Ci sono aspetti non chiari nella vicenda che ha coinvolto il consigliere Francesco Cecere. Antonio Barracano il suo principale accusatore che fungeva da rifinitore in una indagine che senza le sue dichiarazioni non avrebbe mai potuto sfociare in quella della direzione distrettuale antimafia di Napoli .Sia ben chiaro davanti al giudice di indagini preliminari Dottoressa Scognamiglio assistito dagli avvocati Raffaele Gaetano Crisileo e Nicola Garofalo Francesco Cecere si è avvalso della facoltà di non rispondere , in modo tale che gli avvocati si possono giocare davanti al tribunale del riesame tutte le carte possibili affinché Francesco Cecere ne potesse uscire pulito. Ma la sua dichiarazione spontanea apre in ogni caso nuovi scenari intriganti e di possibili ripercussione. Qualche anno fa accadde un fattaccio nella zona di Sant’Andrea dei lagni ai danni di un giovane abbastanza serio dove il Barracano ne fu l’artefice . Sul posto si recò proprio il consigliere Cecere che ebbe una discussione con il Barracano che finì con un bisticcio concluso a suon di schiaffi dove il giovane se la legò al dito. La dichiarazione spontanea di Francesco Cecere benché chiarificatrice, ha messo in allarme i giudici perché avanzare delle ipotesi sulla leggittimità o meno delle dichiarazioni di Antonio Barracano ha in ogni caso messo un punto fermo sulla vicenda . Adesso vi spieghiamo il perché . La collaborazione di Antonio Barracano è nata perché al giovane, una volta sottoposto a misura restrittiva delle libertà personale con una ordinanza di custodia cautelare da parte della DDA di Napoli, qualcuno gli ha detto che per lui non c’era più ninete da fare dal carcere non usciva più e per circa 15 anni poteva rimanere dietro le sbarre . Così una volta stretto , e ci teniamo a dirlo senza nessuna pressione da parte degli inquirenti , ha iniziato la sua collaborazione facendo concludere una operazione che nessuno mai si sarebbe sognato di eseguire . Ma il giovane nelle sue dichiarazioni forse non ha riferito del bisticcio con il consigliere Cecere che ha generato un chiarificazione su quanto accadde quella sera del 2007 in sant’Andrea dei Lagni .
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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