CESA. Lastre di amianto, scarti di
lavorazione tessile ed edile, rifiuti urbani, mobili, televisori e pneumatici:
una vera e propria discarica all’aperto quella che appare agli occhi di chi
percorre i fondi agricoli di via Leonardo da Vinci. La stradina, che collega la
zona campestre tra Cesa e Sant’Arpino, considerata la facile praticabilità
carrabile e la sua collocazione periferica è divenuta, negli ultimi tempi, un
crocevia di sversamenti illegali di qualsiasi genere. La zona in questione è in
prevalenza agricola con fondi terrieri coltivati, seminati e dove insistono
vitigni vari che i proprietari hanno provveduto debitamente a recintare, ma,
nonostante ciò, si continua a sversare illegalmente ogni sorta di materiale
nonchè a danneggiare recinzione e
razziare attrezzature agricole. Situazione che è divenuta insostenibile per i
proprietari e i concessionari dei terreni ricadenti nella suddetta zona tanto
che si sono uniti sottoscrivendo una petizione correlata con una raccolta firme
presentata ai sindaci di Cesa e Sant’Arpino e alle locali stazioni dei
carabinieri nonché agli organi provinciali di competenza in materia. Alle
autorità preposte, il gruppo di proprietari chiede l’autorizzazione per l’installazione
all’imbocco di via Da Vinci di due sbarre semimovibili con lucchetto, il tutto
a carico dei richiedenti che provvederebbero altresì a rilasciare la copia
delle chiavi alla polizia municipale e ai carabinieri delle locali stazioni.
Inoltre, la richiesta dei proprietari terrieri riguarda la bonifica almeno
della strada intercomunale campestre che da accesso ai fondi agricoli, nonché la
collocazione della suddetta area tra gli obiettivi sensibili in materia di
contrasto allo sversamento illecito di rifiuti. “Siamo stanchi – affermano i promotori
della petizione - di segnalare
continuamente sversamenti illegali compiuti nei nostri terreni ad opera di
persone ignote e ignobili che, senza scrupoli e coscienza, avvelenano i nostri
fondi e il nostro territorio con vere e proprio discariche a cielo aperto. Abbiamo
molto a cuore la salvaguardia dell’ambiente,dei terreni e delle acque, ma
soprattutto siamo avviliti dalla degenerazione della situazione. Siamo pronti a
farci carico delle spese per arginare, seppur in parte, il fenomeno che sta
espandendosi a macchia d’olio, a chiediamo, quantomeno, un progetto di bonifica del territorio che
preveda la rimozione dei rifiuti sversati e il successivo ripristino dei
terreni martoriati dal fenomeno. Le autorità devono sostenerci in questa
battaglia perché non si tratta di lotte
individuali ma piuttosto di una guerra dove in palio c’è la salvaguardia del
nostro territorio, delle nostre terre e del futuro dei nostri figli. Ad oggi la normativa concede tutti gli strumenti per
punire gli sversamenti illeciti. Speriamo vivamente che l’amministrazione tenga
conto delle nostre richieste perché siamo seriamente intenzionati a non
demordere affinchè vengano rispettati i nostri diritti di cittadino”.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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