La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

mercoledì 23 novembre 2022

XLII RUMORI MEDITERRANEI INTERNATIONAL JAZZ FESTIVAL Comune di Roccella Jonica – Regione Calabria JAZZ@THE CHRISTMAS VILLAGE DAL 7 DICEMBRE ALL'11 DICEMBRE 2O22


Happening musicale, editoriale ed enogastronomico 

Direzione artistica Vincenzo Staiano 

EX Convento dei Minimi e Jazz Village Waterfront Sisinio Zito Roccella Jonica 7 -11 dicembre 2022 

INGRESSO GRATUITO 



Sarà il trombettista spagnolo David Pastor, insieme al contrabbassista genovese Massimiliano Rolff, ad aprire la sessione invernale del Festival Internazionale del Jazz “Rumori Mediterranei”. Pastor, musicista raffinato e di grande levatura tecnica, molto noto in Spagna e a livello internazionale, arriva per la prima volta a Roccella Jonica, all’ex Convento dei Minimi, mentre Rolff è già stato ospite del Festival nel passato. La manifestazione si terrà dal 7 all’11 dicembre, nell’arco di tempo ormai calendarizzato come “lungo ponte dell’Immacolata”. “Grazie al contributo ottenuto sull’Avviso Pubblico Spettacoli ed Eventi 2022 promosso dalla Regione Calabria e in linea con i suoi obiettivi, il Festival è stato pensato come elemento qualificante dell’offerta turistica di Roccella per il lungo ponte dell’Immacolata” ha dichiarato il Sindaco Vittorio Zito. “Ed in questa ottica stiamo promuovendo con gli Hotel e i B&B specifiche offerte dedicate e abbiamo voluto inserire, all’interno del programma della manifestazione, l’APERINJAZZ per valorizzare alcune delle eccellenze enogastronomiche del territorio”. Dopo l’apertura nella splendida cornice del Convento dei Minimi, la rassegna continuerà in uno spazio nuovo, pensato come un vero e proprio Jazz Club, all’interno del quale seguire le iniziative editoriali e ascoltare i concerti gustando gli aperitivi proposti di sera in sera. Si tratterà, infatti, di un happening musicale, editoriale ed enogastronomico. 


“Dal punto di vista editoriale “JAZZ@THE CHRISTMAS VILLAGE” sarà dominato dalla presentazione di tre prestigiosi libri recenti e di due CD legati alla musica jazz e prodotti dall’etichetta discografica Caligola Records che sarà anche partner dell’evento” spiega il Direttore Artistico della manifestazione Vincenzo Staiano. “Gli autori delle opere saranno presenti fisicamente o in collegamento audiovisuale. Le presentazioni, infatti, saranno trasmesse in diretta in streaming video da Radioroccella. 5 i gruppi presenti nel programma musicale, che appartengono a generi che spaziano dal jazz classico alla musica elettronica e dalla musica pop al jazz contemporaneo e sperimentale” continua Staiano. “Si partirà giorno 7 dicembre all’ex Convento dei Minimi con la presentazione del libro “IO SONO UN JAZZISTA e altre storie” di Guido Michelone, Altra Musica, 2022. Si tratta di quattro racconti scritti da uno dei più prolifici autori italiani nel campo della musica di ogni genere. Giornalista, critico e musicologo, Guido Michelone è docente di Storia della Musica Afro-americana all’Università Cattolica di Milano. A seguire la performance del MASSIMILIANO ROLFF & DAVID PASTOR QUARTET che vedrà David Pastor alla tromba, Massimiliano Rolff al contrabbasso, Alberto Tacchini al piano e Ruben Bellavia alla batteria. Il trombettista spagnolo David Pastor ed il contrabbassista italiano Massimiliano Rolff ormai suonano insieme da alcuni anni. La loro collaborazione è stata contrassegnata dal progetto “Cubiculum” che ha riscosso un grande successo e ha portato alla produzione di un album con lo stesso titolo pubblicato da BlueArt nel 2017. Successivamente Il loro repertorio si è arricchito di nuovi brani all’insegna del linguaggio jazzistico contemporaneo e sarà questo a segnare la performance di giorno 7 dicembre che registrerà anche la presenza di due talenti del panorama jazzistica del nostro paese come il pianista Alberto Tacchini e il batterista Ruben Bellavia. Giorno 8 dicembre la rassegna si trasferirà al Jazz Village e si aprirà con la presentazione del libro “Arrigo Polillo (1919-1984). Un maestro internazionale della critica jazz” di Luca Cerchiari e Roberto Polillo Mimesis, 2021. La storia di una figura chiave del jazz italiano in un saggio che ha avuto un grande successo editoriale. Luca Cerchiari che, tra le tante cose, è anche docente di Storia della Musica Pop e Jazz all’Università IULM di Milano e direttore della collana jazz della casa editrice Mimesis, traccia la storia di Arrigo Polillo autorevole critico, organizzatore di concerti, direttore editoriale e divulgatore della musica afro-americana in Italia. Lo fa insieme a Roberto, figlio di Arrigo, che per anni ha collaborato con il padre come fotografo. A seguire il progetto ALBERTO LOMBARDI STRATOCASTER TRIBUTE con Alberto Lombardi alla chitarra Fender Stratocaster, Andrea Minissale alle tastiere, Menotti Minervini al basso e Alessandro Beccati alla batteria. Si tratta di un progetto dedicato alla celebre chitarra Fender Stratocaster. Il concerto, infatti, celebrerà la chitarra più famosa al mondo attraverso richiami agli artisti che l’hanno resa celebre da Eric Clapton a David Gilmour, da Jimi Hendrix a Stevie Ray Vaughan, da Jeff Beck a Frank Zappa. Alberto Lombardi è l’autore del progetto. Chitarrista, cantautore e leader del gruppo, ha studiato chitarra al GIT di Los Angeles (Guitar Institute of Technology) e ha collaborato con parecchie celebrità del panorama musicale nazionale e internazionale. All'estero è stato in tour con Tommy Emmanuel e Peter Finger e ha collaborato con Bob Clearmountain leggendario sound engineer di Springsteen e Rolling Stones. Lombardi è già stato ospite del Festival all’interno di un bel progetto dedicato a Franka Zappa. Giorno 9 dicembre si partirà con Il libro “Impulso Jazz. Storia e capolavori della Impulse Records”, Edizioni Kriterios, 2022, di Francesco Cataldo Verrina, giornalista e critico di grande spessore che ha scritto numerosi libri. “Fondata nel 1961 da Creed Taylor, la Impulse! Records viene considerata una delle organizzazioni discografiche più importanti e rappresentative del jazz moderno. In massima parte, la storia dell'etichetta fu contrassegnata dalla presenza di musicisti con il baricentro spostato in avanti e lo sguardo sempre proiettato verso il futuro. Sin dall'inizio, la Impulse! cercò un elemento di diversità rispetto alle concorrenti. Le copertine degli album, di impeccabile qualità grafica, erano quasi tutte basate sul medesimo schema di colori: arancione, nero e bianco. A differenza della Blue Note o della Prestige, che si erano affermate e consolidate gradualmente nel tempo, la Impulse! era giunta sul mercato come un'organizzazione perfettamente strutturata, con grossi budget da investire e con poche restrizioni finanziarie, poiché generata dalla costola di una major: la ABCParamount”. A seguire ci sarà la performance dei 72-HOUR POST FIGHT con Carlo Luciano Porrini alla chitarra, basso e voce; Luca Bolognesi al sinth, basso e fx; Andrea Dissimile alla batteria, e Adalberto Valsecchi al sassofono. Quello dei 72-HOUR POST FIGHT è un quartetto formato da giovani che si sono conosciuti al liceo e da allora sono riusciti a conseguire un grande affiatamento nel corso degli anni. Hanno fatto della sperimentazione elettronica il loro tratto musicale distintivo pescando nei settori più innovativi della musica d’avanguardia internazionale. Infatti, sono difficili da definire con una semplice etichetta perché riescono a entrare in tutte le pieghe della musica contemporanea. Il loro progetto combina elementi di musica elettroacustica, downtempo e ambient con jazz, math rock, hip hop ed emo. Le prime produzioni sono state il risultato della collaborazione tra Carlo Luciano Porrini and Luca Bolognesi, iniziata nel 2017. Successivamente ai due si sono aggiunti Adalberto Valsecchi al sassofono e Andrea Dissimile alla batteria. I 72-HOUR POST FIGHT di recente hanno pubblicato il loro secondo album “Non - Background music” Giorno 10 dicembre in apertura di serata sarà presentato il Cd “Orfani”, di Claudio Cojaniz, Alessandro Turchet, Luca Colussi e Luca Grizzo, Caligola Records, 2021. 


Si tratta di un percorso musicale evocativo del pianista friulano (già resident artist a Roccella Jonica) accompagnato da alcuni compagni di viaggio che hanno marcato la sua carriera artistica. Subito dopo sarà la volta del progetto ENZO FAVATA THE CROSSING con Enzo Favata al sax soprano, flauto, campionatori, tastiera e live electronics, Pasquale Mirra al vibrafono, marimba e midi, Simone Graziano alle tastiere e Stefano Tamborrino alla batteria. Il bravo polistrumentista Enzo Favata porta a Roccella una proposta che sta avendo un grande successo sulla scena jazzistica internazionale, con una nuova formazione e un nuovo progetto musicale pieno di suggestioni elettroniche e originalità sonore. Ad affiancarlo il pianista e compositore Simone Graziano, il vibrafonista Pasquale Mirra, considerato uno dei maestri di questo strumento, e il batterista Marco Tamborrino. I quattro danno vita a un suono che si alterna tra musica elettronica, jazz, rock cosmico, suoni Balinesi ed Etiopici, in un caleidoscopio di colori e melodie. 


Giorno 11 segnerà il ritorno di Baba Sissoko a Roccella dopo la sua partecipazione alla sessione estiva di Rumori Mediterranei, con la figlia Djana, e al Jova Beach Party, dove ha riscosso un grande successo. Nella tarda mattinata sarà presentato il Cd “Griot Jazz” con Baba Sissoko, Jean Philippe Rykiel, Madou Sidiki Diabate, Lansinè Kouyate, Caligola Records, 2020. E’ un prodotto che ha tratto ispirazione dall’’opera africana «Le Vol du Boli» andata in scena al Teatro di Châtelet di Parigi qualche anno fa. Si tratta di un’opera molto originale alla quale hanno dato un’impronta particolare il pianoforte e le tastiere di Jean Philippe Rykiel, i tamburi di Baba Sissoko (ngoni, tama), il balafon di Lansinè Kouyatè, e la kora di Madou Sidiki Diabate. Grazie a Caligola Rercords, che ha portato i musicisti in studio, è venuto fuori “Griot jazz”, un disco che ha attirato l’attenzione di molti appassionati di world music grazie alla commistione di strumenti elettronici e acustici. In serata si esibirà con il suo gruppo. Si tratta della BABA SISSOKO AFRO JAZZ BAND, una formazione che vede affiancati Baba Sissoko alla voce, tama e ngoni, Djana Sissokoa alla voce, Angelo Napoli alla chitarra elettrica, Luigi Genise alle tastiere, Tobia Ciaglia al basso elettrico e Gennaro Scarpato alla batteria. Baba Sissoko, oltre a essere uno dei più prestigiosi percussionisti del mondo, è un discendente dei griot del Mali, figure di cantastorie nomadi che si tramandavano oralmente le storie tribali di quella regione dell’Africa. Erede di quella cultura, a Roccella presenterà un sestetto all’insegna dell’Afro Jazz, un genere di cui è uno dei custodi più autorevoli”. Tutti i concerti si terranno alle ore 19.00 mentre le iniziative editoriali inizieranno alle ore 18.00. Ricordiamo che l’ingresso ai concerti è gratuito e che per ogni altra informazione si possono visitare i siti www.roccellajazz.org o www.visitroccella.it

venerdì 18 novembre 2022

STORIE DI UNA SQUADRA- LA DEMOCRAZIA CRISTIANA CHE TUTTI HANNO SEMPRE CRITICATO E’ STATA L’ANIMA DI UNA NAZIONE QUELLA ITALIA CHE SI E’ SEMPRE CONTRADDISTINTA PER LE SUE IDEE A LIVELLO NON SOLO NAZIONALE , MA SOPRATTUTTO A LIVELLO EUROPEO .

Quella che vi racconteremo è una storia realmente accaduta, ed è tratta da “un lavoro” Il Caso Buttiglione che l’onorevole Gianfranco Rotondi “ avellinese doc”  ha scritto a sua firma pubblicandolo un po di mesi fa .

In alcuni paragrafi dello stesso libro si fa riferimento ad un progetto politico , quello di Democrazia Europea dove alcuni fautori insieme a Gianfranco Rotondi  parteciparono offrendogli casa ed esperienza politico amministrativa.


Sono due “marcianisani doc”. L’onorevole già sottosegretario alla Finanze e Tesoro e presidente anche dell’unità sanitaria locale che agiva in provincia di Caserta ed avvocato Ferdinando De Franciscis, e l’ex presidente della Provincia di Caserta nonché onorevole ed assessore regionale della Campania Mimì Zinzi padre di Giampiero Zinzi ora  deputato al parlamento Italiano nella maggioranza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.        

Nel gennaio 2001 L’onorevole Gianfranco Rotondi promosse un incontro finalizzato, in vista delle elezioni politiche gia’ indette per il mese di aprile 2001, ad inglobare nello schieramento di centro destra il Partito - Democrazia Europea –fondato dagli onorevoli Giulio Andreotti, Ortensio Zecchino, e Sergio D’Antoni. A tal fine, nell’appartamento ubicato in Roma alla via Porta Cavalleggeri n.1 si incontrarono gli onorevoli Rocco Buttiglione, Calogero Mannino, Salvatore Cuffaro, Gianfranco Rotondi, in rappresentanza di Forza Italia CDU, CCD e per Democrazia Europea Sergio D’Antoni ( segretario nazionale del partito ) e gli onorevoli Ferdinando De Franciscis e Domenico Zinzi detto Mimi  .


Una piccola chiosa va fatta.  In quel giorno, in questo appartamento a Roma l’onorevole Salvatore Cuffaro detto Toto’ si rese protagonista di una performace cafettiera per tutti gli intervenuti che aspettano “un caffè siciliano” .

 Quel pomeriggio la delegazione guidata dall’onorevole Buttiglione per il CDU anche a nome di Silvio Berlusconi ( Forza Italia ), Gianfranco Rotondi ( Alleanza Nazionale) e Pierferdinando Casini ( Centro Cristiano Democratico ), propose ai rappresentanti di Democrazia Europea di formare per le elezioni politiche liste comuni di centro-destra assegnando a Democrazia Europea un terzo dei candidati delle liste proporzionali per la elezione dei deputati e dei senatori  spettanti a CDU e CCD, cinque collegi uninominali alla camera e cinque al senato a scelta di Democrazia  Europea e dieci collegi per la camera ed altrettanti al senato indicati dall’onorevole Silvio Berlusconi ed infine la designazione di Sergio D’antoni quale candidato a Sindaco Di Roma.  

La proposta fu da tutti i presenti valutata favorevolmente, ma respinta dall’onorevole Andreotti il quale sognava un vistoso successo elettorale per Democrazia Europea e quindi la rinascita della Democrazia Cristiana.

L’esito della consultazione elettorale fu disastroso per Democrazia Europea che ottenne la percentuale del 2.52% del tutto insufficiente per partecipare alla ripartizione dei seggi in quota proporzionale. Risultò eletto un solo senatore, mentre per la camera dei deputati non venne conquistato alcun seggio uninominale.

Preso atto dei risultati elettorali, Democrazia Europea venne sciolta e coloro che avevano aderito trovarono altra collocazione politica.       

giovedì 17 novembre 2022

CASERTA - IL PALAZZETTO DI CASERTA DEDICATO A SANTINO E ROMANO PICCOLO

 Il 5 dicembre la cerimonia a cura della Provincia, proprietaria dell’impianto, e del Coni

 

L’evento coinciderà con la consegna delle onorificenze sportive a dirigenti, tecnici, società e atleti benemeriti per i traguardi raggiunti- Presentato anche il progetto per il restyling dell'impianto

 

 


Il Palazzetto dello Sport di Caserta verrà dedicato ai fratelli Santino e Romano Piccolo, pionieri del basket e dello sport nel capoluogo, in occasione di una significativa cerimonia, organizzata dalla Provincia, che è proprietaria dell’impianto, e dal Coni, d’intesa con l’Agis, l’Agenzia di gestione degli impianti sportivi dell’Ente.

L’evento si svolgerà lunedì 5 dicembre alle ore 17 con lo scoprimento della targa celebrativa all’esterno del Palazzetto dello Sport di viale Medaglie d’Oro e la prosecuzione all’interno dell’impianto con la tradizionale consegna delle onorificenze attribuite dal Coni centrale per il 2020 a dirigenti, tecnici, atleti e società sportive meritevoli, cui si aggiungeranno, come al solito, attestati del Coni Caserta e di organismi benemeriti ai protagonisti dell’anno in corso, appunto il 2022.


“La Provincia di Caserta - rileva il Presidente Giorgio Magliocca - ha immediatamente accolto la proposta di intitolare il Palazzetto dello Sport a due pionieri del basket e dello sport come i fratelli Santino e Romano Piccolo. Gli impianti sportivi vivono grazie all’impegno degli animatori ed è giusto ricordarli quando non ci sono più dedicando loro le strutture dove tanti giovani sono stati, grazie alla loro dedizione, avviati alla pratica sportiva, e tanti cittadini hanno apprezzato e si sono entusiasmati per i risultati conseguiti dalle squadre da loro guidate". "Tra l'altro - prosegue - la Provincia ha approvato la progettazione definitiva per lavori di manutenzione straordinaria del Palazzetto dello Sport in Viale Medaglie d’Oro, di proprietà dell’Ente, per un importo complessivo pari ad € 1.479.762,00. Il progetto prevede interventi di miglioramento dal punto di vista della sicurezza e della fruibilità del Palazzetto da parte dei cittadini casertani e sarà presentato al bando pubblicato dalla Regione Campania - Arus (Agenzia Regionale Universiadi per lo Sport), per l’ammissione al finanziamento".


“In qualità di responsabile dell’Agenzia costituita dalla Provincia per gestire gli impianti sportivi di proprietà dell’Ente - aggiunge Giuseppe Guida presidente dell'Agis - ho portato avanti con convinzione, adottando l’apposita delibera, l’ipotesi di dedicare il Palazzetto dello Sport di Caserta ai fratelli Santino e Romano Piccolo. Hanno creato i presupposti oltre cinquanta anni fa perché l’impianto fosse realizzato nel capoluogo e hanno contribuito nel tempo a riempirlo di attività agonistiche e sociali a tutto vantaggio della immagine di Caserta sportiva e non solo”. 

“Dopo la scomparsa di due storici protagonisti dello sport casertano avvenuta negli anni scorsi - sottolinea Michele De Simone Delegato Coni Caserta - interpretando le aspettative del mondo dello sport, soprattutto del basket, inoltrammo alla Provincia ed all’Agis la proposta di dedicare l’impianto a due storici animatori nel ruolo di atleti praticanti nel calcio e nel basket, di allenatori nelle stesse discipline, di dirigenti a livello societario e federale, in una parola cittadini attivi. Abbiamo voluto far coincidere la celebrazione con il tradizionale evento annuale di consegna delle onorificenze Coni ai benemeriti dello sport provinciale".

E saranno un centinaio tra dirigenti, tecnici ed atleti a sfilare in passerella sul parquet del Palazzetto dello Sport, tra cui numerosi campioni italiani, europei e mondiali a conclusione di una intensa stagione agonistica, per la consegna delle Stelle al Merito Sportivo, delle Medaglie al Valore Atletico e delle Palme al Merito Tecnico, assegnate per il 2020 dalla Commissione Centrale del Coni per le onorificenze sportive.

Tra gli insigniti i dirigenti Giuseppe Frattolillo (danza), Nicola Scaringi (Asi), Gioia Baldini (karate), Giovanni Pilla (calcio), Antonio Sasso (Csi), Salvatore Tartaglione (pugilato); i tecnici Antonio Andreozzi (atletica), Giuseppe Corbo (pugilato), Domenico Doria (karate), Andrea Sabino (nuoto), Umberto Capasso (nuoto); le società Medaglia d'Oro Marcianise (pugilato) e Pugilistica Matesina; gli atleti Paolo Di Lernia (pugilato) e Salvatore Varone (armi sportive). A questi si aggiungeranno i riconoscimenti assegnati dal Coni Caserta per i risultati conseguiti nel 2022 da campioni italiani assoluti, e a livello mondiale ed europeo dagli atleti saliti sul podio. 

In programma anche la tradizionale distribuzione a dirigenti, tecnici, atleti e amici dello sport di premi intitolati agli ex presidenti del Coni di Caserta Donato Messore, Egidio Amato e Michele Accinni, e di quelli messi a disposizione dal Panathlon Club, dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport, dall’Unione Stampa Sportiva Italiana. Verranno consegnati anche i premi alla "Famiglia Sportiva", agli "Amici dello Sport" e, novità per questa edizione, alla "Leggenda dello Sport".

giovedì 3 novembre 2022

RAVE PARTY - CI SONO ORGANIZZAZIONI CRIMINALI DIETRO LE FESTE ILLECITE - A CASERTA NEL GIUGNO 2015 UN EPISODIO DI OMICIDIO.UNO DEI DJ HA ACCOLTELLATO IL PADRE QUALCHE ANNO FA

 

C’era una volta …..... il locale da ballo ….. anzi C’era una volta la discoteca …. Il night club, dove si riuniva centinaia e centinaia di persone per passare qualche ora di svago. Poi da queste strutture sono nati i locali più grandi le discoteche mega galattiche dove migliaia e migliaia di giovani si recavano per trascorrere ore in spensieratezza. Chi vi fa questa storia è una persona che è stata negli anni settanta e ottanta un dj di provincia che allietava le serate, ma qualcuno ricorderà che vi erano anche pomeriggi danzanti per consentire a giovani adolescenti inferiori ai 18 anni di farsi notare affinchè facessero conoscenza e frequentassero in maniera normale. Con il passar del tempo queste spensieratezze sono cambiate e man mano che si andava avanti venivano alla luce sempre più illeciti nei locali in cui da una consumazione analcolica si passava sempre di più ad una consumazione alcolica per poi passare a sniffare droghe leggere per poi passare a droghe pesanti eroina, cocaina, crack e quant’altro.  Tutto questo controllato da organizzazioni criminali facenti parte di clan camorristici nuovo stampo, che arrivano con grossi Suv  e affiliati per far vedere la loro supremazia. Era il prologo dei rave party . Già i rave party . La parola tradotta significa festa delirio. Ma delirio di che ?!

Molti sono stati i rave party organizzati in Italia  che guarda caso provengono da gruppi di centri non autorizzati i quali attraverso social ( e la polizia postale che fa ? )inviano messaggi sulle pagine facebook e whatupp le date di questi rave in modo da convogliare migliaia e migliaia di giovani da far lievitare il loro business fra alcol droga e sesso frenato nelle campagne adiacenti dove si svolgono queste feste non organizzate.

Ma la differenza che vi è fra i locali da ballo, discoteche night club e i rave party è appunto l’organizzazione. Si sa che quando bisogna organizzare una festa grande o piccola bisogna chiedere delle autorizzazione sia alla questura che alla Siae, pagando delle imposte sia amministrative che allo stato . Gli organizzatori dei rave a differenza dei proprietari di locali che pagano, questo non lo fanno perché scelgono delle location fuori il centro abitato e abbandonate per non dare nell’occhio ai cittadini che risiedono o in città o in piccoli paesi . E fin qui, comunque riescono un po a ragionare, ma non ragionano quando per organizzare rave party senza pagare uno straccio di autorizzazione, non si sa i soldi da dove provengono, ma sicuramente da traffici illeciti, vendono di tutto dall’alcol senza autorizzazione ma ahimè anche droga di qualsiasi tipo. Tutto questo organizzato con tanto di body guard appartenenti ad organizzazioni criminali camorristiche perché nessuno può organizzare un rave party di mastodontiche dimensioni di questo genere se non si affida ai malavitosi. Ecco svelato del perché nell’articolo 434 del codice penale, di nuova approvazione, raduni illeciti e non raduni per la libertà di pensiero.

Il rave party di Modena era un raduno illecito, una festa illecita, un raduno controllato da organizzazioni criminali che controllano l’attività di spaccio e detenzione di droga e la vendita illecita di superalcolici e mega attività illecita di prostituzione sessuale di donne e uomini senza scrupolo .

Qualche anno accade, proprio in uno di questi rave party  organizzato a Caserta sulle colline di Castelmorrone  un omicidio . Era la notte fra il 2 giugno 2015  e il 3 giugno 2015 a Castelmorrone durante un rave party. quella fra il 2 e il 3 giugno mori Antonio Franzese di 24 anni di Frattamaggiore  per le ferite riportate . Mentre si ballava   ci fu una rissa  proprio per il controllo delle attività illecite,   sfociata in un accoltellamento . Fu un fatto eclatante perché venne ferito anche il fratello.

In totale vennero arrestati tre persone, la pm titolare dell'indagine era Raffaella Capasso della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere . Intervennero il Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta.

 Nessuno fino ad oggi a livello nazionale ha parlato di questo episodio e nessun giornalista a livello nazionale ha accennato a questo omicidio che se ne parlò a livello nazione nel 2015, troppo impegnati a registrare soltanto gli interventi  dei ben pensanti del centro sinistra favorendo una attività illecita .

Questo non è anche evasione fiscale ???

Ciliegina sulla torta. Lo sapete che era uno dei dj di quel rave party? Era una persona che qualche anno fa accoltellò il padre e dopo fece il mea culpa, addirittura fu fotografato con  il primo cittadino di Caserta !!( ahime’ Carlo che autogol hai fatto  all’epoca !!)

Perdonatemi ma bisognava fare questa precisazione perché sia la stampa nazionale che quella locale è un colabrodo !!!!