La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 21 febbraio 2014

GUARDIA DI FINANZA. CAMPANIA. OPERAZIONE “BLACK SMOKE”. DENUNCIATI 106 CONTRABBANDIERI E SEQUESTRATI 5 QUINTALI DI SIGARETTE ILLEGALI. SCOPERTA, PERSINO, UNA “TABACCHERIA” ABUSIVA

Il Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza prosegue, con metodo e
determinazione, nell’incessante lotta al contrabbando di sigarette, fenomeno storicamente radicato
nella Regione che appare in preoccupante ripresa, specie nell’area partenopea, sia come zona di
transito che come luogo di destino per l’immissione nel mercato illegale.
Nel centro storico di Napoli, le Fiamme Gialle hanno scoperto una vera e propria “tabaccheria”
abusiva ricavata, con opere murarie improvvisate, nel sottoscala di un palazzo, nella quale,
ordinatamente distinti per marche, erano esposti, su alcuni scaffali, circa 2.000 pacchetti di
sigarette di contrabbando pronti per essere smerciati al minuto.
Tale intervento è maturato nell’ambito dell’operazione “Black Smoke”, organizzata dal Comando
Regionale Campania, in funzione preventiva e repressiva, e che, nelle ultime 48 ore, ha visto
impiegate un centinaio di pattuglie nelle aree maggiormente afflitte dalla vendita abusiva di
sigarette di contrabbando. I finanzieri hanno setacciato l’intera regione, concentrando la loro
attenzione, in particolare, sulla provincia di Napoli, sull’Agro Nocerino-Sarnese, e sui comuni del
casertano a ridosso dell’hinterland napoletano, denunciando 106 contrabbandieri, di cui 3
arrestati, e togliendo dal mercato più di 5 quintali di sigarette illegali.
Il fenomeno non risparmia neppure le “perle” del Golfo di Napoli. A Ischia, Capri e Procida, infatti,
sono stati denunciati 11 contrabbandieri.
Nella rete dei controlli è caduto, inoltre, un deposito di “bionde”. Ad Arzano (NA), all’interno di un
box auto di appena 20 mq., erano stati stipati ben 3 quintali di tabacchi.
Le attività appena citate si inquadrano nella quotidiana azione di contrasto che la Guardia di
Finanza svolge nel settore, seguendo tre direttrici:
 il presidio degli spazi doganali, per intercettare i traffici illeciti prima che le sigarette vengano
distribuite sul mercato;
 il controllo economico del territorio, esercitato dalle pattuglie su strada, per garantire una
repressione tempestiva e capillare della c.d. minuta vendita;
 Il Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza prosegue, con metodo e
determinazione, nell’incessante lotta al contrabbando di sigarette, fenomeno storicamente radicato
nella Regione che appare in preoccupante ripresa, specie nell’area partenopea, sia come zona di
transito che come luogo di destino per l’immissione nel mercato illegale.
Nel centro storico di Napoli, le Fiamme Gialle hanno scoperto una vera e propria “tabaccheria”
abusiva ricavata, con opere murarie improvvisate, nel sottoscala di un palazzo, nella quale,
ordinatamente distinti per marche, erano esposti, su alcuni scaffali, circa 2.000 pacchetti di
sigarette di contrabbando pronti per essere smerciati al minuto.
Tale intervento è maturato nell’ambito dell’operazione “Black Smoke”, organizzata dal Comando
Regionale Campania, in funzione preventiva e repressiva, e che, nelle ultime 48 ore, ha visto
impiegate un centinaio di pattuglie nelle aree maggiormente afflitte dalla vendita abusiva di
sigarette di contrabbando. I finanzieri hanno setacciato l’intera regione, concentrando la loro
attenzione, in particolare, sulla provincia di Napoli, sull’Agro Nocerino-Sarnese, e sui comuni del
casertano a ridosso dell’hinterland napoletano, denunciando 106 contrabbandieri, di cui 3
arrestati, e togliendo dal mercato più di 5 quintali di sigarette illegali.
Il fenomeno non risparmia neppure le “perle” del Golfo di Napoli. A Ischia, Capri e Procida, infatti,
sono stati denunciati 11 contrabbandieri.
Nella rete dei controlli è caduto, inoltre, un deposito di “bionde”. Ad Arzano (NA), all’interno di un
box auto di appena 20 mq., erano stati stipati ben 3 quintali di tabacchi.
Le attività appena citate si inquadrano nella quotidiana azione di contrasto che la Guardia di
Finanza svolge nel settore, seguendo tre direttrici:
 il presidio degli spazi doganali, per intercettare i traffici illeciti prima che le sigarette vengano
distribuite sul mercato;
 il controllo economico del territorio, esercitato dalle pattuglie su strada, per garantire una
repressione tempestiva e capillare della c.d. minuta vendita;
  le attività investigative, condotte soprattutto dai Nuclei di Polizia Tributaria, orientate a
ricostruire, sulla base di una penetrante e consolidata azione di intelligence, l’intera “filiera
illecita”, per individuare i canali d’importazione, le aree di deposito e le reti di smercio.
Quest’ultimo é, senz’altro, l’aspetto più qualificante dell’operato delle Fiamme Gialle, che consente
di superare gli schermi interposti dalle organizzazioni criminali all’individuazione dei responsabili
degli illeciti traffici, dei relativi proventi e dei conseguenti reinvestimenti, nonché di scovare i
depositi clandestini, spesso dissimulati in aree industriali o in fabbricati di civile abitazione.
Dal gennaio 2013 ad oggi, proprio grazie alle mirate indagini ed al costante monitoraggio del
traffico commerciale, sia attraverso i porti di Napoli e Salerno, che lungo le principali arterie viarie,
sono state sequestrate oltre 48,8 tonnellate di T.L.E., con la denuncia di 2.060 responsabili,
113 dei quali tratti in arresto, sottraendo alle organizzazioni che gestiscono l’illecito traffico 79
automezzi, intercettati mentre trasportavano grosse partite di tabacchi, e 23 immobili, utilizzati
come depositi.
Gli esiti di tali operazioni hanno confermato che, attualmente, i flussi illegali provengono via terra,
dalla Moldavia, dalla Romania, dalla Bulgaria e dall’Ucraina, questi ultimi ad opera di soggetti
originari dell’Europa dell’est, connessi ad elementi appartenenti a storiche “paranze” napoletane,
alcuni dei quali stabilitisi in tali Paesi. La distribuzione, invece, investe soprattutto le province di
Napoli e Caserta, nonché l’Agro Nocerino-Sarnese, anche se non sono mancati i sequestri in aree
normalmente poco interessate dal fenomeno, come il Sannio.
Si tratta di un illecito che, oltre ad arrecare notevoli danni ai soggetti economici autorizzati,
determina, altresì, un notevole impatto sulle entrate erariali. I tributi statali evasi, accertati negli
ultimi 12 mesi in questo settore ammontano, infatti, ad oggi, ad oltre 4,6 milioni di euro,
aggravando, ulteriormente, la difficile situazione del bilancio dello Stato e dei contribuenti onesti.
Ulteriore aspetto, da non sottovalutare, quello relativo alla salute pubblica. Le sigarette di
contrabbando - infatti - non essendo sottoposte ad alcuna forma di controllo, merceologico e
sanitario, spesso risultano fortemente nocive per la salute, a causa delle materie prime utilizzate
per la produzione e delle modalità di trasporto, che ne alterano, in maniera significativa, la
composizione. Le analisi chimiche hanno dimostrato che sono prodotti realizzati con tabacco,
cartine e filtri di pessima qualità, contenenti, in alcuni casi, sostanze tossiche. Spesso, poi, si tratta
di sigarette contraffatte, con falsi marchi e loghi delle note aziende multinazionali del settore.