In data odierna, nell’ambito di una indagine coordinata dalla
Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno
dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal
G.l.P. presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di De Matteo Angelo per i
delitti di omicidio volontario, di porto e detenzione illegale di armi da fuoco,
aggravati dalla finalità di agevolare le attività del sodalizio criminale di
appartenenza, ll provvedimento restrittivo costituisce l‘epilogo di una indagine
attraverso Ia quale e stato possibile acquisire gravi e concordanti elementi di colpevolezza a
carico dell’indagato in merito a un omicidio commesso in Maddaloni alla fine
degli anni 90.
Le risultanze investigative hanno permesso di ricostruire
l’intera vicenda delittuosa, sia nelle modalità esecutive sia nelle motivazioni
che ne sono all’origine, da ricondurre a una relazione sentimentale
intrattenuta dalla vittima con la moglie del De Matteo, ritenuto affiliato al
gruppo camorristico "BeIforte", fazione maddalonese.
ln particolare, Ie investigazioni hanno appurato che Ia relazione
extraconiugale, oltre a costituire un personale affronto per il De Matteo,
rappresentava - stante Ia notorietà sia del Legame sentimentale sia dell’appartenenza
del De Matteo al gruppo camorristico dominante in quel territorio — un` offesa
intollerabile per I ‘intero gruppo camorristico, da punire, quindi, con la
morte. Le iniziali attività investigative svolte immediatamente dopo
l'omicidio, trovando notevoli limiti nel muro di omertà, non erano potute
andare al di la di ipotesi. Solo a distanza di tanti anni, con il contributo
fondamentale delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, si é
potuta ricostruire la vicenda nei termini esposti nella motivazione della misura
cautelare emessa dal GIP.
ll Giudice ha anche disposto il sequestro preventivo di due autovetture
nella disponibilità della moglie e del cognato del De Matteo