Il rilancio della città. E’ ora di pensarci seriamente.
Dopo tante titubanze la coscienza voglia di Biagio Di Muro sembra ridestarsi.
Forse il sacrificio che
ho fatto nel dimettermi da un Consiglio Comunale che non era l’espressione dei
sogni miei e di tanti sammaritani che avevano auspicato il cambiamento, non è
stato vano. Il Sindaco a capito che non prendendo posizione su temi scottanti
della politica e dell’economia cittadina, valeva solo come un suicidio
politico.
Tutto ciò che abbiamo
predicato per contrastare le lobbies affaristiche e criminali sembrava essere
stato dimenticato e disconosciuto.
Finalmente c’è stata una
presa di coscienza ed una posizione chiara sulla questione ex ITALTEL. Nel
negare un permesso per edificare un ennesimo ed inutile centro commerciale,
finalmente si è avuta la coscienza di pensare al futuro dei nostri ragazzi ed
allo sviluppo economico di questa città, per troppi anni in mano a chi non le
ha voluto bene.
Oggi c’è l’occasione,
con il varo del nuovo PUC, di dimostrare, finalmente,una lungimiranza politica
e, soprattutto, una capacità di sintesi delle situazioni che si vengono a
determinare nella città. In una realtà
che potrà solo crescere, se si avesse un poco di acume politico, si capirebbe, specialmente
dopo le parole del prof. Piemontese pronunciate nella riunione di presentazione
delle linee guida del nuovo strumento urbanistico comunale e le famose opinioni
espresse dal prof. Forte in era Giudicianni, che la situazione urbanistica a
Santa Maria è disastrosa.
Cementificare,
cementificare ed ancora cementificare in aree dove non era consentito è stata
la linea conduttrice delle amministrazioni che hanno distrutto una città e
l’hanno ridotta in una realtà invivibile e caotica.
Gli spazi verdi
inesistenti, gli standards urbanistici utilizzati per discusse e private
costruzioni, le zone F sfruttate per speculazioni private e non per realizzarvi
strutture pubbliche (a proposito sentenze chiarissime hanno acclarato
l’illegittimità di costruzioni realizzate in quelle zone; mi risulta che vi sia
una Legge che stabilisce la necessità di agire contro coloro che hanno fatto
degli abusi edilizi). Tutto quello che ho predicato in tanti anni è risultato
pura verità e dovrebbe far capire qual è
il danno che si è causato alla città. Il prof. Piemontese che, seppur discusso
da varie fonti, resta un valido urbanista, non ha avuto il coraggio di smentire
chi, anche a scapito dei propri interessi ha osteggiato la costruzione dei 430
appartamenti nell’ex tabacchificio ed oggi ha affermato che sul territorio c’è
una carenza di aree a verde e di
standads urbanistici che hanno minato la vivibilità della città.
Si sente di nuovo che si
vuole cementificare l’are dell’ex mulino Parisi;riqualificare quell’area non credo sarebbe una cosa sbagliata ma, allo
stato ed alla luce della realtà di un
PRG nato a comparti ed in un comparto dove non esistono assolutamente gli
standards previsti dallo strumento urbanistico vigente, così si potrebbe
realizzare se un intervento di interesse pubblico? Senza parlare di tutti
pateracchi che hanno combinato i presunti soloni o tecnici assoldati per dare
attuazione a disegni speculatori e truffaldini in questi ultimi anni (incendi
fasulli e crolli conseguenti).
Orbene il prof.
Piemontese, nell’ elencare le carenze del territorio ha posto il dito nella
piaga, quindi sta a Biagio Di Muro essere consequenziale al programma con cui
si è presentato agli elettori e rispettare quelle persone che hanno perso “ o’suonno e a’ fantasia” per lottare
contro il malaffare e denunciare le tante irregolarità urbanistiche perpetrate
negli anno a danno del territorio della città.
Dopo questa parentesi
dell’Ex ITALTEL Biagio Di Muro lo dovrà trovare questo coraggio, se vorrà riproporsi ad un
elettorato disilluso.
Spero che lo trovi. Lo spero soprattutto per
lui se vorrà riscattarsi di questi tre anni di
immobilismo che hanno caratterizzato la sua amministrazione. Si liberi
di lacci e lacciuoli e dia una svolta ed
una scossa a quest’armata Brancaleone formata da tante ersone che stanno
aspettando solo che passino questi altri due anni, sperando di raggranellare
qualche prebenda e ritornare in un oblio che, d’altronde, sarebbe già un bel premio per le loro colpe.
Si abbia uno scatto di
orgoglio e si sfrutti l’occasione di aver potuto fruire de regalo che la città
avuto con l’apertura del casello autostradale, vincolando tutti terreni che
vanno da viale Consiglio D’Europa a Sant’Angelo in Formis con una destinazione
produttiva. Biagio Di Muro, come da programma delle Associazione che lo hanno
sostenuto, si esprima categoricamente sull’affaire ex tabacchificio, così come
è stata deliberato dal Comnsiglio Comunale sotto la spinta mia e delle
Associazioni. E’ l’unica speranza di attrarre, con una sana politica di
incentivi, investitori e non cementifica
tori in questa città e dare, così, una speranza economica ed occupazionale alla
giovani generazioni.
Avevamo 6mila occupati nel’industria, una
fiera che ci era invidiata e ci è stata rubata, un’ artigianato fiorente ed
all’avanguardia, un commercio florido, un’agricoltura all’avanguardia ed una
popolazione felice. Oggi a Santa Maria c’è miseria e delinquenza imperante ed
in questo contesto nessuno potrà mai voler investire i propri capital; solo con
una presa di coscienza dei propri doveri verso la città e dando seguito alle
promesse fatte, si potrà cambiare questa situazione in cui ci ha fatto piombare
venti anni di politica scellerata.
Gaetano
Rauso