Nella mattinata odierna, nell’ambito di un'articolata
indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, il Nucleo di
Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dl Caserta ha eseguito due decreti
di sequestro per equivalente, fino alla concorrenza di circa sei milioni di
euro, nel confronti di due fratelli, originari di Giugliano in Campania (NA) e titolari
dl aziende agricole, indagati per una colossale truffa al danni dell'lNPS.
La truffa coinvolge oltre 600 apparenti braccianti agricoli,
ai quali l‘Ente previdenziale ha indebitamente corrisposto la suindicata somma.
Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche 7 perquisizioni
a carico di quanti figuravano per i primi anni percettori delle somme
indebitamente erogate.
I provvedimenti di sequestro sono stati adottati dal Giudice per
Ie indagini Preliminari del Tribunale di Napoli Nord su richiesta dl questa
Procura a seguito degli accertamenti svolti dalla Guardia di Flnanza.
In particolare, il meccanismo fraudolento posto in luce dai
finanzieri era stato articolato in più fasi.
Dopo Ia costituzione di due aziende agricole fittizie, per opera
dei due fratelli venivano presentate aI|’lNPS denunce aziendali con riferimento
a terreni agricoli non posseduti ma di cui veniva attestata Ia disponibilità
attraverso Ia registrazione di falsi contratti di afflitto. L'ultimo avveniva,
a cura delle due ditte individuali, la certificazione di falsi rapporti di
lavoro a beneficio di numerosissime persone, con l’inoltro all’ente previdenziale
delle denunce di manodopera agricola.
All'esito delle investigazioni é emerso, infatti, che 634 braccianti
agricoli, in concorso con i titolari delle aziende agricole, avevano dichiarato
aII’INPS — nel periodo 2006-2013 – circa 207.000 false giornate lavorative,
percependo indebite indennità di disoccupazione e malattia per circa 6 milioni
di euro.