La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 19 febbraio 2011

INDIVIDUATI I TERRENI DI PROPRIETA' DEL COMUNE . HANNO FATTO LA SCOPERTA DELL'AMERICA

SANTA MARIA CAPUA VETERE = (di ANTONIO TAGLIACOZZI) Per il piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale, il commissario, Prefetto Luigi Pizzi, con i poteri dell’esecutivo ha proceduto alla individuazione dei beni immobili facenti parte del patrimonio disponibile comunale, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, che possono essere ceduti dall’ente al migliore offerente.

Ovviamente, si tratta di una semplice proposta che sarà girata al prossimo Consiglio comunale che valuterà la opportunità o meno di procedere alla vendita degli immobili di proprietà comunale.

E i beni individuati per la vendita, così come furono individuati dalla passata amministrazione, sono essenzialmente quelli provenienti dagli ex istituti di assistenza e beneficenza che all’epoca trasferirono al comune tutti i beni mobili ed immobili di cui erano proprietari.

Dell’elenco del patrimonio comunale, riferito solo ai fondi rustici, redatto dall’agronomo Giuseppe Fusco e venuti al comune di Santa Maria Capua Vetere in seguito allo scioglimento delle IPAB (Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) avvenuto agli inizi degli anni ottanta, fanno parte 15 moggia di terreno dell’ex Istituto Fiorillo e Lucarelli, 133 moggia dall’ex istituto per ciechi e sordomuti “Gaetano Cappabianca” e 7 moggia complessivi provenienti dall’ex Istituto Saraceni, dall’ex Asilo Palmieri e dall’ex conservatorio Santa Teresa.

I terreni che potrebbero essere alienati entro tre anni, si trovano compresi fra i comuni di Cancello Arnone, Falciano del Massico ed in località “Incognitella” del comune di Carinola e Maddaloni.

Dalla vendita dei beni il comune ha previsto un ricavato di circa quattro milioni di euro da dirottare per la realizzazione di opere pubbliche inserite nel piano triennale.

I terreni individuati sono quelli denominati “Lanzetta e Torrevecchia” del comune di Falciano per un valore di circa un milione e centomila euro, terreni denominati “Incognitella”, “Tremoletto”, “Falciata e Rinchiusella” nei comuni di Carinola e Cancello Arnone per un valore di circa un milione e seicentomila euro, terreno denominato “Fondo Ponte Izzo” a Maddaloni per un valore di circa 65 mila euro ed in ultimo il complesso immobiliare denominato “Palazzo Schiavone” di Via Latina per un valore di circa un milione e mezzo acquistato dal comune dal Banco di Napoli dopo una intricata e complessa vicenda giudiziaria.

Il comune ha procedendo all’acquisizione dei certificati di destinazione urbanistica per verificare il valore reale del bene, ma ora sarà il consiglio comunale che uscirà dalle prossime elezioni amministrative, a decidere se e quando procedere all’alienazione dei beni così come individuati dall’ufficio competente e se l’operazione è di effettiva necessità oppure può essere rinviata ad altra data ed in altro momento.