Caserta. Provincia gate – Non c’è associazione a delinquere nei fatti comessi alla provincia di Caserta . Provincia gate, il gip proscioglie quasi tutti, ma rinvia davanti alla collegio B della seconda sezione penale il giudizio per Domenico Bove , Sergio Romano, Sergio civitillo e Antonio Simeone. E’ stata fissata per il 12 maggio 2008 l’udienza dibattimentale . Sono stati prosciolti con sentenza di non luogo a procedere invece il direttore generale della provincia Anthony Acconcia, il consigliere Giacomo Caterino, Mario Bove, Renzo Ambroselli, Pasquale Palmieri, Mario Bove, Pasquale Di Lillo, Nicola Lanni, Francesco Mastroianni. Nonostante il pm avesse chiesto una replica e depositato gli interrogatori che sono state ascoltate nel corso delle indagini, il gip Antonio Pepe dopo sette ore di camera di consiglio ha prosciolto tutti focalizzando l’attenzione soltanto sui reati commessi ad Alvignano . la vicenda del piano regolatore di Casagiove dove sono stati ascoltati nel corso delle indagini anche il presidente della provincia di Caserta Alessandro De Franciscis, Il tecnico provinciale Ing. Spasiano, Maria Carmela Caiola , il sindaco Enzo Melone e il Signor Ciardiello, è oramai andata in soffitta . Angela Monaco, Alessandro Barbieri , Giuseppe stellato Renato Jappelli Vittorio Giaquinto, questa la nutrita schiera di avocati che hanno partecipato al processo preliminare, si sono visti confermare quello che era stato già deciso al tribunale del riesema di Napoli e quindi il processo sulla base delle motivazioni dei giudici partenopei. I reati contestati dai pubblici ministeri della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere titolare delle indagini Paolo di Sciuva ed Alessandro Cimmino variavano dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta alla truffa aggravata, per lo più eseguiti fra il 2005 e il 2006, ma anche fino a tutto il 2007 . Al centro dell'indagine un presunto giro di mazzette, scambi di favori, ditte agevolate e ditte escluse al di fuori dei regolamenti in materia di appalti pubblici. La vicenda nacque da un avviso di garanzia, scattato nel marzo dello scorso anno e riguardò Domenico Bove, per quattro anni primo cittadino di Alvignano, eletto nella lista della Margherita e poi transitato nell’Udeur, consigliere provinciale e presidente della commissione urbanistica dell’Ente di corso Trieste. Un avviso di garanzia che sfociò in una perquisizione presso la sua abitazione, nella segreteria comunale e presso gli uffici della Provincia ubicati nella Saint Gobain, dove lo stesso presidente della provincia Alessandro De Franciscis si arrabbiò tantissimo . Il blitz fu eseguito all’alba del 7 giugno quando furono poste in stato di detenzione sei persone sottoposte a misurare restrittive della libertà personale fra cui spiccano anche due provvedimenti emessi nei confronti di Mario Coppola e Renzo Ambroselli di obbligo di dimora.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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