I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di napoli, dagli sviluppi dell’operazione di polizia giudiziaria delegata e coordinata dalla procura di nocera inferiore denominata “macchia d’olio” hanno portato e termine una complessa verifica fiscale nei confronti del gruppo societario, operante nel settore del commercio di prodotti petroliferi, riconducibile al noto imprenditore nocerino giuseppe de marinis.
L’attivita’ ispettiva, svolta anche grazie all’ausilio di indagini finanziarie e patrimoniali, ha consentito di disvelare un’enorme frode fiscale legata alla vendita in contrabbando di prodotti petroliferi per oltre 20 milioni di litri, con un danno al fisco quantificato in piu’ 100 milioni di euro di imposte (dirette, indirette, accise, irap) evase .
A seguito della meticolosa attivita’ di verifica, sono state contestate molteplici violazioni alla normativa fiscale, legate ai sistemi di frode, accertati nell’ambito della pregressa attivita’ di polizia giudiziaria, elencati di seguito:
Contrabbando internazionale di olio base da destinare illecitamente alla produzione e commercializzazione di olio lubrificante, attuato mediante l’utilizzo di falsa documentazione accompagnatoria e fiscale e la necessaria connivenza di:
Società o depositi fiscali esteri disposti a cedere migliaia di litri di olio a prezzi estremamente bassi ed in evasione d’imposta;
Società estere, di comodo, disposte a sostituirsi “solo cartolarmente” alle prime, nelle operazioni di vendita dell’olio lubrificante;
Società italiane di comodo (fittizie o dismesse) disposte ad accettare “solo cartolarmente” l’acquisto del prodotto oleoso;
Soggetti italiani, realmente destinatari dell’olio lubrificante, responsabili del trasporto del prodotto e della successiva distrazione illecita dello stesso, in completa evasione di imposta (imposta di consumo ed iva);
Fittizie esportazioni di oli lubrificanti verso società estere inesistenti a fronte dell’illecita destinazione in italia del prodotto in contrabbando;
Emissione, da parte di societa’ cd “cartiere”, di documenti di accompagnamento falsamente attestanti la cessione di olio lubrificante base ad imposta assolta a società compiacenti, al fine di assumersi formalmente il debito d’imposta, di fatto mai versata, nonché di scortare, durante il trasporto, prodotto in “sospensione d’imposta” di provenienza estera, mediante la “sostituzione ed eliminazione” del documento estero;
L’immissione in consumo di olio lubrificante non conforme alle specifiche tecniche per la gradazione sae, riportate sulle rispettive etichette delle confezioni;
L’acquisto di olio lubrificante base dall’estero, in esenzione di imposta di consumo, documentalmente mascherato come “vegetale”, prodotto non soggetto all’imposta di consumo, quindi importato come prodotto diverso dagli oli minerali eludendo così l’imposta gravante. In particolare, tale attività illecita, è stata posta in essere mediante l’introduzione sul territorio nazionale di prodotto petrolifero, proveniente dalla spagna, scortato da documentazione apparentemente regolare, sulla quale era riportato quale indicazione del prodotto la dicitura “motosega”, ma che in realtà trattavasi di “olio base sn”, che veniva successivamente immesso in consumo, in evasione d’imposta.
Il gruppo verificato, operante anche in campo internazionale, risulta uno dei più grandi in italia nello specifico settore. In passato e’ stato anche legato al mondo del calcio, a quello della formula uno nonche’ ad un noto marchio internazionale di prodotti petroliferi.
Giuseppe de marinis, gia’ tratto in arresto nei mesi scorsi, e’ stato denunciato a piede libero, unitamente agli altri amministratori del gruppo, alla procura della repubblica di nocera inferiore, per reati fiscali e violazioni alla normativa sulle accise.