Egregia Santità
Forse non so se leggerà queste righe che sono pubblicate su
questo blog , ma ciò che mi è stato riferito da persone presenti alla
conferenza stampa del sindaco della
città di Caserta Pio del Gaudio nel presentare alla stampa l’evento di Sabato
di cui sarà il testimonial doc, mi ha
lasciato senza parole.
All’apertura della
conferenza il sindaco Pio del Gaudio ha
esibito un ritaglio di un giornale dove si evinceva un accostamento della città di Caserta alla camorra attraverso
un titolo dove Sua Santita’ faceva visita alla roccaforte
della Camorra.
Egregia Santità, sono rimasto indignato da questa similitudine
con la città che è capoluogo di provincia , ma che non ha niente a che fare con
la storia della criminalità organizzata che vi è in alcuni comuni della
provincia . Sono indignato perché un evento di aggregazione religiosa, quale
appunto la giornata religiosa che con
tanta organizzazione è stata programmata
dagli organi competenti, sia stata macchiata da un articolo pubblicato .
Vede Santità lo sanno anche le pietre che certi accostamenti danno fastidio ad un territorio che cerca di
salvarsi da episodi di malaffare, dove l’altra parte dei cittadini cerca di
alzarsi la mattina ed andare a lavorare guadagnandosi il proprio stipendio.
Vede Santità, la sua
visita a Caserta rappresenta per
molti un senso di rispetto verso quei cittadini e verso il popolo campano che
desidera un vita sociale e religiosa migliore. Forse quel giornalista
, ma anche collega che ha scritto quell’articolo, ha cercato senz’altro di fare
uno scoop , ma aggiungo , desidera , così come affatto Papa Giovanni Paolo II
nella terra siciliana ad Agrigento nei
lontani anni ottanta , da parte sua un
monito a chi esercita il malaffare . Ciò è lecito. Non c’è dubbio che si faccia,
ma si ricordi anche di coloro che offrono l’altra parte della guancia , che è
pulita .
Vede santità – e concludo – al sindaco Del Gaudio, che l’accoglierà
quando scenderà dal suo elicottero – Gli sussurri nell’orecchio “ gli porto la
parola di Dio e di Cristo” perché ne ha bisogno lui , ma anche quel popolo che
non vuole appartenere alla roccaforte della Camorra.
Caserta è in festa per Lei e desideriamo ricordarla come il messaggero di Dio e di Cristo.
Con Riverenza
Prospero Cecere