CONSORZIO UNICO DI BACINO NAPOLI-CASERTA. LA
PROVINCIA DI CASERTA: “LA REVOCA DEL COMMISSARIO LIQUIDATORE DI DOMENICO UN
ATTO DOVUTO. LA SUA GESTIONE INAPPROPRIATA E MORTIFICANTE PER L’ARTICOLAZIONE
CASERTANA”.
In merito al
provvedimento congiunto, firmato dai presidenti delle Province di Napoli e
Caserta, Antonio Pentangelo e Domenico Zinzi, che ha portato alla
revoca del soggetto liquidatore del Consorzio Unico di Bacino (CUB)
Napoli-Caserta, Lorenzo Di Domenico, la Provincia di Caserta ritiene doveroso
fare alcune precisazioni in merito alle ragioni dell’assunzione di tale
decisione.
In primo
luogo, va subito chiarito che la nomina del nuovo soggetto liquidatore,
l’avvocato Giuseppe Somma, è stata concordata tra i due Presidenti, anche se la
sua individuazione è stata operata dall’Amministrazione provinciale di Napoli,
che l’ha poi condivisa con la Provincia di Caserta.
Inoltre, va
precisato con chiarezza che la decisione di revocare il soggetto liquidatore
Lorenzo Di Domenico, provvedimento che la Provincia di Caserta aveva già
sollecitato in più occasioni e da diversi mesi, è da considerarsi un atto
dovuto e non certo di natura politica. Nel corso della sua attività, infatti,
così come testimoniato anche da diversi verbali forniti dal Collegio dei Revisori
dei Conti del Cub, il commissario Di Domenico ha sostanzialmente svuotato di
autonomia l’articolazione casertana del Consorzio, non condividendo con il
subcommissario Gaetano Farina Briamonte alcuna decisione e procedendo, quindi,
in maniera del tutto unilaterale, non considerando, in alcun modo, il ruolo e
le prerogative del subcommissario liquidatore ed il principio, normativamente
affermato, della separazione funzionale ed organizzativa fra le articolazioni
territoriali del Consorzio Unico di Bacino.
Il perdurare
di un’azione non corretta, sotto il profilo amministrativo e gestionale, da
parte del soggetto liquidatore del Consorzio Unico di Bacino Napoli-Caserta,
Lorenzo Di Domenico, e il cessare di un rapporto di fiducia tra lo stesso
soggetto e i due Presidenti delle Province di Napoli e Caserta, organismi che
avevano proceduto alla sua nomina, hanno portato, secondo corrette modalità
procedurali, alla revoca dello stesso provvedimento.