E’ Stata soltanto il tempo necessario per avviare la macchina burocratica della giustizia . Per Paola Cioffi moglie del giudice di pace Antonio Leone è stata scarcerata. Il giudice, però, ha convalidato il fermo trasformando quest’ultimo in ordinanza di custodia cautelare a casa . Il giudice delle indagine preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Antonio Baldassarre ha concesso una misura meno afflittiva anche in relazione al fatto che gli avvocati Camillo Irace e Giuseppe Siconolfi hanno presentato argomentazione valide affinchè la donna potesse uscire dallo stato di detenzione carceraria .Paola Cioffi figlia di un noto medico- cardiologo di Caserta, completamante ignara di ciò che è accaduto, è moglie di un giudice di pace che ha al suo attivo già due ordinanze di custodia cautelare, una per aver aiutato persone ad intascare denaro dall’assicurazione per incidenti falsi attraverso sentenze emesse da lui ed un‘altra perché durante una perquisizione eseguita nei confronti di un perito balistico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Luigi D’addio furono trovate armi sottratte ad elementi di prova di alcuni processi . Da lì l’indagine a macchia d’olio che interessò anche la procura di Roma per effetto di un nome iscritto nel registro degli indagati che era Antonio Leone . Ebbene da quel lontano 29 ottobre 2010 giorno in cui a Leone gli fu notificato la seconda ordinanza, la procura di Santa Maria Capua Vetere, ma anche su segnalazione della procura di Bari,ha ordinato una perquisizione nell’abitazione del giudice Leone di Caserta al Corso Trieste, dove attualmente vivono la moglie Paola Cioffi e la figlia. I carabinieri di Caserta venerdi sera hanno trovate armi detenute illegalmente e dopo un interrogatorio abbastanza lungo durato più di due ore a Paola Cioffi hanno contestato lo stesso reato del marito e del giudice del tribunale di Bari de Benedictis arrestato già in precedenza . L’impiegata della provincia di Caserta è stata fermata con un provvedimento di indiziato di delitto. In ogni caso la perquisizione è legata al filone del D’addio poiché dopo le sue dichiarazioni vennero alla luce altre situazioni, come quella del giudice del tribunale di Bari De Benedictis. Durante una perquisizione che fu avallata anche dalla procura di Roma nell’abitazione del De Benedictis vennero trovate armi con l'accusa di detenzione illegale di armi dopo una perquisizione nella sua abitazione a Molfetta nel corso della quale è stata trovata una pistola detenuta illegalmente e proveniente da Caserta.
Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
email
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it