La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 11 novembre 2011

LETTERA APERTA DELLA ASSOCIAZIONE “OSSERVAZIONE” AL SINDACO DI CASERTA, SULLA VICENDA “LO UTTARO”


Egregio Signor Sindaco

Osservazione nasce dall’esigenza di contribuire alla crescita della vita culturale, politica e sociale del nostro territorio attraverso la professionalità di donne e di uomini che hanno a cuore il futuro di questa città e in questa ottica crediamo opportuno e necessario avviare una riflessione con Lei su quelle che saranno le sorti di questa città, cominciando da un argomento fondamentale, che vede in gioco la salute e l’integrità fisica nostra e dei nostri figli, ovverosia la “questione Lo Uttaro”.

La questione si é riproposta in modo drammatico a seguito dell’adozione da parte della Regione Campania del Decreto Dirigenziale n. 193 del 11/08/2011, con cui il detto ente ha autorizzato la realizzazione e la gestione - da parte di un impresa denominata New Ecology srl -, di un sito di stoccaggio di rifiuti pericolosi e di stoccaggio e trattamento di rifiuti non pericolosi in località Lo Uttaro del Comune di Caserta.

Ci preme evidenziare da una parte il nostro profondo biasimo verso tale delibera, che appare palesemente inopportuna ed illogica, dall’altra i molteplici errori commessi dalla classe dirigente nazionale e locale relativamente alla gestione dei rifiuti in questo territorio. Giova evidenziare altresì, a nostro avviso, l’illegittimità del citato provvedimento regionale, già oggetto di apposito ricorso amministrativo innanzi il Tar Lazio, oltre che al vaglio della magistratura penale, come Le è senz’altro noto.

Invero, abbiamo colto con favore l’impegno preso dall’amministrazione comunale che Lei rappresenta attraverso la delibera consiliare datata 08.11.2011, in cui si esprime la “assoluta contrarietà all’entrata i funzione del sito di stoccaggio e trattamento di rifiuti non pericolosi e stoccaggio di rifiuti pericolosi ubicato in Via Edison….”

Tale deliberazione tuttavia, rappresenta, a nostro avviso, solo un primo passo, peraltro assai timido sotto il profilo giuridico, posto in essere dal Comune di Caserta, spinto da una parte dalle pressioni dettata dalla mobilitazione delle associazioni ambientaliste, che per prime hanno dato impulso giudiziario alla questione, dall’atra anche per porre rimedio alla censurabile assenza del Comune stesso da Lei rappresentato alla conferenza di servizio del 21.07.2011, prodromica alla delibera regionale in questione.

Ci auguriamo, che tale assenza sia stata solo un mero errore, un incidente di percorso, ed auspichiamo che alla delibera consiliare datata 08.11.2011 facciano seguito una serie di atti sostanziali, incisivi e perentori, i quali diano forza giuridica ed al contempo corpo alla ferma volontà dell’amministrazione comunale di opporsi con tutti i mezzi legali a disposizione, alla realizzazione di quanto si prevede nella delibera regionale citata.

Ci preme evidenziare, inoltre, come la delibera consiliare esprima l’assoluta contrarietà all’entrata in funzione del sito di stoccaggio”, ma tace del tutto sulla eventuale realizzazione delle infrastrutture propedeutiche alla entrata in funzione dello stesso.

Converrà, che nella denegata e malaugurata ipotesi che l’impianto di cui si discute dovesse venire a compimento, risulterebbe poi estremamente complesso, oltre che vessatorio verso l’impresa cui è stato affidato l’incarico, bloccarne l’entrata in funzione; inoltre, non può apparire lontano dalla realtà ritenere, che, in un territorio come il nostro, esposto a continue emergenze rifiuti, tale area verrebbe tout court identificata come la più ideona a stoccare il prossimo “panettone di rifiuti”.

Ad ogni modo, ciò che intendiamo evidenziarLe, alla luce delle considerazioni esposte, è la nostra convinzione che il Comune di Caserta abbia dovuto giocoforza assumere una prima posizione in merito alla questione, culminata nell’approvazione dell’ordine del giorno datato 08.11.2011, prima posizione alla quale però auspichiamo seguano atti ulteriori ed incontrovertibili.

Pertanto, non riteniamo di doverci unire al coro di coloro che plaudono all’attuale scelta del Comune di Caserta -si tratta, a nostro avviso, ad un attento esame della vicenda – di un mero atto dovuto.

Si ritiene, al contrario, allo stato attuale, di limitarci ad osservare gli ulteriori sviluppi della questione, con l’auspicio che l’amministrazione comunale, nella Sua persona special modo, anche sulla scorta dei poteri a Lei conferiti dal decreto legislativo 18.08.2000 n.267, inizi, dal punto di vista giuridico, ad adottare tutti i provvedimenti idonei, incisivi e dettagliati che si renderanno, di volta in volta, necessari, e che da oggi la amministrazione da Lei rappresentata adotti in tutte le sedi possibili, quelle politiche oltre che giudiziarie, con fermezza e decisione, comportamenti e proprie determine, idonei ad impedire nuovi scempi ambientali, e finalmente a dare la piena soluzione al problema:ovverosia, la bonifica dell’intera zona contaminata.

Con osservanza.

Caserta, 10.10.2011

Associazione OsservAzione