Un’occasione da non perdere per il rilancio della città.
Dopo la parentesi
piuttosto discussa dell’ ingresso nell’Amministrazione di alcuni peones che hanno supportato la
voglia di Biagio Di Muro di
continuare a suicidarsi politicamente,
oggi c’è l’occasione, con il varo del nuovo PUC, di, dimostrare, finalmente una
lungimiranza politica e, soprattutto, una capacità di sintesi delle situazioni
che si vengono a determinare nella città.
In una realtà che potrà solo crescere, se si avesse un poco di acume politico, si capirebbe, specialmente
dopo le parole del prof. Piemontese pronunciate nella riunione di presentazione
delle linee guida del nuovo strumento urbanistico comunale e le famose opinioni
espresse dal prof. Forte in era Giudicianni, che la situazione urbanistica a
Santa Maria è disastrosa.
Cementificare,
cementificare ed ancora cementificare in aree dove non era consentito è stata
la linea conduttrice delle amministrazioni che hanno distrutto una città e
l’hanno ridotto in una realtà invivibile e caotica.
Gli spazi verdi
inesistenti, gli standards urbanistici utilizzati per discusse e private
costruzioni, le zone F sfruttate per speculazioni private e non per realizzarvi
strutture pubbliche( a proposito sentenze chiarissime hanno acclarato l’illegittimità
di costruzioni realizzate in quelle zone; mi risulta che vi sia una Legge che
stabilisce la necessità di agire contro coloro che hanno fatto degli abusi
edilizi), dovrebbe ro far capire qual è il danno che si è causato alla città.
Il prof. Piemontese che, seppur discusso da varie fonti, resta un valido
urbanista, non ha avuto il coraggio di smentire chi, anche a scapito dei propri
interessi ha osteggiato la costruzione dei 430 appartamenti nell’ex
tabacchificio ed oggi ha affermato che sul territorio c’è una carenza di
aree a verde e di standads urbanistici
che hanno minato la vivibilità della città. Si sente di nuovo che si vuole
cementificare l’are dell’ex mulino Parisi. Riqualificare quell’area non credo sarebbe una cosa sbagliata ma, allo stato
ed alla luce della realtà di un PRG nato
a comparti ed in un comparto dove non esistono assolutamente gli standards
previsti dallo strumento urbanistico vigente, cosa si potrebbe realizzare se un
intervento di interesse pubblico? Senza parlare di tutti pateracchi che hanno
combinato i presunti soloni o tecnici assoldati per dare attuazione a disegni
speculatori e truffaldini in questi ultimi anni (incendi fasulli e crolli
conseguenti).
Orbene il prof.
Piemontese, nell’ elencare le carenze del territorio ha posto il dito nella
piaga, quindi sta a Biagio Di Muro essere consequenziale al programma con cui
si è presentato agli elettori e rispettare quelle persone che hanno perso “ o’suonno e a’ Fantasia” per lottare
contro il malaffare e denunciare le tante irregolarità urbanistiche perpetrate
negli anno a danno del territorio della città.
Ma Biagio Di Muro l’avrà
questo coraggio? Spero di si. Lo spero
soprattutto per lui se vorrà riscattarsi di questi tre anni di fallimenti e di
immobilismo che hanno caratterizzato la sua amministrazione. Si liberi di lacci
e lacciuoli e dia una svolta ed una
scossa a quest’armata Brancaleone che è la sua amministrazione di persone che
stanno aspettando solo che passino questi altri tre anni, sperando di
raggranellare qualche prebenda e poi ritornare in un oblio che,
d’altronde, sarebbe già un bel premio
per le loro colpe.
Si abbia uno scatto di
orgoglio e si sfrutti l’occasione di aver potuto fruire del casello
autostradale, vincolando tutti terreni che vanno da viale Consiglio D’Europa a
Sant’Angelo in Formis e fino all’ex Italtel con una destinazione produttiva. E’
l’unica speranza di attrarre, con una sana politica di incentivi
investitori e non cementifica tori in
questa città al fine di poter dare una speranza economica ed occupazionale alla
giovani generazioni che in questa realtà non hanno alcuna speranza. Avavamo
6mila occupati nel’industria, una fiera che ci era invidiata e ci è stata
derubata, un’ artigianato fiorente ed all’avanguardia, un commercio florido ed
una popolazione felice. Oggi a Santa Maria c’è miseria e delinquenza imperante
ed in questo contesto nessuno potrà mai voler investire i propri capitali. Gaetano
Rauso