Perchè si vuole distruggere una citta' : Molti sono i cittadini sammaritani che sono trampianti in città venendo da luoghi limitrofi che desiderano fare questo . Ma la cosa più strana sono coadiuvati da veri cittadini sammaritani i quali hanno pensato soltanto al loro business con fatture false , e interessi da usurai, ma c'è anche l'operatore del terziario che ha arricchito il suo portafoglio frodando il fisco ed alzandosi i famosi palazzi e cas' , tutto con la complicità di qualche partito lobbistico formato da professionisti del settore e di imprenditori i quali "ungono" anche dipendenti della pubblica amministrazione insieme anche a qualche partito che difende gli operatori del settore. Scopo , ed è quello più raccapricciante di chiudere o cancellare tutto ciò che rappresenta la più antica città della provincia di Caserta. Questi personaggi possono essere equiparati agli Unni o I barbari; i quali vorrebbero ridurre al suolo o " comigliare" così come avvenne tanti anni fa Santa Maria Capua Vetere . Vogliono cancellare tutto ciò che trovano sotto i loro occhi , per innalzare case palazzi e quartini . Stanno aspettano le lezioni in modo morboso , come se vedrebbero una bella signora che passeggia e la vogliono accalappiare come un cane randagio. Tutto questo anche con il benestare di una lobbie giornalistica sammaritana che appartiene alla seconda , terza e quarta repubblica che hanno sempre mangiato e continuano a mangiare nel piatto della pubblica amministrazione soltanto per un capriccio di alcuni i quali visto che sono stati spazzati da un tornado politico giudiziario non voluto da questa amministrazione comunale. Con questo - concludo -. vorrei affermare che la storia non si cancella , ma rende la vita sociale conoscitrice dell'Uti civis delle nostre citta'.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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