La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 7 ottobre 2013

CAMORRA ESTORSIONI IN PROVINCIA , LA DDA DI NAPOLI EMETTE 8 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE

Questa mattina, all’esito di una attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli-Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Stazione di Macerata Campania hanno dato esecuzione a una ordinanza  di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Napoli - nei confronti di otto  persone per più delitti  di estorsione aggravata in quanto posti in essere avvalendosi del metodo mafioso e, comunque, al fine di agevolare l’associazione camorristica denominata “Bifone”, inserita nel più ampio sodalizio denominato gruppo “Belforte” e operante in Portico di Caserta e paesi limitrofi.In particolare, l’attività investigativa - iniziata nel luglio 2012 e condotta anche con l’ausilio di attività  di intercettazione riscontrate  dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia - ha consentito di raccogliere un grave quadro indiziario da cui ricavare che alcuni componenti della famiglia Bifone continuavano a organizzare, anche se detenuti, l’attività estorsiva sul territorio a mezzo dei loro complici, pretendendo la dazione di somme di danaro in occasione delle festività di Natale, Pasqua e Ferragosto. In alcune occasioni si è anche fatto ricorso all’uso della violenza, come nel caso in cui un imprenditore è stato costretto dai membri del sodalizio a salire su di un furgone per essere portato - al fine di rinnovare e rafforzare la richiesta estorsiva - al cospetto di uno dei vertici del gruppo camorristico.Nel corso dell’indagine sono emerse le vicende di numerosi imprenditori vittime di minaccia e sono stati ricostruiti otto episodi estorsivi verificatisi tra il 2007 e il 2013.Le risultanze investigative hanno permesso di verificare che i capi del gruppo reimpiegavano le ingenti somme di denaro provento delle estorsioni, affidandole a terzi per la custodia e per occultarne l’illecita provenienza. Durante l’operazione è stata data esecuzione anche a un decreto di sequestro preventivo dei conti correnti e di tutti i beni mobili ed immobili riconducibili ai soggetti colpiti da provvedimento e a loro familiari, tra cui due concessionarie. Il valore dei beni sequestrati è stimato intorno ai 3 milioni di euro.