dal blog di Paolo Chiariello
Il finanziere arrestato nell'inchiesta sugli appalti del Comune di Napoli, presunto artefice di una fuga di notizie, accusa il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore: avrebbe segnalato per un'assunzione ad Alfredo Romeo il parente di un autista della Procura. Lepore replica denunciando, a sua volta, un "tentativo di delegittimazione". A Napoli, nel secondo giorno degli interrogatori di 'Magnanapoli', il clima si arroventa: il colpo di scena arriva in serata, da una dichiarazione dell'avvocato del colonnello della Finanza Vincenzo Mazzucco, che chiude una giornata di polemiche, ancora sul Comune, per la chiusura delle indagini sull'abuso delle auto blu: ci sono sei tra attuali ed ex assessori indagati. Resta però Mangianapoli, l'inchiesta che ha portato all'arresto di quattro tra assessori ed ex assessori per l'appalto Global Service. L'avvocato Agostino Maiello, legale di Mazzucco, ha sostenuto che l'ufficiale aveva ricevuto una segnalazione per un'assunzione, da lui poi inoltrata all'imprenditore Alfredo Romeo, dal procuratore Lepore. La richiesta di assunzione però non ebbe esito. Tutto messo oggi a verbale durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip. Mazzucco ha fatto riferimento anche ad un'altra richiesta di assunzione, anch'essa non andata in porto, proveniente dall'assessore Giuseppe Gambale in favore del padre di Annalisa Durante, la ragazza uccisa per errore dalla camorra a Forcella. Lepore ha replicato alle dichiarazioni, sostenendo che fu lo stesso autista a rivolgersi all'ufficiale, persona del resto molto conosciuta negli ambienti della procura e che successivamente Mazzucco gli aveva riferito tale circostanza. "Vogliono delegittimare la procura e forse anche la mia persona" ha commentato. Il procuratore incassa la solidarieta' dei magistrati del suo ufficio: "La vicenda va a suo onore, non ha mai interferito in questa inchiesta", ha spiegato una fonte autorevole ai giornalisti. Mazzucco ha anche negato di essere 'la talpa' sostenendo di non aver avuto accesso a informazioni riservate riguardanti l'inchiesta sugli appalti. L'ufficiale si è poi soffermato sulle presunte richieste di assunzioni che gli vengono addebitate dalla procura. Il procuratore ha precisato che quando Mazzucco gli riferì della richiesta dell'autista (che chiedeva un posto per il giovane che doveva sposare sua figlia) egli si limitò a dire: "A me non interessa, vedi tu". Per Lepore è in corso un'attività di delegittimazione e a tale proposito ha citato un articolo in cui si fa riferimento ad una sua presunta telefonata al sindaco Iervolino nell'immediatezza degli arresti. "Questa telefonata alla Iervolino non l'ho mai fatta" dice. E la procura è intervenuta in serata anche sull'articolo pubblicato da Il Mattino in cui si parla, tra l'altro, di contrasti tra Lepore e i suoi sostituti in relazione all'inchiesta sugli appalti. I rapporti con Lepore "sono stati, come sempre, improntati ad estrema lealta' e correttezza reciproche, nella piena condivisione, da parte del procuratore di tutte le scelte operate dai sostituti", hanno scritto il procuratore aggiunto Franco Roberti e i pm della Dda Raffaello Falcone, Vincenzo D'Onofrio e Pierpaolo Filippelli, titolari dell'inchiesta. Quanto alla telefonata "i sostituti non si sono mai posti il problema che il procuratore potesse informare il sindaco sugli arresti di due assessori (evidentemente prima della loro esecuzione) neppure come mera ipotesi di 'galateo istituzionale"'. Dal canto suo Il Mattino conferma il contenuto dell'articolo apparso oggi ("E i pm protestarono con il procuratore"). D'altronde nel comunicato della Procura, si afferma dalla direzione del giornale, "non viene smentito in alcun modo l'incontro carico di tensione avvenuto mercoledi' mattina subito dopo gli arresti del Global Service tra il dottor Lepore e i tre pm titolari dell'inchiesta, alla presenza del capo della Dda dottor Roberti". Il Mattino che "correttamente, come di abitudine, ieri aveva contattato i tre sostituti per verificare la veridicità della notizia non ha ribadito la loro non conoscenza della telefonata informativa al sindaco semplicemente perche' nell'articolo e' riportata con evidenza la smentita fatta dal procuratore stesso in conferenza stampa". Infine "pur capendo l'esigenza di stemperare i toni che si e' creata in serata in procura dopo le rivelazioni dell'avvocato del finanziere Mazzucco sui presunti rapporti tra il suo assistito e il procuratore Lepore, e con il dovuto rispetto per i pm impegnati in una difficile inchiesta tesa a svelare il malaffare nell'amministrazione pubblica", Il Mattino ribadisce "di aver l'obbligo di informare i suoi lettori anche su quelle notizie che la procura definisce 'tentativi di delegittimazione' e sono invece la cronaca dei fatti".
Il finanziere arrestato nell'inchiesta sugli appalti del Comune di Napoli, presunto artefice di una fuga di notizie, accusa il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore: avrebbe segnalato per un'assunzione ad Alfredo Romeo il parente di un autista della Procura. Lepore replica denunciando, a sua volta, un "tentativo di delegittimazione". A Napoli, nel secondo giorno degli interrogatori di 'Magnanapoli', il clima si arroventa: il colpo di scena arriva in serata, da una dichiarazione dell'avvocato del colonnello della Finanza Vincenzo Mazzucco, che chiude una giornata di polemiche, ancora sul Comune, per la chiusura delle indagini sull'abuso delle auto blu: ci sono sei tra attuali ed ex assessori indagati. Resta però Mangianapoli, l'inchiesta che ha portato all'arresto di quattro tra assessori ed ex assessori per l'appalto Global Service. L'avvocato Agostino Maiello, legale di Mazzucco, ha sostenuto che l'ufficiale aveva ricevuto una segnalazione per un'assunzione, da lui poi inoltrata all'imprenditore Alfredo Romeo, dal procuratore Lepore. La richiesta di assunzione però non ebbe esito. Tutto messo oggi a verbale durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip. Mazzucco ha fatto riferimento anche ad un'altra richiesta di assunzione, anch'essa non andata in porto, proveniente dall'assessore Giuseppe Gambale in favore del padre di Annalisa Durante, la ragazza uccisa per errore dalla camorra a Forcella. Lepore ha replicato alle dichiarazioni, sostenendo che fu lo stesso autista a rivolgersi all'ufficiale, persona del resto molto conosciuta negli ambienti della procura e che successivamente Mazzucco gli aveva riferito tale circostanza. "Vogliono delegittimare la procura e forse anche la mia persona" ha commentato. Il procuratore incassa la solidarieta' dei magistrati del suo ufficio: "La vicenda va a suo onore, non ha mai interferito in questa inchiesta", ha spiegato una fonte autorevole ai giornalisti. Mazzucco ha anche negato di essere 'la talpa' sostenendo di non aver avuto accesso a informazioni riservate riguardanti l'inchiesta sugli appalti. L'ufficiale si è poi soffermato sulle presunte richieste di assunzioni che gli vengono addebitate dalla procura. Il procuratore ha precisato che quando Mazzucco gli riferì della richiesta dell'autista (che chiedeva un posto per il giovane che doveva sposare sua figlia) egli si limitò a dire: "A me non interessa, vedi tu". Per Lepore è in corso un'attività di delegittimazione e a tale proposito ha citato un articolo in cui si fa riferimento ad una sua presunta telefonata al sindaco Iervolino nell'immediatezza degli arresti. "Questa telefonata alla Iervolino non l'ho mai fatta" dice. E la procura è intervenuta in serata anche sull'articolo pubblicato da Il Mattino in cui si parla, tra l'altro, di contrasti tra Lepore e i suoi sostituti in relazione all'inchiesta sugli appalti. I rapporti con Lepore "sono stati, come sempre, improntati ad estrema lealta' e correttezza reciproche, nella piena condivisione, da parte del procuratore di tutte le scelte operate dai sostituti", hanno scritto il procuratore aggiunto Franco Roberti e i pm della Dda Raffaello Falcone, Vincenzo D'Onofrio e Pierpaolo Filippelli, titolari dell'inchiesta. Quanto alla telefonata "i sostituti non si sono mai posti il problema che il procuratore potesse informare il sindaco sugli arresti di due assessori (evidentemente prima della loro esecuzione) neppure come mera ipotesi di 'galateo istituzionale"'. Dal canto suo Il Mattino conferma il contenuto dell'articolo apparso oggi ("E i pm protestarono con il procuratore"). D'altronde nel comunicato della Procura, si afferma dalla direzione del giornale, "non viene smentito in alcun modo l'incontro carico di tensione avvenuto mercoledi' mattina subito dopo gli arresti del Global Service tra il dottor Lepore e i tre pm titolari dell'inchiesta, alla presenza del capo della Dda dottor Roberti". Il Mattino che "correttamente, come di abitudine, ieri aveva contattato i tre sostituti per verificare la veridicità della notizia non ha ribadito la loro non conoscenza della telefonata informativa al sindaco semplicemente perche' nell'articolo e' riportata con evidenza la smentita fatta dal procuratore stesso in conferenza stampa". Infine "pur capendo l'esigenza di stemperare i toni che si e' creata in serata in procura dopo le rivelazioni dell'avvocato del finanziere Mazzucco sui presunti rapporti tra il suo assistito e il procuratore Lepore, e con il dovuto rispetto per i pm impegnati in una difficile inchiesta tesa a svelare il malaffare nell'amministrazione pubblica", Il Mattino ribadisce "di aver l'obbligo di informare i suoi lettori anche su quelle notizie che la procura definisce 'tentativi di delegittimazione' e sono invece la cronaca dei fatti".