Dall’alba di stamani è in corso l’esecuzione di un fermo del P.M. della Procura di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di cinque soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di un’ efferata rapina consumata la sera del 14 marzo u.s.
In data odierna, a seguito di efficaci ed immediate indagini dirette da questa Procura della Repubblica e condotte co11 esemplare coordinamento dal Commissariato della Polizia di Stato e dalla Compagnia Carabinieri di S.M. Capua Vetere sono stati eseguiti decreti di fermo emessi nei confronti di indagati, con altri, per una rapina commessa in S.M. Capua Vetere in data 14 marzo 2013, in danno dei titolari della gioielleria dei fratelli Russo.
La rapina era stata commessa con uso di armi, risultate essere solo copia delle originali.
I predetti provvedimenti di fermo, resi necessari dal concreto pericolo di fuga, oltre che per la gravita dei fatti, sono seguiti, per lo stesso episodio, agli arresti in flagranza di reato effettuati da personale del Commissariato citato dei pregiudicati:
CASTALDO Mario,; DI CHIARA Nicola. In considerazione di tale evento il personale della Polizia di Stato, operando in stretta sinergia con il collaterale organo dell’Arma dei Carabinieri ha eseguito i decreto di fermo in questione. Pimpinella Giuseppe e stato indagato anche per violazione dell’art. 9 legge 1453/56, in quanto sorvegliato speciale.
Si rileva la sinergia istituzionale tra i diversi organi di polizia giudiziaria e la rapidità delle indagini eseguite senza soluzione di continuità in condizioni di tempo e di luogo estremamente disagevoli, che ha consentito di individuare tutti i componenti del gruppo criminale che orbitava tra i territori di Giuliano in Campania e S. Maria Capua Vetere.
L’individuazione dei complice dei primi due arrestati e stata possibile facendo uso di intercettazioni mirate e di dichiarazioni testimoniali, che hanno consentito di ricostruire la dinamica della rapina.
Nel corso delle perquisizioni e stata rinvenuta parte della refurtiva, costituita da cinque braccialetti d’oro bianco e pistole giocattolo.
Piedimonte Matese: Rissa tra giovani nel centro cittadino, in nove denunciati dai Carabinieri. Sotto sequestro anche un’ arma impropria.
Provvidenziale intervento dei Carabinieri di Piedimonte Matese, che nella tarda serata di ieri sono intervenuti nella centralissima Piazza Carmine, proprio nelle vicinanza del Banco di Napoli, dove per futili motivi era scoppiata una rissa tra alcuni giovani, che hanno riportato contusioni di vario tipo, tre di loro sono dovuti anche ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso del locale Ospedale civile. I militari in poco tempo sono riusciti ad identificare tutti i partecipanti alla rissa, quattro uomini e cinque donne. Si tratta di F.M., 31enne di Piedimonte Matese, M.D., 23enne di Maddaloni, C.G., 22enne di Caserta, C.C., 21enne di Piedimonte Matese, G.F., 42enne di Piedimonte Matese, E.U., 20enne, di Gioia Sannitica, I.B., 19enne di Dragoni, A.V., 23enne di Maddaloni ed una 16enne di Gioia Sannitica. Tutti i coinvolti nella rissa sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che già nelle prossime ore potrebbe emettere provvedimenti a carico dei predetti. Nella circostanza è finita sotto sequestro anche una sbarra di ferro utilizzata come arma impropria durante la rissa. Intanto le indagini continuano per meglio comprendere le cause che hanno scatenato la furiosa rissa in pieno centro cittadino, durante la quale, tra l’ altro sono state anche danneggiate due autovetture.