IL BUNKER DIETRO LA CAMERA DA LETTO |
Il blitz è stato iniziato e portato a termine, intorno alla mezzanotte, non appena i finanzieri hanno avuto la certezza che bastone era entrato in una villetta su due piani nella quale avrebbe incontrato i propri familiari. L’intrusione dei finanzieri e dei carabinieri è stata svolta in maniera così tempestiva da non consentire al bastone antonio di rifuggiarsi in un nascondiglio-bunker ricavato alle spalle di una cabina armadio in camera da letto.
L’apertura del bunker, di due metri per due, era azionata da un telecomando e lo collegava con la camera da letto per permettergli, in caso di irruzione notturna da parte delle ff.pp., di potervisi immediatamente rifugiare.
Bastone Antonio, gia' arrestato in passato per altre vicende giudiziarie, era l'unico che era riuscito a sfuggire ad un primo tentativo di cattura il 26.02.2013 quando e' stata data esecuzione al citato provvedimento che ha portato all'arresto di altre 5 persone.
Bastone Antonio viene ritenuto responsabile, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina nonche’ di produzione, detenzione e spaccio di cocaina, eroina, marijuana, ecstasy e di sostanze suscettibili di impiego per la produzione di stupefacenti (cc.dd. Precursori); ipotesi, tutte, aggravate dalla transnazionalità del reato.
Le indagini, avviate nell’agosto 2006 e concluse nel 2009 dal r.o.s. dei carabinieri di napoli, hanno permesso di documentare consolidati collegamenti tra il gruppo camorrista dei “bastone” (sodalizio avente struttura prevalentemente familiare, dedito al traffico di stupefacenti - all’epoca dei fatti- per conto del clan “amato/pagano”, già egemone nel rione c.d. “lotto g” del quartiere partenopeo di scampia) ed i gruppi di narcotrafficanti colombiani di stanza in spagna, olanda e nelle regioni colombiane di santa marta, cartagena, antiqua, medellin e bogotá. In contatto con questi ultimi, il bastone, a più riprese, ha acquisito ed importato consistenti quantitativi di cocaina da raffinare, sostanza poi immessa, sempre attraverso la struttura organizzativa degli “amato/pagano”, nel mercato al dettaglio delle numerose piazze di spaccio di scampia, ovvero ceduta ad altre compagini camorristiche del capoluogo partenopeo e/o della provincia.
L’arrestato si era reso protagonista di un salto di qualità nelle sue attivita’ criminali in quanto, attraverso gli indagati romano umberto e agudelo rios francia dolly, moglie colombiana di ricciardi roberto (soggetti tutti colpiti dallo stesso provvedimento del bastone), è riuscito con il suo gruppo ad allacciare rapporti diretti, in colombia, con il narcotrafficante ramos lujan leonello david, il quale ha organizzato diverse spedizioni di droga a beneficio dei “bastone”. Il ramos lujan si è rivelato essere il referente dell’organizzazione sudamericana operante nella regione di medellin (colombia), struttura criminale riconducibile al capo paramilitare jiemenez naranjo carlos mario, posto al vertice del “bloque central bolivar” delle a.u.c. (autodefensas unidas de colombia), attualmente detenuto in attesa di giudizio negli stati uniti per terrorismo e narcotraffico, considerato tra i principali organizzatori di spedizioni di sostanze stupefacenti, sia verso l’europa che in direzione del nord america
Grazie al tempismo dell’intervento ed al perfetto coordinamento realizzato tra i finanzieri che avevano individuato il soggetto ed i carabinieri ne hanno ricostruito la figura criminale, lo stesso si e’ arreso senza opporre resistenza.