Un nuovo passo avanti verso l’Europa. Una nuova sconfitta alla
furosina. Grande soddisfazione per Antonio Mastroianni, simbolo da quaranta
anni del Caseificio La Stella di S. Maria C.V.
Ieri 27.09.2013, è finito il calvario giudiziario per
Mastroianni, assistito dagli avvocati
Francesca Mastracchio e Luigi Iannettone,
con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste pronunciata dal Giudice della sezione
Monocratica di S. Maria C.V. Dott.ssa Alessandra Vona.
Mastroianni si era fermamente
opposto al decreto penale di condanna che lo voleva al patibolo per aver prodotto mozzarelle con un tasso di
furosina troppo alto rispetto ai parametri legali.
Si riaccendeva l’antica polemica sulla “molecola della discordia” che,
solo per l’Italia, costituisce motivo di
gravosi carichi giudiziari mentre
l’Europa ne ha bandito da tempo ogni rilevanza.
Mastroianni ha deciso con coraggio di dimostrare la propria innocenza
e di provare, con ogni sua forza, che non può tacciarsi di frode chi tutela la
salute dei consumatori.
Ed è proprio quello che è
venuto fuori dal processo: i
responsabili dell’Asl dott. Romeo e dott. Tortorelli escussi all’udienza del
27.09.2013, hanno spiegato che la furosina è una molecola assolutamente naturale che si sviluppa con il trattamento termico del
latte e che il Mastroianni non aveva commesso nessuna irregolarità. La difesa aveva depositato un perizia redatta
dal Prof. Claudio del Naja in cui scientificamente spiegava l’errata imputazione
ai danni del Mastroianni, che
paradossalmente sarebbe stato colpevole
di aver pastorizzato il latte a tutela
dei suoi consumatori. Una illogicità che
non ha convinto il Giudice che ha invece
proclamato l’innocenza del Mastroianni e la genuinità dei suoi prodotti
ingiustamente messi sotto accusa. Oggi si respira un’aria di rinnovata fiducia
soprattutto verso la magistratura che finalmente
ha messo la parola “fine” ad una vicenda che non doveva proprio cominciare.