“L’emergenza rifiuti in Campania non è finita, ma è anzi nella sua
fase più acuta. L’opera di bonifica dei nostri terreni deve diventare un caso
nazionale. Lo Stato deve farsi carico della questione in quanto gli oneri per
la realizzazione di una simile iniziativa sono imponenti e non possono essere
certo i Comuni a potersene occupare”. A dichiararlo è stato il presidente della
Provincia di Caserta, Domenico Zinzi,
intervenuto stamani presso la prefettura di Napoli ad un vertice sulla
questione rifiuti che ha visto la presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“Sappiamo che la situazione più grave – ha aggiunto Zinzi – è quella legata
all’interramento di rifiuti di ogni genere avvenuto negli anni scorsi in alcuni
siti della nostra provincia, che necessitano di un’azione di recupero e di
bonifica senza precedenti. Purtroppo, poi, in diverse zone continua a
verificarsi il vergognoso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che determina
successivamente anche i roghi tossici. Dobbiamo effettuare un’opera di
contrasto a queste pratiche indecenti attraverso un’azione di sensibilizzazione
ed educazione ai valori del vivere civile, ma anche mediante una rigorosa
attività di controllo e sanzionatoria. Inoltre, per uscire definitivamente
dall’emergenza e per metterci in linea con le realtà più civili del mondo
occidentale, vanno assolutamente realizzati gli impianti necessari al
completamento del ciclo integrato dei rifiuti”.
Zinzi, infine, è tornato sull’attuale momento che sta vivendo la
realtà campana: “Nella nostra regione – ha precisato – è stato commesso un
grave errore: quello di pensare di poter affrontare una situazione di
emergenza, come quella dei rifiuti, in via ordinaria, anche attraverso la
formulazione di leggi che non consentiranno mai di superare in tempi rapidi le
difficoltà in cui ci troviamo né di dar vita ad una gestione corretta ed
univoca di una materia estremamente delicata come quella ambientale”.