La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 19 novembre 2011

HOT BEACH - LA POLIZIA FERMA CINQUE PèETRSONE CHIEDEVA ESTORSIONE AI TITOLARI DI STABILIMENTI BALNEARI


Nel corso della notte, la Squadra Mobile di Caserta, congiuntamente al Commissariato di P.S. di Castel Volturno (CE), in esito ad indagini coordinate dalla D.D.A. di Napoli ed in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, ha tratto in arresto cinque persone, affiliate al clan dei Casalesi-gruppo Bidognetti, in relazione al reato di estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso.

Le complesse ed articolate indagini hanno svelato le capillari attività estorsive perpetrate dagli arrestati, tra il 2009 ed il 2010, nell’area compresa tra i comuni di Castel Volturno (CE) e Mondragone (CE) e sull’intero litorale domitio in danno, in particolare, dei gestori di numerosi stabilimenti balneari ubicati nelle località comprese tra Varcaturo e Pescopagano (CE), costretti a versare al clan Bidognetti tra i 2000 ed i 3000 euro ogni stagione.

Uno di essi, che inizialmente si era rifiutato di pagare, venne portato con la forza, presso l’abitazione di un fiancheggiatore, al cospetto di uno degli emissari del clan, arrestato questa notte, e minacciato con una pistola.

Peraltro, nel luglio 2008, il gestore di uno stabilimento balneare di Castel Volturno (CE), GRANATA Raffaele, padre dell’allora sindaco di Calvizzano (NA), veniva trucidato in un agguato camorrista ordinato dal latitante SETOLA Giuseppe, allora reggente del clan Bidognetti, per essersi rifiutato di pagare il “pizzo” agli esattori dell’organizzazione camorrista.

Inoltre, le indagini hanno svelato che il clan Bidognetti impiegava quali emissari per le richieste estorsive personaggi affiliati o contigui a gruppi criminali del napoletano, quali i Mallardo di Giugliano (NA), o i Licciardi di Secondigliano, con i quali aveva stretto alleanze per il controllo delle attività estorsive sul litorale domitio.

Tra le vittime dei raid estorsivi anche supermercati ed una ditta di Giugliano in Campania (NA) che commercializzava all’ingrosso bibite e bevande sul litorale domitio, alla quale, al fine di costringere il titolare a pagare il pizzo agli emissari del clan, nel giugno 2010, in Mondragone (CE) venne rapinato un autofurgone carico di merce, restituito solo dopo il pagamento di una tangente di 15.000 euro.



Elenco delle persone arrestate:



1. ABBAMUNDO Alessandro, nato il 07.5.1979 ad Aversa (CE), res. a Trentola Ducenta (CE), alias “o lione”, con precedenti di polizia;

2. STASI Enrico, nato il 28.02.1966 a Napoli, res. a Castel Volturno (CE), con precedenti di polizia;

3. STASI Salvatore, fratello di Enrico, nato a Napoli il 15.03.1974, res. a Castel Volturno (CE), con precedenti di polizia;

4. TOPO Luigi, nato il 09.01.1967 a Marano di Napoli (NA), res. Giugliano in Campania (NA), con precedenti di polizia;

5. MIGLIORE Cosimo, nato a Napoli il 07.07.1972, ivi res., con precedenti di polizia.