Nessuno potrà mai dimenticare quella famosa frase che il procuratore della repubblica di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo disse al’indomani di alcuni fermi nella città del Foro in una conferenza stampa . Corrado Lembo disse che Santa Maria Capua Vetere era una città dove i casalesi creavano il loro interesse per riciclare denaro per i clan per ripulirli costruendo grandissime cattedrali pieni di appartamenti. Non per niente affermò che “la città era la cucina dei casalesi”. Le associazioni, nate per sostenere un cambiamento politico amministrativo ne hanno fatto un credo e una battaglia . Non a caso , anzi oseremo dire guarda caso , l’attività edilizia e imprenditoriale di Santa Maria Capua Vetere, in questo ultimo periodo, ha ruotato intorno a tre ordinanze della direzione distrettuale antimafia di Napoli. La prima, che ha seguito poi, anche la seconda, riguarda il fermo del consigliere comunale Francesco Cecere detto Franchino. Secondo i magistrati sfruttando la carica di consigliere si aggirava in comune anche per sapere chi apriva cantieri edilizi per poi segnalarli ai clan in modo da chiedere denaro. La seconda ordinanza di custodia cautelare, ancor prima che scattasse la prima, riguarda la concessione edilizia dell’Eurospin nei pressi del Cimitero poi sfociata nello scandalo del comune con personaggi che fino ad ieri sono stati sui giornali come politici e professionisti forse poco seri nel far camminare la macchina amministrativa, per non contare poi l’indagine sui rifiuti che è ancora all’inizio essendo in corso d’opera . Ma non possiamo neanche dimenticarci dell’ordinanza che ha riguardato il sindaco di Villa Literno , con tre imprenditori dell’edilizia, raggiunti da una ulteriore ordinanza proprio ieri , guarda il post che c’è dopo, che dal 1996 ad oggi hanno riconosciuto Santa Maria Capua Vetere come il pozzo dei desideri ammazzando con i loro interessi aree industriali dismesse e costruendo su casermoni per appartamenti . Ma a chi giova tutto questo? Questi appartamenti chi li comprerà ?Certamente non sarà il cittadino sammaritano perché non ha interesse a spostarsi in zone dove il terreno è servito, come lo dice la storia politica sammaritana a far costruire un industria quella del tabacchificio per dare lavoro alla citta’ di Santa Maria Capua Vetere . In questo turbillon pieno di richieste di licenze edilizie rilasciate dal comune di Santa Maria Capua Vetere le due anime del consiglio comunale, vecchio e nuovo per certi versi si assomigliano perché adesso chi sta all’opposizione governava in un altro partito , ma era in maggioranza mentre chi ora sta in maggioranza vien risucchiato dal gruppo del pd a non bloccare ogni cosa creando così all’interno del consiglio una parallela amministrazione , insomma un amministrazione targata Giuseppe Stellato . Perché l’avvocato Giuseppe Stellato non riesce a far capire ai suoi iscritti al partito, che hanno contribuito a questa vittoria elettorale con le associazioni e quest’ultime sono state messe da parte dopo che avevano combattuto sugli scempi, che bisogna essere lungimiranti e salvare Santa Maria Capua Vetere dall’enorme distruzione del patrimonio occupazione e lavorativo con l’insediamento di nuove industrie sul territorio?? Ma chi c’è dietro questo mega business dell’edilizia ? Quali lobby ci sono ??
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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