Omaggio a Malika
Ayane
Compita ,
graziosa e carina Malika Ayane ha
colpito con il suo fascino umile i 1500 intervenuti al concerto nella rassegna
di Settembre Borgo. Un concerto memorabile con tre abiti di scena che hanno lasciato a bocca
aperta chi non si aspettava che l’artista
potesse incantare chi era intervenuto. Si è presentata con il suo vestito
bianco ,rievocando quel personaggio
tanto decantato nella storia ciclistica ai tempi di Fausto Coppi una
dama bianca che compariva a fine gara .
Le sue doti che ha messo in mostra durante la serata, hanno fatto si che Malika
potesse trasmettere quel messaggio musicale che è stato ampiamente criticato positivamente
già dai colleghi giornalisti nazionali che hanno visto in lei un’astro nascente non
solo della musica italiana ma anche della musica internazionale. Con le sue
doti canore ha lasciato a bocca aperta
tutti intrecciando le note di un musica leggera con quelle di musica jazz,
fusion e rock, ma soprattutto anche quelle note che hanno fatto granie cantanti
di oltreoceano. Insomma un cocktail di suoni e di voci intrecciati da assoli di
voci soavi che deliziavano il pubblico
con il suo concerto.
E’ stata una serata memorabile grazie anche alla caparbietà di Casimiro Lieto direttore
artistico della manifestazione che ieri sera a ricordato con un saluto
Alberto Bevilacqua tragicamente scomparso.
IL COMUNICATO DEL FESTIVAL
IL COMUNICATO DEL FESTIVAL
FESTIVAL, “E SE POI” ARRIVA MALIKA AYANE?
Seducente performance della cantautrice
milanese al Teatro della Torre.
Non c’è due senza
tre. E il Festival ha inanellato stasera l’ennesimo successo con la seducente
performance di Malika Ayane, altra grande ed attesa protagonista di “SETTEMBRE
AL BORGO 43 – Face to Fest 2013”.
La “notte di note”
della cantautrice milanese (preceduta da un lungo applauso del pubblico della
Rassegna, dedicato allo scrittore scomparso Alberto Bevilacqua) ha incantato la platea gremita all’ombra della Torre dei
Falchi, salendo sul palco con un meraviglioso abito da sposa e dando il
benvenuto agli spettatori, ma anche a se stessa in un contesto che ha reso
ancora più unico il suo concerto. Per lei, infatti, è stata “la prima volta” in
assoluto a Casertavecchia e, con una scaletta ricchissima, che ha
alternato brani in italiano e in inglese, la Ayane ha saputo coinvolgere il
pubblico, invitandolo a più riprese a cantare insieme. Da segnalare il “coro” appassionato durante il
brano “Sospesa”, al termine del quale l’artista si è complimentata con i
presenti, sottolineando le sonorità imbattibili dei fan campani. Così come
quando, a metà concerto, la platea festante ha intonato il noto ritornello di
“Cos’hai messo nel caffè”. Dopo i suoi
più grandi successi (“E se poi”, “Ricomincio da qui”, “Tre cose” e “Come
foglie”), la Ayane ha concluso lo spettacolo in abito scuro sulla note de “La
prima cosa bella”, chiedendo alle coppie in sala di scambiarsi un bacio.
In chiusura
ringraziamenti per Regione Campania, Provincia di Caserta e “SETTEMBRE AL BORGO
43 – Face to Fest 2013”: “Mi avete offerto un’occasione straordinaria e la
possibilità di partecipare ad una Rassegna che non dimenticherò”. Poi, fuori
dal palco: “Casertavecchia è un borgo incantato, tornarci sarebbe davvero
meraviglioso. Mi inviterete di nuovo, vero?”.
Intanto, in Piazza Vescovado, terzo
appuntamento con le Malmaritate, che, nonostante la serata umida, figlia di un
pomeriggio piovoso, hanno confermato di essere a pieno titolo l’altra anima del
Festival. Con le interpretazioni di Chiara Buratti di scritti dedicati alla
libertà, che hanno incrociato le memorie d’autore del ’43 a Roma (“43, come gli
anni della resistenza di questo Festival”) del musicista romano Pino Marino, noto al pubblico e alla critica per il suo talento
innato: anche lui tra le “anime” popolari di una Rassegna, che sta puntando
dritto al cuore della tradizione.