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lunedì 30 settembre 2013

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

In Castel Volturno, via Alfieri, i Carabinieri della locale stazione, unitamente quelli dellaC.I.O. 6° Battaglione CarabinieriToscana e militaridell’Esercito ItalianoRaggruppamento Campania su base 3° Reggimento Artiglieria Terrestre da Montagna di Tolmezzo (UD), hanno arrestato il pregiudicato ganeseKetekeBernard Asiedu, classe 1980, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale. Nella circostanza, i militarilo hanno bloccato e nel corso della successiva perquisizione personale hanno rinvenuto e posto sotto sequestro grammi 3(tre) circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in nr. 8 (otto) dosi, grammi 2(due) circa di sostanza stupefacente del tipo eroina, suddivisa in nr. 7 (sette) dosi e la somma contante di € 149,00 (centoquarantanove), sicuro provento dell’illecita attività. Lo stupefacente e la somma di denarosono stati posti sotto sequestro, mentrel’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’Autorità Giudiziari Competente .

COMITATO DON DIANA: “GIU’ LE MANI DALLA FATTORIA FUORI DI ZUCCA”



L’ASL SFRATTA IL PRESIDIO DI LEGALITA’ E DI BUONE PRATICHE

L’Asl di Caserta ha dato lo sfratto alla  cooperativa sociale ‘Un Fiore per la vita’ che gestisce in un’area dell’ex manicomio di Aversa, la ‘Fattoria fuori di zucca’. Il Comitato don Diana, di cui il Cooperativa è socia, ha deciso di non starsene con le mani in mano a guardare. Una difesa forte che non lascerà soli i soci cooperatori che con la loro attività sono riusciti a creare occupazione dando sostanza al percorso di riscatto dell’intero territorio.

Saranno messe in campo tutte le iniziative necessarie per evitare che il 31 dicembre la Fattoria sociale sia costretta a lasciare la sede che è riuscita a riqualificare.

Lo sfratto ordinato dall’ASL risulta assolutamente incomprensibile. La Cooperativa ha sempre pagato e non è certa morosa, così come si vuole lasciar credere e nel tempo  si è inoltre, distinta per le sue eccellenti pratiche, per la quali dovrebbe essere sostenuta e non certo ostacolata. La Cooperativa non solo paga infatti, un fitto di 1200 euro mensili ma ha riqualificato e restituito alla collettività un bene pubblico che era stato completamente trascurato. E’ sentinella di legalità e ha evitato che l’area nell’ex manicomio diventasse uno dei tanti spazi deserti e dimenticati.

La Cooperativa accoglie ogni anno per i campi estivi giovani del territorio e non, offrendo una valida proposta formativa accogliendo gratuitamente  anche i bambini segnalati dagli assistenti sociali dei comuni limitrofi, provenienti da famiglie disagiate. Quest’anno sono stati ospitati ben 18 i ragazzi. La stessa cooperativa nell’anno 2012/2013 ha stabilizzato con contratto indeterminato full-time altre due persone ai sensi dell’art. 4 della L 381/91. La cooperativa ha all’attivo 15 dipendenti, quindi occupazione vera per la nostra comunità, oltre che opportunità di sano svago per i nostri figli affidati a professionisti che operano dal 2000. E’ un’oasi di verde nella quale i terreni sono coltivati secondo i sistemi dell’agricoltura biologica. I prodotti delle coltivazioni ecosostenibili sono da quattro anni, parte integrante dell’iniziativa promossa dal Comitato don Diana ‘ Facciamo un pacco alla camorra’. Una chiara e netta scelta di campo che parte dal rispetto della terra, dai principi della legalità e dalla promozione sociale del territorio contro ogni forma di illegalità.

La Fattoria sociale è stata riconosciuta a livello internazionale e nazionale, così come dimostra la classifica di eccellenza del Ministero dello Sviluppo, nella quale le pratiche della fattoria sono entrate a pieno titolo.  E  mentre alla Cooperativa viene consegnato un documento di rescissione del contratto di fitto la Regione Veneto ha premiato la Fattoria Fuori di zucca come la migliore fattoria sociale d’Italia. Un riconoscimento che i soci della cooperativa hanno ritirato accompagnati dall’assessorato all’agricoltura della regione Campania. Buone prassi che non possono essere affondate. La Fattoria ‘Fuori di zucca’ va difesa, sostenuta ed accompagnata. Il Comitato don Diana è e sarà al suo fianco.

SANTA MARIA CV - POLITICA IN CITTA' - SPUNTA IL PROGETTO DELLA MASSERIA DI PALLINO DI 10 MILIONI DI EURO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA UNA CANDIDATO NON ELETTO  DELLE ASSOCIAZIONI CIVICHE 

NAVIGANDO IN RETE
Navigando in rete mi sono imbattuto in un servizio video curato dal Consigliere Fabio Monaco al quale faccio i complimenti per l’attenzione posta sul P.co Urbano. Mi auguro ed auspico che il consigliere Monaco effettui altri servizi del genere dal momento che gli riesce meglio il ruolo, con denunce e critiche,  di consigliere di minoranza che quello di maggioranza. Essendo stato candidato alle ultime elezioni comunali e attento alla vita amministrativa locale, nulla ricordo dell’attività politica del consigliere Monaco,  se non i cambi di casacca tra gruppuscoli e partitini della sua esperienza di maggioranza della Sindacatura Giudicianni.
Ma allora cambiare il colore della casacca  era cosa normale e  i consiglieri comunali sembravano camaleonti, tanto erano bravi a cambiare colore a seconda delle circostanze: non che le cose siano migliorate a parte il fatto che adesso i Consiglieri Comunali cambiano idea a seconda degli interessi personali senza essere costretti a cambiare anche il colore politico , meno spregiudicati o semplicemente completamente disinteressati all’appartenenza politica ma solo al proprio tornaconto che forse pensano sia più facile ottenere senza dover rendere conto a gruppi associativi o partitici .
Voglio semplicemente ricordare che questa Amministrazione per ovviare e combattere fenomeni di degrado, che con tanto zelo il consigliere Monaco ha posto in evidenza, aveva istituito una delega:  “Programmazione arredo e decoro urbano”, in quota Rinnovamento e nello specifico all’Assessore Giuseppe Rinaldi. Non serve di certo una delega assessorile ad hoc per attuare una semplice manutenzione ordinaria dei beni comunali ma probabilmente i Rinnovatori di Mattucci se non vedono un corrispettivo in gettoni o in poltrone non ritengono sia loro dovere agire in seno alla maggioranza di cui fanno parte  per porre come priorità la gestione ordinaria della cosa pubblica rispetto alle importantissime questioni di edilizia privata che sembra solo l’ing Biondi ( condannato in primo grado ) sappia e voglia disbrigare . Visto che altri dirigenti rifiutano di firmare determinati atti ( e questi dirigenti non hanno collezionato accuse e condanne  seppur poi prescritte )
La sentenza del TAR in merito alle quote rosa ha provocato l’annullamento della nomina dello stesso con un ingiustificato e inaccettabile conseguente  rallentamento delle attività amministrative. 
Premesso che non intendo essere avvocato difensore di alcuno e soprattutto non ritengo che l’Amministrazione in carica debba  sfuggire alle proprie responsabilità causa del degrado, cosi’ come dimostrato dal consigliere Monaco, intendo semplicemente porre l’attenzione che le stesse vanno ripartite fra i vari attori della vita amministrativa:  fazioni della maggioranza, nessuna esclusa e la stessa minoranza.
Ritengo che possa essere utile rivolgere un invito  agli alleati di maggioranza affinché attraverso un confronto e una maggiore collaborazione si raggiunga quella sinergia necessaria  per un migliore funzionamento della macchina amministrativa, sinergia che sembra non fatichino affatto a creare quando si tratta di spartizione di poltrone e di assicurare le proprie necessità e quelle di familiari e amici.  Tanti, troppi  punti del programma amministrativo sono ancora al palo.
Ma l’invito e’ rivolto anche alla minoranza affinchè si faccia promotrice di una qualche  proposta concreta e attuabile. Non mi sembra che ad oggi dalla loro parte sia arrivata qualche proposta utile e ho la sensazione che  le loro intere energie  sono rivolte a tappezzare la nostra città di manifesti e tabelloni che accusano la maggioranza di colpe con cui si ha poco o nulla a che fare.
Se una legge dello Stato ha stabilito la nascita del Tribunale di Napoli Nord ad Aversa e se decisioni infelici di un commissario prefettizio sono state inopportunamente ratificate da questa Amministrazione su insistenze del Pd , che non ha fatto altro che coricarsi in un letto già preparato dall’attuale minoranza capeggiata da Giudicianni Campochiaro e Mastroianni ( al tempo del ribaltone)  stabilendo  di utilizzare capannoni industriali come sede di un tribunale che colpa ne ha il sindaco Di Muro? Ha dovuto sottostare ai desiderata della sua maggioranza
Sarebbe bene che la minoranza e i sammaritani ricordino  che tale vicenda dei capannoni di Pellino ha avuto inizio già prima del  commissariamento di  S. Maria C.V.  quando avvenne il  ribaltone voluto da noti personaggi politici, che senza remore passarono dal rosso (PD) all’azzurro (PDL)  e avrebbero seguito qualsiasi colore pur di restare aggrappati a quel potere che gli veniva garantito dall’occupazione di determinati ruoli.
Giusto per restare in tema del P.co Urbano ho saputo  che questa Amministrazione ha in programma un intervento relativo al “recupero e valorizzazione dello stesso come sede del parco tematico Città della Storia”'.
Si tratta  di un progetto – per un importo di quasi dieci milioni di euro – per il completamento delle attrezzature ricettive e ludiche già realizzate nell’area. Il progetto esecutivo si estende su una superficie di circa 45mila metri quadrati. All’interno del parco, si prevede il recupero della 'masseria di Pallino' che ospiterà il Museo della Civiltà Contadina, un info-point e un punto di ristoro.L’obiettivo e’ quello di creare un punto di attrazione sia per i visitatori dell’anfiteatro che, nell’area, potranno trovare vari servizi, sia per i cittadini".
Ma , sinceramente le spiegazioni che mi sono state date non mi convincono affatto , ancora una volta l’amministrazione segue la strada tracciata dai predecessori : dopo gli inutili campetti e giostrine già oramai distrutte si pensa al punto di ristoro : ci dobbiamo attendere un’altra canna fumaria nei pressi dell’Anfiteatro ? Fortunatamente si sono ricordati anche di dare un po’ di spazio anche alla cultura e alla storia , ma non potevano pensare ad attuare questi progetti invece di perdere tempo per tentare di far costruire i 430 appartamenti nell’Ex Tabacchificio? Il Pd che vuole e sogna  la città dei 50.000 abitanti ( tutti i napoletani che dovrebbero acquistare gli appartamenti sfitti e quelli che agognano di costruire nell’Ex Tabacchificio, nell’Ex Siemens e nell’Ex Mulino Parisi) spieghi anche che nessun beneficio ne verrà ai sammaritani : non saranno i sammaritani a lavorare sui cantieri come non è accaduto con la costruzione della Coop , del Globo etc , . Spieghi che a parte qualche familiare di politici locali non sono i sammaritani a trovare lavoro nel centro commerciale  costruito nell’Ex Tabacchificio
E tanto troppo avrei ancora da dire
Un ultimo invito lo rivolgo al consigliere Monaco:  continui nella sua azione di denuncia e informazione, e un augurio a che possa ancora nel futuro occupare un ruolo di minoranza. Almeno si rende utile in qualcosa.


                                                          Un candidato non eletto nelle liste delle Associazioni Civiche  

domenica 29 settembre 2013

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa e quelli dei reparti dipendenti hanno effettuato, durante la notte scorsa, un servizio straordinario di controllo del territorio volto ad infrenare la commessione di reati predatori ed a garantire il sicuro svolgimento della movida cittadina nelle ore serali e notturne del fine settimana. 
Nel corso dello stesso, sono state:
-       identificate 21 persone di cui5 extracomunitari;
-     eseguite 20 ispezioni;
-       controllati e sottoposti a fermo amministrativo 2 motoveicoli;
-       elevate 2 contravvenzioni al c.d.s.;
-       ritirate 2 carte di circolazione;
-       segnalate  4 persone per uso e detenzione di sostanze stupefacenti, con relativa proposta per sospensione patente di guida;
-       sottoposti a sequestro amministrativo grammi  9 di sostanza stupefacente di cui gr. 5 di marijuana e  4 di hashish;


2. Al fine di contrastare e dare una risposta concreta ai furti perpetrati,nell’ultimo periodo,nei cimiteri della zona, il Comando Compagnia Carabinieri di Capua ha provveduto ad intensificare i servizi del controllo del territorio. Questa notte, personale del Nucleo Radiomobile,in Pignataro Maggiore, nel corso di uno dei citati servizi, notava sulla SS 6 “Casilina”, in prossimità proprio del locale cimitero, un furgone Fiat Ducato,circostanza questa che sin da subito insospettiva i militari, i quali non si limitavano ad una semplice ricognizione dell’area circostante, bensì, decidevano di monitorare costantemente il  mezzo. Decisione questa che gli dava pienamente ragione. Infatti, di li a poco,  notavano quattro uomini uscire dal vicino cimitero, con al seguito dei sacchi e dirigersi al veicolo in questione. Quindi i militari intervenivano prontamente, bloccando i quattro, procedendo ad immediata perquisizione che consentiva di  rinvenire ben 60 portafiori in rame ed ottone e varie attrezzature da giardinaggio, il tutto risultato asportato da quel camposanto. Ancora successivi accertamenti effettuati sul furgone permetteva di rilevare che lo stesso presentava il telaio abraso, di conseguenza lo stesso veniva sottoposto a sequestro. I quattro uomini, tutti di nazionalità romena, a cui vengono contestati i reati di furto aggravato e ricettazione, sono stati identificati in JereCsaba, cl.1976,Mironeasa Adrian, cl.1983, DascalasuFlorin, cl.1985 e BurlacuOvidiu, cl.1994, tutti domiciliati in Capua.Sono in corso ulteriori verifiche al fine di stabilire se i citati siano responsabili di analoghi furti. Gli stessi, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria saranno giudicati con la formula del rito per direttissima.

RIFIUTI. ZINZI HA INCONTRATO A NAPOLI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. “L’EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA E’ NELLA SUA FASE PIU’ ACUTA. LO STATO SI FACCIA CARICO DELLA BONIFICA DEI NOSTRI TERRITORI”.

“L’emergenza rifiuti in Campania non è finita, ma è anzi nella sua fase più acuta. L’opera di bonifica dei nostri terreni deve diventare un caso nazionale. Lo Stato deve farsi carico della questione in quanto gli oneri per la realizzazione di una simile iniziativa sono imponenti e non possono essere certo i Comuni a potersene occupare”. A dichiararlo è stato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, intervenuto stamani presso la prefettura di Napoli ad un vertice sulla questione rifiuti che ha visto la presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“Sappiamo che la situazione più grave – ha aggiunto Zinzi – è quella legata all’interramento di rifiuti di ogni genere avvenuto negli anni scorsi in alcuni siti della nostra provincia, che necessitano di un’azione di recupero e di bonifica senza precedenti. Purtroppo, poi, in diverse zone continua a verificarsi il vergognoso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che determina successivamente anche i roghi tossici. Dobbiamo effettuare un’opera di contrasto a queste pratiche indecenti attraverso un’azione di sensibilizzazione ed educazione ai valori del vivere civile, ma anche mediante una rigorosa attività di controllo e sanzionatoria. Inoltre, per uscire definitivamente dall’emergenza e per metterci in linea con le realtà più civili del mondo occidentale, vanno assolutamente realizzati gli impianti necessari al completamento del ciclo integrato dei rifiuti”.

Zinzi, infine, è tornato sull’attuale momento che sta vivendo la realtà campana: “Nella nostra regione – ha precisato – è stato commesso un grave errore: quello di pensare di poter affrontare una situazione di emergenza, come quella dei rifiuti, in via ordinaria, anche attraverso la formulazione di leggi che non consentiranno mai di superare in tempi rapidi le difficoltà in cui ci troviamo né di dar vita ad una gestione corretta ed univoca di una materia estremamente delicata come quella ambientale”.

CARABINIERI IN AZIONE - A SANTA MARIA CAPUA VETERE PROPRIETARIO SPARA A LADRI

In Santa Maria Capua Vetere, Via Napoli, due individui, travisati, entrambi armati di pistola, verosimilmente con accento est europeo, dopo aver scavalcato la recinzione penetravano all’interno dell’abitazione di proprietà di un cinquantasettenne del luogodove lo stesso si trovava unitamente alla moglie. Nella circostanza l’uomo reagiva ingaggiando una breve colluttazione venendo attinto da un colpo di pistola esploso da uno dei malviventi che subito dopo si davano alla fuga. Il ferito, soccorso dai familiari è stato  trasportato presso ospedale “Melorio” di Capua dove è stato riscontrato affetto da “ferita da arma da fuoco in regione inguinale” e sottoposto intervento chirurgico. L’uomo non versa in pericolo di vita.Le immediate indagini volte all’identificazione dei rapinatori sono state avviate dai Carabinieri delNucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere.
.   In Sant’Arpino, strada provinciale S.Arpino - Frattamaggiore, presso l’esercizio pubblico denominato “Bingo”, quattro ignoti malfattori con volto travisato da casco intergrale, armati di fucili e pistole, irrompevano all’interno del locale e dopo aver costretto gli avventori a sdraiarsi a terra, sotto la costante minaccia delle armi, asportavano varie stecche di sigarette, plichi contenenti biglietti del “gratta e vinci”, nonché la somma in contanti di euro 1.850,00. I malfattori, al termine dell’azione delittuosa si allontanavano a bordo di due scooter di grossa cilindrata di cui allo stato non si sconoscono ulteriori dettagli. Le indagini volte all’identificazione dei rapinatori ed al recupero della refurtiva sono state immediatamente avviate dai Carabinieri della stazione di Sant’Arpino.


2.   
In Maddaloni, un quarantaquattrenne del luogo, coniugato, operaio di un azienda agricola di Maddaloni, mentre stava raccogliendo della frutta in un terreno, sito in localitàMontagnelle, è deceduto per folgorazione, dovuta al contatto della scala in alluminio, che stava utilizzando, con i fili dell’alta tensione. L’area dell’incidente è stata sottoposta a sequestro dai Carabinieri della locale Compagnia. I rilievi sono stati eseguiti dal Nucleo Operativo e Radiomobile dello stesso Comando. l’Autorità Giudiziaria ha disposto il trasporto della salma presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta.

sabato 28 settembre 2013

CINQUE FERMI - LA PROCURA DI SANTA MARIA CV INDIVIDUA " I CAVALLI DI RITORNO "

In data 26.09.13, a seguito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere - Sezione reati contro il patrimonio e la persona e condotte dal Nucleo Operativo della Compagna Carabinieri di Mondragone, sono stati eseguiti n. 5 decreti di fermo emessi dal P.M. delegato ( e che dovranno essere convalidati dal G.I.P. di questo Tribunale ) nei confronti di altrettanti soggetti, di cui due di nazionalità albanese, indagati per aver costituito un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine a mano armata ed estorsioni.

In particolare i soggetti raggiunti dal provvedimento di fermo sono:

1)    LLESHI Rustem, nato in Albania il 1.02.84;

2)     MARTINO Paolo, nato a San Cipriano d'Aversa (CE) il 18.03.73;

3)     FABOZZI Giuseppe, nato a Caserta  il 21.12.1977;

4)     MOLITERNO Mario, nato ad Aversa (CE) il 23.10.1977;

5)     MURRA Ervis, nato in Albania il 29.04.1989.

I reati contestati sono quelli di cui agli artt. 110, 416 co. 1-2-3, 624 bis, 625 n° 2, 628 co. 3 n° 1-2-3 bis, 629 co. 2, 61 n° 5, 81 c.p. anche il relazione all'art. 56 c.p.-

I fermati sono gravemente indiziati di una serie di episodi criminosi, posti in essere anche in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali non ancora individuati, consumati nei confronti di cittadini italiani nel territorio della Provincia di Caserta. Tra le vittime vari imprenditori agricoli titolari di aziende zootecniche della medesima provincia.

Nelle loro aziende i malviventi, armati di pistola o fucili, con lo stesso modus operandi, s'introducevano nottetempo, con il viso nascosto da passamontagna, e, dopo aver immobilizzato gli operai presenti, si allontanavano a bordo di trattori ed altri mezzi agricoli. Si impossessavano, tra l'altro, di telefoni cellulari che sottraevano alle vittime.





Nei giorni successivi alle rapine, utilizzando le utenze rubate, si iniziava la trattativa telefonica con le vittime, alle quali veniva avanzata la richiesta di pagamento di ingenti somme di denaro per la restituzione dei mezzi rubati. Infatti, sono avvenuti diversi recuperi di trattori rapinati e abbandonati nelle campagne.

In più occasioni, i militari dell'Arma hanno anticipato le mosse del gruppo, impedendo che l'estorsione venisse consumata. Le vittime venivano opportunamente individaute grazie alle precise indicazioni di uno dei fermati, anche lui imprenditore agricolo operante nel settore. Anche i luoghi per occultare i trattori e la refurtiva erano ben selezionati: la banda utilizzava quasi sempre le stradine sterrate che costeggiano i canali d'irrigazione della zona.

Frequenti erano anche le rapine ai danni di singoli anche in abitazioni private. Anche in questi casi la banda non operava a caso. Altri due dei fermati, infatti, avevano il preciso compito di individuare i soggetti che, o per il lavoro svolto o perché interessati da eventi particolari, potevano avere la disponibilità di ingenti somme di denaro o di beni preziosi. Ogni piccolo particolare veniva studiato a tavolino, ma non sempre tuttavia il gruppo riusciva a portare a compimento l'intento delittuoso. Infatti, lo scorso 13 settembre è il turno di una coppia di sposi, mentre partivano dal ristorante, ove si erano svolti la cena e i festeggiamenti in loro onore, la loro macchina veniva seguita e poi bloccata dal collimando entrato in azione con pistole e fucili in pugno. Solo un po' di fortuna e incoscienza hanno evitato ai due sposi il peggio.

Ma la banda non si è fermata. A distanza di pochissimi giorni si è spostata in un'altra zona. È stato scelto il territorio del Matese. Ad Alife i Carabinieri hanno registrato il tentativo di introdursi in un'abitazione per razziarla, nonostante la presenza dei proprietari. Solo un piccolo disaccordo tra i malviventi ha mandato all'aria il colpo quando era già iniziato.

Le indagini sono iniziate proprio per le numerose rapine nelle aziende agricole di tutto il casertano.

Non sempre c'è stata la piena collaborazione delle vittime, rendendo più difficoltosi gli accertamenti. In alcuni casi, invece, è stato importante l'aiuto delle parti offese.


Dopo mesi di intensa attività investigativa, con intercettazioni ambientali e telefoniche, utilizzando anche nuovissime tecnologie, si è giunti, non senza difficoltà, all'individuazione dei principali componenti del gruppo criminale, rintracciati anche grazie ai numerosi servizi di appostamento e al controllo incrociato di dati telefonici. L'esito delle indagini è stato particolarmente positivo in quanto hanno consentito di individuare una pericolosissima organizzazione criminale che aveva creato un grave stato di allarme sia tra gli imprenditori agricoli che tra la cittadinanza tutta.

venerdì 27 settembre 2013

SANTA MARIA CV - ASSOLTO IL PATRON DEL CASEIFICIO LA STELLA - VENDEVA SECONDO L'ACCUSA LA MOZZARELLA AD ALTO TASSO DI FUROSINA

Un nuovo passo avanti verso l’Europa. Una nuova sconfitta alla furosina. Grande soddisfazione per Antonio Mastroianni, simbolo da quaranta anni del Caseificio La Stella di S. Maria C.V.
Ieri 27.09.2013, è finito il calvario giudiziario per Mastroianni,  assistito dagli avvocati Francesca Mastracchio e Luigi Iannettone,  con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste  pronunciata dal Giudice della sezione Monocratica di S. Maria C.V. Dott.ssa Alessandra Vona.
Mastroianni si era fermamente  opposto al decreto penale di condanna che   lo voleva al patibolo per  aver prodotto mozzarelle con un tasso di furosina troppo alto rispetto ai parametri legali.
Si riaccendeva l’antica polemica sulla “molecola della discordia” che, solo  per l’Italia, costituisce motivo di gravosi carichi giudiziari  mentre l’Europa ne ha bandito da tempo ogni rilevanza.
Mastroianni ha deciso con coraggio di dimostrare la propria innocenza e di provare, con ogni sua forza, che non può tacciarsi di frode chi tutela la salute dei consumatori.
Ed è proprio  quello che è venuto fuori dal processo:  i responsabili dell’Asl dott. Romeo e dott. Tortorelli escussi all’udienza del 27.09.2013, hanno spiegato che la furosina  è una molecola assolutamente  naturale  che si sviluppa con il trattamento termico del latte e che il Mastroianni non aveva commesso nessuna irregolarità.  La difesa aveva depositato un perizia redatta dal Prof. Claudio del Naja in cui  scientificamente spiegava l’errata imputazione ai danni del Mastroianni,  che paradossalmente sarebbe stato  colpevole di aver  pastorizzato il latte a tutela dei suoi consumatori. Una illogicità  che non ha convinto il Giudice che ha invece  proclamato l’innocenza del Mastroianni e la genuinità dei suoi prodotti ingiustamente messi sotto accusa. Oggi si respira un’aria di rinnovata fiducia soprattutto verso  la magistratura che finalmente ha messo la parola “fine” ad una vicenda che non doveva proprio cominciare.   


CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

1.    In San Marcellino, i Carabinieri del Reparto Territoriale, sezione radiomobile, di Aversa hanno arrestato per il reato di estorsione e maltrattamenti in famiglia, Laiso Gianluigi, cl.1981, del luogo. infatti, il prevenuto, minacciava quotidianamente i propri genitori conviventi, assumendo  comportamenti violenti ed aggressivi, al fine di estorcergli somme di denaro. L’ultimo episodio di violenza nel quale l’uomo non aveva esitato a picchiare i genitori, ha indotto questi ultimi oramai esasperati, a denunciare il tutto ai Carabinieri, i quali, appunto, hanno proceduto al suo arresto.
Il Laiso, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sarà giudicato con la formula del rito per direttissimo.

1.   In San Tammaro, nel corso di servizio preventivo di controllo territorio, i Carabinieri della  dipendente stazione di Santa Maria Capua Vetere, hanno arresto, in flagranza del reato di tentato furto aggravato, i cittadini rumeni Neagu Adrian 1988 eMateiPetrica classe 1973. I Predetti  sono stati sorpresi  dai militari dell’Arma all’interno del centro polifunzionale sito in via Cattaneo intenti ad asportare diversi infissi in alluminio ivi custoditi. Gli arrestati, pertanto, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Stazione di Santa Maria Capua Vetere, in attesa della celebrazione del rito direttissimo su disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

2.   In Sant’Arpino, iCarabinieri della locale stazione hanno arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di esecuzione pena emessa dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Pezzella Luigi, classe 1940, del luogo.Il provvedimento eseguito nella giornata odierna stabilisce l’esecuzione del residuo pena pari a mesi 6 di reclusione da scontare dal Pezzella poiché condannato per atti osceni e reati contro la persona. L’arrestato, pertanto,è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime di detenzione domiciliare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




1.     In Capua, i Carabinieri della locale Stazione, hanno proceduto all’arresto di Raimondo Armando, cl. 1962, del luogo. Nella circostanza il  predetto, già ristretto presso la casa circondariale di Vasto (CH) – sezione lavoro,  aveva ottenuto, dal Tribunale di Pescara,  una licenza di giorni sette da trascorrere, in regime analogo a quello degli arresti domiciliari, presso l’abitazione familiare, scadente il 25 c.m.. Ma, allo scadere del beneficio, non aveva fatto rientro,  presentandosi poi, spontaneamente, presso gli uffici del citato Comando Stazione. Il Prevenuto sarà giudicato con la formula del rito per direttissima.

2.    In Santa Maria Capua Vetere i Carabinieri della locale stazione davano esecuzione all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di Consolazio Vincenzo cl. 1987, del luogo, in atto sottoposto regime arresti domiciliari per “ rapina e usura
Il citato provvedimento restrittivo è scaturito a seguito di continue inosservanze delle prescrizioni degli obblighi degli arresti domiciliari, segnalate, tempestivamente, alla competente A.G. daicitati militari . L’arrestato è stato quindi associato presso casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere

3.      In Cellole i Carabinieri del NORM della Compagnia di Sessa Aurunca, hanno proceduto all’arresto, per reati inerenti sostanze stupefacenti, diFaiella Vincenzo cl. 1992, del luogo. Nella circostanza a seguito di perquisizione personale venivano rinvenuti grammi 9 di sostanza stupefacente del tipo hashishnonche’ la somma di euro 40,00, ritenuta essere provento di attività di spaccio. sostanza stupefacente e somma denaro sottoposta a sequestro.
L’arrestato, veniva quindi condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere


Aversa, Mons. Fisichella: “Cristo Risorto il più grande messaggio di speranza”


Inaugurato ieri in Cattedrale il nuovo anno pastorale: prima tappa, il convegno diocesano con le riflessioni del Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

Educarci alla speranza, forza del progredire e luce che guida e incoraggia il cammino; educare noi stessi e le nostre comunità a vivere guardando e cercando la speranza viva del nostro cammino: l'uomo nuovo, il Cristo. Mons. Angelo Spinillo traccia il solco lungo il quale si svilupperanno le attività del nuovo anno pastorale e lo fa nel corso del primo, affollatissimo convegno diocesano “Il Signore è veramente risorto”, tenutosi ieri, 26 settembre, nella Chiesa Cattedrale di Aversa. Ospite d’eccezione della comunità normanna, Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
“Dobbiamo crescere nella conoscenza e nella consapevolezza del dono che abbiamo ricevuto, della fede che illumina la nostra vita, apre i nostri cuori alla speranza e orienta tutto alla carità, che non avrà mai fine ed è pienezza di comunione con l'amore eterno di Dio. A volte siamo sfiduciati di fronte a tante forme di male e di cattiveria, di prepotenza assassina e di egoismo consumista –osserva il vescovo di Aversa nel suo intervento introduttivo – tanto che ci sembra quasi impossibile cambiare le cose, ma un popolo di schiavi è passato attraverso il mare per andare verso la Terra promessa, mentre la resurrezione del Signore dalla morte è il fondamento  della nostra fede e della nostra speranza”.
Il più grande messaggio che l’umanità abbia mai ricevuto, suggerisce alla platea Mons. Rino Fisichella, è l’enigma del crocefisso, il Signore Gesù risorto nel mattino della Pasqua. “Nella lettera ai Colossesi, San Paolo definisce in cosa consiste la speranza: ‘Cristo in voi, speranza della gloria’. La speranza è la presenza di Cristo nella vita di ogni battezzato, il mistero di un Dio venuto incontro all’umanità per farle conoscere il mistero del suo amore: all’origine della nostra speranza, dunque, vi è l’atto gratuito dell’amore di Dio, che ci chiama a condividere la sua stessa vita”. Ma la speranza, anche se appartiene a tutti, viene qualificata con il suo contenuto e deve sempre essere accompagnata dalle sue sorelle, ovvero la fede e la carità: “Come scrisse Charles Peguy, la speranza è una bambina da nulla, venuta al mondo il giorno di Natale e, anche se il popolo cristiano non fa attenzione che alle due sorelle grandi e non vede quasi quella che è in mezzo, sarà proprio questa bambina ad attraversare i mondi e a trascinare tutto. La speranza sorge dalla fede, che San Paolo definisce ‘fondamento delle cose che si sperano’, e si nutre dell’amore”.

Ma, ammonisce Mons. Fisichella, la speranza non deve essere recuperata solo quando ci si trova in condizioni di sofferenza perché, “come scrive sempre l’apostolo San Paolo ai Romani, ‘le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi’. La speranza, quindi, sia un percorso di vita per tutti, consci che Dio vuole vivere la sua vita con noi”.

CASERTA PERDE IL SUO VESCOVO , MA IL SUO CAMMINO PASTORALE SARA' RICORDATO SEMPRE . CARA EMINENZA LE CHIEDO DI INTITOLARE PIAZZA DUOMO A LUI

A Sua Eminenza   Arcivescovo Cardinale Di Napoli
Crescenzio Sepe  

La sua presenza nella cattedrale di Caserta per officiare la Santa Messa per i funerali del compianto vescovo di Caserta Pietro Farina, ci ha testimoniato come fra Lei e Sua Eccellenza il  Vescovo di Caserta vi era una grande stima reciproca . Lo ho ascoltato con interesse quando ricordava la vita pastorale intrapresa fin da quando era stato nominato sacerdote e di come il suo pensiero fosse rivolto in primis a colui che forma intorno a se la parrocchia luogo basilare per far conoscere la parola di Cristo ai fedeli e soprattutto alla famiglia.  Ma mi Consenta, dato che dopo un secolo, Pietro Farina è stato il primo vescovo Casertano alla guida di una Diocesi di Caserta , una parolina nella Santa Messa  Solenne nella festività  San Michele Arcangelo  per ricordare le gesta in ricordo di un pastore della chiesa che tanto ha  amato la sua città e i suoi fedeli la chiedo di spenderla , così , e non desidero abusare della sua pazienza, sollecitare  non solo agli organi istituzionali , ma anche al Prefetto  di Caserta l’intitolazione di piazza Duomo a Sua eccellenza  Pietro Farina. Glielo chiedo perché ricordarlo nel giorno della solennità di San Michele Arcangelo è particolare e sublime , perché San Michele è colui che ha sconfitto il drago , il male , ma soprattutto  è impersonato come colui che ha le chiavi del paradiso . Sua eccellenza Pietro Farina ,  è stato mio professore di religione alla scuole medie inferiori e mio pastore nel giorno  in cui convogliavo a giuste nozze con  matrimonio , ma soprattutto faro casertano per l’intera comunità giovanile  di Terra di Lavoro , cosi come Pietro fu nominato Custode della chiesa cattolica  e Papa  di Roma.
Le voglio soltanto ricordare con che grazia e rispetto ho trattato Sua eccellenza nel suo percorso pastorale , anche quando qualche collega lo ha attaccato , ma evidentemente non lo conosceva .
 La ringrazio anticipatamente
Con stima e rispetto
Prospero Cecere 
Caserta lì 26 settembre 2013


ARRIVEDERCI DON PIETRO 


Scrivevo così, qunado fu nominato Vescovo di Caserta  

NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI IN VILLA LITERNO - C'E' L'INAUGURAZIONE

Nella mattinata odierna, alle ore 10.15, in Villa Literno via Vicinale delle Figliuole, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione della nuova caserma sede del Comando Stazione Carabinieri.
Alla cerimonia hanno presenziato autorità istituzionali, religiose e militari. In particolare si è avuta la partecipazione del Comandante della Legione Carabinieri Campania, Generale di Divisione Carmine Adinolfi, del Prefetto di Caserta S.E. Carmela Pagano, del Presidente della Provincia di Caserta On. Domenico Zinzi, del Sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino,  del Presidente del Tribunale Napoli Nord Raffaele Marino e del Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria C.V.  Luigi Gay, nonché altre autorità locali.
La madrina dell’evento è stata la signora Rosa Pignatelli, sorella del Car. Luciano Pignatelli, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, caduto in Castelmorrone (CE) il 04.12.1987 ad opera di quattro rapinatori. Sono state, inoltre, presenti i familiari delle medaglie d’oro al valore militare Vittoria Iannotti, vedova dell’App.to Sc. Tiziano Della Ratta, Ferdinando e il Brig. Ca. Gennaro Nuvoletta, rispettivamente padre e fratello del C.re Salvatore Nuvoletta.
Il Generale di Divisione Carmine Adinolfi è intervenuto, nel corso della cerimonia, con un breve discorso che ha richiamato i valori a cui da sempre l’Istituzione fa riferimento. La legalità, la vicinanza ai cittadini e la lealtà quali principi cardini per instaurare un valido rapporto con il territorio. Il Generale ha quindi sottolineato l’importante ruolo storicamente svolto dalle Stazioni sul territorio in un rapporto diretto con la popolazione che, nella quotidianità, vede nei Carabinieri un costante riferimento per la sicurezza.
I locali della nuova struttura,  nella circostanza, sono stati aperti al pubblico e visitati anche da scolaresche degli istituti comprensivi di Villa Literno, nel quadro di quella vicinanza sempre più forte dei Carabinieri ai giovani finalizzata a diffondere la cultura della legalità.


CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DI OGGI IN PROVINCIA DI CASERTA



 I Carabinieri della Stazione di Aversa hanno tratto in arresto per detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento FABOZZO Paolo, cl.92 del posto. I militari dell’Arma, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, abilmente occultata all’interno della cucina una pistola cal. 7,65 avente matricola abrasa munita di caricatore con nr. 7 colpi dello stesso calibro. L’arma ed il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro. Il FABOZZO, espletate le formalità, è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
 1.   In Mondragone, via Elena, i Carabinieri della locale stazione carabinieri hanno arrestato il pregiudicato Marciello Vincenzo, classe 1986, in esecuzione dell’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dall’ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento restrittivo è scaturito nell’ambito del procedimento penale instaurato a carico del predetto poiché ritenuto responsabile dei reati di Concorso in rapina aggravata, lesioni e ricettazione, nonché detenzione e porto abusivo di armi da fuoco  e già tratto in arresto per altri  episodi delittuosi. L’arrestato è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la sua residenza, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 1.   In Mondragone, via Elena, i Carabinieri della locale stazione carabinieri hanno arrestato il pregiudicato Marciello Vincenzo, classe 1986, in esecuzione dell’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dall’ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento restrittivo è scaturito nell’ambito del procedimento penale instaurato a carico del predetto poiché ritenuto responsabile dei reati di Concorso in rapina aggravata, lesioni e ricettazione, nonché detenzione e porto abusivo di armi da fuoco  e già tratto in arresto per altri  episodi delittuosi. L’arrestato è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la sua residenza, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

  In Francolise i Carabinieri della locale stazione carabinieri, unitamente a quelli del NORM della Compagnia di Mondragonehanno proceduto all’arresto del cittadino albanese HidriDeflim, cl.1980, del luogo, poiché responsabile di minacce e lesioni gravi ai danni di una cittadina romena cl. 1975. Nella circostanza l’arresto è scaturito dalle continue minacce e lesioni subite dalla donna, culminate con una violenta aggressione fisica, a seguito della quale riportava gravi ferite, che anche se non in pericolo di vita, i medici dell’Ospedale di Sessa Aurunca si riservavano la prognosi. Quindi al culmine di questa ennesima violenza la donna si vedeva costretta a sporgere denuncia sulla cui scorta i citati militari, per l’appunto, procedevano all’arresto del sunnominato per i reati in argomento. L’arrestato, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.


  In Santa Maria Capua Vetere i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della locale Compagnia, al termine di una breve ma intensa attività di indagine, scaturita a seguito del ferimento, nella serata del 25 u.s., di un 30 enne, Pellegrino Giovannia colpi di fucile che gli procuravano varie ferite che ne rendevano necessario il ricovero presso il locale Ospedale, hanno identificato ed arrestatol’autore del gesto, Iodice Giovanni, cl. 1983, del luogo. Gesto scaturito a seguito di un diverbi nato tra i due, verosimilmente per cause connesse a stupefacenti. A seguito dell’arresto, veniva recuperata anche l’arma utilizzata, un fucile a pompa calibro 12, privo di matricola, nonché, 8 proiettili stesso calibro. Pertanto, Iodice, è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
    In Castel Volturno  i Carabinieri della locale stazione, unitamente quelli della  C.I.O. del  6° battaglione “toscana” e militari del 3° Reggimento artiglieria terrestre da Mantova, hanno proceduto all’arresto di De Chiara Massimo Emiliano, cl.1981,del luogo, per rapina e sequestro di persona, in quanto, dopo aver consumato un rapporto sessuale con una 22 enne romena, a bordo della propria autovettura, impediva alla stessa di lasciare il mezzo, portandosi sulla SS. Domitiana, dove gli sottraeva la somma di euro 35.00. l’arrestato è stato quindi associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
   I Carabinieri della Stazione di Aversa hanno tratto in arresto per detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento FABOZZO Paolo, cl.92 del posto. I militari dell’Arma, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, abilmente occultata all’interno della cucina una pistola cal. 7,65 avente matricola abrasa munita di caricatore con nr. 7 colpi dello stesso calibro. L’arma ed il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro. Il FABOZZO, espletate le formalità, è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

2.  In Francolise i Carabinieri della locale stazione carabinieri, unitamente a quelli del NORM della Compagnia di Mondragonehanno proceduto all’arresto del cittadino albanese HidriDeflim, cl.1980, del luogo, poiché responsabile di minacce e lesioni gravi ai danni di una cittadina romena cl. 1975. Nella circostanza l’arresto è scaturito dalle continue minacce e lesioni subite dalla donna, culminate con una violenta aggressione fisica, a seguito della quale riportava gravi ferite, che anche se non in pericolo di vita, i medici dell’Ospedale di Sessa Aurunca si riservavano la prognosi. Quindi al culmine di questa ennesima violenza la donna si vedeva costretta a sporgere denuncia sulla cui scorta i citati militari, per l’appunto, procedevano all’arresto del sunnominato per i reati in argomento. L’arrestato, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.


3.    In Santa Maria Capua Vetere i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della locale Compagnia, al termine di una breve ma intensa attività di indagine, scaturita a seguito del ferimento, nella serata del 25 u.s., di un 30 enne, Pellegrino Giovannia colpi di fucile che gli procuravano varie ferite che ne rendevano necessario il ricovero presso il locale Ospedale, hanno identificato ed arrestatol’autore del gesto, Iodice Giovanni, cl. 1983, del luogo. Gesto scaturito a seguito di un diverbi nato tra i due, verosimilmente per cause connesse a stupefacenti. A seguito dell’arresto, veniva recuperata anche l’arma utilizzata, un fucile a pompa calibro 12, privo di matricola, nonché, 8 proiettili stesso calibro. Pertanto, Iodice, è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

4.      In Castel Volturno  i Carabinieri della locale stazione, unitamente quelli della  C.I.O. del  6° battaglione “toscana” e militari del 3° Reggimento artiglieria terrestre da Mantova, hanno proceduto all’arresto di De Chiara Massimo Emiliano, cl.1981,del luogo, per rapina e sequestro di persona, in quanto, dopo aver consumato un rapporto sessuale con una 22 enne romena, a bordo della propria autovettura, impediva alla stessa di lasciare il mezzo, portandosi sulla SS. Domitiana, dove gli sottraeva la somma di euro 35.00. l’arrestato è stato quindi associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

giovedì 26 settembre 2013

1963-2013: IL BUONARROTI DI CASERTA COMPIE 50 ANNI


   Il 1° ottobre festa grande con benedizione della bandiera e inaugurazione della Mostra alla presenza della comunità scolastica, delle massime autorità e di tanti ex allievi.



Martedì prossimo 1° ottobre l’Istituto Tecnico “Michelangelo Buonarroti” di Caserta spegnerà 50 candeline e l’anniversario sarà festeggiato dall’intera comunità scolastica guidata dalla preside Antonia Di Pippo. Alla festa, che avrà inizio alle 9.30, sono state invitate le massime autorità istituzionali civili, militari e scolastiche del territorio, tra le quali, tra gli altri, il sindaco Pio Del Gaudio, il presidente della provincia Domenico Zinzi e il dirigente del Csa Rosa Grano; saranno altresì presenti numerosi dirigenti scolastici, responsabili di associazioni territoriali, ma anche tanti tanti ex allievi dell’Istituto Tecnico per Geometri “Buonarroti” che, per la cronaca, è stato istituito proprio il 1° ottobre 1963.  Dopo un breve discorso della dirigente e il saluto delle autorità, alle 10.00 è in programma il taglio del nastro della Mostra “Buonarroti, 50 anni di testimonianze e professionalità” allestita all’interno della scuola proprio in occasione del mezzo secolo di vita dell’istituto di Terra di Lavoro. Alle 10,30 alla presenza dei docenti, degli alunni, del personale Ata e dei collaboratori, Don Antonello Giannotti benedirà la bandiera, lo stesso stendardo che 50 anni fa fu benedetto dal vescovo alla presenza del primo preside Michele Scaravilli. Sono stati quattro i dirigenti che si sono susseguiti in questo cinquantennio; oltre al citato Scaravilli che ha guidato il primo geometra casertano dal 1963 fino al 1988, hanno diretto il Buonarroti Domenico Squeglia, dal 1988 al 2000, Rolando Cusano, dal 2000 al 2002, e dal 2002 ad oggi la preside Antonia Di Pippo. Intanto la scuola di via Michelangelo Buonarroti ha istituito altri indirizzi accanto allo storico geometra, per il quale è attivo anche il Sirio, ovvero il turistico, l’agrario, il biotecnologico sanitario e, il prossimo anno, partirà anche marketing internazionale. Da quest’anno, inoltre, per esigenze di accorpamento, c’è anche una sede staccata che è quella del geometra di Caiazzo. La dirigente Di Pippo che ha fortemente voluto la celebrazione di questo anniversario, per l’occasione, lo scorso anno, aveva bandito un concorso tra gli studenti per la realizzazione del logo d’istituto che ricordasse proprio i 50 anni di vita. Il logo vincitore è stato ideato e disegnato da due alunni frequentanti l’attuale V A turistica, Eros Ursomando e Luca de Crescenzo. Si tratta di un logo molto semplice realizzato con la tecnica del pastello su carta, che racchiude l’essenza dell’istituto: rappresenta il numero 50 stilizzato e colorato con i colori della bandiera italiana arricchito con il disegno del David, una delle opere più importanti di Michelangelo Buonarroti, al quale è intestata la stessa scuola. Lo stesso logo fa da sottofondo al manifesto del programma della cerimonia di martedì mattina che si concluderà con una sorpresa che stanno organizzando tutti gli studenti. I festeggiamenti si protrarranno nell’arco dell’intero anno scolastico, come deciso dalla dirigente Di Pippo che ha istituito un’apposita Commissione per la celebrazione del mezzo secolo. “Sono in programma - fa sapere la preside  - conferenze su tematiche scolastiche d’interesse generale con esperti ed esponenti del MIUR, incontri con chi ha avuto modo di passare nella nostra scuola e ha lasciato una traccia in essa con i suoi lavori, ma ha saputo anche farsi strada nel mondo del lavoro, tornei sportivi, esposizioni dedicate, di tutto quanto l'Istituto ha realizzato nei suoi cinquanta anni con i suoi allievi dei vari indirizzi, compresi i progetti europei di collaborazione con scuole di altri Paesi, e iniziative di  valore culturale per tutta la città, come una mostra d'arte contemporanea e la celebrazione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti, che vedono come protagonista anche il "Museo Michelangelo" che compirà il suo 10° anniversario proprio il prossimo anno”.  

SANTA MARIA CAPUA VETERE- RIFIUTI STORY( OVVERO CUMMOGLIO STORY ) - LA VERA STORIA DEL BUSINESS MILIARDARIO ATTRAVERSO LE DICHIARAZIONI DI GUIDA

Sono stato fin troppo in silenzio sulla vicenda rifiuti tossici a Santa Maria Capua Vetere, perché ritenevo la cosa già vecchia,essendo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Guida detto o drink , già note perché nei provvedimenti notificati a chi era stato indagato nel processo Eco 4 a Santa Maria Capua Vetere su indagini eseguite dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli .  Ma siccome , evidentemente, non  ci si ricorda che ci fu già una battaglia da parte di cittadini  contro i rifiuti dove oggi c’è , come la definisce il collaboratore di giustizia Luigi Guida , una palazzina verde chiamata all’epoca dei fatti Cdr di Santa Maria Capua Vetere. In quel posto fra il 2001 e il 2004, l’attuale sindaco non era con una situazione personale da affrontare  in grado così come anche Don Nicola di essere un perno fondamentale della vita politica amministrativa cittadina ,  furono scaricati nel sottosuolo rifiuti tossici proveniente dal nord: In quel periodo, dopo aver vinto  da parte del centro sinistra una grande campagna elettorale regionale e cittadina , i diessini e la grande coalizioni di governo che sosteneva l’allora  Governatore  Antonio Bassolino e il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Enzo Iodice , con un Giovanni  Campochiaro assessore all’ambiente di Santa Maria Capua Vetere ed udite udite quel galantuono dell’avvocato  Federico Simoncelli assessore all’ambiente alla Regione Campania ,  faceva  anche capolino anche l’ex sindaco Giancarlo Giudicianni per un breve periodo all’interno della giunta municipale di Santa Maria Capua Vetere, e tutti gli assessori comunali che si sono susseguiti , tutti e nessuno escluso tanto  decantarono un progetto quello della costruzione di una Centro derivato dei rifiuti CDR, così si chiamava all’epoca, da una azienda la Fibe e dal gruppo Romiti per fare un salto di qualità dal punto di vista ambientale , perché in quel periodo e dal 2000 al 2004 bisognava dare una risposta a Napoli che era invasa di rifiuti e si pensò di costruirlo in un posto per  “ cumigliare qualche illecito”.  Certamente con questo post non vogliamo colpevolizzare nessuno , anzi quello che affermiamo è custodito negli archivi storici del comune e della Regione Campania, con tanto di comunicati stampa dove le agenzie di comunicazione facevano  a gara per prendersi il loro quantum e scriverlo sul loro quotidiano. Ma, per dirla alla Lubrano, una domanda sorge spontanea . Di Guida che ne sapeva che li sotto vi era rifiuti tossici interrati ? La risposta era una sola, a Santa Maria Capua Vetere, non avendo più un faro politico eccellente , la camorra era entrata in città rovinando sotto l’aspetto sanitario un territorio ed un luogo, comprandosi tutto ciò che gli dava fastidio. Mi ricordo che addirittura scrissi una volta su un quotidiano , ma anche sul mio blog che Santa Maria non era più Capua Vetere , ma di Casal di Principe . Presi un  cazziatone dal direttore del giornale , ma ebbi il coraggio di scriverlo. Avevo visto giusto. Ma  quale era  il  filone politico a cui  si era adagiata per compire il più grande business miliardiario della storia della provincia di Caserta?   Qualcuno afferma che la dicitura “ Lei non poteva non sapere “ non è stata applicata a tutti gli amministratori regionali e cittadini che in quel periodo si erano schierati con il centro sinistra usando anche quella parte della  magistratura regionale che credeva di avere a che fare con persone serie e coscienziose. Molti colletti bianchi dell’epoca giungevano a Santa Maria Capua Vetere  dall’agro aversano in cerca di affari e uno di questi era Nicola Ferraro che con Ecocampania risolveva piaceri a destra e sinistra con lauti ricompense anche a giornalisti e ai giornali. In quel periodo ci fu anche un omicidio eclatante . Molti degli amministratori che si sono susseguiti in città, addirittura per mascherare  la conoscenza dei traffici illeciti, hanno inscenato una protesta nel 2009 contro chi li aveva purificati , chiamandolo camorrista, iniziando, per effetto di quelle dichiarazioni,   quel lento declino politico. Ed adesso? Si vuole far ricadere la responsabilità sanitaria ed ambientale sull’attuale sindaco ?? Tutti corrono ai ripari. Chi chiede lo scavo , chi chiede il registro dei tumori , ma non hanno capito che a Santa Maria Capua Vetere si sono comprati tutto,  calpestando la dignità cittadini, dove gli amministratori attuali e regressi si sono specializzati "nel salto della quaglia"  solo per fare business,  ma a me no.