La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 9 aprile 2013

SCANDALO RAGOSTA - LA GUARDIA DI FINANZA SIGILLA IL MULINO D'ARIENZO DELLA MOGLIE DELL'IMPRENDITORE GIOVANNI RAGOSTA


Nella mattinata del 9 aprile 2013, militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo, disposto dal GIP presso il Tribunale di Nola, del complesso immobiliare denominato "Mulino d'Arienzo", si- to in Positano, di proprietà di Vanacore Cannela, moglie dell'imprenditore Giovanni Ragosta, del valore di 4.839.000,00.
Tale esito costituisce l'epilogo di un'articolata attività d'indagine, concretatasi in un'analitica ricostruzione dei flussi finanziari posti a monte dell'acquisizione, nell'anno 2006, dell'immobile in questione da parte della Vanacore. Gli accertamenti compiuti hanno posto in luce che la stessa era venuta in possesso, in più soluzioni, di provviste di danaro, da ritenersi di provenienza illecita (pur non avendo concorso direttamente nella commissione di tali delitti) sia per l'assoluta sproporzione di tali provviste rispetto ai redditi posseduti e dichiarati nel periodo in cui tali somme erano entrate nella disponibilità della medesima ed erano state dalla stessa poste in circo- lazione, sia per l'uso di modalità finalizzate a non rendere rintracciabile la prove- nienza di detti flussi finanziari, non aventi alcuna lecita giustificazione economi- ca.
Più precisamente, la Vanacore sostituiva con altro danaro (rappresentato da somme in contanti, da assegni circolari e bancari, da depositi di libretti bancari nomi- nativi, da disinvestimento di titoli, da investimento in mandati fiduciari) le provvi- ste cosÌ ottenute e reimpiegava, infine, detti capitali per l'acquisto del complesso im- mobiliare costituito da una villa composta da cinque piani sita in Positano, Via A- rienzo, n. 3 con annesso parco, rendendosi responsabile, pertanto, dei delitti di rici- c1aggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (artt. 648 bis e 648 terc.p.).
Nel corso delle indagini, emergeva, altreSÌ, l'intestazione, a persona inesi- stente, di una pluralità di conti correnti, sui quali erano affluiti diversi milioni di eu- ro, tra i quali un conto dal quale erano uscite disponibilità che avevano consentito, anche se in misura minima, l'acquisto del menzionato complesso immobiliare. Per tale contesto venivano sviluppati mirati accertamenti che consentivano di far emergere responsabilità penalmente rilevanti di alcuni funzionari bancari.
L'operazione compiuta costituisce una ulteriore manifestazione della progres- sione costante del contrasto dell'Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza, nell'area nolana, a tutte le manifestazioni d'illegalità, in particolare nel settore fi- nanziano.