La
Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore Alessandro TOCCO, ha eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa per detenzione e porto
illegale di armi, a carico del pluripregiudicato PEZZELLA Nicola nato a Casal
di Principe (CE) il 10.12.1963, esponente di spicco del clan dei casalesi,
fazione Bidognetti.
L’uomo,
già detenuto, è ritenuto responsabile di aver detenuto per conto
dell’organizzazioni camorrista un cospicuo arsenale.
Ad
incastrare il PEZZELLA furono le conversazioni tra altri due affiliati, intercettate
nel corso delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, e coordinate
dalla Procura Antimafia di Napoli, che il 12 Agosto 2014 portarono alla
esecuzione di un decreto di fermo emesso per tentata estorsione, tentato
danneggiamento, detenzione e porto illegale di materiale esplosivo, aggravati
dalla metodologia mafiosa, nei confronti di CATERINO Vincenzo, alias “Baffone”, nato ad Aversa (CE) il
14.03.1964, QUADRANO Americo, nato a Castel Volturno (CE) il 06.11.1967, e
MARTINO Stefano, nato a Napoli il 13.08.1973.
In
particolare, nel corso di un dialogo tra questi ultimi, proprio MARTINO Stefano
rivelava a QUADRANO Americo di custodire le armi per conto di PEZZELLA. Egli,
sicuro di non essere ascoltato e nonostante i ripetuti ammonimenti dell’altro,
discuteva delle armi senza freni, svelando che:
Pezzella lo sai ( lo conosci, n.d.r.) ...?
… e dai...! ti
vuoi stare zitto!
tutta l'artiglieria ce l'ho io!
statti zitto, non parlare troppo!
…no no io ho
l'artiglieria...!,.
Più
volte zittito dal suo interlocutore, evidentemente più esperto e prudente, MARTINO
forniva dettagli circa le armi, pistole e fucili, di cui era stato in possesso,
tanto univoci da offrire agli esperti investigatori della Squadra Mobile un
quadro indiziario tanto solido da permettere poi alla Procura Antimafia di
contestare a PEZZELLA la detenzione ed il porto di armi da sparo, comuni e da
guerra e, quindi, di richiedere al G.I.P. la misura cautelare in carcere.