Nella
mattinata odierna i Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta
hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro di beni mobili e
immobili, società e rapporti finanziari, per un valore complessivo
di circa 40 milioni di euro, nella disponibilità dei fratelli
MASTROMINICO
Pasquale e MASTROMINICO Giuseppe, imprenditori,
già tratti in arresto per reati associativi in quanto ritenuti
affiliati al sodalizio “dei
Casalesi - fazione Iovine”.
Il
provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del
Tribunale di Santa
Maria Capua Vetere a seguito di mirate indagini svolte dai
Carabinieri, sarà altresì notificato ad altre 22 persone, terze
intestatarie dei beni, individuate tra perenti e soci nelle attività
economiche.
Il
sequestro ha riguardato, in particolare, i beni di seguito in elenco,
ubicati nelle provincie di Caserta, Napoli, Latina, Frosinone,
L’Aquila e Pisa:
- 102 terreni agricoli;
- 78 appartamenti;
- 8 appartamenti uso ufficio;
- 20 aree urbane;
- 13 imprese edili/immobiliari;
- 2 fabbricati rurali;
- 84 autorimesse;
- 3 lastrici solari;
- 16 locali deposito industriali;
- 25 veicoli;
- 59 rapporti bancari.
I
fratelli Mastrominico sono stati destinatari, nell’ambito di
precedenti attività investigative, dei seguenti provvedimenti:
- in data 15.11.2011, ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli unitamente ad altre sei persone, per concorso esterno in associazione camorristica;
- in data 29.11.2011, ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli unitamente ad altre due persone, per reati attinenti alle procedure di aggiudicazione di una gara d’appalto, per la riqualificazione urbana e ambientale del comune di Villa Literno, per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.
E’
in corso, nelle provincie di Caserta, Napoli, Latina, Frosinone,
l’Aquila e Pisa, un operazione dei Carabinieri del Reparto
Operativo di Caserta relativa all’esecuzione di un decreto
di sequestro preventivo di beni, per
un valore complessivo
di
40milioni di Euro circa,
emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 2
indagati, affiliati al “clan
dei casalesi – fazione Iovine”.
I
destinatari dei provvedimenti, nella loro qualità di imprenditori
partecipavano all’aggiudicazione di appalti pubblici nel settore
edile, accordandosi con esponenti apicali del clan IOVINE dai quali
ricevevano appoggio per garantirsi l’assegnazione. L’indagine
patrimoniale,
condotta dal citato reparto è frutto di mirati accertamenti nei
confronti di soggetti contigui alla compagine criminale che, nel
2011, hanno già portato all’arresto di 12
persone
per i reati di concorso
in
associazione
di tipo mafioso,
illecita
concorrenza con minaccia o violenza,
turbativa
d’asta,
estorsione
e condizionamento
consultazioni elettorali,
con
l’aggravante
del metodo mafioso.