La
disgrazia , perché questo è accaduto ai giovani coniugi Palla , che
hanno visto sgretolare nello loro mani il vero futuro della loro
famiglia con la perdita del piccolo Mario, la dice lunga su come lo
stato tratti alla stessa maniera un paziente di tre anni con quello
di 30 e più anni o con quello che ha raggiunto la maggiore età. Ma
andiamo per ordine.
Secondo
le linee guida pubblicate dal Royal College of Surgeons of England
nel 1992, “la day
surgery costituisce
l’approccio terapeutico ideale dal punto di vista delle cure,
dell’efficacia,
della soddisfazione dei pazienti per gran parte degli interventi; è
superiore
all’ospedalizzazione tradizionale e costituisce la scelta migliore
per il 50% dei
pazienti che devono sottoporsi ad intervento chirurgico”.
Ciò significa che lo stato italiano nel decreti legislativi nel 50 per cento dei pazienti ha, guarda caso, inserito anche
i bambini e gli adolescenti che non hanno raggiunto ancora l’eta’
di 14 anni , data in cui lo stato ha riconosciuto , se non è capace
di intendere e di volere, la piena capacità di firmare anche gli
atti per i propri genitori.
Ma una domanda sorge spontanea – per
dirla alla Lubrano - per quale motivo nei trattati ministeriali e
nelle sue commissioni compare per il Day Surgery solo un
pernottamento di una notte o addirittura il ricovero per le patologie
adnotonsillectomie e io ci aggiungerei per i bambini e gli
adolescenti inferiori ai 14 anni, non può superare le 24 ore ??
Orbene, la differenza sta nel
fatto che il ministero per dare un taglio agli sprechi della sanità
pubblica, ha inserito anche le operazioni chirurgiche dei bambini ,
che guarda caso non hanno capacità perché minori . Ciò significa
che i maggiori esponenti del ministero della salute pubblica già nel
1997 e nel 2000, non hanno neanche pensato di salvaguardare i piccoli
indifesi . La clinica dove è avvenuta l’operazione non ha fatto
altro che applicare la normativa del One Day Surgery del Ministero
della Salute. ,ma nel 1996 non era così perché la prima repubblica
ha sempre salvaguardato i bambini di età inferiore ai 4 anni
lasciandoli, se operati , all’interno delle strutture sanitarie
pubbliche e private il tempo necessario che prevedeva il ricovero
ospedaliero 5 giorni. Ecco perché chi ha ucciso il piccolo Mario è
stato lo stato e cioè quella grande Nomeclatura di ben pensanti ,
che prima facevano i portaborse e che hanno fatto tutta erba di un
sol fascio mischiando ai pazienti anche i bimbi piccoli . Ma mi
domando e dico se in Collegio è andato un Poggiolini, perché non
ci possono andare anche i ben pensanti di Roma e coloro che hanno
voluto tutto questo??
Desidero che questo post venga
indirizzato anche agli detti ai lavori della giustizia penale perché
secondo me c’è molto pane per i giudici sammaritani.
Il
piccolo Mario per stare bene, i suoi genitori dovevano pagare una
stanza secondo le normative del Ministero e del governo Italiano ??