La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 13 marzo 2012

CAMORRA, POLITICA ED IMPRENDITORI . ORDINANZA PER UN CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA DI CASERTA E ENRICO MARTINELLI

Spiccano le ordinanze di custodia cautelare nel comune di San Cipriano D’aversa . Il sindaco di San Cipriano d’Aversa Enrico Martinelli, 41 anni è stato raggiunto da un provvedimento restrittivo della libertà personale notificato dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta all’alba di stamane. Associazione a delinquere di stampo camorristico.questa le tesi portata a buon fine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha visto tra i destinatari dei provvedimenti anche gli ex latitanti Antonio Iovine, alias “‘O ninno”, 48 anni, ed Enrico Martinelli, 48 anni, omonimo del primo cittadino, già in stato di detenzione da più di un anno . Notificato il provvedimento anche al consigliere comunale di maggioranza Francesco Paolella, docente di religione, e altre persone ritenute affiliati al gruppo camorristico facente capo a Iovine, tra cui due imprenditori edili: Francesco Martinelli, Emilio Mazzarella, Pasquale Pagano, Enzo Abbatiello e Silvio Russo. Il nome del sindaco Martinelli, coniuge del sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, entrambi del Pdl, è scritto in un “pizzino” che il Enrico Martinelli spedì atrverso i guardiapalle all’ex sindaco di Villa Literno ed ex consigliere regionale della Campania eletto con il Pd, Enrico Fabozzi, intimandogli di assegnare un appalto pubblico a una ditta..
L’11 maggio 2010 i carabinieri hanno fatto irruzione in un bunker situato nell’abitazione di Danilo Raffaele Locusta, dove si era nascosto per diverso tempo il boss Enrico Martinelli, la cui latitanza era terminata nell’agosto 2007 col suo arresto. I militari trovarono una macchina da scrivere elettronica Canon, da cui venivano redatti i cosiddetti “pizzini”. 35, in tutto, i messaggi che gli inquirenti riuscirono ad estrapolare dal carbo-grafico della macchina da scrivere, alcuni dei quali inviati dal latitante al cugino sindaco per impartirgli “ordini” sull’assegnazione di appalti pubblici a ditte collegate al clan e per ricordargli che lui era stato eletto grazie ai voti dell’organizzazione criminale.