L’Italia
è sempre di più sull’orlo di un baratro senza fondo. La gente continua a vivere
al di sopra delle proprie possibilità senza rendersi conto che, da un momento
all’altro, questo nostro Paese potrebbe
dichiarare bancarotta. Per troppi anni si è scialacquato; per troppi
anni non siamo stati responsabili delle nostre azioni scellerate, senza pensare
al futuro dei nostri figli. Politici,
sindacalisti, satrapelli locali, preti,
professori e speculatori di ogni risma
non hanno fatto che fare i loro interessi, senza pensare a cosa si andava
incontro. Hanno distrutto l’ambiente costruendo dove non poteva essere edificato.
Hanno distrutto il turismo non rinnovando
le strutture e le infrastrutture, pensando di poter vivere di rendita del
patrimonio storico, archeologico e paesaggistico che la storia e madre natura
ci hanno consegnato in eredità. I
professori comunisti ci hanno inculcato idee false e tese a sminuire le nostre
tradizioni, a mistificare la storia passata e recente. Ci hanno fatto perdere
il senso della Patria e l’amore per questa Italia. L’amore per la Patria, per la nostra terra è il primo motore per poter poterla
valorizzare e difendere dagli speculatori e dai suoi detrattori, insieme
all’educazione civica che non si crede necessario insegnare nelle nostre scuole.
Oggi
il Ministero degli Esteri Inglese ha detto a suoi connazionali che Roma è
pericolosa; ma perché lo è? Lo è diventata per la troppa condiscendenza verso
gli zingari, gli stranieri senza lavoro che vivono senza una regola ed
inquinano il nostro tessuto sociale ed economico.
La
Chiesa che è l’Istituzione più vicina al Popolo, ne conosce le speranze , le
istanze ed i bisogni, dovrebbe schierarsi con coloro che hanno come unico
obiettivo quello di cambiare questo stato di cose ,invece di continuare a
predicare accoglienza. Accolga Essa, con i propri soldi i veri profughi e si
assuma l’onere di controllarne la condotta.
Oggi
la popolazione italiana è lasciata a se stessa e senza speranze per il futuro.
Il lavoro e le case non ci sono per
tutti gli Italiani, come possono pensare e predicare l’accoglienza e pretendere
il lavoro per gli stranieri. E’ vero gli Italiani non vogliono più fare i
lavori umili. Questo dipende dalla mancanza di educazione civica, dalla
convinzione che il lavoro della terra, nelle fabbriche metal meccaniche, negli
ospedali nelle stalle non è qualificante, solo perché tanti ignoranti che non
conoscono nemmeno la storia e la geografia pretendono il posto fisso in ufficio
per chè si sono presi il Pezzo di carta. L’accoglienza, si è giusta, ma per chi viene
in Italia e ne rispetta le Leggi, non per chi ruba nelle borse dei turisti e
mette a repentaglio la nostra sicurezza.
Ormai
bande di stranieri imperversano in tutta Italia e rendono le nostre città e le
nostre province insicure. I Carabinieri
la Polizia e le altre Forze dell’Ordine sono costrette chiudersi nelle caserme
ed a non poter operare con incisività perché le leggi hanno ridotto al lumicino
la loro possibilità di intervento a tutela dell’ordine pubblico e della
sicurezza dei cittadini. I giovani, almeno la maggioranza di essi, non hanno
educazione e non conoscono i valori che devono imperniare il loro agire; non
hanno rispetto per il prossimo e sono sempre di più abbagliati da facili
guadagni, dediti alle droghe, assoldati dalla delinquenza che prospetta loro
facili guadagni. Per quanti anni lo Stato ha dovuto sborsare miliardi e
miliardi per foraggiare fabbriche private e pubbliche che non producevano o
producevano con costi troppo alti per poter competere con gli altri Paesi? A causa del costo della manodopera e per
l’assenteismo di chi, oltre a lavorare nelle fabbriche andava a lavorare la
terra che aveva abbandonato per il facile guadagno, l’economia italiana è
andata sempre più regredendo. Oggi ci culliamo per i successi del made in Italy,
per le esportazione del vino e dell’olio
o di altri prodotti; ma per quanto tempo questi prodotti potranno essere il motore
della nostra economia. Ormai , dato che il costo di essi è sempre più alto e la
concorrenza dei paesi asiatici e dell’est Europa si fa sempre più insidiosa,
anche per la qualità che stanno
imparando a dare a loro prodotti, tra poco anche questa fonte di reddito dovuta
all’esportazione di questi prodotti andrà scemando. Hanno distrutto il turismo nel sud perché noi
meridionali dovevamo essere schiavi dei politicanti per continuare ad
elemosinare un posto o una misere prebenda o della delinquenza organizzata. Le
coste ed il mare della Campania sono inquinate
Insieme,
questi signori, hanno fatto si che le nostre coste divenissero sempre più
inquinate, le nostre campagne sono state avvelenate dai rifiuti tossici e sono abbandonate
completamente da chi traeva una fonte di reddito dal lavoro della terra. La camorra,
attraverso i suoi colletti bianchi, ha sfruttato e sfrutta i contributi AIMA e
se li mette in tasca con raggiri e frodi che restano impunite per colpa della
corruzione di chi dovrebbe controllare: Così si è assistito al graduale ed
irreversibile abbandono delle campagne il cui lavoro non è più remunerativo o
lo è solo per i caporali e per gli speculatori che lucrano sulle fatiche del
piccolo proprietario terriero o del mezzadro.
Quanti
sono i giovani che aspirano a lavorare la terra dei loro padri? Pochissimi. Con
l’accesso alla scuola di tutti, giusto se si fosse portata avanti un’educazione
selettiva e mirata a far acquisire professionalità utili per l’offerta che il
mercato poteva proporre, è stat abbandonata ogni tradizione del lavoro artigianale e manuale.
Non
parliamo della sanità. Da quando le Ragioni hanno viso la luce nel 1970, hanno fagocitato migliaia
di miliardi sperperando risorse e creando baronie politiche che, invece di
badare all’interesse della popolazione e d a tutelare la propria salute, hanno
costituito solo una macchina di voti ed
hanno avuto il solo scopo di fare interessi di pochi ed hanno mortificato
l’assistenza a coloro i quali hanno diritto alla tutela della salute come ogni
Paese civile garantire ai cittadini. Le Regioni sono state e sono un mare
magnum in cui i partiti della la sinistra, della la destra e del
centro hanno attinto a piene mani per fare gli interessi di pochi e distruggere
le speranze di tanti. Perché esistono ancora
regioni e province a statuto speciale? Siamo ancora nel dopoguerra? Ogni
giorno dalla Sicilia arrivano notizie di abusi , di sperperi, qualunque siano i partiti che la
governano. Si riduca il numero delle Regioni, si aboliscano le ASL e si
limitino le materia di competenza di esse. Lo Sato, se è un vero Stato, deve
dettare le regole che tutti devono rispettare, altrimenti si deve dar ragione
alla Lega che predica la scissione.
Sarebbe
lungo l’elenco delle cose che non vanno in questo Paese. Ed io dico che
dovremmo vergognarci. Ritorniamo a voler
bene alla nostra Italia; issiamo su ogni casa il nostro Tricolore; cacciamo via
i mercanti da Tempio di queste Istituzioni marce che devono esser rifondate; torniamo
ad essere orgogliosi di essere Italiani e difendiamo il nostro Paese dall’orda
barbarica che ci ha invaso e che ci soffoca sempre di più
Gaetano
Rauso