La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 15 marzo 2012

GUARDIA DI FINANZA: BLITZ IN MATERIA AMBIENTALE. SEQUESTRATE 3 DISCARICHE ABUSIVE E 2.500 TONNELLATE DI RIFIUTI.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, coordinato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha in corso dalle prime luci dell’alba una vasta operazione in materia di tutela dell’ambiente. Impegnate decine di unità delle fiamme gialle che operano anche con l’ausilio di mezzi aerei.
Sono state sottoposte a sequestro tre aree pubbliche per complessivi 13 ettari di terreno, all’interno dei Comuni di Marcianise, Succivo e Castelvolturno, utilizzate da ignoti come discariche abusive di rifiuti anche pericolosi, per oltre 2.500 tonnellate, delle quali oltre 60 di eternit pure triturato, altamente cancerogene. Segnalate all’Autorità Giudiziaria sammaritana le responsabilità degli amministratori locali.
Sono stati rinvenuti tonnellate di materiale inerte da risulta proveniente da cantieri edili, ceramiche, parti d’autovetture, materiale plastico, scarti industriali e rifiuti medicali. Vi sono, inoltre, tracce evidenti di numerosi roghi a testimonianza dell’utilizzo ripetuto dei siti.
Le discariche abusive a cielo aperto, collocate nelle immediate periferie dei centri cittadini, risultavano accessibili a chiunque senza alcuna delimitazione a tutela di un possibile malcapitato. Inoltre, i cumuli di rifiuti e di amianto contribuivano a produrre grosse quantità di percolato che trovava sfogo nel terreno circostante. In particolare, a Castel Volturno, il liquame raggiungeva il fiume Agnena a causa della rottura della vasca di contenimento di recente realizzazione, in quantità tali da modificare anche la naturale colorazione delle acque, trovando sbocco sul litorale domitio.
Tutte le aree individuate sono state preventivamente cautelate e i responsabili degli Enti locali sono stati sollecitati ad assumere immediate iniziative per impedire l’aggravarsi della situazione e ripristinare le aree.
Sono in corso indagini mirate ad individuare i responsabili dello scempio ambientale attraverso l’analisi dei rifiuti.
L’attività si inquadra nell’ambito del “Protocollo organizzativo di salvaguardia ambientale della provincia di Caserta” sottoscritto nel mese di gennaio 2011, alla presenza dei Ministri dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente.