Appello a chi deve garantire la legalità
Edilizia ed affari a Santa Maria Capua Vetere, dove sono
coloro che dovrebbero tutelare la legalità in questa città ?
Nonostante tutti i tentativi che sono stati posti in essere
per screditare l’azione di denuncia
delle associazioni in relazione alle
moltissime irregolarità amministrative che sono state commesse e che,
tuttora, si commettono in campo urbanistico nella città, pian piano stanno venendo
a galla le verità che danno ragione a quelle denunce.
Da molte parti, infatti, si sta puntando l’indice sulle illegittimità
commesse per la concessione del permesso a costruire nell’area ex
tabacchificio. Il rilascio di quel permesso, che le Associazioni hanno avversato
duramente, denunciando, con documenti alla
mano, tutti gli abusi che sono stati perpetrati nello svolgimento del
procedimento, in barba alla destinazione urbanistica dell’area, delle norme di
attuazione del PRG ed alla compatibilità ambientale dell’intervento è , secondo
l’opinione di eminenti urbanisti e, finanche, di magistrati del TAR,
illegittimo.
Oggi, dopo che l’amministrazione Giudicianni è stata spazzata via, si sta
continuando , credendo di essere immuni da ogni azione della Magistratura, a
permettere lo scempio del territorio ed, in particolar modo, delle zone D
previste nel vigente PRG.
In questi giorni, infatti, si vuol porre in essere
l’ennesimo disegno speculativo ai danni dell’interesse della città.
Dopo che sono falliti i disegni di aggirare le leggi e
puntare sulla presunta inidoneità statica di alcuni siti per poi
giustificarne l’abbattimento (vedi ex Mulino Parisi, ex Politeama, ecc.) oggi si vuole sfruttare
la legge regionale 1/2014, per giustificare l’insediamento di esercizi
commerciali in zone D dove è esclusivamente prevista la nascita di attività
industriali, artigianali o, al massimo di commercio all’ingrosso
Sono i soliti noti che vogliono imporre ciò ad un Consiglio
comunale che dovrebbe ribellarsi alle volontà di questi affaristi che con voli
pindarici e macchinosi vogliono continuare a snaturare la Legge per asservirla
ai loro sporchi interessi.
Il depositario di sempre di queste false verità e
vessillifero di questa brigata di lestofanti, continua a dettare la sua Legge
ed a voler imporre con falsi dettati giurisprudenziali, inculcati nella sua
mente distorta dal suo mentore, dei dictat che, in presenza di un grave
pericolo di scioglimento del Consiglio, darebbero il via a dei progetti
speculatori che, in questo momento devono essere attuati con immediatezza, pena
la loro impraticabilità, vista la ristrettezza dei tempi.
Ci si chiede quando
si potrà ritornare alla legalità a Santa Maria e quando i dirigenti daranno
seguito a quanto stabilito dalle leggi senza creare interpretazioni artate per
porre le premesse per provvedimenti favorevoli che andrebbero a discapito
dell’interesse collettivo ad a favore dei soliti speculatori.
Tanti sono i permessi
a costruire richiesti per realizzare centri commerciali in zone D produttive in
attesa di rilascio. (Italtel, Melito, Edilver di Francesco Verazzo, Co ge. ver
ed tanti altri che non ci dilunghiamo ad elencare)
Fino ad oggi non sono riusciti ad ottenere nulla con i
ricorsi innanzi al Tar, la cui terza sezione, recentemente, si è pronunciata in
favore della validità del divieto posto dalle Nta del PRG in merito alle
attività commerciali nelle zone D (industriali) ed ha respinto la sospensiva di
un diniego a poter costruire attività commerciali al dettaglio in zona “D” .
Ed ecco che oggi si riscopre la novità di una norma che è in
vigore da Gennaio e che era già in vigore anche al momento della pronuncia
della sospensiva da parte del Tar.
Se fosse vero che la legge obbliga a concedere titoli
edilizi per strutture commerciali in
zona “D” il Giudice Amministrativo non avrebbe emesso quella pronuncia.
La smettessero di prendere in giro, non vi è alcun obbligo
di legge ma solo la volontà di favorire le speculazioni.