La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 26 febbraio 2014

CASO LIGRESTI: LA GUARDIA DI FINANZA DI TORINO SEQUESTRA DUE MILIONI E MEZZO DI EURO IN FUGA VERSO LA SVIZZERA. DESTINATARIO DELL’OPERAZIONE GIOACCHINO PAOLO LIGRESTI. SEQUESTRATO DENARO CONTANTE E TITOLI DEL NEONATO GRUPPO UNIPOL-SAI.

Le operazioni di trasferimento del denaro e dei titoli verso un conto corrente bancario di
Lugano erano già state disposte, ma la Guardia di Finanza di Torino si è accorta per
tempo del tentativo effettuato dai Ligresti di veicolare, in territorio elvetico, capitali
schermati da una società fiduciaria.
Sono stati quindi sottoposti a sequestro poco più di due milioni e mezzo di euro, costituiti
da titoli e disponibilità finanziarie, che stavano per essere trasferiti su conti svizzeri
riconducibili a Gioacchino Paolo Ligresti.
L’ordine di movimentare il denaro e le azioni Unipol – Sai è stato disposto da una società
fiduciaria, dietro il cui schermo, però, si celano l’ultimogenito della famiglia Ligresti,
insieme al padre Salvatore.
Il conto di destinazione, invece, è risultato intestato ad una società lussemburghese,
Limbo Invest SA, anch’essa riconducibile ai membri della famiglia coinvolta
nell’operazione “Fisher-Lange”.
Il provvedimento di sequestro conservativo, a firma del Giudice per le Indagini Preliminari,
Dott.ssa Paola Boemio, su proposta del Pubblico Ministero, Dott. Marco Gianoglio, è
stato emesso in ragione dell’elevato rischio per la sottrazione di beni alla possibile azione
della giustizia.
In questa fase, infatti, l’atto cautelare è posto a garanzia delle spese del procedimento e di
ogni altra somma dovuta all’Erario, al fine di evitare la dispersione le garanzie del credito.