La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 28 febbraio 2024

MATTARELLA DAY - IL COMUNE DI CASERTA CORREGGE L'ORDINANZA SIGNIFICA CHE NON SO BBUON E GLI DANNO IL NUMERO 71

 In meno di 16 ore il comune di Caserta corregge l'odinanza n. 68 emanata qualche ora fa , ma  guarda caso dal registro protocollo delle ordinanza la numerano con il n. 71 . Nella cabala napoletana il numero 71 è equiparato all'uomo di ...... melma . Non potevano scegliere di meglio per rettificare un provvedimento per la viabilita' cittadina casertana per la venuta del presidente della repubblica . Questo significa che non so bbuon perchè prima di redigere una ordinanza nessuno ha riflettuto su degli aspetti che potrebbero verificarsi durante la giornata casertana del presidente della repubblica .

Ma prima di elencare, alcune cose potrebbe accadere chiudendo una intera città , perchè per chi non lo sa Caserta tiene quattro strade Corso Trieste , Via Roma, via Cesare Battisti e Viale Ellittico dove si può entrare ed uscire  e se si chiudono si congestiona il traffico sul lato nord ovest e si congestionano le emergenze che giugeranno  presso l'Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano  . Ma questo siccome non l'hanno mai pensato,  perchè non so bbuon !

Inoltre nella prima ordinanza  la numero 68 addirittura si erano dimenticati di citare che contro il provvedimento si poteva fare ricorso nei 30 giorni, perchè deve essere scritto in tutti provvedimenti amministrativi .

A questo ci aggiugiamo anche, domani molti contribuenti della provincia di Caserta che hanno preso appuntamenti presso gli uffici pubblici sanno quando arrivano e non sanno quando fanno rientro a casa. Immaginate un po un cittadino che si reca presso gli uffici pubblici della città  con un appuntamento e non può risolvere il problema e deve ritornare , quando si mette in auto per tornare a casa vede le strade tutte sbarrate  per ordine pubblico e non può uscire dalla citta' !!..... e ci sarà anche qualche impiegato pubblico che secondo me manderà quleche vaffa virtule a qualcuno. 

Io spero che emergenze domani non ce ne saranno ma se ci fossero e qualche famiglia piangerà, io penso che farà di tutto per prenderla con dirigenti e funzionari della prefettura del capoluogo  e ci sarà un secondo caso Pisa, ma anche con i dirigenti del Comune di Caserta. 

Ma allora una domanda sorge spontanea, per dirla alla Lubrano. 

Ma la visita non poteva essere eseguita di sabato o di domenica così si lasciava Caserta in pace nella sua quotidianietà giornaliera di lavoro che tanto a bisogno invece di elemosinare una visita del presidente della repubblica a caserta dove saranno presenti falliti politici della regione Campania che oramai non li pensa più nessuno ? A questo ci aggiugiamo anche pseudo giornalisti da strapazzo che fanno a gara per mettersi in mostra, ma non sanno mantere neanche la penna in mano !!! 

Vede Direttrice Maffei non si può bloccare Caserta a suo piacimento, perchè c'è una Caserta che lavora che ogni giorno cerca di mettere il piatto a tavola e non è che per un suo capriccio, visto che ha portato nella sua Ancona un convegno su Vanvitelli !!!

Caserta non è sua ne dei personaggi politici ne dei dirigenti , ne dei funzionari è del popolo!!!

 Re Ferdinando di Borbone rispettava il popolo voi tutti no. 

Questa è l'ordinanza 


Il comandante della Polizia Locale della Citta’ di Caserta Colonnello Antonio Piricelli ha emanato l’ordinanza n.71 del 28.02.2024 a  modifica ed integrazione dell’ordinanza n.68 del 28.02.2024

 Ordinanza n. 71 del 28/02/2024

OGGETTO: modifica ed integrazione ordinanza n.68 del 27.02.2024

 

IL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE

 

PREMESSO che

- in occasione della visita nella Città di Caserta del Signor Presidente della RepubblicaSergio Mattarella prevista per il 29.02.2024, in data 27.02.2024 è stata emanata l’ordinanza n. 68 con la quale sono state adottate modifiche all’attuale segnaletica stradale ed alla circolazione veicolare;

CONSIDERATO che

- è stato modificato il programma afferente la visita del Signor Presidente della Repubblica

VISTI gli atti di ufficio;

RITENUTO di dover provvedere in merito;

VISTO il Testo Unico sugli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000);

VISTO il Decreto Legislativo n°285 del 30/04/1992 (Codice della Strada) ed il relativo

regolamento di esecuzione e di attuazione;

ORDINA

Per le ragioni espresse in narrativa, che si intendono qui integralmente riportate a modifica ed integrazione

dell’ordinanza n.68 del 27.02.2024,

il giorno 29 febbraio 2024:

E’ FATTO DIVIETO DI SOSTA dalle ore 06.00 alle ore 19.00, su ambo i lati, per tutti i tipi di veicoli e

per ogni categoria di utenza nei seguenti tratti di strada:

a) V.le Ellittico, da incrocio con sottovia Maria Amalia di Sassonia a P.zza Garibaldi compresa e da in-

crocio con sottopasso C. Vanvitelli a V.le Douhet;

b) Via Verdi, corsia compresa tra Via N. Sauro e P.zza Garibaldi;

c) Via Fanin;

d) Via Passionisti, nel tratto compreso tra Via Calabria e Viale Douhet;

e) Via S. Francesco di Paola;

f) Via Torrino;

g) V.le Douhet, da incrocio con Via Torrino a V.le Ellittico e da incrocio con V.le Ellittico a P.zza Carlo

di Borbone:

h) Viale Nazario Sauro da angolo Via Vittorio Veneto ad angolo Via Verdi lato destro secondo l’attuale

senso di marcia

E’ FATTA RIMOZIONE FORZATA A MEZZO CARRO ATTREZZI NELLE STRADE SOPRA CI-

TATE dalle ore 06.00 alle ore 19.00 ;

Documento firmato digitalmente

E’ FATTO DIVIETO DI TRANSITO per tutti i tipi di veicoli e per ogni categoria di utenza dalle ore

10:00 fino a cessate esigenze in tutte le strade sopra citate.

E’ FATTO DIVIETO DI TRANSITO su Via Gasparri da angolo Piazza Prefettura fino ad angolo Piaz-

za Gramsci/Corso Trieste per tutti i tipi di veicoli e per ogni categoria di utenza dalle ore 10:00 fino a

cessate esigenze.

E’ FATTA SOSPENSIONE DEI PARCHEGGI A PAGAMENTO E DI OGNI ALTRA FORMA DI SO-

STA sui tratti di strada indicati, qualora esistenti.

E’ FATTA SOSPENSIONE DI TUTTA LA ZONA A TRAFFICO LIMITATO dalle ore 10.00 fino a

cessate esigenze.

Per effetto del suddetto provvedimento, effettueranno la sosta e la fermata:

1) i Bus extraurbani, nel tratto di Viale Carlo III compreso tra V.le Della Libertà e Via Vivaldi, lato dx

della medesima direttrice di marcia;

2) i Bus urbani, in V.le Medaglie d’Oro sul lato dx della corsia con direttrice verso P.zza Andolfato;

3) i Taxi, in Via N. Sauro, sul lato dx dell’attuale senso di marcia, con istituzione del DIVIETO DI SO-

STA CON RIMOZIONE CARRO GRU e mediante sospensione del parcheggio a raso a pagamento.

E’ FATTA facoltà del Personale con compiti di Polizia Stradale impegnato sul percorso di cui alla pre-

sente ordinanza, compatibilmente con le altre esigenze istituzionali, di procedere all’istituzione di ulte-

riori modifiche alla circolazione stradale, che verranno ritenute necessarie.

L’Ufficio Tecnico del Comune di Caserta è incaricato dell’apposizione della segnaletica stradale necessaria.

La presente Ordinanza venga pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente www.comune.caserta.it – area trasparenza ex D.Lgs. N°33/2013 e s.m.i. nonché trasmessa, a S.E. il Signor Prefetto di Caserta, al Signor Questore di Caserta, al Signor Sindaco del Comune di Caserta, al Signor Sindaco del Comune di Casagiove, al Signor Assessore alla Polizia Locale del Comune di Caserta, al Signor Comandante Gruppo Guardia di Finanza di Caserta, al Signor Comandante della Stazione dei Carabinieri di Caserta, al Signor Comandante della Polizia Locale di Casagiove, all’AIR Campania, alle altre Società di Trasporto Pubblico, ai Taxi ed alla K-City s.r.l., i quali, ognuno per la propria competenza, sono incaricati dell’esecuzione e sorveglianza della presente ordinanza.

A carico dei trasgressori del disposto della presente ordinanza saranno contestate le violazioni di Legge.

Il responsabile del procedimento è il Comandante della Polizia Locale Colonnello dott. Antonio Piricelli.

Contro la presente Ordinanza è ammesso ricorso entro 30 giorni, al Ministero dei LL.PP. (DPR 24/11/71,n°1199), oppure, in via alternativa, ricorso al T.A.R. della Campania, entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dalla data di sua pubblicazione (Legge 3/12/72 n°1034).               

domenica 18 febbraio 2024

DUECENTOVENTINOVE ANNI FA UN COSPIRATORE DELLE ISTITUZIONE VENNE IMPRIGIONATO DA RE FERDINANDO . DEDICATO AL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VINCENZO DE LUCA . ... SPERANDO CHE IL MIO SINDACO CARLO MARINO CAPISCA IN CHE MANI STA

 

C’era una volta il re. Potrebbe essere un inizio di una favola raccontata da una mamma o da un papà per far addormentare un bambino, ma in realtà quello che vi stiamo per raccontare è un fatto realmente accaduto fra le mura del suntuoso ed imponente Palazzo Reale di Caserta costruito alla fine del 1700 per volere dei Borboni, che custodisce segreti ancora non tutte svelati.

Ebbene, manco a farlo apposta, il 25 febbraio del 1795 e ne ricorre oggi il 229esimo anniversario, nella notte fra il 24 febbraio e il 25 febbraio di quell’anno si prese una importante decisione, l’arresto del presidente della gran corte della vicaria cav. Luigi de Medici accusato di tradimento o meglio cospirazione alla corona del Re Ferdinando. La riunione, chiesta espressamente dal Re Ferdinando di Borbone nella sala del trono del palazzo reale di Caserta fra bracieri (perché era pieno inverno) e pausa pranzo, parteciparono oltre al Re Ferdinando anche la regina Maria Carolina,  quattro segretari di stato Giovanni Acton, Carlo de Marco, il marchese Saverio Simonetti, il marchese Gioacchino Corradini, Tommaso d’Avalos marchese di Vasto, Filippo Orsini duca di Gravina Francesco Loffredo principe di Migliano, il cardinale  Fabrizio Ruffo e il generale principe Francesco Pignatelli. Erano in undici.

Questo avvenimento è custodito nell’ultimo libro uscito a firma di uno decani storici della Regione Campania e del Regno delle Due Sicilie Avvocato Giuseppe Garofalo ( centenario ancora in vita)  intitolato “Le ragioni del Boia” che racchiude una delle più accattivanti confessioni di un avvocato della fine del 700 e inizi 800.  

Vincenzo de Jorio arrestato il 10 maggio del 1809 in piena dinastia buonapartiana nel cortile di  Castelcapuano a Napoli davanti ad una folla di curiosi e guarda caso  fu trasferito nella fortezza di  Capua. In trentuno varcano la soglia undici uomini e nove donne e tutti erano accusati di cospirazione. Il processo si svolse il 24 novembre del 1809. Lì iniziò Vincenzo de Jorio  a scrivere le sue memorie raccontando la storia della Rivoluzione Napoletana avvenuta tra la fine del 1700 e il 1800.

Tra i suoi manoscritti, c’è un avvenimento che l’avvocato Giuseppe Garofalo aveva  raccontato nel suo libro  " Le ragione del Boia " in base alla testimonianza dell’avvocato Vincenzo De Jorio che fu uno degli avvocati penalisti più importanti del regno di Napoli in quanto aveva difeso molti cittadini napoletani che si professavano giacobini i quali volevano sovvertire il regno delle due Sicilie della famiglia dei Borboni.

 I processi ai quali partecipò l’avvocato De Jorio come avvocato difensore , il presidente era il cav. Luigi de Medici massimo esponente della Gran Corte della Vicaria  che nutriva una particolare “ simpatia “ per i giacobini , perché erano anche rappresentati da persone integerrime delle migliori famiglie napoletane di quel tempo. Basti pensare che il presidente della Gran Corte della Vicaria Luigi de Medici ( oggi potrebbe essere equiparato al presidente della Gran Corte di Cassazione Italiana) addirittura fece arrestare processare e condannare addirittura persone ma anche integerrimi personaggi di spicco napoletani come i fratelli Giordano dove primeggiava  una figura particolare quella del professore di matematica della Nunziatella Annibale , che viveva fisso a casa  di luigi de Medici e quest’ultimo gli aveva fatto anche da padrino di cresima.

La sera del 24 febbraio del 1795 tutti i convocati si recarono con le loro carrozze a palazzo Reale a Caserta e quando giunsero il personale al gran completo e le guardie posizionati sugli scaloni, guardando i convocati che passavano davanti a loro, si resero  conto che stava accadendo qualcosa di eccezionale. Dopo un giorno e mezzo, perché si giocava anche sulla credibilità del regno, si decise sull’arresto luigi de Medici avvenuto poi dopo tre giorni il 28 febbraio del 1795.

Questo aneddoto per certi versi fa ricordare,  una importante operazione eseguita dalla Dda di Catanzaro  dove il procuratore della città calabrese Nicola Gratteri ha eseguito a dicembre 2019, dopo una importante riunione fiume con tutte i maggiori esponenti delle istituzione, cosi come avvenne 225 anni a Caserta nella sala del trono,    addirittura indagando ed arrestando un personaggio istituzionale perché forniva notizie di persone indagate ad un onorevole di una fazione politica che in quel frangente era all’opposizione nella nostra nazione.

 Come dire passa il tempo ma non è cambiato