La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 26 dicembre 2020

AVVOCATI E NATALE. IL MESSAGGIO AUGURALE ALL'UNIONE AVVOCATI DA PARTE DELL'AVVOCATO ELIO STICCO

 AUGURI dell’UNIONE AVVOCATI


L’UNIONE AVVOCATI, che ha scritto la storia del nostro Ordine  sui problemi dell’Avvocatura è presente nella Festa della NATALITA’  per porgere agli Avvocati un SENTITO AUGURIO perché la nostra categoria sappia recuperare   la UNITA,’ necessaria nel NUOVO ANNO  per diventare ancora punto di riferimento per Il Consiglio Nazionale Forense sulla “assoluta imparzialità della Giustizia”, che è   il campo dove si cimenta, nel contraddittorio delle parti, il ruolo dell’Avvocato; ruolo   che viene sempre di più ridotto dalla politicizzazione della Magistratura.

Sorge quindi, la necessità di recuperare l’ UNITA’ dell’AVVOCATURA  per la reintegra nel proprio ruolo,  indispensabile al ripristino della “separazione dei poteri dello Stato”  attentata  dalla politicizzazione della Magistratura, virus della imparzialità.

Dal NATALE al CAPODANNO rinnovati AUGURI

Avv.Elio Sticco

venerdì 18 dicembre 2020

CASERTA - SCANDALO FARMACIE - IL TAR METTE IN DISCUSSIONE LE DELIBERE DEL COMUNE DI CASERTA PER LE NUOVE STRUTTURE SANITARIE

 CONGELATE TUTTE LE DELIBERE DEL COMUNE DI CASERTA - VITTORIA DEI FARMACISTI 

Violazione dell’iter procedimentale  e violazione dei principi della maggiore accessibilità e della equa distribuzione del servizio farmaceutico sul territorio comunale.

Sono queste le motivazioni in base alle quali il TAR Campania ha accolto le istanze cautelari proposte dagli Avvocati Paolo Mancini e Marco Mancini, in difesa di molteplici farmacisti titolari di sedi farmaceutiche e dei vincitori di concorso per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche bandito dalla Regione Campania, e ha disposto la sospensione della delibera 107 del luglio 2020 con la quale il Comune di Caserta aveva approvato la revisione della pianta organica delle farmacie sul territorio comunale.

A sostegno delle ragioni dei farmacisti ricorrenti si è schierato anche l’Ordine dei Farmacisti, difeso in giudizio dall’Avv. Carmela De Franciscis, che ha significativamente contestato l’operato dell’Amministrazione comunale casertana colpevole di aver approvato la revisione della pianta organica delle farmacie in violazione della normativa di riferimento, minando l’interesse pubblico alla presenza capillare del servizio farmaceutico sul territorio comunale, nonostante il parere negativo espresso dall’ente rappresentativo dei farmacisti.

Si tratta di un severo richiamo per il Comune di Caserta che si pone sulla scia delle recenti sentenze emesse dal TAR Campania  ove il Giudice amministrativo aveva già dichiarato l’illegittimità della delibera di revisione della pianta organica approvato nel dicembre 2018, peraltro identica a quella riproposta dall’Amministrazione comunale nell’anno 2020.

I giudizi sono stati rinviati alla pubblica udienza del 22 giugno 2021 per la definizione della vicenda nella sede di merito: ma le sorti della pianta organica delle farmacie sospesa dal TAR appaiono già segnate in considerazione del contenuto delle ordinanze cautelari che mostrano di aver condiviso integralmente le doglianze dei ricorrenti.

 

mercoledì 9 dicembre 2020

SANTA MARIA CAPUA VETERE - DOMANI MATTINA ALLE ORE 09,00 PARTE IL FLASHMOB DEI GIUDICI DI PACE - I MOTIVI DELLA PROTESTA

 Parte domani mattina la protesta dei giudici di pace della provincia di Caserta.  Le manifestazione che si sono svolte anche in altre città come Palermo e Milano, si svolgerà  anche a Santa Maria Capua Vetere.

Sarà un flash mob che inizierà alle ore 9.00 di domani dove sono stati invitati tutti coloro che svolgono un’attività di giudici di pace . Per l’occasione saranno presenti anche i giudici di pace di Palermo e Milano per dare man forte a quelli di Santa Maria Capua Vetere che indosseranno per protesta la toga e in mano una rosa rossa e il codice civile . Il tutto durerà  circa 15, 20 minuti in ragione del fatto che vi è anche una mancata tutela nei loro confronti per i giudici colpiti da covid 19  .

E’ inutile affermare che saranno presenti  tutti i giudici di pace e magistrati onorari del tribunale .

 Sono circa  1250  i giudici di pace sull’intero territorio nazionale che stanno subendo gli effetti della riforma 2016 targata Orlando e che a suon di scioperi cercano risposte, che tardano ad arrivare, dall’attuale governo.

I giudici di pace “sono i giudici di prossimità, i giudici territoriali, che amministrano il 70% del contenzioso nazionale interessandosi sia di quelli che sono i diritti più immediati dei cittadini sia con una competenza, ad esempio, nell’ambito delle convalide di espulsione degli stranieri”.

E l’importanza e la centralità della loro funzione non è garantita da tutele lavorative adeguate in quanto si trovano ad operare all’interno di “un regime di cottimo privo di assistenza e di previdenza” contro il quale hanno “sempre protestato perché è giusto che l’autonomia del magistrato sia garantita non solo attraverso la permanenza nelle funzioni, ma anche da una retribuzione adeguata e fissa”.

martedì 17 novembre 2020

SANITA' , COVID 19 E GIURISPRUDENZA - ASPETTI GIURIDICI DELLA PROFESSIONE DEL FARMACISTA - LA PUBBLICAZIONE DELL'AVVOCATO MARCO MANCINI

 UNA PUBBLICAZIONE CHE TUTTI,  ADDETTI E NON, DEVONO AVERE  

Da una esperienza corsistica, tenuta in qualità di docente a contratto per l’anno accademico 2019/2020 presso l’Universita’ degli studi della Campania  “Luigi Vanvitelli” di Caserta,   ne è nata una pubblicazione che prende il nome  dal corso d’insegnamento “Aspetti giuridici della professione del farmacista” . Marco Mancini giovane avvocato classe 1991, non ancora trentenne, si affaccia così all’emisfero non solo giuridico ma anche sanitario, soprattutto nazionale, mettendo dei punti fermi sull’attività del farmacista.   Una pubblicazione di circa 230 pagine che vuole indirizzare chi espleta e vuole espletare l’attività professionale nel comparto delle farmacie.


La prefazione che è stata magistralmente affidata dal Professor Antonio Fiorentino,  Direttore del Dipartimento di farmacia dell’Università degli Studi della Campania   Luigi Vanvitelli e dal Presidente  dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Caserta Vincenzo Buonocore che raggruppa nel territorio di Terra di lavoro più di 2500 iscritti, testimonia come l’autore , l’avvocato Marco Mancini ha voluto, al pari di ogni  altro aspetto dei rapporti sociali, regolamentare e disciplinare in molteplici disposizioni normative che riguardano il campo civilistico, penalistico , amministrativo, tributario e contabile ma anche sanitario. Le stesse regole che spesso vengono dettate da fattori contingenti e che vengono modificate nel tempo dalla mediazione compromissoria della società politica.    

Un volume che rispecchia per certi versi come i farmacisti, in questo momento particolare della pandemia, sono chiamati anche loro con la loro professione a dare una mano a ciò che sta accadendo nella nostra nazione. Per questi motivi l’autore ha dedicato questa prima pubblicazione alla memoria dei farmacisti e degli operatori sanitari deceduti durante l’emergenza sanitaria da covid 19.

Una pubblicazione, che è un vero e proprio vademecum,  composto di 14 capitoli dove si attua un percorso  non solo storico  con cenni concettuali della professione di farmacista ma anche istituzionale dando conoscenza dei pieni poteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del Ministero della Salute  dell’Istituto Superiore della sanità e soprattutto del Consiglio Superiore della Sanità   che è parte integrante di un processo sanitario a cui i farmacisti partecipano alla pari dei medici e degli operatori del diritto.

Particolarità ha assunto anche il capitolo riguardante “Profili fiscali dell’attività delle farmacie” a cui il fratello l’avvocato Paolo Mancini  cultore della materia in diritto tributario, ha collaborato alla pubblicazione  con un escursus sugli aspetti tributari e gli adempimenti fiscali ma anche sulla compravendita dell’esercizio farmaceutico  e i regimi fiscali.

Marco e Paolo Mancini sono figli dell’avvocato Carmela de Franciscis nipoti dell’avvocato Ferdinando De Franciscis già deputato e sottosegretario alle finanze.             

sabato 31 ottobre 2020

CIAO ROMANO PICCOLO TI VOGLIO RICORDARE COSI .......

 Quando mi hanno avvisato non ci credevo, ma ne ho avuta la conferma da un amico comune . Anche perchè, e nessuno lo sa, tu sei stato di adozione irpinio negli anni sessanta . Ciao Romano Piccolo, ti avevo visto una settimana fa a via Gm Bosco mentre aspettavi tua moglie che si era allontanata per una commissione e noi due ci siamo salutati affettuosamente per l'amicizia ultra cinquantennale . Sei stato un faro per molti. Ma io non posso dimenticare l'amicizia che avevi con mio padre quando militavi nella Casertana . A quei tempi si frequentava il fatitico Bar Stelvio che era in via Mazzini a Caserta dove tra una partita a biliardo e qualche critica tu insieme a mio padre, ma anche con i tuoi fratelli, che voglio ricordare Santino e Corrado passavi il resto della giornata. Erano i fatitici anni sessanta e in quel frangente ci fu l'epilogo, penso se non vado errato tra il 1965 e il 1968, prima di dedicarti anima e corpo al basket, quando mio padre Aurelio ti ingaggio per partecipare ad un torneo estivo di calcio( perchè eri un buon portiere ) che si svolgeva a Sant'Angelo dei Lombardi nel mese di agosto intitolato a Mario Saia. Insieme a mio padre mia madre io e Marco andavamo a Sant'angelo dove vi era nonno Prospero e tu insieme a noi per giocare nel Sant'Angelo insieme ad un'altro amante del calcio, che guarda caso, grazie anche a me, hai sentito tramite facebook dopo più di trenta anni . Si tratta di quell'imprenditore che a Salerno è conosciutissimo Angelo del Priore( detto Angelotto) che aveva una concessionaria di auto Porsche abbastanza importante . Ma a Sant'angelo hai lasciato ai cittadini del comune irpinio un grande ricordo . Tutti ti ricordano nessuno escluso e tutti faranno una preghiera per te perchè la tua persona è ancora presente nei cuori di molti Santangiolesi. Ciao Romano spero di venirti a salutare.

giovedì 29 ottobre 2020

CONTROCORRENTE . COMPRESSE DI CIO' CHE ACCADE E STA ACCADENDO NELLA NSTRA AMATA ITALIA - SI SALVI CHI PUO'

 Riferiscono notizie di stampa che durante l'ultimo consiglio dei ministri c'è stata maretta. fonti bene informate hanno riferito che il presidente Conte avrebbe minacciato le dimissioni perchè il ministro  pentastellato Azzolina ha dichiarato durante la seduta che avrebbe sconfitto il virus, schiacciandolo con le rotelle dei banchi e dei monopattini voluti da Toninelli. 

martedì 27 ottobre 2020

CONTROCORRENTE - COMPRESSE SU CIO' CHE ACCADE NE COSA ACCADRA' NEI PROSSIMO GIORNI

 Il Consiglio dei ministri messo alle strette dalle nuove benedizioni di Papa francesco e' pronto ad emanare un  Nuovo DPCM  in cui saranno dettate le nuove regole per il podismo . 

Da oggi non si dovrà più correre con il petto in fuori e la pancia dentro, ma con il petto in dentro e il culo in fuori. 

lunedì 26 ottobre 2020

RUBRICA - CONTROCORRENTE - PRIME COMPRESSE DI QUELLO CHE ACCADE E CHE ACCADUTO IN QUESTI GIORNI NELLA NOSTRA AMATA ITALIA

 Le proteste di Napoli sfociate in vere e proprie aggressioni alle forze dell' ordine, secondo la vulgata di sinistra sono state organizzate dalla camorra e dalla estrema destra.

Sembra strano però che l'ottanta per cento di quei signori, che vengono definiti estrema destra, non più di quindici giorni prima abbiano votato per De Luca.

E se poi invece di essere di destra , fossero stati dei camorristi, sempre a De Luca hanno votato"

 A  MERCOLEDI LA SECONDA LA SECONDA 

giovedì 15 ottobre 2020

RICORDANDO LA PRESIDENTE IOLE SANTELLI ... QUANDO VENNE A SANTA MARIA CAPUA VETERE

Giunse al Palazzo di Giustizia di Santa Maria Capua Vetere con la sua semplicità e compostezza di cui era consapevole . Era un giorno come tanti nel 2005, si recò prima alla camera penale  dove ascoltò il presidente della camera penale Camillo Irace  e poi  si aggirò nelle aule alla ricerca del presidente onorario l'avvocato Giuseppe Garofalo . Con lui in un aula di tribunale gremita di avvocati per le udienze,  intraprese una chiaccherata benevole come suo solito fare ascoltando quello che affermava l'avvocato Garofalo su alcune lacune verificate nella sfera giuridica . Io che ero un cronista di giudiziaria e che scrivevo per un giornale provinciale mi colpì molto il suo charme e come attonita ascoltava l'avvocato Garofalo. Una persona disponibile in tutto tanto è che portò le richieste a Roma . 

Quest'estate addirittura su un giornale locale la travestirono  da wonderwoman per ever cercato di dare dignità ai calabresi . Non l'ho incrociata a Roccella Ionica ma la voglio ricordare così come l'ho ricordata a settembre 2020, quando tornai dalla calabria     

https://prosperocecere.blogspot.com/2020/09/regione-calabria-al-top-campania-sempre.html 

sabato 10 ottobre 2020

OPERAZIONI DIRTY GLASS - ACCUSE ANNULLATE NEI CONFRONTI DI PASQUALE PIROLO CHE TORNA AD ESSERE UN CITTADINO NORMALE .

NON E' REATO FARE DA MEDIATORE FRA DUE O PIù PERSONE SOLTANTO CON IL PRECISO COMPITO DI METTERLE IN CONTATTO E NON SAPENDO COSA SI VUOL FARE  

Una agonia durata per ben 23 giorni passata fra le mura di un istituto di pena perchè il giorno 16 settembre gli avevano notificato un provvedimento giudiziario di misura restrittiva della libertà personale perchè indagato nell'operazione compiuta dala DDA di roma denominata  Dirty Glass . Per Pasquale Pirolo,che in udienza è stato difeso dall'avvocato Angelo Santoro, il  noto imprenditore della provincia di Caserta, già assolto diversi anni anni fa nell'operazione Spartacus, il tribunale del riesame di Roma accogliendo le tesi dei difensori lo ha rimesso in libertà annullando le tesi accusatorie e rimettendo completamente in liberta' . 

 Lo ha comunicato, venerdi sera intorno alle 20.00 stesso lui al suo avvocato difensore dopo che gli avevano notificato il provvedimento dei giudici capitolini nel momento in cui è uscito dall'istituto di pena di Velletri dove lo avevano collocato. 

Una battaglia senza esclusione di colpi ma basata soprattutto sulle risultanze che sono venute fuori durate l'udienza eseguita davanti a giudici caitolini. 

 In sostanza  Pasquale Pirolo era accusato di aver fatto da mediatore con imprenditori dell'agro laziale fra cui Luciano Iannotta  e un funzionario dell'Agenzia Delle Entrate della regione Lazio per aver commesso un atto contrario ai doveri d'ufficio  e successivamente  ritardato un pignomento nei confronti di una società di una società in cambio di una tentata , forse, corruzione dietro un elargimento di somma di denaro intorno ai 25mila euro .

 Ma l'altro capo di imputazione  riguardava sempre un'altra mediatore avvenuta fra i fratelli Festa e la società Italy glass per l'aumento del capitale socieale da un milione e 200mila euro a tre milioni e 200 mila euro, accuse poi completamente annullate dai giudici capitolini che hanno rimesso in libertà l'imprenditore casertano ma soprattutto sammaritano di orgini di Curtoi che da oggi è tornato ad essere un uomo libero.    

ECONOMIA E IMPRESE: CONVEGNO ITINERANTE IN CAMPANIA. INNOCENZO ORLANDO: «AGGREGARSI CONVIENE PER COMPETERE SUI MERCATI ESTERI»

 

Napoli, 9 ottobre 2020 – Relazioni internazionali d’impresa: Valorizzare le forme di aggregazione tra aziende, per superare il limite dimensionale e così potersi aprire ai nuovi mercati esteri. Sono temi che saranno al centro di un convegno itinerante tra Napoli, Caserta, Salerno sullo studio l’esperto Innocenzo Orlando –è l’obiettivo del legislatore di fronte alla crisi globale e al difficile contesto economico interno. Innovazione e internazionalizzazione sono aspetti essenziali per la sopravvivenza delle imprese, ma sono obiettivi di difficile raggiungimento per imprese di piccole dimensioni. In questo panorama, la costituzione delle cosiddette Reti d’Impresa rappresenta un’interessante opportunità per superare il nanismo delle PMI italiane e risultare più competitive soprattutto all’estero. Opportunità che è stata già colta da molte imprese italiane, come dimostra il The Global Competitiveness Report pubblicato da The World Economic Forum. Nella classifica generale – aggiunge Innocenzo Orlando – l’Italia ha raggiunto il 1° posto per il grado di sviluppo delle aggregazioni di imprese, il loro grado di specializzazione e diffusione sul territorio. Lavorando insieme, quindi, le imprese italiane possono essere le migliori al mondo. Le reti d’impresa sono uno strumento di collaborazione tra imprese che, attraverso la sottoscrizione di un “Contratto di rete” si impegnano reciprocamente a collaborare in forme ed ambiti attinenti alle attività delle imprese aderenti, per la realizzazione di un programma comune, scambiandosi informazioni e/o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica e/o realizzando in comune determinate attività attinenti all’oggetto di ciascuna impresa. Così facendo, le imprese possono accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e competitiva sul mercato. In considerazione della flessibilità contrattuale e dei costi ridotti, attraverso la rete, le PMI hanno la possibilità di raggiungere obiettivi di sviluppo maggiori rispetto a quelli che riuscirebbero a perseguire singolarmente, senza tuttavia rinunciare alla propria autonomia giuridica. La cooperazione tra imprese permette di conseguire i seguenti principali vantaggi, conclude Innocenzo Orlando. Essere più innovativi ed efficienti (attraverso la realizzazione di nuovi prodotti/servizi, condividendo esperienze e know-how, lanciando nuovi marchi ecc.); Accedere a nuovi mercati (via spesso preclusa alle singole aziende per motivi non solo finanziari, ma anche logistici, distributivi, organizzativi ecc.); Diventare un soggetto di dimensioni e forza contrattuale tali da poter affrontare meglio il mercato sia interno che estero; Suddividere i costi (per esempio gli investimenti in ricerca e sviluppo, di marketing, gli oneri di un export manager, gli investimenti nella sostenibilità ambientale, ecc. Ampliare la propria offerta ed ottenere maggiore visibilità Accedere a finanziamenti, contributi pubblici e agevolazioni fiscali, nonché avere maggior accesso al credito.

sabato 3 ottobre 2020

CARO CARLO TI DESIDERO RICORDARE COSI .... IL TUO GIORNALE DI CASERTA ......



  • Ciao Direttore, si perché tu eri il direttore. Hai dato linfa ad un giornalismo giovanile, ma non trascuravi gli scoop  giornalistici non solo di sport, ma anche di cronaca in genere, perché tu sei stato è sarai per sempre  il custode di quella parte della storia di Caserta che ti ha sempre rispettato anche  se una piccola parte di cittadini casertani ti criticava, ma lo sai il vecchio proverbio recita  “ tanti nemici tanto onore” .  

     Un aneddoto su tutti.  Nella tangentopoli appena scoppiata agli inizi degli anni novanta e più precisamente  a cavallo  di due stagioni che rimarranno nella storia del giornalismo casertano verso la fine degli anni novanta , non ti sei tirato indietro per compiere quella che è stata l’intervista più memorabile della storia della prima repubblica tanto criticata da molti, ma nello stesso tempo tanto amata da chi oggi ne ha pieno le tasche di proclami campanilistici che all’epoca non raccoglievano quella credibilità giornalistica , sociale ed umanitaria ma soprattutto professionale.  Tu hai lasciato, compiendo lo Scoop con la esse maiuscola, un solco inestimabile   intervistando per la prima volta in assoluto, quando più nessuno in provincia di Caserta aveva avuto contatti con lui,   uno dei personaggi politici più importanti della provincia di Caserta Nicola Di Muro, scomparso qualche anno fa  .


    Tu, insieme al compianto Alberto Marzaioli, sei stato così caparbio che insieme  volaste a Parigi dove Nicola Di Muro risiedeva. 

    Ma tu volevi capire come era stato possibile che un personaggio di quella caratura ,non  essendo un personaggio malavitoso ma politico,  non solo regionale ma anche nazionale,   potesse avere tanto attenzione dai media nazionali e più precisamente da una magistratura italiana .

    Quella intervista fatta in Francia a Nicola di Muro  fece il giro della regione campania, a quell’epoca non esistevano social ed internet perché i computer erano in sistema lotus, e finì su alcuni scrivanie di politici lobbistici di sinistra e  di magistrati napoletani . 

    Ecco, questo me lo devi consentire, perché tu sei stato e lo sarai per sempre il cultore di un giornalismo che forse oggi ancora in pochi custodisco.

    Ciao Carlo   e …. arrivederci ………                 

martedì 22 settembre 2020

Election day - Sfida fra titani. L’Italia adesso si è seduta al tavolo della roulette russa per salvarsi.


Quando ieri sera, da quel volpone di Bruno Vespa, ho visto il direttore del sole 24 ore annunciare l’apertura del giornale con un titolo che forse nessun direttore di giornali italiani, ho capito che dopo questo election day  con l’Europa e il parlamento europeo  si fa sul serio.

Per entrare nel vivo della discussione politica, dopo che tutti “hanno scherzato” con la dignità dei cittadini italiani  chiedendo voti da dappertutto e cercandosi di far votare il popolo italiano,  alcuni economisti hanno analizzato il vero problema che c’è oggi, quello che il nostro paese L’Italia è giunto ad un bivio o incrementare lo sviluppo istituzionale,  imprenditoriale e sociale o addirittura dichiarare forfait con un declino se non saranno in grado di poter portare a Bruxelles un programma valido affinchè l’Europa e tutti i maggiori rappresentanti potessero farci accedere ad un programma “Next Generation Eu “ che non è altro che l’anticamera per la richiesta di un Recovery fund. tanto annunciato da questo governo che c’è oggi in Italia .

E’ qui che si gioca la partita del governo Conte dove maggioranza ed opposizione se le sono date di santa regione  . Le sviolinate di alcuni rappresentanti istituzionali europei a favore del governo Conte e dell’Italia adesso non ci saranno più, perché dopo la parentesi dell’election day l’Europa aspetta risposte e progetti  ben precisi per dare 209 miliardi di euro di 81 a fondo perduto e 120 in prestito spendendoli in tre anni  (ahimè solo a pensare che questi li pagheranno i nostri figli, mi vengono i  brividi a pensarlo , perché noi stiamo pagando quelli della generazione prima di noi ) non sarà certo una passeggiata anche perché il Next generation è soltanto, per adesso,  un pezzo di carta e se non si faranno alcune riforme fin da subito , si rischia di fare la fine, che l’Italia, con qualche contributo assistenziale entrato nel progetto si scaverà la fossa da solo . Lo sanno tutti maggioranza ed opposizione del nostro paese perché l’Italia oggi sta giocando ad “una roulette russa” con   una pistola dove vi è  un solo colpo, se gli capita, si suiciderà dal punto di vista imprenditoriale, sociale ed istituzionale perché non avrà scampo.

 Non sono disfattista e  non penso in negativo, ma  come un impiegato di una pubblica amministrazione si trova a svolgere il suo compito con diligenza e  se non lo facesse certamente sarebbe messo alla porta, così i politici che ci governano, giunti ad un bivio , dove da una parte si va verso la vita e dall’altra si va verso il declino, sono obbligati a scegliere la vita .

A questo poi ci aggiungiamo che la borsa fino a qualche giorno fa aveva   dato segni di debolezza con segnali in negativo , la dice lunga  su come i mercati si stanno preparando e nello stesso tempo vogliono vederci chiaro. Il percorso da fare per non commettere errori  è arduo perché è vietato sbagliare . L’opposizione e per esso tutto il centro destra compreso Salvini e la Meloni, anche se il primo voleva vedere  un cambio di passo politico  chiedendo addirittura le elezioni perché con un 15 a 5 a livello regionale,  si poteva anche fare, ma visto che incombe  quel documento chiamato “Next Generation eu”, che per ora è soltanto una bozza, far precipitare l’Italia nel baratro non è certamente da auspicarlo, ecco il dietrofront di Salvini e la richiesta di ascolto.

 La partita si sa si gioca al sud dove anche se Campania e Puglia sono in mano al centrosinistra , ma ci sono ben tre regioni che non sono da poco in mano al centro destra,  quali appunto la Sicilia di Musumeci , la Calabria e la Basilicata , dove si dovrà sbloccare la decontribuzione del 30 per cento a favore di queste regioni  . Emilia Romagna, Toscana, per adesso Lazio, insieme alle due del sud rimangono  completamente accerchiate da  quelle del nord e del centro adriatico senza contare che la Sardegna  li guarda dal lato tirrenico.

Eppure non tutti i mali vengono per nuocere, perché la vita è fatta di piccoli passi, cosi come una ricostruzione di un centro destra viene appunto dalle sconfitte avute, perché è lì che si deve iniziare una ricostruzione politica .

Non sarà facile per il presidente De luca mantenere in un unico contesto i capi bastoni delle liste che aspettano la lottizzazione di una regione , ma tutto viene da un documento che si dovrà presentare all’Europa con progetti concreti in tutti i settori anche se il primo è appunto la credibilità dell’Italia e non della Regione Campania , Toscana, Puglia, Lazio  ed Emilia Romagna .

Hanno di tempo fino al 30 novembre e in questi due mesi con tutti gli annessi e connessi.                     


sabato 5 settembre 2020

REGIONE CALABRIA AL TOP CAMPANIA SEMPRE PIU' IN BASSO - IO TESTIMONE OCULARE DI UNA ESTATE DOVE IL COVID 19 E' STATO SOLTANTO UN MIRAGGIO LONTANO . PERCHE' NON SI è FATTA LA STESSA COSA IN CAMPANIA ??

 

La regione Calabria e per esso la presidente Iole Santelli è stata  meglio della Campania di Vincenzo De Luca, e sarà sempre meglio, anche con  la sinergia politica di opposte fazioni di cui è stata rispettosa. L’amicizia ultra ventennale di Iole Santelli (la ricordo quando venne a Santa Maria Capua Vetere in qualità di sottosegretario alla giustizia per placare gli animi dell’avvocatura sammaritana nel 2005 riscuotendo anche successo fra i professionisti sammaritani) con il sindaco di Roccella Ionica  Vittorio Zito, la dice lunga su come Roccella ha gestito la permanenza degli extracomunitari provenienti su una barca a largo di Caulonia  nella famosa serata del 13 luglio 2020.


Se devo essere sincero, da quando ho lasciato Roccella Ionica  il 25 agosto, ero giunto il 23 luglio anche per lavorare in smartworking da casa fino al 31 luglio 2020,  sono stato una settimana con il patema d’animo, che forse nella mia permanenza a Roccella Ionica, località balneare della provincia di Reggio Calabria, sarei risultato positivo secondo i ben pensanti che fanno parte della cricca  compagni di merende del presidente De Luca,   che vuole a tutti costi vincere le elezioni perché vuole richiudere di nuovo la Campania, invece i dati sul mio sierologico eseguito il 03/09/2020 ( vedi foto ), per la verità anche quelli del 18 maggio sono risultati negativi  e cioè che non l’ho contratto e ne sono venuto in contatto con il covid 19.

Non desidero fare delle polemiche, ma avere sotto controllo una regione, quella calabria e più precisamente il lato ionico, dove in una località balneare come Roccella Ionica con tutto quello che gli è capitato  non è da meno, considerando  che l’aspetto sanitario non è certamente da sottovalutare .

 In quella località, come anche nelle altre, si è saputo gestire tutta l’estate con serate piacevoli anche con il  40esimo festival del jazz svolto al Teatro al Castello e in tutte  le località della costa dei gelsomini e più precisamente nella Locride tanto chiacchierata anche dal punto di vista giudiziario.

Insomma, se da un lato si fanno troppe chiacchiere nella nostra Campania con video e dichiarazioni sui social da parte anche di rappresentanti politici, non avendo argomenti diversi da quelli del covid 19, in Calabria invece in gran silenzio ma con spirito di abnegazione che si ha nei confronti della regione di appartenenza, si cerca di risolvere o dare una mano a chi effettivamente la deve avere.

 Nei trenta giorni che sono stato lì, la mascherina si indossava soltanto nei locali al chiuso , poiché nei teatri all’aperto , è vero che bisognava indossarla quando si entrava, si  prendeva posto e quando ci  si recava ad un bar del locale  all’aperto , ma poi si poteva anche abbassare  e guardare il concerto in tutta  libertà . E’ vero che le discoteche si contavano sulla punta di una sola mano, ma il programma estivo, se pur limitato consentiva ai ragazzi e giovani di avere un contatto con la natura la spiaggia e il mare . Proprio li si sono eseguiti i tanti falo’, fino a notte fonda e alle prime luci dell’alba, ma senza strafare .

Vede presidente Iole Santelli e caro sindaco anzi super sindaco  Vittorio Zito e soprattutto presidente De Luca io sono un testimone oculare di ciò che è avvenuto sulla costa dei gelsomini ionica, perché forse nessuno come me ha toccato con mano ciò che è accaduto in maniera benevole durante  il lungo periodo estivo che poteva essere una debacle  , ma grazie alla difesa del territorio come si evince anche dal mio resoconto delle analisi, la calabria è stata il top .

Grazie presidente Iole Santelli alla sua caparbietà, ma anche alla fattiva presa di posizione di Vittorio Zito e la caparbietà del Professor  Enzo  Staiano direttore da 40 anni del festival jazz  che è riuscito anche quest’anno a lasciare  il segno indelebile ad una cittadina emancipata  per volere del  compianto senatore Sisinio Zito.

Al 2021!!    


sabato 22 agosto 2020

ROCCELLA JAZZ FESTIVAL - SECONDA SERATA AL TEATRO AL CASTELLO DOPO IL SUCCESSO DI RENZO ARBORE ARRIVANO LUCA AQUINO E LE CANTAUTRICI CASALE, DI MICHELE , NAVA

... E CI SARA' ANCHE UN ASSAGGINO VIA FACEBOOK  

“MESSAGE TO LOVE: Wight 70” 22/08 Working Band feat. LUCA AQUINO

Luca Aquino, tromba Sacha Barbato, voce, chitarra acustica Giampaolo Capone, chitarra elettrica, cori Daniele Pescatore, tastiere Diego Ruggiero, basso elettrico, cori Simone Paglia, batteria Donato Zoppo, narrazione, vinili e immagini

26-30 agosto 1970: cinque giorni che hanno cambiato la storia del rock. Sono quelli della terza edizione del Festival dell’Isola di Wight, la risposta britannica ed europea a Woodstock, che l’anno prima aveva avuto nei tre giorni di pace, amore e musica mezzo milione di partecipanti. Nell’isoletta inglese di Wight fu impressionante: seicentomila spettatori, con la partecipazione di giganti quali Miles Davis, Jimi Hendrix, The Doors, The Who, Joni Mitchell, Jethro Tull, Free, Ten Years After, Joan Baez, Moody Blues, Donovan, Richie Havens, Emerson, Lake & Palmer, Leonard Cohen, Taste e molti altri. Nonostante il flop economico e il clima fosco (l’ultima apparizione dei Doors con Jim Morrison in Europa, l’ultimo grande concerto di Hendrix prima della morte), i cinque giorni di Wight rappresentarono uno spaccato epocale del panorama rock all’indomani dello scioglimento dei Beatles, all’alba di un nuovo decennio. Dopo il successo di due apprezzati storytelling-concert, il primo dedicato a Lucio Battisti, il secondo ai Beatles (entrambi produzioni originali e prime assolute al Roccella Jazz Festival), Donato Zoppo ha ideato un nuovo show dedicato ai 50 anni del Festival di Wight: “Message To Love: Wight 70” Working Band feat. Luca Aquino. La narrazione di Zoppo si alterna alla reinvenzione rock dei classici di Miles, Hendrix, Doors, Jethro Tull e molti altri da parte della Wight 70 Working Band – il gruppo di fidatissimi musicisti già attivi con Battisti e Beatles – impreziosita da uno special guest come Luca Aquino, che torna a Roccella sull’onda del rock, un grande amore che ha ispirato anche il suo album “OverDoors”, dedicato al gruppo di Jim Morrison e compagni.

 A seguire alle ore 22.30 “CANTAUTRICI” ROSSANA CASALE, GRAZIA DI MICHELE e MARIELLA NAVA

«Cantautrici», è un progetto che vede insieme sul palco Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava, tre donne, tre mondi musicali diversi, tre storie artistiche diverse tra di loro. Si tratta di tre grandi cantautrici che sono riuscite ad affermare una musica d’autore libera dai vincoli culturali tradizionali e poco propensa ad accettare le facili suggestioni dettate dal sistema commerciale che governa il mondo musicale del nostro paese. La loro proposta, infatti riesce ad andare oltre le mode del momento ed è mirata a coniugare la canzone d’autore italiana con le più belle espressioni del panorama musicale e jazzistico internazionale. Le tre signore della musica italiana proporranno brani del loro repertorio e versioni inedite delle canzoni più note scritte per se stesse o per altri grandi interpreti della musica italiana come Renato Zero, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Mina. Tra i tanti brani in programma si potranno ascoltare: “Le ragazze Di Gauguin”, “Brividi”, “Così è la vita”, “Destino”, “Io e mio padre”, “Gli amori diversi”, “Il cuore mio”, “Semplice”, “Solo i pazzi sanno amare”, “A che servono gli dei”, “Io sono una finestra”, “Mendicante”, “Terra”, “Spalle al muro”, “Come mi vuoi”, “Per amore”. Ad accompagnare le tre cantautrici ci saranno musicisti di grande spessore e qualità come Ermanno Dodaro al contrabbasso, Emiliano Begni al pianoforte, Francesco Consaga a sax soprano e flauto traverso, Fabiano Lelli alla chitarra alla chitarra e Andy Bartolucci alla batteria e alle percussioni.

Ecco un mio pensiero su cosa sta accadendo in Campania ed in Italia . Ma i nostri politici la costituzione italiana la conoscono ??

https://www.facebook.com/prospero.cecere/posts/10220723810898590

venerdì 21 agosto 2020

ROCCELLA JAZZ FESTIVAL - OGGI COMPIE 40 ANNI MA NON LI DIMOSTRA

Tre anni fa nello stesso giorno, mentre Renzo Arbore stasera aprira' il 40 esimo festival jazz di Roccella Ionica, Antonella Ruggiero si esibì al Teatro al Castello. Manco a farlo apposta oggi inizia e aggiungiamo una chicca perfomance di quella serata che deve essere di Buon auspicio ad una manifestazione creata per dare lustro ad un comune che difende a denti stretti il suo spazio culturale . in bocca alupo a Enzo Staiano e al suo staff , ma sopratutto al sindaco Vittorio Zito . Buon ascolto e buona visione.

CLICCA QUI SOTTO 

https://www.facebook.com/prospero.cecere/posts/10220715640054324

venerdì 14 agosto 2020

ROCCELLA JAZZ FESTIVAL - SI INIZIA CON RENZO ARBORE E POI TANTI ARTISTI PER L 40ANTENNALE DELLA MANIFESTAZIONE

 ECCO IL SITO 

https://www.roccellajazz.org/

LA PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE DEL FESTIVAL 


UNA EDIZIONE SPECIALE La XL edizione di “Rumori Mediterranei” sarà imperniata sul tema del ritorno alla vita e ai concerti dal vivo, come recita “Back to life- back to live”, il titolo che si è deciso di assegnare alla rassegna, e avrà uno specifico taglio storico-culturale nelle location scelte come sedi dei concerti: il Teatro al Castello di Roccella; l’area di scavi dell’antica Locri Epizefiri; il Museo Archeologico di Monasterace e il Teatro Romano di Marina di Gioiosa. Di grande caratura lo spessore artistico, con un insieme di eccellenze forse unico nella sua storia. Molti i musicisti che proverranno da generi diversi come la canzone d’autore, l’opera, la musica etnica, il rock, il funk e il rap. La XL sarà, quindi, un’edizione speciale in formato “Extra Large” e si presenterà come un concentrato di “musica totale”, con il jazz genere dominante, come nella migliore tradizione del Festival. Saranno 18 i concerti e l’originalità del programma sarà garantita da ben sei produzioni; in una ricorderanno i 50 anni dell’Isola di Wight, poi a seguire il percussionista Toni Esposito, un concert/reading di Franco Arminio, la contaminazione “Verdi e Mister Puccini in jazz” di Cinzia tedesco, il passato del Festival nelle fotografie di Pino Ninfa e il sassofono di Francesco Cafiso e una all-star italiana guidata da Giovanni Tommaso per celebrare i 40 anni del Festival. Un altro tratto di originalità sarà quello di Renzo Arbore e Brunori Sas che daranno una specificità ai loro concerti di Roccella, rispetto ai loro tour estivi. Molte le celebrità presenti, quindi:Renzo Arbore, Rossana Casale, Mariella Nava, Grazia Di Michele, Tony Esposito, Antonio Faraò, Giovanni Imparato, Max Ionata, Cinzia Tedesco, Franco Arminio, Flavio Boltro, Claudio Cojaniz, Giancarlo Schiaffini, Seamus Blake, Famoudou Don Moye, Gabriele Coen, Antonello Salis, Hamid Drake, Francesco Cafiso, Giovanni Tommaso e Brunori Sas. 

Vincenzo Staiano 

Direttore Artistico Rumori Mediterranei Jazz Festival

venerdì 17 luglio 2020

NAPOLI AGGREDITO AVVOCATO CASERTANO A CASTELCAPUANO



La vicenda è accaduta Il 14 luglio verso le ore 10.30 a Castelcapuano. L’avvocato Pasquale Rocco si era recato per incontrare una collega per ragioni professionali.
Nell’attesa un energumeno si è avvicinato abbastanza  arrabbiato perché la cancelleria era chiusa  all’avvocato casertano. L’avvocato Rocco gli faceva presente che doveva prenotare l’accesso e addirittura gli  chiedeva il numero del dirigente che l’avvocato casertano  non aveva è così inopinatamente,  aggrediva pensando che non voleva darglielo cercando  di strappargli   da mano il telefono.  Non ha avuto nenache il tempo di reagire  tanto è che l’avvocato Rocco addirittura ha riportato una frattura alla mano sinistra con una prognosi di 20 giorni

martedì 14 luglio 2020

ESCLUSIVO - IL TRIBUNALE DI SANTA MARIA RIGETTA IL RICORSO DI ALCUNI AVVOCATI CHE DESIDERAVANO DEFENESTRARE IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMISTRAZIONE DELLA FEST


TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
- III Sezione Civile -
______________________________


Il giudice
letti gli atti del procedimento n. 10771 del R.G. dell’anno 2019;
sciogliendo la riserva formulata in udienza CARTOLARE;
letti gli atti, le memorie autorizzate e le note per l’udienza cartolare;

OSSERVA

I ricorrenti, meglio generalizzati in atti, tutti agendo nella qualità di avvocati
del Foro di Santa Maria Capua Vetere nonché componenti (eccezion fatta
per i signori avvocati Giuseppe Tamburrino e Laura Tramontano) del
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere   hanno
adito in sede cautelare ex art. 700 cpc il Tribunale chiedendo l’emanazione
di una pronuncia che, rilevata incidentalmente la nullità e/o l’inesistenza
della delibera assunta dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa
Maria  Capua  Vetere  del 4.12.2019 (con  cui  il  Consiglio  deliberando
sull’argomento  posto  al  n. 11  dell’ordine  del  giorno  ha  nominato  il
Consiglio   di   Amministrazione   della   Fondazione   FEST)   disponesse
l’immediata sospensione della delibera, con conseguente caducazione di
tutti gli atti successivi e dipendenti.

I ricorrente, ai predetti fini, hanno deodotto:
che il COA, nel deliberare la nomina dei componenti del CdA avrebbe agito nell’esercizio di poteri non imperativi e non pubblicistici, e quindi “jure privatorum” con conseguente competenza del Giudice Ordinario;





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che    la  delibera  sarebbe  nulla  per  decadenza  e,  gradatamente  per
incompatibilità, di alcuni dei consiglieri in quanto con delibera in data
22/5/2019 il COA, aveva abrogato l’art 9 del Regolamento Generale del
C.O.A. che sanciva l’incompatibilità del Presidente e dei componenti del
COA  di  rivestire  la  carica  di  Consigliere  di  amministrazione  della
Fondazione FEST, e per l’effetto, lo stesso Presidente e i Consiglieri, nella
stessa   seduta (con   il   voto   contrario   dei   consiglieri   ricorrenti)   si
autonominavano nel CdA della Fondazione rivestendo entrambe le cariche
fino all’11.11.2019 allorquando rassegnavano le dimissioni dalla seconda
con conseguente asserita decadenza e obbligo di astensione dalla votazione
del nuovo CdA per conflitto di interessi e violazione dello Statuto;
che la delibera impugnata sarebbe affetta da nullità poiché l’art. 9 dello
Statuto della Fondazione FEST stabilisce che “i componenti del Consiglio
di  Amministrazione  vengono nominati dal  Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati tra gli iscritti all’Albo degli avvocati si Santa Maria Capua
Vetere”  mentre,  nel  caso  di  specie,  in  dispregio  delle  prerogative
dell’organo deliberante, la nomina dei componenti del CdA della FEST
sarebbe stata decisa  omettendo di illustrare l’argomento all’ordine del
giorno del Consiglio e la scelta delle modalità con le quali procedere alla
votazione è stata rimessa alla discrezionalità del Presidente;
che sussisterebbe la violazione del regolamento per l’Organizzazione e il
Funzionamento del Consiglio e dell’Assemblea, approvato con delibera
consiliare 7.6.2016 nonché la violazione dell’art. 97 Cost.;
che la delibera impegnata sarebbe affetta dal vizio di eccesso di potere non
essendo stato consentito alla minoranza ampia informazione e discussione;
che sussisterebbe l’incompatibilità dell’avv. Roberto Santoro a ricoprire la
carica di consigliere della Fondazione FEST   in  quanto   procuratore
costituito in un giudizio promosso nei confronti della Fondazione innanzi al





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Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, iscritto al n. 7401/2017 R.G.L.,
Giudice del Lavoro Dott.ssa Cangiano (prossima udienza 17.6.2020);
che sussiste il “periculum in mora” avendo i ricorrenti l’interesse ad ottenere
un   provvedimento   anticipatorio   urgente,   strumentale   rispetto   alla
proposizione   della   domanda   di   merito   con   la   quale   chiederanno
l’annullamento  della  delibera 4.12.2019  e  degli  atti  successivi,  previa
declaratoria  di  decadenza  dei  consiglieri  dell’Ordine  ovvero  previa
declaratoria di incompatibilità dei medesimi in quanto contemporaneamente
componenti il CdA della Fondazione FEST.
Pertanto, i ricorrenti, sulla base dei predetti elementi di fatto e di diritto,
hanno  chiesto  l’immediata  sospensione  della  delibera  del  Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere del 4.12.2019 nella
parte in cui, deliberando sull’argomento posto al n. 11 dell’ordine del
giorno, ha nominato il Consiglio di Amministrazione della Fondazione
FEST, con conseguente caducazione di tutti gli atti successivi e dipendenti.
Si  è  costituito  il  Consiglio  dell’Ordine  degli  Avvocati  che,  in  via preliminare ha eccepito;
il difetto di giurisdizione del giudice ordinario, sussistendo la giurisdizione del giudice amministrativo;
l’inammissibilità del ricorso per assenza di indicazione delle specifiche
conclusioni della causa di merito o quantomeno l’inesatta individuazione di
quest’ultima;
l’inammissibilità del ricorso anche per mancata evocazione in giudizio dei soggetti asseritamente ritenuti incompatibili o decaduti;
l’insussistenza del conflitto di interesse o incompatibilità tra le funzioni di
consigliere dell’Ordine e componente del CDA della Fondazione Forense;





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l’insussistenza  della dedotta nullità o annullabilità    della delibera  per
invalidità dei voti, o in conseguenza della decisione sulle modalità della
votazione;
l’insussistenza del preteso eccesso di potere, non sussistendo alcun abuso della maggioranza o eccesso di potere o presunto vizio di volontà del deliberato assembleare;
concludendo per il rigetto del ricorso.

Si costituiva, inoltre, l’avv. Roberto Santoro deducendo l’assenza di ipotesi
di incompatibilità nella sua posizione e insussistenza di conflitto di interessi
a  ricoprire  la  carica  di  componente  del  C.d.A.  della  F.E.St.,  avendo
rinunciato, a qualsiasi incarico professionale nel giudizio avverso La Fest
molto tempo prima della nomina a componente del C.d.A. della F.E.St.,
avvenuta con delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S. Maria
C.V. del 4 dicembre 2019; nonché deducendo l’inammissibilità del ricorso
in rito ed in fatto del ricorso; chiedendo, altresì, la  condanna dei ricorrenti
ex articolo 96 c.p.c.

Fatte queste premesse possono analizzarsi le diverse questioni preliminari e procedurali che sono state poste dalle parti e che appaiono dirimenti nell’analisi della presente procedura.

Preliminarmente il Tribunale rileva che il contraddittorio processuale risulta
regolarmente costituito sia alla luce dell’avvenuta costituzione in giudizio
del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere.
Sempre in via preliminare va osservato che nessun dubbio può sussistere in
ordine   alla   sussistenza   della   giurisdizione   dell’Autorità   Giudiziaria
Ordinaria. (cfr ex multis sentenza 23 gennaio 2014, n. 68, il Tar Lombardia,



4Casella di testo: Firmato Da: DI SALVO RITA Emesso Da: ARUBAPEC S.P.A. NG CA 3 Serial#: 77f814fd38ac6b165b6b31f753a9fc6c







sezione Brescia; sentenza Consiglio di Stato, sez. V, del 28 giugno 2012, n.
3820).
Invero, sebbene il Consiglio Nazionale Forense ed i Consigli dell’Ordine
territoriali siano da ritenersi pacificamente degli enti di diritto pubblico,
tuttavia il criterio di ripartizione degli affari fra la giurisdizione Ordinaria e
quella Amministrativa (artt. 24 e 103 Cost., come interpretati da Corte
Costituzionale n. 204/2004 e 191/2006) va individuato sulla base della
natura giuridica della posizione soggettiva azionata in giudizio (art. 386
c.p.c.), non rilevando invece la natura giuridica, pubblicistica o privata,
della parti del processo.
Ciò significa che, una volta accertata la natura di soggetto privato della Fondazione, è possibile qualificare in termini privatistici, quale esplicazione dei poteri che la normativa civilistica riconosce agli enti locali individuati nello Statuto (il COA), anche la nomina e la revoca, da parte degli enti pubblici, dei componenti del Consiglio d’Amministrazione.
Nel caso di specie, lo statuto della Fest, una fondazione di diritto privato, all’art. 9 attribuisce al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere il potere di nomina e revoca degli amministratori. Trattasi di atti di natura pacificamente privatistica.
Da quanto sopra esposto consegue che la revoca e la nomina dei componenti
del  Consiglio  d’amministrazione  di  un  ente  privato  integrano  atti  di
autonomia privata che non partecipano della natura dei provvedimenti
amministrativi e sono regolati, quanto alla loro validità ed efficacia, dalle
norme del diritto privato, in guisa da generare rapporti di diritto privato e
posizioni di diritto soggettivo, con conseguente giurisdizione del giudice
ordinario (cfr. Cassazione civile, sez. un., 26 febbraio 2004 , n. 3892
Consiglio di stato, sez. VI, 11 settembre 1999, n. 1156 Consiglio di stato,
sez. IV, 17 giugno 2003, n. 3405).
Sussiste la giurisdizione del giudice ordinario.




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Venendo ai profili di ammissibilità dell’invocata misura cautelare, va osservato che il provvedimento cautelare d’urgenza previsto dall’art. 700 c.p.c., in quanto “norma di chiusura” della materia cautelare, si configura   come   un   rimedio   a   carattere   meramente   residuale, azionabile solo ove non sussistano strumenti ad hoc.
In ambito societario, copiosa giurisprudenza ne testimonia l’impiego per la protezione di interessi tra loro differenziati, comunque non tutelabili attraverso strumenti cautelari tipici.
In virtù di tale principio, problemi particolari si pongono con riguardo
al coordinamento del citato rimedio con quello previsto dall’art. 2378
c.c., in tema di impugnazione delle delibere assembleari.
La norma consente di richiedere, contestualmente all’impugnazione
della  delibera (seppur  con  separato  ricorso),  la  sospensione  della
relativa esecuzione.
L’art. 2378 c.c., invero, prevede una misura cautelare tipica finalizzata a
tutelare la fruttuosità dell’azione di annullamento proposta, e cioè ad evitare
che l’attore possa ricevere pregiudizio durante le more del processo volto
alla invalidazione della delibera assembleare ex artt. 2377 e 2378 c.c..
La norma, benché non sia espressamente richiamata dall’art. 2379, ult.
comma,   c.c.,   trova   senz’altro   applicazione,   oltre   che   alla   delibere
annullabili, anche alle delibere nulle, nel senso che, pur in difetto di una
specifica previsione normativa, l’impugnante può chiedere la sospensione
della  deliberazione  anche  nel  caso  in  cui  l’impugnazione  è  volta  ad
ottenerne  non  già  la  pronuncia  di  annullamento,  quanto  piuttosto  la
declaratoria di nullità.
Come   appare   evidente   dalla   formulazione   della   norma,   il
provvedimento   cautelare   previsto   dall’art. 2378   si   riferisce
strettamente all’anticipazione degli effetti della sentenza di merito e,





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dunque, dell’eventuale annullamento (o declaratoria di nullità) della delibera impugnata.
L’applicabilità del rimedio di cui all’art.     700 cpc deve, pertanto, intendersi tassativamente preclusa ove sia volta ad ottenere, quale petitum, un provvedimento che cauteli il diritto soggettivo già leso dalla delibera invalida, anticipando gli effetti della sentenza di merito (e,  dunque,  ove  presupponga  l’avvenuta  deliberazione). (cfr  Trib. Napoli, 4 agosto 2010, in Il Caso.it, Trib. Roma, Sez. specializzata in materia di impresa, 3 agosto 2016).
È fatta salva, eventualmente, la controversa questione inerente la cd.
delibera negativa (delibera, cioè, di non approvazione di una specifica
proposta, che determina la persistenza dello status quo ante) la quale,
pertanto, non sarebbe suscettibile di esecuzione.  L’adozione di una
delibera genera, infatti, di regola, l’obbligo per gli amministratori di
porre in essere tutti i provvedimenti necessari alla sua attuazione.
Tali  motivi  hanno  posto  dubbi  circa  l’opportunità  di  escludere
l’applicabilità  del  rimedio  ex  art. 2378  a  tale  fattispecie,  che
espressamente  si  riferisce  alla  sospensione  dell’esecuzione  della
delibera. In   giurisprudenza,   è  stata  sostenuta   una  posizione
favorevole all’esclusione, ammettendosi, d’altra parte, la possibilità di
sopperire all’inapplicabilità dello strumento tipico       (art.   2378), con
quello  residuale  ex  art.    700   (Trib.  Milano,  Sez.  Specializzata  in
materia d’imprese, Ord., 28 novembre 2014, in Giur. It.).
La giurisprudenza ammettendo il ricorso ex art. 700 cpc in tali ipotesi ha indirettamente confermato l’inconsistenza del rimedio atipico, al quale va, comunque, sempre preferito quello tipico.
La  difficoltà  concreta  di  tale  ricostruzione  è,  tuttavia,  proprio
l’individuazione di una possibile lesione del diritto soggettivo del
socio che non sia in alcun modo riconducibile, ex post, alla lesione



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cagionabile dalla delibera. Di tale provvedimento non dovrebbe, in altri termini, essere possibile la censura, mediante l’impugnazione della delibera stessa.
Un  diverso  e  secondo  orientamento,  sostiene,  invece,  coincidenti
l’interesse  tutelabile  ex  ante (anche  attraverso  il  provvedimento
d’urgenza)   e   quello   tutelabile   ex   post (mediante   la   normale
impugnazione della delibera). La tutela ex ante sarebbe finalizzata,
pertanto, ad evitare che il diritto del socio venga leso con l’adottanda
delibera. In ogni caso, sarebbe sempre necessaria un’analisi empirica,
finalizzata a valutare caso per caso se sia concretamente individuabile
un interesse autonomo in nessun modo tutelabile ex post attraverso
l’impugnazione e la sospensione dell’esecuzione della delibera (Trib.
Mantova, 20 dicembre 2007, in Il Caso.it)
Tale orientamento, a parere di chi scrive appare poco convincente in
quanto incompatibile con la necessaria residualità dello strumento
atipico.
Pertanto, è da ritenersi che la tutela ex art.    2378 non necessiti, in
realtà,  di  ulteriori  integrazioni,  disciplinando,  dunque  una  misura
cautelare “tipica”, sia pure non compresa nel codice di rito, che in quanto
tale preclude la concessione della tutela cautelare “atipica” di cui all’art. 700
c.p.c., che è esperibile solo in via residuale, quale norma di chiusura che può
operare solo quando nessun altro rimedio cautelare è esperibile.
Questa peculiarità del provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c., definita
come “sussidiarietà” o “residualità” ne limita l’applicazione e ne determina
l’inammissibilità   qualora   la   parte   abbia   a   disposizione   un   altro
provvedimento cautelare tipico. Al contrario, nelle vicende societarie, la
sospensione degli effetti di deliberazioni degli organi sociali, quand’anche
incidenti sul mantenimento della posizione sociale di uno o più soci, può
essere richiesta, a norma dell’art. 2378, co. 4, c.c. soltanto con ricorso



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depositato contestualmente alla proposizione di un’azione di annullamento o
nullità della relativa deliberazione, con la conseguenza che risulta preclusa
al socio la possibilità di ottenere la medesima tutela mediante l’esperimento
del rimedio residuale e “atipico” di cui all’art. 700 c.p.c. (cfr Trib . Milano
sez. fer. N.RG 35415/2019 R.G.  www.giurisprudenzadelleimprese.com;
Trib. Monza, 17 aprile 2000, seguita poi da Trib. Milano, 18 luglio 2001).
In forza di tutto quanto premesso il ricorso va dichiarato inammissibile.

Stante   i   motivi   della   decisione   in   rito   e   la   complessità   nonché
controvertibilità delle questioni trattate sussistono giuste ragioni per la
compensazione fra le parti delle spese del giudizio non sussistendo i
presupposti in fatto ed in diritto per la condanna risarcitoria di cui all’art. 96
cpc.

PQM

Il Tribunale di S. Maria C.V., terza Sezione Civile, in composizione monocratica così provvede :

rigetta il ricorso;


compensa le spese

Si comunichi


S. Maria C.V.,13/07/2020
Il giudice
dr.Rita Di Salvo