S. Maria C.V. – ( di Ferdinando Terlizzi ) - Organizzato dal Comitato dell’Ente Onlus “Carcere Possibile”, con il patrocinio della Camera Penale, del Comune di S. Maria C. V., e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, si terrà domani, giovedì 15 giugno, il primo dei tre incontri previsti sul tema: “Incontri sulla criminalità e risposta istituzionale nel casertano. Dalla prevenzione al recupero delle risorse umane”.
Il convegno sarà presentato dall’ Avv. Anna Maria Ferriero e moderato dall’Avv. Francesco Piccirillo. Dopo il saluto delle Autorità sono previsti interventi di: Dott. Luigi Gay, Sostituto Procuratore della Repubblica. Avv. Elio Sticco, Presidente Ordine degli Avvocati, Avv. Alessandro Diana, Presidente della Camera Penale.
Il programma prevede interventi su “Utopie e realtà nell’opera di dissuasione dei soggetti “a rischio” ( Dott. Fabio Venditti giornalista Mediaset - e Avv. Riccardo Pilidoro, Presidente Carcere Possibile. Sulle misure di prevenzione tra garanzie e sicurezza parleranno invece l’avv. Camillo Irace e il magistrato Corinna Forte, componente del collegio della Corte di Assise di S. Maria C.V .
“ L’Associazione Onlus “Carcere Possibile”, - spiega l’avv. Francesco Piccirillo - da anni impegnata sul tema dei diritti dei detenuti, si è fatta promotrice di una serie di incontri (se ne prevedono almeno tre) allo scopo di fornire un’analisi della criminalità nel territorio casertano e delle attività di contrasto del fenomeno da parte della società civile. Intendendo per società civile non solo le istituzioni stanziate sul territorio, ma anche le associazioni di volontariato esistenti nel casertano, sempre più impegnate sul fronte della dissuasione verso i soggetti che, per le più varie ragioni, presentano inclinazioni antisociali”.
“Va subito detto che l’intento è quello di “rilanciare” un’attenzione più “ragionata” sul fenomeno criminale nella provincia di Caserta; nel senso che la sola attività di repressione da parte delle forze dell’ordine, e poi di condanna al carcere, non è sufficiente, come non è stata sufficiente fino ad oggi, per arginare il tasso di illeciti che anche la cronaca si trova a registrare”.
“L’idea di fondo – continua l’avv. Picirillo - è che il delitto non può essere combattuto con la punizione, anche se alla minaccia della pena, per chi commette reati, lo Stato non può rinunciare. Ma è necessario, a nostro parere, che venga definitivamente archiviata la fantasia, tutta popolare, ma troppo spesso cavalcata anche da vasti settori della politica, secondo la quale più è grave la pena…meno reati si commettono; come se il delinquente, prima di commettere il reato, vada a consultare il codice penale o l’avvocato per una consulenza preventiva (al sottoscritto penalista non è mai capitato di fare una consulenza preventiva sulla misura della pena). Dunque lo scopo dell’incontro è anche quello di provocare sensibilità verso risposte alla criminalità da parte della società civile diverse ed ulteriori dalla pura e semplice repressione”.
“Ci è sembrato poi assolutamente il caso di accendere i riflettori – ha detto concludendo l’avv. Piccirillo - sull’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa. E’ di tutta evidenza che le troppe morti degli ultimi tempi siano indicative di una degenerazione della condizione di vita che, seppure riferite a soggetti portatori di malessere psichico anche grave a volte, assai probabilmente indicano colpevoli disfunzioni della struttura OPG di Aversa”.