia, rappresentante dei prodotti cad.Obiettivo del summit, tenutosi lo scorso martedì presso la sala giunta del comune, la proposta avanzata dal sopraccitato soggetto culturale di dotare le postazioni informatiche del comune di programmi open source, e cioè privi di costi di licenza d’ uso. Il primo passo da compiere consisterebbe nella sostituzione del noto Microsoft word con l'Openoffice Writer, entrambi programmi per la redazione di documenti, ma di cui il secondo è utilizzabile senza costi di licenza, e quindi senza spese per le casse comunali. Tale software, però, fa parte del sistema operativo Ubuntu che andrebbe installato sui computer in dotazione ai vari uffici comunali. Non è un’operazione semplice. E’ per tale motivo che al termine della discussione, il consigliere Salzillo ha chiesto ai due rappresentanti della Mo's di presentargli una piattaforma progettuale delle modalità con cui dovrebbe avvenire l'attivazione del nuovo sistema.
Al termine dell'incontro, il consigliere centrista ha commentato: “La proposta avanzataci è in linea con il nostro obiettivo di contenimento delle spese comunali, oltre che con le nuove soluzioni operative del mondo delle tecnologie informatiche. Ho chiesto all'associazione di presentare un progetto intorno al quale poter discutere e da relazionare alle competenze informatiche del personale impiegato al comune ”. L'udiccino ha anche colto l'occasione per estendere l'invito a presentare proposte innovative a tutte le associazioni giovanili e culturali presenti sul territorio. “Sono convinto- continua Salzillo- che il nostro territorio pulluli di ragazzi veramente in gamba, pieni di idee che possono fungere da valido contributo per l'amministrazione”. Apprezzamenti sull'esito dell' incontro sono stati espressi anche dai vertici della Mo's. “ L'associazione- spiega il presidente Francesco Delle Curti- ha gradito il livello dell'incontro e si ritiene soddisfatta della sensibilità mostrata dall'amministrazione verso l'open source”. Sulla stessa lunghezza d'onda è apparso il segretario della stessa, Andrea Esposito: “E' stato un buon incontro. L'amministrazione ha accolto positivamente la nostra idea. Disponibile il consigliere Salzillo”.
CLAN CASALESI DIANA RECICLO' I SOLDI DELLA LAZIO. NUOVO ARRESTO
Gli utili del gas nel Casertano venivano affidati al clan dei Casalesi che assicuravano il regime di monopolio a Giuseppe Diana. L'uomo e' stato arrestato recentemente per aver riciclato il denaro dei Casalesi anche in societa' quotate in borsa, come la 'Lazio S.S.'. Oggi la Gdf ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronto di Diana e ha sequestrato 37 immobili e 5 complessi aziendali in diverse province della Campania e del Lazio. Le indagini dirette dalla Dda e condotte dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare il sostegno mafioso offerto da diverse famiglie del clan Casalese. Del resto Diana, dal clan, e' considerato 'storico' riciclatore, in primis nella scalata della Lazio, laddove dalle intercettazioni e' emerso con chiarezza la sua responsabilita' nel tentativo di consegnare ai vertici della societa' sportiva un'ingente somma di denaro proveniente dalle casse del clan
lunedì 21 settembre 2009
Le considerazioni e le proposte del consigliere Rauso sul futuro del Mulino Parisi.
Tutte le voci che si sono succedute sulla vicenda dell’Ex Mulino Parisi, possono avere o meno un fondo di verità , ma ciò che è inequivocabile resta la necessità di dare un assetto decente all’ingresso orientale della città ed evitare i soliti abusi e speculazioni. Che in passato si siano generati equivoci sulla normativa urbanistica che avrebbe potuto regolare l’assetto di quell’area non si discute, specialmente se si tiene conto degli appetiti che sono stati generati dal succulento affare specie dopo che furono fatte sparire le carte relative al piano di recupero; resta, comunque, il fatto che con lo stato di fatto attuale non può essere realizzato niente di quello che vorrebbero porre in essere gli attuali proprietari dell’area o quello che hanno loro promesso, improvvidamente, alcuni personaggi della passata e della presente Amministrazione Comunale. Con questo mio articolo non voglio accusare nessuno, perché la mia intenzione è e sarà sempre quella di fare gli interessi della città, perciò voglio lanciare una proposta che potrebbe conciliare gli interessi della collettività, salvaguardando anche quelli della proprietà. Alla luce della vacatio normativa, si potrebbe lanciare un concorso di idee a carattere nazionale per acquisire un progetto da portare all’attenzione del Consiglio Comunale e permettere, finalmente, la bonifica del sito e la sistemazione di un area che deturpa l’immagine della città. Tutto ciò non deve essere oggetto di speculazioni, ne deve essere portato avanti con le solite scorciatoie da chi ha fatto impossibili promesse e che è sollecitato dalla proprietà a mantenerle. Credo che su questa idea possa partire un confronto costruttivo dal quale, sicuramente, scaturirà un buon progetto che toglierà ogni dubbio sulla volontà di aggirare la Legge e realizzare qualcosa che non sia conforme agli interessi della città.
Gaetano Rauso
Gaetano Rauso
MARCIANISE . EFFETTUATA LA DERATTIZZAZIONE
EFFETTUATA LA DERATTIZZAZIONE
Marcianise. Nella giornata di ieri, lunedì 21 settembre, è stata effettuata la derattizzazione sull'intero territorio comunale. La disposizione, posta in essere per la seconda volta, dopo l'analogo intervento dello scorso 3 agosto, mirava a disinfestare la città dalla presenza di topi e di ratti.
Marcianise. Nella giornata di ieri, lunedì 21 settembre, è stata effettuata la derattizzazione sull'intero territorio comunale. La disposizione, posta in essere per la seconda volta, dopo l'analogo intervento dello scorso 3 agosto, mirava a disinfestare la città dalla presenza di topi e di ratti.
PDL : RINALDI E MATTUCCI CHIEDONO LUMI SULLA MANIFESTAZIONE SUMMERITANA 2009
COMUNE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
GRUPPO CONSILIARE PDL
Oggetto: Manifestazione “Summeritana 2009”
I sottoscritti Consiglieri Comunali, Giuseppe Rinaldi e Dario Mattucci, in seguito alla risposta dell'Assessore ai LL.PP. E Urbanistica, fornita nella seduta di Question Time del 17 u.s., in virtù della quale, allo stato degli atti forniti dal medesimo Assessore, è dato ritenere che sia stata spesa la somma di € 35.000,00 senza aver acquisito alcun preventivo di spesa e senza dimostrazione di fatture quietanzate di cui si fa espresso riferimento nella risposta scritta fornita dall'Assessore, hanno presentato apposita richiesta di atti affinchè si faccia definitivamente chiarezza in merito alla manifestazione in oggetto.
Tale chiarezza è nell'interesse della stessa Amministrazione Comunale, in modo tale che l'intera Città sappia che i soldi pubblici, versati nelle casse comunali dai tributi pagati dai cittadini, siano stati spesi proprio per far sì che gli stessi cittadini abbiano potuto godere, durante l'estate di manifestazioni culturali, sportive e musicali, senza consentire ad alcun Consigliere Comunale o gruppo di Consiglieri Comunali, di fare politica e clientela con denaro pubblico.
I sottoscritti Consiglieri sperano, anzi sono certi, che l'esaustiva risposta alla richiesta che si allega al presente comunicato, darà ampia prova della trasparenza dell'operato dell'Amministrazione Comunale.
INCENDIO AL MULINO PARISI ECCO LA PROVA
LUTTO COLPISCE PERSONE PERBENE DI SANTA MARIA
La scomparsa della professoressa Olga Salvati moglie del compiantio avvocato penalista Carlo Cipullo e madre dell'avvocato Raffaella , segna la negatività della giornata domenicale . Ieri, infatti, è deceduta la professoressa Olga Salvati . Alla famiglia in questo momento particolare il nostro cordoglio, essendo la stessa una delle famiglie più antiche di Santa Maria Capua Vetere.
domenica 20 settembre 2009
Affare sospetto a S. Maria C.V., la ristrutturazione della casa comunale finisce davanti al tar
A S. Maria C. V. succedono cose che in ogni altro Comune difficilmente accadono e senza
alcun clamore passano del tutto inosservate. L'ultimo caso è quello dell'Appalto per i
Lavori ed il Restauro e Completamento della Ex-Casa Comunale in Via Cappabianca, per
un importo di circa 4 milioni di Euro.
Orbene per un tale importo, hanno partecipato solo due ditte, già questo è anomalo. In considerazione dell'importo e del tipo di gara (molto discrezionale) e' obbligo che i
membri delle Commissioni siano scelti fra soggetti, qualificati, che non abbiano interessi o
rapporti con l'Amministrazione Comunale o con l'impresa che vince la gara.Invece, i commissari nominati dal Dirigente Ing. Di Tommaso, sono ben allineati, infatti uno è l'ing. Piscopo Stefano, professionista di S. Maria C.V. , vicino all'Amministrazione e già candidato alle elezioni nella coalizione di maggioranza, peraltro nominato supporto al responsabile del procedimento per altre questioni e dipendente del Comune di Maddaloni.
L'altro membro prescelto, è l'architetto ladevaia di Maddaloni, socio dello studio Coppola
ed iscritto all'ordine di Napoli. Il fatto strano, è che l'impresa che si è aggiudicata i lavori, è
guarda caso la ditta TECNORES che sta restaurando il Palazzo Cappabianca (quasi di
fronte a quello oggetto d'appalto) dove sempre per caso l'arch. Coppola (socio di ladevaia)
è stato il progettista ed è il direttore dei lavori.
Senza entrare nel merito di chi sta in associazione con la Tecnores, già quanto detto
merita un attento approfondimento.
Qualche maligno potrebbe addirittura pensare che sia stato fatto tutto su misura, ma noi
siamo sicuri che una persona perbene come il Dirigente Di Tommaso non si presterebbe
mai a simili giochi con le imprese che partecipano alle gare d'appalto, anche perché a S.
Maria C.V. anche le pietre ascoltano e parlano.
Per fortuna che è arrivata la stazione unica appaltante. Ma forse è il caso che Santa
Maria C. V. si unisca con qualche Comune per costituire un serio Sportello Unico per
l'Urbanistica per il rilascio delle Concessioni Edilizie ed elimini l'attuale classe dirigenziale.
Carissimo Sindaco apri gli occhi se stai fuori da questi giochi, ne vale la tua onorabilità.
alcun clamore passano del tutto inosservate. L'ultimo caso è quello dell'Appalto per i
Lavori ed il Restauro e Completamento della Ex-Casa Comunale in Via Cappabianca, per
un importo di circa 4 milioni di Euro.
Orbene per un tale importo, hanno partecipato solo due ditte, già questo è anomalo. In considerazione dell'importo e del tipo di gara (molto discrezionale) e' obbligo che i
membri delle Commissioni siano scelti fra soggetti, qualificati, che non abbiano interessi o
rapporti con l'Amministrazione Comunale o con l'impresa che vince la gara.Invece, i commissari nominati dal Dirigente Ing. Di Tommaso, sono ben allineati, infatti uno è l'ing. Piscopo Stefano, professionista di S. Maria C.V. , vicino all'Amministrazione e già candidato alle elezioni nella coalizione di maggioranza, peraltro nominato supporto al responsabile del procedimento per altre questioni e dipendente del Comune di Maddaloni.
L'altro membro prescelto, è l'architetto ladevaia di Maddaloni, socio dello studio Coppola
ed iscritto all'ordine di Napoli. Il fatto strano, è che l'impresa che si è aggiudicata i lavori, è
guarda caso la ditta TECNORES che sta restaurando il Palazzo Cappabianca (quasi di
fronte a quello oggetto d'appalto) dove sempre per caso l'arch. Coppola (socio di ladevaia)
è stato il progettista ed è il direttore dei lavori.
Senza entrare nel merito di chi sta in associazione con la Tecnores, già quanto detto
merita un attento approfondimento.
Qualche maligno potrebbe addirittura pensare che sia stato fatto tutto su misura, ma noi
siamo sicuri che una persona perbene come il Dirigente Di Tommaso non si presterebbe
mai a simili giochi con le imprese che partecipano alle gare d'appalto, anche perché a S.
Maria C.V. anche le pietre ascoltano e parlano.
Per fortuna che è arrivata la stazione unica appaltante. Ma forse è il caso che Santa
Maria C. V. si unisca con qualche Comune per costituire un serio Sportello Unico per
l'Urbanistica per il rilascio delle Concessioni Edilizie ed elimini l'attuale classe dirigenziale.
Carissimo Sindaco apri gli occhi se stai fuori da questi giochi, ne vale la tua onorabilità.
sabato 19 settembre 2009
ESCLUSIVO : INCENDIO AL MULINO PARISI APERTA L'INDAGINE, MA SPUNTA UNA PROVA
Santa Maria Capua Vetere. Nuovi risvolti vengono alla luce sull’incendio dell’ex Mulino Parisi di qualche giorno fa . In data 17 marzo 2006 con protocollo n. 10464 del Comune di Santa Maria Capua Vetere la Domina società di costruzione Srl dei Fratelli Pellino aveva presentato una missiva indirizzata al sindaco Enzo Iodice, dimessosi immediatamente dopo, chiedendo l’intervento dell’ufficio tecnico per ovviare il problema della demolizione dello stabile ed iniziare la costruzione di un nuovo fabbricato essendo la proprietaria effettiva dello stabile . “Pregiatissimo signor Sindaco – così inizia la missiva del 17 marzo 2006 – questa Società , dopo una attenta valutazione della situazione complessiva – cosi come emerge – dai rapporti precostituiti ed in corso con l’amministrazione di Santa Maria Capua Vetere , che ella cosi energicamente dirige , è pervenuta alla presente determinazione di sottoporre in via ufficiale, ma certamente con il garbo che la sua persona e l’intera civica amministrazione meritano , quatto appresso” In sostanza la lettera fa riferimento a cinque punti fondamentali . E’ doveroso – spiega il primo – premettere che in piena osservanza dei riti procedurali e normativi , questa società ha prodotto documentazione ed ha espresso pareri ed intendimenti , cosi come è giusto che fosse , ciò è rilevabile da quanto acquisito agli Uffici ed ai settori competenti del comune di che trattasi”. Il secondo invece fa riferimento al progetto. “ La documentazione richiamata risponde compiutamente alle esigenze di cui un amministrazione comunale deve farsi consapevole carico, nella prospettiva di offrire alla città , comunque e sempre , occasione dio integrazioni strutturali accrescitive del proprio prestigio architettonico e migliorative di una costante prospettazione delle opzioni giuste e durature . Il terzo fa riferimento ad una costante testimonianza di fede di numerosi incontri avuti e la cospicua corrispondenza intercorsa tra la scrivente società e fgli Uffici tecnico- amministrativo di codesta spettabile municipalità , basti riferirsi ai momenti di scambio di dee , di offerte di controfferte tecniche , invero molto numerosi e produttivi , perché la disponibilità di questa società richiedente si appalesasse – tutta intera – per recepire le richieste di codesti organi competenti in relazione ad un accorata prospettazione di soluzioni capaci di soddisfare le legittime aprir azioni di una civica amministrazione che non può non avere l’esclusivo interesse di agire per il superiore bene della comunità cittadina . Gli ultimi due punti fanno riferimento a richieste corrette essendo il manufatto di proprietà della Domina, essendo l’ìex mulino Parisi un radicale ripristino strutturale ed architettonico essendo il luogo di grande interesse prr tutta la città.” E’ arrivato iol momento di concretizzare – conclude la terra quanto concordato con varie forme ed in tempi successivi perché sull’intera vicenda codesta amministrazione abbia ad esprimersi in via conclusiva e con pieno soddisfacimento delle parti del rapporto in piena correttezza” . La missiva è firmata da Davide Pellino.
MARONI A CASERTA 2 . CRONACA DI UNA GIORNATA CHE I GIORNALISTI NON SCRIVERANNO MAI
iL MINISTRO MARONI PER GIUNGERE AL PALAZZO DI GOVERNO PERCORRE CON
L'AUTO DI SERVIZIO IL GIARDINO REALE . ENZO SCOTTI NEGLI ANNI OTTANTA PER INAUGURARE LA CANCELLATA DI PALAZZO REALE PASSEGGIO' LUNGO IL PERCORSO NEL BOSCO REALE
Che la lotta alla camorra rimane il primo grande obiettivo dei governi in carica che si sono susseguiti fino ad oggi, non ci voleva certo il ministro Maroni per ricordare ciò che è stato fatto fino ad giovedì scorso . Ma diversamente, però, il ministro non ha mai rilevato in che stato di abbandono è la città di Caserta. Lo affermo come casertano doc indignato, perché vivo, anche indirettamente , ma da circa 43 anni, la vita amministrativa , politica ed organizzativa nella città di Caserta e per essa a Piazza Vanvitelli fin da quando avevo 6 anni. Quello che ho notato ieri pomeriggio è certamente fuori luogo, tanto è che la città di Caserta ha assistito alla venuta di Maroni come un atto scostante anche se era una riunione di servizio. Innanzitutto Caserta per accogliere i rappresentanti del governo non ha un percorso alternativo alla Reggia di Caserta, poiché tutte le strade che una volta potevano essere percorse oggi sono chiuse per lavori creando a tutt’oggi uno scompenso organizzativo dal punto di vista viario . Soluzione? Facciamo passare gli autorevoli rappresentanti del governo all’interno di palazzo reale, che ha il più bel giardino d’europa, con le loro auto. Si proprio così, perché l’auto di servizio è sbucata dal portone della questura per giungere davanti a quella del palazzo di governo davanti ad un grande spiegamento di polizia e carabinieri . In tutto 20 metri. Ma da dove è passata visto che l’unica strada di accesso a Piazza Vanvitelli è corso Giannone e Via Mazzini ? Forse una passeggiata a piedi era più salubre dopo una colazione di lavoro e tanto smog. Se ciò che avesse fatto Maroni lo avrebbe fatto un casertano ci sarebbe stato sequestro dell’auto, ritiro di patente denuncia alla procura della repubblica e che più ne ha più ne metta. Poi se ci aggiungiamo che qualche anno fa Carlo di Borbone chiese Palazzo Reale per un matrimonio , visto che la struttura era stata costruita dalla famiglia spagnola, venne negato. Per questi motivi sono indignato perchè le scuole, le società le associazione casertane hanno sempre frequentato il giardino reale come soluzione al tempo libero casertano. I personaggi politici dell’epoca , ricordo un Enzo Scotti,politico di altri tempi , si fece addirittura fotografare lungo la cancellata di Corso Giannone dopo che il famigerato “ Muro di Berlino “ venne abbattuto. Dulcis in fundo , per chiudere i giornalisti che oggi , essendo tutti pro sinistra, sono costretti a fare servizi con il grappo in gola,ma non hanno capito che fanno i servi dei padroni.
MARONI A CASERTA NEL GIORNO DELL'ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CASTELVOLTURNO
"Sono lusinghieri i risultati ottenuti con l'intervento del governo sul territorio in provincia di Caserta". A dirlo e' il ministro dell'Interno Roberto Maroni, a Caserta per un comitato interprovinciale per l'ordine e la sicurezza a un anno dalla strage di camorra di Castelvolturno. "Sono arrivato qui in un giorno significativo, in una data simbolica - ricorda lo stesso ministro - perche' e' l'anniversario della strage in cui un anno fa morirono sei cittadini extracomunitari. Da allora partiva un'operazione intensa per il contrasto alla camorra. Avevamo promesso che l'intervento sarebbe stato temporaneo. Oggi possiamo registrare che con piu' uomini sul territorio, un coordinamento eccellente tra forze dell'ordine e magistratura, una sintonia istituzionale in questo anno e mezzo si e' perfezionata. Siamo in grado di definire l'azione di contrasto alla camorra come modello. Ora bisogna continuare in questa direzione con l'arresto dei latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine". Maroni aggiunge che "continuerenmo ad attaccare i patrimoni dei clan", studiando anche un meccanismo simile a quello del fondo unico giustizia, "in cui abbiamo fatto confluire soldi contanti", per velocizzare i tempi tra sequestro e confisca. "In Italia abbiamo 4,5 milioni di beni sequestrati inutilizzati e stiamo tentando di sveltire le procedure per il riutilizzo", precisa. Marone traccia anche un bilancio dell'operazione in Terra di Lavoro. Dal 19 settembre 2008 al 15 settembre scorso, dicono i dati del Viminale, il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta complessivamente ad oltre 302 milioni; quelli sequestrati a oltre 6 milioni; arrestati 19 latitanti di cui 2 appartenenti al programma speciale dei 30 piu' pericolosi d'Italia (Giuseppe Setola e Raffaele Diana, catturati rispettivamente il 14 gennaio e il 3 maggio) e 4 inseriti nell'elenco dei 100 piu' pericolosi. Nella prossima riunione a Caserta, a fine ottobre, annuncia, verra' anche il ministro della Giustizia Angelino Alfano "perche' c'e' una splendida collaborazione tra ministeri e a Caserta tutto il governo combatte la camorra".
FEDELISSIMO DI BIDOGNETTI POSTO IN STATO DI DETENZIONE VIVEVA IN UNGHERIA
Sfuggito alla cattura il 17 luglio scorso, nell’ambito dell’operazione “Clan Cut”, gli agenti della squadra mobile di Caserta, lo hanno braccato in Ungheria . Sono giunti alla cattura controllando i suoi familiari sono riusciti a ricostruire i suoi spostamenti, fino a rintracciarlo nuovamente ed infine a stringergli le manette ai polsi. Giancarlo De Luca, 59enne di Casal di Principe, è stato arrestato in Ungheria, al confine con la Romania, mentre era a bordo di una Bmw 5 Touring con il figlio 21enne ed un altro giovane incensurato originario di Napoli. L’uomo è ritenuto vicino alla fazione Bidognetti del sodalizio camorristico dei Casalesi. Per arrivare alla cattura sono stati importantissimi gli accordi di cooperazione internazionale tra le polizie dei Paesi dell’Unione europea, come sottolineato dalla questura di Caserta. Tramite il servizio centrale operativo della polizia di Stato e il servizio Interpol, erano stati allertati i collaterali uffici di polizia per intensificare i controlli alle frontiere anche nei confronti dei cittadini comunitari, che hanno libera circolazione in ambito Schengen. De Luca, trattenuto negli uffici della polizia magiara, è stato dichiarato in ‘arresto provvisorio’, già convalidato dalle autorità giudiziarie locali. Nei prossimi giorni sarà trasportato in Italia da funzionari della Squadra Mobile di Caserta e dell’Interpol di Roma. Sul 59enne pendeva una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Le indagini erano partite dalle attività investigative per la cattura di Franco Letizia, considerato il reggente del clan Bidognetti dopo la cattura di Giuseppe Setola e inserito nell’elenco dei 100 latitanti di massima pericolosità, preso poco dopo la mezzanotte del 19 maggio scorso, dopo circa un anno di latitanza, in un bunker di San Cipriano d’Aversa. In particolare, era emerso che Giancarlo De Luca era il collettore della raccolta delle estorsioni per conto del clan Bidognetti nell’area di Cancello e Arnone e comuni limitrofi.
51enne pregiudicato arrestato dai carabinieri della stazione di santa maria capua vetere: deve scontare una condanna definitiva per un cumulo di pene.
51enne pregiudicato arrestato dai carabinieri della stazione di santa maria capua vetere: deve scontare una condanna definitiva per un cumulo di pene.
La scorsa notte, in santa maria capua vetere (ce), i carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura della repubblica di santa maria capua vetere nei confronti del 51enne pregiudicato Domenico Di Nardo .
deve espiare anni 1 e mesi 2 di reclusione e anni 7 e mesi 8 di arresto, relativi ad cumulo di pene poiche’ a suo carico gravano numerose condanne definitive per “violazione delle prescrizioni relative alla sorveglianza speciale di p.s.” ed “evasione dagli arresti domiciliari”.
L’arrestato, dopo le formalita’ di rito, e’ stato associato alla casa circondariale di santa maria capua vetere.
La scorsa notte, in santa maria capua vetere (ce), i carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura della repubblica di santa maria capua vetere nei confronti del 51enne pregiudicato Domenico Di Nardo .
deve espiare anni 1 e mesi 2 di reclusione e anni 7 e mesi 8 di arresto, relativi ad cumulo di pene poiche’ a suo carico gravano numerose condanne definitive per “violazione delle prescrizioni relative alla sorveglianza speciale di p.s.” ed “evasione dagli arresti domiciliari”.
L’arrestato, dopo le formalita’ di rito, e’ stato associato alla casa circondariale di santa maria capua vetere.
venerdì 18 settembre 2009
Nella frazione Casamare GRAVI INADEMPIENZE A SESSA AURUINCA
Nella frazione Casamare
GRAVI INADEMPIENZE DEI COMUNI DI CELLOLE E SESSA AURUNCA
IL TAR SOSPENDE IL PROVVEDIMENTO PER L’ABBATTIMENTO DI UN POZZO ORDINATO DALLA PROVINCIA – UN BAR BERSAGLIATO DA INGIUSTI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI – COSTITUITO UN COMITATO PER IL PROBLEMA DELLA MANCANZA D’ACQUA – VARI GIUDIZI IN CORSO -
Sessa Aurunca ( Mediapress)- Un ulteriore tassello del puzzle della “questione acqua della frazione Casamare” è stato scritto dal TAR di Napoli. E’ noto, infatti, che il borgo Casamare (in parte frazione di Cellole e in parte frazione di Sessa Aurunca) non ha né una condotta idrica comunale né una rete fognaria. Quello che in passato era un borgo di contadini oggi è cresciuto anche perché attraversato dalla SS. Appia, ed è diventato sede di diversi esercizi commerciali frequentati non solo dagli abitanti del luogo, ma anche dai vari utenti e turisti che transitano sulla SS. Appia. Poco prima dell’estate, a seguito di vari controlli scaturiti dall’uso delle acque si è abbattuta su alcuni titolari di esercizi commerciali di Casamare la mannaia dei provvedimenti amministrativi di tipo restrittivo. Tra gli altri, a farne le spese anche l’unico Bar della frazione, molto frequentato da passanti e locali. La titolare del bar, da sempre ligia al proprio dovere, se da un lato a seguito di vari controlli ha ulteriormente perfezionato ogni struttura per la tutela degli utenti del bar nel rispetto delle vigenti leggi, da un altro lato è stata costretta a rivolgersi al proprio legale di fiducia, Avvocato Giuseppe Monarca di Sessa Aurunca per resistere a vari provvedimenti e per tutelare i propri diritti. L’Avvocato Giuseppe Monarca, infatti, dopo un attento esame per individuare la competenza ( essendo il settore - come è noto – anche disciplinato dal Tribunale Superiore delle Acqua Pubbliche con un coacervo di leggi e regolamenti, ciarpame addirittura di regi decreti ) nell’interesse della titolare dell’esercizio commerciale (e dei proprietari dell’intero stabile composto da vari appartamenti) ha depositato tempestivamente un ricorso al TAR di Napoli nei confronti dell’ordinanza di abbattimento e sigillatura del pozzo emessa dal Settore Acque Pubbliche della Provincia di Caserta ai danni della titolare del Bar, e, a seguito di discussione orale con cui illustrava non solo le problematiche particolari, ma anche quelle generali del territorio, ha ottenuto in data 3 settembre 2009 un provvedimento positivo dal TAR di Napoli che ha sospeso l’ordinanza di demolizione e sigillatura del pozzo asservito allo stabile. La situazione, comunque, si presta ad ulteriori risvolti considerato i notevoli costi che il predetto Bar deve sostenere per acquistare l’acqua potabile, nonché quelli sostenuti per impiantare un cisterna in regola, e , pertanto, non si escludono ulteriori iniziative giudiziarie per i danni derivanti dalla omissione degli Enti pubblici che non garantiscono quello che è un diritto primordiale di ogni cittadino e di ogni essere umano, specie se contribuente, appunto l’acqua, bene vitale. Anche questa volta le amministrazioni interessate (Cellole, Sessa Aurunca) si distinguono per un primato al negativo: in Italia, il paese del cosiddetto “oro bianco”, ossia il Paese dell’abbondanza delle acque, si assiste impotenti alle omissioni delle amministrazioni comunali che, non intervenendo con idonee infrastrutture, negano i più elementari diritti ai cittadini, quelli collegati alla stessa sopravvivenza. E così, in una dinamica degna di un romanzo di KafKa, i cittadini, costretti ad arrangiarsi come meglio possono con pozzi e quant’altro per avere l’acqua, non possono fare a meno di incappare nelle maglie delle severe leggi che regolamentano il settore, essendo l’acqua un bene pubblico, il cui attingi mento è integralmente regolamentato dalle leggi, sia in ordine al regime autorizzatorio, sia in ordine alle infrastrutture necessarie per l’attingimento: oltre al danno, anche la beffa! Bene farebbe, la Provincia di Caserta, a controllare i pozzi dei latifondisti, nuovi acquirenti terrieri della zona presenti nelle varie compagne di Sessa Aurunca e di Cellole, che attingono notevoli quantità di acqua per le produzioni agricole anziché i piccoli commercianti che dedicano la loro vita e le loro attività alle utenze basilari per la sussistenza di un paese. Si vocifera che gli abitanti di Casamare vogliano associarsi in un comitato per far valere, in maniera compatta, i propri diritti di cittadini, al fine di ottenere dagli enti competenti le infrastrutture necessarie per la loro sussistenza in un territorio che si allontana sempre di più dal resto del mondo civile.
GRAVI INADEMPIENZE DEI COMUNI DI CELLOLE E SESSA AURUNCA
IL TAR SOSPENDE IL PROVVEDIMENTO PER L’ABBATTIMENTO DI UN POZZO ORDINATO DALLA PROVINCIA – UN BAR BERSAGLIATO DA INGIUSTI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI – COSTITUITO UN COMITATO PER IL PROBLEMA DELLA MANCANZA D’ACQUA – VARI GIUDIZI IN CORSO -
Sessa Aurunca ( Mediapress)- Un ulteriore tassello del puzzle della “questione acqua della frazione Casamare” è stato scritto dal TAR di Napoli. E’ noto, infatti, che il borgo Casamare (in parte frazione di Cellole e in parte frazione di Sessa Aurunca) non ha né una condotta idrica comunale né una rete fognaria. Quello che in passato era un borgo di contadini oggi è cresciuto anche perché attraversato dalla SS. Appia, ed è diventato sede di diversi esercizi commerciali frequentati non solo dagli abitanti del luogo, ma anche dai vari utenti e turisti che transitano sulla SS. Appia. Poco prima dell’estate, a seguito di vari controlli scaturiti dall’uso delle acque si è abbattuta su alcuni titolari di esercizi commerciali di Casamare la mannaia dei provvedimenti amministrativi di tipo restrittivo. Tra gli altri, a farne le spese anche l’unico Bar della frazione, molto frequentato da passanti e locali. La titolare del bar, da sempre ligia al proprio dovere, se da un lato a seguito di vari controlli ha ulteriormente perfezionato ogni struttura per la tutela degli utenti del bar nel rispetto delle vigenti leggi, da un altro lato è stata costretta a rivolgersi al proprio legale di fiducia, Avvocato Giuseppe Monarca di Sessa Aurunca per resistere a vari provvedimenti e per tutelare i propri diritti. L’Avvocato Giuseppe Monarca, infatti, dopo un attento esame per individuare la competenza ( essendo il settore - come è noto – anche disciplinato dal Tribunale Superiore delle Acqua Pubbliche con un coacervo di leggi e regolamenti, ciarpame addirittura di regi decreti ) nell’interesse della titolare dell’esercizio commerciale (e dei proprietari dell’intero stabile composto da vari appartamenti) ha depositato tempestivamente un ricorso al TAR di Napoli nei confronti dell’ordinanza di abbattimento e sigillatura del pozzo emessa dal Settore Acque Pubbliche della Provincia di Caserta ai danni della titolare del Bar, e, a seguito di discussione orale con cui illustrava non solo le problematiche particolari, ma anche quelle generali del territorio, ha ottenuto in data 3 settembre 2009 un provvedimento positivo dal TAR di Napoli che ha sospeso l’ordinanza di demolizione e sigillatura del pozzo asservito allo stabile. La situazione, comunque, si presta ad ulteriori risvolti considerato i notevoli costi che il predetto Bar deve sostenere per acquistare l’acqua potabile, nonché quelli sostenuti per impiantare un cisterna in regola, e , pertanto, non si escludono ulteriori iniziative giudiziarie per i danni derivanti dalla omissione degli Enti pubblici che non garantiscono quello che è un diritto primordiale di ogni cittadino e di ogni essere umano, specie se contribuente, appunto l’acqua, bene vitale. Anche questa volta le amministrazioni interessate (Cellole, Sessa Aurunca) si distinguono per un primato al negativo: in Italia, il paese del cosiddetto “oro bianco”, ossia il Paese dell’abbondanza delle acque, si assiste impotenti alle omissioni delle amministrazioni comunali che, non intervenendo con idonee infrastrutture, negano i più elementari diritti ai cittadini, quelli collegati alla stessa sopravvivenza. E così, in una dinamica degna di un romanzo di KafKa, i cittadini, costretti ad arrangiarsi come meglio possono con pozzi e quant’altro per avere l’acqua, non possono fare a meno di incappare nelle maglie delle severe leggi che regolamentano il settore, essendo l’acqua un bene pubblico, il cui attingi mento è integralmente regolamentato dalle leggi, sia in ordine al regime autorizzatorio, sia in ordine alle infrastrutture necessarie per l’attingimento: oltre al danno, anche la beffa! Bene farebbe, la Provincia di Caserta, a controllare i pozzi dei latifondisti, nuovi acquirenti terrieri della zona presenti nelle varie compagne di Sessa Aurunca e di Cellole, che attingono notevoli quantità di acqua per le produzioni agricole anziché i piccoli commercianti che dedicano la loro vita e le loro attività alle utenze basilari per la sussistenza di un paese. Si vocifera che gli abitanti di Casamare vogliano associarsi in un comitato per far valere, in maniera compatta, i propri diritti di cittadini, al fine di ottenere dagli enti competenti le infrastrutture necessarie per la loro sussistenza in un territorio che si allontana sempre di più dal resto del mondo civile.
Nella splendida cornice dell’Anfiteatro Campano Musica e balli della tradizione
“A Storia d’o Sud”
Sabato, 19 settembre, con inizio alle ore 20, si terrà la manifestazione “Vox Populi”, organizzata dall’Assessorato alla Valorizzazione dei siti archeologici del Comune di S. Maria Capua Vetere. Una serata in musica con i “Cantica Popularia e Madreterra” che nella storica arena intoneranno le canzoni della tradizione di “Terra di Lavoro”, accompagnati dagli strumenti della cultura popolare. Tamburi, tamorre e zampogne per una notte sotto le stelle in una delle location più belle della regione Campania. Un’iniziativa dell’amministrazione comunale volta a valorizzare l’enorme patrimonio archeologico di Santa Maria Capua Vetere. Ingresso libero.
Sabato, 19 settembre, con inizio alle ore 20, si terrà la manifestazione “Vox Populi”, organizzata dall’Assessorato alla Valorizzazione dei siti archeologici del Comune di S. Maria Capua Vetere. Una serata in musica con i “Cantica Popularia e Madreterra” che nella storica arena intoneranno le canzoni della tradizione di “Terra di Lavoro”, accompagnati dagli strumenti della cultura popolare. Tamburi, tamorre e zampogne per una notte sotto le stelle in una delle location più belle della regione Campania. Un’iniziativa dell’amministrazione comunale volta a valorizzare l’enorme patrimonio archeologico di Santa Maria Capua Vetere. Ingresso libero.
Marcianise . Obiettivo vigili centrato
Marcianise. Sono ben 57 i verbali di contravvenzione ambientale elevati dagli agenti della polizia municipale nell’ambito del progetto di incremento del controllo del territorio, partito nel mese di maggio e terminato da qualche giorno. La piattaforma è stata concepita e realizzata allo scopo di contrastare azioni delinquenziali perpetrate in materia ambientale. Per tale ragione, durante il periodo di svolgimento, sono state controllate circa 300 persone ed altrettanti veicoli. L’indagine a tappeto ha permesso altresì di sorprendere e di sanzionare individui che, a bordo di veicoli, si apprestavano o avevano già sversato in modo irregolare i rifiuti solidi urbani. Affinché l’ispezione fosse adeguatamente approfondita, sono stati attuati posti di controllo volanti nei punti nevralgici della città, per i quali quotidianamente sono state impiegate congiuntamente 2 o 3 pattuglie, più un’unita presso l’ufficio di comando. Il progetto è stato realizzato nelle ore serali e notturne, per non incidere sul normale turno di lavoro.
giovedì 17 settembre 2009
OPERAZIONE PRIMAVERA 2 .I COLLABORATORI MAIELLO E NOCERA SVELANO I TRAFFICI A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Santa Maria Capua Vetere. Cocaina a fiumi dalla Spagna giungeva in Italia per fare tappa a Santa Maria Capua Vetere per giungere dopo sulle principali piazze di Marcianise . E’ questo il teorema dei giudici della Dda di Napoli Cesare Sirignano , Raffaello Falcone e Lalia Morra che hanno chiesto al Giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli Dottor Di Girolamo la custodia cautelare per gli affiliati al clan Belforte dove spiccano anche i nomi di alcuni affiliati sammaritani . Tutto iniziò con un sequestro ingente di cocaina eseguito dai carabinieri qualche anno fa . Da quel giorno gli interrogatri hanno svelato un intreccio con il clan Belforte e quello di Santa Maria Capua Vetere che si è con concretizzato anche con le dichiarazioni di alcuni pentiti . Uno di questi è Vincenzo Maiello, che sarà ascoltato stamattina nel procedimento contro alcuni indagati che sono sotto processo per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Le fonti di prove sono rappresentate anche , come detto, dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia quali PACCONE Francesco, DI GRAZIA Paolo, DI GRAZIA Riccardo, GERARDI Antonio, NOCERA Giacomo, NOCERA Pietro, CORVINO Antonio, MAIELLO Vincenzo e FRONCILLO Michele, per cui metodologicamente appare opportuno verificare se la scelta di collaborazione sia stata definitiva e sincera e se le dichiarazioni rese dagli stessi possano essere considerate intrinsecamente credibili. Vincenzo Maiello , escusso piu’ volte da questa Procura, ha fornito importanti ed utili dichiarazioni in corso di riscontro, ritenute invero di particolare interesse in ordine alla consumazione di gravi fatti reato quali estorsioni, porto abusivo di armi e spaccio di sostanze stupefacenti, consumati prevalentemente nei comuni di Santa Maria Capua Vetere e Marcianise (CE). Essi venivano in particolare perpetrati durante la sua affiliazione al clan BELFORTE. Pietro Nocera altro collaboratore di giustizia affermò “Preciso che a seguito di una discussione con Bruno BUTTONE, Antonio BIFONE gli disse che voleva servirsi di me per bloccare i cantieri e fui così che iniziai il mio rapporto con BIFONE che è proseguito fino alla metà del 1999. In quel periodo ho potuto quindi verificare personalmente l’attività di BIFONE. Ricordo infatti che consegnava la cocaina a vari soggetti per farla spacciare ed in particolare ricordo che lo stesso l’ha consegnata a tale AMATO di Santa Maria C.V. ed a un certo MAIO Maio, sempre di S.M. Capua Vetere, parente del primo”.
Iscriviti a:
Post (Atom)