La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 3 febbraio 2012

SEI COCAINOMANE E NON HAI LA PATENTE DEL SERT?? NON PUOI ESSERE CONSIDERATO TALE .

 Una particolare sentenza, che qualche giorno fa è stata depositata presso la corte di appello di Napoli, ha assolto un giovane di Frosinone che il 23 ottobre 2008, su istanza alla corte dall’avvocato Pietro le Rose di Caserta. Ferdinando Pirone mentre si trovava a Marcianise si rese protagonista di un episodio alquanto insolito. Alla guida della sua auto mentre percorreva il territorio stradale del comune casertano ed in possesso di 26 dosi di cocaina, per un totale di 40 grammi venne individuato dagli agenti di polizia giudiziaria che lo intimarono a fermarsi. Il giovane ciociaro nel tentativo di fuga speronò l ‘auto degli agenti cagionandogli lesioni. Inseguito fu fermato e tradotto in commissariato . Secondo il giovane , una volta che le forze dell’ordine gli contestarono la detenzioni di sostanze stupefacenti , il giovane asseriva che la droga era stata acquistata per uso personale . Nella istanza appellante dell’avvocato Pietro Le Rose accolta dalla corte, dove che il Pirone era stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione , non era provata la destinazione della cocaina , perché non era stata accettata la cessione a terzi,laddove la stessa era stata acquistata con il denaro del proprio lavoro ed era destinata ad uso personale . Sarebbe stata, altresì, irrilevante l’assenza di prova in ordine alla situazione della tossicodipendenza perché sarebbe notorio che ormai la cocaina è droga comune , diffusa in tutti gli ambienti e non è ipotizzabile che chi ne faccia uso si rivolga la sert per farsi certificare la sua dipendenza tanto da acquisire la dequalificante patente di tossicodipendente . Sulla base di questi punti elencate nella sentenza della Corte di appello di Napoli, la stessa ha aggiunto che per provare la tossicodipendenza , sarebbe stato il caso sottoporre ad esame biologici l’indagato , cosa che non è stata assolutamente eseguita .