La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 15 gennaio 2014

PORTO DI SALERNO: LA GUARDIA DI FINANZA E L’AGENZIA DELLE DOGANE SEQUESTRANO KG. 10.000 DI TESSUTI RIPORTANTI LA DICITURA “MADE IN ITALY”, PROVENIENTI DALLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE, PER FALSE INDICAZIONI IN RELAZIONE ALL’ORIGINE.

I finanzieri del Gruppo di Salerno - 2° Nucleo Operativo - in collaborazione con funzionari 
dell’Ufficio delle Dogane, nell’ambito dei molteplici controlli effettuati all’interno dell’area 
portuale sulle merci in entrata ed in uscita dal territorio nazionale, hanno rinvenuto, stivati 
in un container, n. 416 rotoli di tessuto riportanti sulle confezioni indicazioni tali da indurre i 
consumatori a ritenere che i prodotti fossero stati prodotti in Italia mentre, in realtà, erano 
provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, e destinati ad una società campana. 
Il container è stato individuato grazie all’esame documentale svolto dall’Ufficio Integrato di 
Analisi dei Rischi che vede operare, in sinergia, militari delle fiamme gialle e funzionari 
della dogana. Infatti, l’accurata indagine condotta ha fatto emergere dapprima la falsa 
indicazione sui documenti che riportavano quale causale dell’importazione “tessuti in fibre 
sintetiche” e, successivamente, l’apposizione sui tessuti della falsa etichetta “Made in 
Italy”. 
Sono in corso accertamenti tesi a stabilire se i prodotti in sequestro rispettano la normativa 
posta a tutela della salute e ad accertare la genuinità delle materie prime utilizzate per la 
loro produzione. 
Il rappresentale legale della società importatrice, agli effetti dell’art. 517 C.P. (Vendita di 
prodotti industriali con segni mendaci), è stato denunciato alla competente Autorità 
Giudiziaria. 
La società, per l’illecito amministrativo dipendente dai delitti contro l’industria ed il 
commercio, è stata segnalata all’A.G. agli effetti dell’art. 25-bis.1, comma 1, lett. a), del D. 
Lgs. 231/2001. 
L’attenzione che la Guardia di Finanza rivolge al fenomeno della contraffazione e alla 
tutela del “Made in Italy” è dettata dalla necessità di assicurare sul mercato una corretta 
concorrenza che tenga conto della qualità e soprattutto della sicurezza dei prodotti a 
garanzia dei consumatori finali, nella evidenza che queste attività illecite rechino un danno 
economico alle imprese che hanno regolarmente registrato i marchi ed all’erario in 
relazione alla correlata evasione in materia di iva ed imposte sui redditi.